Il picnic in chiave folk di Pringle of Scotland

Destrutturazioni, frange ed asimmetrie hanno caratterizzato la collezione Primavera/Estate 2017 di Pringle of Scotland: la maglieria diviene protagonista di una sfilata in cui il comfort si unisce ad inedite suggestioni luxury. Fran Stringer, alla direzione creativa delle linee di womenswear del brand, rielabora il tartan d’ordinanza tipico del brand, accanto ad inedite stampe vichy, perfette per un picnic nel verde delle Highlands.

Ecco maxi dress in gingham, per suggestioni iperfemminili con una vena nostalgica. In passerella sfila una donna dal piglio romantico e a tratti folk. La maglieria diventa protagonista indiscussa del brand, che la reinterpreta in chiave contemporanea, pur senza perdere di vista l’heritage del brand. Largo anche a knitwear e frange che si uniscono ad inedite stampe patchwork, per grafismi arditi che impreziosiscono i capi in maglia.

Il twin-set riacquista nuova vita grazie a sapienti destrutturazioni. La palette cromatica spazia dal giallo al blu ai quadretti vichy viola, rossi e bianchi fino ad un tartan neutro. Linee fluide e morbide conferiscono un tocco di eleganza evergreen ai lunghi abiti impalpabili.

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(Foto: Madame Figaro)

Alla London Fashion Week sfila la vestale dark di Gareth Pugh

Teatrale, suggestiva e maestosa la sfilata Gareth Pugh, che ha monopolizzato l’attenzione della London Fashion Week. Ad ispirare la collezione Primavera/Estate 2017 dello stilista inglese sono i fasti della Roma imperiale.

In passerella sfila una dark lady ieratica che indossa copricapi istrionici e misteriosi: quasi una vestale, silenziosa depositaria di verità segrete, rende omaggio al sole, in un suggestivo gioco di rimandi. Strizzata in mantelli e tailleur ricamati con decorazioni che omaggiano al sacro fuoco tanto caro a Vesta, la donna di Gareth Pugh ricorda una dea o un’amazzone, con le lunghe gambe lasciate scoperte sotto a capi dagli spacchi hot.

Largo a righe optical su capi e accessori, mentre la palette cromatica è dominata da tinte scure, per una femminilità algida, mai rivelata. Il sole domina il défilé, decorato sui copricapi e sugli outfit: fiamme sembrano inneggiare a scenari bellici, tra mosaici dal piglio regale e suggestivi giochi cromatici. Forse più simile a un dramma che a un fashion show, la sfilata evoca immagini tragiche e suggestive. Nero all over e porpora lasciano il posto a trench bianchi decorati con motivi che ricordano i raggi solari: mood orientale per i trench, mentre i tailleur hanno spalle oversize. Ai piedi stivali aggressivi completano il look.

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(Foto: Madame Figaro)

Paul Smith: botanico contemporaneo in chiave astratta

Grande attesa alla London Fashion Week per la sfilata Primavera/Estate 2017 di Paul Smith. Lo stilista torna alle origini, rispolverando gli archivi del glorioso passato della maison e riportando in auge le stampe floreali. Suggestivo il contrasto tra la location scelta per il défilé -un capannone industriale dietro la stazione di Kings Cross- e i pattern naturalistici che caratterizzano la collezione. Semplice, eterea e raffinata la donna che calca la passerella.

Non manca un appeal maschile ai capi dal piglio sartoriale: funzionale e casual, sfila un’eleganza fluida, funzionale e casual. Espadrillas ai piedi per un’eleganza effortlessy-chic, in una riuscita interpretazione impressionistica. Tra wild e modernismo ecco far capolino un nuovo concetto di artigianalità, sapientemente declinato in stampe disegnate a mano e frammenti di fiori che sbucano all over dai capi dalle suggestioni tailor. I pattern si ispirano all’opera di Hilma Af Klint, esposta fino a pochi mesi fa alla Serpentine Gallery di Londra.

Botanico contemporaneo declinato in una palette cromatica che indugia in verde acido, giallo zafferano e stampe jacquard. Texture accattivanti sfociano in cromatismi audaci per una nuova arte astratta. Dettagli urban nella morbidezza delle giacche, negli ampi trench e nelle coulisse che impreziosiscono i pantaloni ma anche certi abiti. Largo a seta e capi fluidi, per una femminilità che predilige il comfort.

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(Foto: Madame Figaro)

I contrasti stilistici di J.W.Anderson

Tagli asimmetrici e tocchi futuristi in passerella da J.W.Anderson: alla London Fashion Week sfila una donna forte e moderna per una collezione Primavera/Estate 2017 all’insegna dei contrasti. Inediti bomber oversize dal piglio strong vengono declinati in chiave femminile con ruches e merletti, che ne smorzano l’aggressività. Le proporzioni sono over e cocoon: i bomber ricordano da vicino certe giacche indossate dai motociclisti, da cui fanno capolino maniche scomposte, che sembrano uscite da un’armatura medievale.

