Dalla prossima stagione, Proenza Schouler lascerà New York. La notizia potrebbe sembrare di poco conto, ma per la Grande Mela si tratta di un brand molto importante, che è stato capace di influenzare con il proprio stile l’ultimo decennio. A quanto pare non si tratta di un addio, ma di un arrivederci: il marchio sfilerà per alcune stagioni a Parigi e poi, forse, tornerà alla settimana della moda di New York. Intanto, però, i due designer Jack McCollough e Lazaro Hernandez ci tenevano ad omaggiare la città con un’ultima sfilata dedicata proprio a New York. La collezione autunno inverno 2017-18 firmata Proenza Schouler, proprio come la città, è audace ed estrosa, avvolge calorosamente in un abbraccio e si apre con entusiasmo al nuovo. Le linee sono avvolgenti nei cappotto oversize e abbracciano il corpo in top e capispalla avvitati, con tagli sorprendenti che si aprono sui fianchi di abitini in vernice e sulle spalle di capi asimmetrici.
Silhouette maschili e femminili si fondono e inventano nuove proporzioni, in equilibri di vuoti e pieni che mostrano strategiche porzioni di pelle. Proenza Schouler firma ogni look con il proprio logo, per la prima volta ampiamente distribuito su fibbie e cinghie dei cappotti. I colori, soprattutto nelle ultime uscite della sfilata autunno inverno 2017-18, sono i patriottici bianco, rosso e blu intervallati da nero e pesca. Tessuti morbidi e tecnici, lucidi e opachi si sovrappongono a creare strati di texture diverse. Originali gli accessori: le scarpe sono tutte rasoterra, comodi sandali alla schiava e sabot a punta in vernice, ma il vero capolavoro della collezione sono i braccialetti multicolor che si attorcigliano sulle braccia delle modelle. Hernandez e McCollough salutano gli Usa, almeno per il momento, lasciando però ben impresso lo stile di Proenza Schouler in questa edizione della settimana della moda di New York.
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Da Proenza Schouler sfila un tribalismo metropolitano
Full immersion nel tribal style in passerella da Proenza Schouler: la collezione Primavera/Estate 2017 che ha sfilato nell’ambito della settimana della moda newyorkese punta su pattern tribali. Largo ad audaci geometrie ed intagli che ricordano certe stampe africane.
A calcare la passerella è una regina tribale che affronta la realtà urban strizzata in abiti guaina dalle stampe wild. Zebrato e animalier rivisitato dominano: il manto animale diventa passepartout di una collezione sofisticata e grintosa. Rosso e giallo, ma anche viola nella palette cromatica prediletta da questa novella esploratrice dal mood nomade. Dettagli piumati completano le gonne, da indossare rigorosamente con zeppe altissime. Il marchio di Jack McCollough e Lazaro Hernandez incanta con un défilé suggestivo e moderno.
Il folclore e i riti propiziatori del continente africano rivivono sulla passerella, per un tribalismo chic perfetto per affrontare il grigio della metropoli. La savana rivive in pattern cromatici arditi, in cui suggestioni arcaiche si mixano magistralmente ad elementi digitali, insieme a dettagli urban-chic. Grande attenzione agli accessori, come gli orecchini che ricordano i totem, mentre le chiome sono selvagge. Mix & match di stampe e righe, per un nuovo optical dal piglio etnico.
(Foto tratte da WWD)