Vittorio Camaiani si ispira al Barocco spagnolo

Ha sfilato nell’ambito di Altaroma la primavera/estate 2017 di Vittorio Camaiani. Una collezione che trae ispirazione dall’arte del pittore spagnolo Diego Velazquez, quella che lo stilista ha presentato nella cornice dell’Hotel Excelsior di Via Veneto. I gai e vivaci baffi di Velazquez divengono motivo iconico che impreziosisce abitini da cocktail, tute e lunghi abiti da sera. Lo stilista entra in alchimia con il pittore spagnolo, a cui si sente vicino per la comune passione per l’arte. Una vera e propria affinità elettiva, che lo stesso Camaiani ha commentato così: “Una “corrispondenza” tra me e Velazsquez, lontani e diversi, ma legati dalla stessa passione per l’arte”. L’ironia dei caratteristici baffi del pittore andaluso diviene leitimotiv della collezione, tra ricami a mano ed intarsi applicati sui capi, tra preziosi broccati di stampo barocco e tripudio di seta batik. Lo stilista, originario di San Benedetto del Tronto, gioca con i soggetti dei quadri di Velazquez, che traslittera in creazioni in lino, garza e chiffon. Il Seicento spagnolo rivive sulla passerella, per suggestioni antiche che, sotto le mani esperte del couturier, divengono estremamente attuali. In passerella sfila un’eleganza discreta e al contempo sontuosa, che omaggia la vanità e l’arte. Le gloriosa vestigia del passato rivivono nelle creazioni del couturier marchigiano: largo a linee a trapezio per camicie e abiti, pantaloni in seta di linea morbida in lino e cotone più accostati al corpo, una nuova gonna la cui forma richiama l’Infanta Margarita, protagonista di un capolavoro del Velazquez, “Las Meninas”. La palette cromatica abbraccia i toni del grigio, del rosso, del nero, passando per l’azzurro, colori che acquistano intensità e corposità su lino, chiffon, crepe, satin, garza di cotone, duchesse taffetà, organza e vinile. Collaborazione tra Camaiani e Lella Baldi per le calzature che accompagnano il défilé, mentre la matita di Vittorio Camaiani incontra le sapienti mani dell’artista Marina Corazziari, per inediti gioielli scultura fatti di lastre d’argento, punte di madreperla cristalli antichi fumée e onice nero. I “quadri moda” di Vittorio Camaiani saranno presentati in tre sale dell’Hotel Excelsior arricchite di profumi per creare una “casa del caffè” del Seicento grazie al prodotto di “Orlandi passion”.

Altaroma: suggestioni botticelliane da Renato Balestra

Suggestioni botticelliane in passerella da Renato Balestra, che ha chiuso come di consueto Altaroma. Una collezione ispirata al risveglio della natura, in una primavera ancora in bocciolo: come i primi fiori che sbocciano, si risveglia anche la leggiadra ninfa immaginata dallo stilista. In una palette cromatica dai toni pastello sfilano sontuosi abiti da gran soirée, per una haute couture dallo charme evergreen. Largo a colori delicati come il glicine, il rosa, il verde acqua, il celeste, fino a tinte arcobaleno, che impreziosiscono chiffon ed organze preziose. Come una Venere botticelliana, la donna che calca la passerella ha i capelli cosparsi da petali colorati, mentre fiori e ventagli plissettati in taffeta e chiffon decorano le giacche sartoriali e gli abiti da cocktail. Romantica e raffinata, la donna Balestra sfoggia lunghi abiti da sera perfetti per un red carpet: non mancano note di sensualità nei corpetti che enfatizzano le curve, tra tripudio di tulle multicolor e preziose decorazioni. Sfila una principessa dai risvolti fairy tale, in una collezione poetica dall’allure eterea. Chiude il défilé la sposa di Renato Balestra, una regina stretta in un candido mikado decorato con pizzo chantilly e capelli adornati da una cascata di nuvole di fiori bianchi. Eleganza e garbato equilibrio caratterizzano la collezione, che segna un altro tassello nella lunga storia della maison romana. A consegnare il riconoscimento al Maestro Balestra la sindaca Virginia Raggi.