La donna che calca la passerella è una combattente in chiave contemporanea: tra elementi vittoriani e dettagli minimal-chic largo a gonne asimmetriche in stampe degradé che creano silhouette insolite. La parola chiave sembra essere contrasto, per connubi inaspettati che creano uno stile originale e nuovo. Appeal androgino nelle scarpe, che mixano stivali stringati dal piglio western a ballerine con lacci dal mood iperfemminile.

Protagonisti della sfilata i colori pastello declinati in chiave sfumata, come le stampe sperimentali che strizzano l’occhio alla pop art. Largo anche a tuniche fluide e giacche con dettagli borchiati, mentre i bordi della maglieria sono asimmetrici. Concettuale e ricca di suggestioni, la collezione di Anderson è un potpourri di elementi eterogenei che si uniscono in un sincretismo accattivante.

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(Foto: Madame Figaro)

Sfila a Londra la cowgirl di House of Holland

In passerella da House Of Holland esplosione di ironia e colore, per una collezione Primavera/Estate 2017 irriverente che omaggia il passato della maison. Lo stilista Henry Holland celebra il decimo anniversario del brand con una collezione super iconica e ironicamente autoreferenziale.

Le modelle sfilano con t-shirt impreziosite da emoticon e slogan irriverenti dedicati alle dive contemporanee del fashion system. Tra volant e tagli audaci sfila un tartan rivisitato in colori fluo, per uno stile country-pop e suggestioni Seventies. Largo a camicie vichy e abiti svolazzanti, tra applicazioni floreali e mood sparkling.

Si prosegue con felpe con cappuccio a stampa floreale e patchwork di cromie, tra dettagli sporty-chic. Le modelle indossano scarpe con lacci e cinture a vita alta: sfila una cowgirl femminile e grintosa.

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(Foto: Madame Figaro. Cover: NIKLAS HALLE’N/AFP/Getty Images)

Il minimalismo-chic di Barbara Casasola

Quasi un inno al minimalismo la collezione presentata da Barbara Casasola nell’ambito della London Fashion Week: la designer italo-brasiliana sforna una collezione Primavera/Estate 2017 all’insegna dell’effortlessy-chic, tra linee pulite, tagli sartoriali e grande rigore.

Un défilé affascinante, che vede alternarsi sulla passerella lunghi abiti dal piglio quasi monacale. Spalline sottili e tagli che attingono agli anni Novanta, mentre le linee sono minimali. Midi dress bianchi con gonna plissettata aprono la sfilata, per poi alternarsi a jumpsuit in cotone, sahariane e capi con cintura e tasche, che ricordano quasi abiti da lavoro.

La palette cromatica indugia in bianco, cammello, ruggine, khaki e blu. Tocchi romantici enfatizzano una femminilità raffinata e delicata, per una donna naturalmente chic. Una magistrale lezione di stile.

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(Tutte le foto sono tratte da Madame Figaro)

Sensualità esplosiva in passerella da Julien MacDonald

Da sempre uno dei nomi di punta della London Fashion Week, Julien MacDonald ha presentato sabato scorso la collezione Primavera/Estate 2017. Frange, audaci scollature, tripudio di sensualità in passerella, per una valchiria in paillettes. Il défilé, che ha avuto luogo al Seymour Leisure Centre di Marylebone, indugiava su una femminilità esplosiva.

Quasi una sirena, la donna avvolta da intricati drappeggi e reticoli, tra cut out e suggestioni Nineties. Apre la sfilata la bionda Hailey Baldwin, figlia di Stephen Baldwin e adorata da uno stuolo di follower che la seguono su Instagram: la bellezza mozzafiato della modella era evidenziata da un mini abito. È sempre lei a chiudere la sfilata.

Largo a materiali traslucidi e bagliori lunari, per una donna sinuosa e sexy. L’uomo Julien MacDonald sembra uscito da un film western, tra cappelli da cowboy e virilità da vendere. Nel front row spiccano Abbey Clancy, Rosie Fortescue, Fearne Cotton e Tom Daley.

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(Foto: Madame Figaro. Cover: Giannoni/WWD/REX/Shutterstock)

DAKS porta lo stile etnico sulle passerelle londinesi

Nella suggestiva cornice della Central Hall di Westminster, proprio di fronte all’abbazia, ha sfilato la collezione Primavera/Estate 2017 di DAKS. Il brand inglese, alla cui direzione creativa siede l’italianissimo Filippo Scuffi, porta in passerella una collezione altamente evocativa, che profuma di terre lontane.

Mood da via della seta per una indomita viaggiatrice che ostenta lunghi abiti dal piglio etnico impreziositi da monili. Atmosfera da cronaca di viaggio per colori caldi e trionfo di suggestioni esotiche: apre il défilé un lungo abito bianco, indossato con collane lunghissime e pendenti. Lo stile indian-chic domina la passerella, tra sandali flat e pashmine che sembrano uscite da una traversata del deserto.

Stoffe preziose e finemente decorate si arricchiscono di un tocco tribal nelle stampe, tra sovrapposizioni e dettagli effortlessy-chic. La palette cromatica va dal bianco splendente al grigio elefante fino ai toni del fucsia. Largo anche al crochet e al pizzo lavorato, per capi ricchi di fascino.