Altaroma: grafismi optical in passerella da Nino Lettieri

Caleidoscopici grafismi otpical caratterizzano la collezione haute couture primavera/estate 2017 di Nino Lettieri, che ha sfilato nell’ambito di Altaroma: lo stilista campano si diletta con lunghi abiti da cocktail e da sera in un tripudio di stampe geometriche nei toni del black & white. Il défilé, che ha avuto luogo nella prestigiosa location del Westin Excelsior Hotel di via Veneto, ha visto sfilare in passerella circa 40 outfit nei toni del bianco e nero, eccezion fatta per due caftani in rosso corallo e giallo. La collezione, intitolata “Geometria”, ha visto una prevalenza di abiti fluidi, tra sovrapposizioni di leggiadri chiffon, organze preziose e satin tessuti dagli antichi telai risalenti al 1700 della storica azienda Gustavo De Negri: largo a virtuosismi grafici, tra righe, pois e figure geometriche. Ad impreziosire i capi dettagli in tulle, sete plissé e reti in macramè. I lunghi abiti fluidi e le tute sono stati indossati dalle mannequin con soprabiti in broccato di seta e cotone impreziositi da paillettes. Lo stilista si lascia affascinare dalle figure geometriche che sin da ragazzino amava scarabocchiare sui quaderni di scuola: suggestioni evergreen che ispirano al couturier partenopeo una collezione iconica, che incarna perfettamente l’estetica della maison. Poesia e charme timeless si uniscono a stampe caleidoscopiche in un gioco di righe, quadrati e rettangoli. Pietre preziose e delicate piume impreziosiscono i lunghi abiti da sera. La sposa chiude come di consueto la sfilata: moderna e avanguardistica la mise scelta, un caftano in candido bianco in organza sovrapposta a leggeri veli in chiffon impreziosito da ricami e paillettes. Le calzature scelte sono le più classiche décolleté a punta con cinturino al tallone, declinate in materiali come camoscio e vitello. La clutch è realizzata dai maestri artigiani napoletani Albano, mentre i bijoux, in agata ed onice, sono firmati da Albaserena.

Tendenze moda PE2017: black

Se pensavate che il nero fosse un colore da bandire durante la stagione estiva, sarete costretti a ricredervi: le collezioni primavera/estate 2017 vedono il nero protagonista assoluto, declinato su lunghi abiti in pizzo o sahariane perfette per affrontare il caldo estivo. Tanti sono gli stilisti che sono rimasti fedeli al black anche nelle collezioni primavera/estate: e se Rick Owens sceglie il nero per capi altamente scenografici, Narciso Rodríguez porta sulla passerella tubini essenziali dall’allure minimal-chic e scarpe bicromatiche in un tripudio di black & white. Nero d’ordinanza anche nella collezione PE2017 di Marco De Vincenzo, che associa il nero a dettagli fucsia; sfarzo e opulenza nella collezione di Kristina Ti, che non lesina in sensualità, tra piume e blocchi di colore. Black all over anche da Givenchy, per sovrapposizioni inedite e minimalismo. Pizzo d’ordinanza e audaci trasparenze effetto nude look in passerella da Dolce & Gabbana, che fanno del nero un colore must have anche per la stagione estiva. Jumpsuit dalle suggestioni workwear in passerella da Diliborio, mentre John Galliano punta su note sporty per pantaloni cargo da abbinare a crop top, tutto declinato in un nero dall’appeal sofisticato. Pulizia e linee essenziali sulla passerella di Dior, che punta al black come nuovo passepartout anche per l’estate; tripudio di sartorialità e sovrapposizioni audaci da Alberta Ferretti, tra tailleur dalle note maschili e maxi gonne in organza dalle suggestiono couture. Garbata e iper femminile la collezione Blumarine, che coniuga prendisole in black all over ad accessori per la spiaggia, per una diva contemporanea.

Tendenze moda PE2017: rete

Sensuali trasparenze e trame preziose che attraversano il corpo con filigrane gioiello: tra i fashion trend della primavera/estate 2017 la rete sembra dominare, tra sontuosi fili in oro e argento e crochet prezioso, che attraversano la silhouette. Perfetti per illuminare l’abbronzatura e per diventare protagoniste assolute di un party a bordo piscina, i capi ricamati con reti effetto crochet sono già must have assoluto dell’estate 2017. Li abbiamo visti praticamente ovunque: non c’è stilista che non abbia abbracciato la nuova tendenza, in un tripudio di eleganza e sensualità. Dalla splendida Gigi Hadid, che ha sfoggiato sulla passerella di Giambattista Valli un lungo abito da sera interamente ricoperto da reti effetto nude look solcate da lavorazioni preziose e dettagli gioiello, fino ad Elisabetta Franchi, che ha omaggiato la sensualità femminile con una collezione iconica, la rete diviene oggetto di culto, per abiti preziosi e sexy. Regale e sofisticata, la donna Aquilano.Rimondi sfoggia abiti al polpaccio impreziositi da reti gioiello, mentre Custo Barcelona crea inediti virtuosismi artigianali per capi preziosi, pensati per un cocktail sulla spiaggia, alle luci del tramonto. Suggestioni luxury e sensuali giochi vedo-non-vedo caratterizzano gli abiti a rete di Nina Ricci, per una sirena urban dalla prorompente femminilità. Nuance vitaminiche e lavorazioni crochet attraversano invece la passerella di MSGM, per ricami e lavorazioni teatrali che impreziosiscono lunghi abiti a rete. Sofisticata ed eterea, anche la donna Valentino abbraccia la nuova tendenza, sfoggiando lunghi abiti rossi effetto nude look, in bilico tra note gotiche e ritrovata femminilità. Perfetta per ogni tipo di occasione, la trama effetto rete si preannuncia già come uno dei fashion trend più amati della stagione estiva.