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(Tutte le foto sono tratte da Madame Figaro)

Allure rétro in passerella da Chiara Boni-La Petite Robe

Classe rétro in passerella da Chiara Boni-La Petite Robe. Chic, raffinata ed impeccabile, la donna che ispira la collezione Primavera/Estate 2017 sembra uscita dall’Upper East Side. Suggestioni rétro e tripudio di femminilità per una sfilata all’insegna del bon ton. Appeal ladylike per la donna che calca la passerella, tra nostalgici rimandi ai Fifties e glamour allo stato puro.

Protagonista assoluta, nella suggestiva cornice dello Skylight at Moynihan Station, è un’eleganza evergreen, con nostalgici ma quantomai riusciti déjà-vu che rimandano al buon gusto mai dimenticato degli anni Cinquanta, per una signora della high society, che sotto alla chioma cotonata sfoggia classe da vendere.

La designer fiorentina, molto amata dal mercato americano, propone una collezione delicata e ricca di fascino: aprono il défilé sofisticati abiti da cocktail. Jersey d’ordinanza per la stilista, la cui firma è nel sapiente uso del materiale stretch, capace di enfatizzare la silhouette, per grande vestibilità e comfort. Apre la sfilata un video diretto dal regista e musicista Stefano Poletti. Debutto assoluto per le linee di beachwear e accessori, tra cui borse e scarpe.

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La palette cromatica indugia in un candido rosa e in un delicato azzurro; grande attenzione è riservata ai dettagli, come gli inserti di tulle e i drappeggi. Tocchi di stile nelle margherite che sbucano dai LBD, applicate come decorazioni ton-sur-ton, con petali intagliati e corolle impresse a rilievo.

«La mia ispirazione sono sempre le donne. Nella mia visione di moda è importante realizzare capi che facciano star bene, che le mie clienti possano indossare per sentirsi ancor più belle. Mantenendo comunque un concetto di modernità e funzionalità attraverso il nostro pratico tessuto», così la stilista ha commentato la sua collezione. La donna Chiara Boni-La Petite Robe incanta con la sua grazia fatta di piccoli gesti, come quando sfila con borsetta sottobraccio en pendant con il colore del vestito. La quintessenza della femminilità.

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(Le foto del pezzo sono tratte da WWD. Foto cover Matteo Prandoni/BFA)

Le geometrie newyorkesi di Akris

Dopo essere stato selezionato solo pochi mesi fa dal Couture Council ed incluso per la prima volta nel calendario della New York Fashion Week, Albert Kriemler saluta Parigi per inaugurare la sua nuova stagione nella Grande Mela. E proprio da qui lo stilista svizzero trae linfa vitale per la sua collezione primavera/estate 2017: Kriemler si nutre del fermento culturale e artistico di Manhattan ed in particolare delle opere dell’artista newyorkese Carmen Herrera.

Fu amore a prima vista tra il designer e le opere della Herrera, che catturarono il suo sguardo durante la sua prima visita al Whitney Museum, nel 2015. Il quadro “Blanco y Verde” del 1959, con le sue geometrie ardite e colorate, funge da tavolozza ispiratrice di una collezione colorata, fresca, elegante. Atmosfera rilassata ma sofisticata in passerella. A sfilare è una donna dall’appeal contemporaneo per capi fluidi e linee pulite.

Movimento è la parola chiave per maxi dress svolazzanti declinati in colori intensi: arancio, blu cobalto, rosso, rosa, marrone, bianco e nero. Giacche, tuniche, jumpsuit, t-shirt come abiti. I grafismi ricchi di colore delle tavolozze dell’artista impreziosiscono ogni outfit in un mirabile gioco cromatico. E poi New York, con la sua libertà: Kriemler dichiara il suo amore incondizionato per la Grande Mela, dove ammette di sentirsi già a casa.

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(Le foto del pezzo sono tratte da WWD. Foto cover: The Fashion Spot)

Narciso Rodríguez: minimalismo chic tra guizzi futuristi

Minimalismo chic in passerella da Narciso Rodríguez: lo stilista, da quasi vent’anni alla guida del marchio che porta il suo nome, rivisita con maestria lo stile più autentico della maison, riuscendo a proporre suggestioni sempre nuove ed inedite.

Atmosfere intimiste nella collezione Primavera/Estate 2017, che si apre con la pulizia di capi semplici ma chic. Nessun coup de théâtre, non c’è spazio per il superfluo: in passerella sfila solo la celebrazione dello stile nelle sue forme più autentiche. Mood sporty-chic per pantaloni e giacche dal taglio sartoriale; tra tocchi futuristi di argento vivo nei coat laminati, nero all over e arancio a dominare la palette cromatica.

Elementare l’eleganza di tuniche essenziali e pulite, tra knitwear di classe e maglieria pregiata. Seta laminata e satin illuminano il défilé, che presenta trench e cardigan, abitini metallici e nessun artificio. La sublime eleganza dell’essenziale.

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(Foto tratte da WWD)