Tendenze moda PE2017: colore

Colori accesi, tinte al neon e palette cromatiche intense e vibranti: la Primavera/Estate 2017 vede un tripudio di brio e colore. Dimenticate cromie cupe e colori scuri, la tendenza dominante nella stagione estiva prevede una full immersion nel colore più luminoso. Tanti sono gli stilisti che hanno portato sulle passerelle una ventata di allegria: joie de vivre e luce sono stati i filrouge delle principali collezioni. Non solo stampe ma anche trionfo monocromatico, declinato in una palette cromatica delicata e vibrante. Se Aigner passa in rassegna cinquanta sfumature di rosa e lillà, Alexis Mabille ha presentato una collezione vitaminica, in cui il colore diviene protagonista assoluto: tra accostamenti cromatici potenti, veniamo catapultati in un’esplosione di gialli, rosa e rossi accesi, per capi dall’allure sporty. Capispalla in un audace rosa fucsia hanno sfilato da Angelo Marani, mentre Haider Ackermann sceglie il giallo canarino per lunghi abiti perfetti per la stagione estiva. Delicato rosa baby in passerella da Michael Kors, tra inedite note bon ton e brio all over, mentre Hermes porta sulla passerella una parata di lunghi abiti declinati nei colori dell’arcobaleno. Colori neon anche da Salvatore Ferragamo, che propone capispalla e trench in blu elettrico dal piglio teatrale, mentre Missoni declina le consuete stampe in righe optical che abbracciano tutti i colori dell’arcobaleno. Blocchi cromatici hanno caratterizzato anche i capi della collezione San Andres, mentre Trussardi opta per gli accostamenti arditi, tra giacche biker rosso fuoco da indossare sopra bodycon dress rosa fucsia.

Tendenze moda PE2017: largo a stampe tropicali

Note floreali e suggestioni tropicali sono protagoniste sulle passerelle delle collezioni Primavera/Estate 2017: stampe esotiche che omaggiano la lussureggiante vegetazione tropicale dominano, per un’estate colorata e intrisa di un’eleganza rétro che non passa mai di moda. Che si tratti di bikini o di lunghi abiti impalpabili, le stampe floreali costituiscono uno dei maggiori fashion trend di stagione. Le abbiamo viste praticamente in ogni sfilata, da Miu Miu a Michael Kors: e se Miuccia Prada ci ha deliziati con una collezione dal piglio vintage, che ricorda i costumi da bagno sfoggiati da Esther Williams, Micheal Kors propone bikini in stile Fifties e chemisier impreziosite da stampe tropicali, in un tripudio di brio e colore. Fiori all over anche sulla passerella di Blugirl, per lunghi abiti da diva, perfetti per una serata estiva. Ironia e colori optical in passerella da Emilio Pucci, che declina le sue stampe, cifra stilistica della maison, in un’inedita veste tropicale: sfilano gonne a ruota e top en pendant, e le modelle hanno il volto coperto da maxi cappelli in paglia nera. Stampe floreali in passerella anche da Fausto Puglisi: in una collezione ricca di simbolismi e citazioni escatologiche, tra croci e santini ex voto trovano un posto anche i fiori, per tailleur pantaloni perfetti per la stagione estiva. Tucani e palme impreziosiscono top monospalla con rouches e gonne asimmetriche da Leitmotiv, in una collezione che è un’ode al colore e all’estate. La giungla rivive nelle stampe proposte da Max Mara, tra vegetazione lussureggiante e colori accesi. Tripudio di fiori all over anche da Ports 1961, per tute oversize en pendant con gli accessori. Stella Jean punta invece come di consueto su inedite stampe patchwork che mixano stampe di ispirazione eterogenea, tra note tropical e sincretismo culturale. Suggestioni boho-chic in passerella da Tory Burch, tra maxi gonne in un tapestry floreale e crop top; reggiseni con rouches impreziositi da stampe tropical in passerella anche da Altuzarra.

Tendenze moda PE2017: suggestioni sporty

Tra le tendenze per la Primavera/Estate 2017, lo stile sporty sembra predominare. Largo a cappucci, felpe e capi dalla vestibilità morbida: il comfort sembra essere la parola chiave, per uno stile sofisticato ma comodo. Tanti sono gli stilisti che hanno abbracciato questo trend, a partire da Emilio Pucci, che propone coloratissimi costumi da bagno dalle note sporty-chic. Suggestioni sportswear dominano anche la collezione PE2017 di Boss, che propone numerosi bodycon dress dalle silhouette comode. Cappucci e felpe in passerella da DKNY, in un tripudio allo stile sportivo per antonomasia. Tocchi sporty non mancano neanche da Dolce & Gabbana, tra pizzo all over e stampe floreali che omaggiano l’Italia. Da Fendi sfilano proporzioni inedite e materiali techno, per una femminilità nuova, che strizza l’occhio al mondo dello sport, anche nei dettagli e negli accessori, come le originali sneaker col tacco. Materiali futuristi e mood sporty-chic in passerella anche da Max Mara, in una collezione che propone note jungle per uno stile urban che non lesina in suggestioni sporty: sfila una donna che predilige uno stile in cui la comodità gioca un ruolo fondamentale. Tra visiere sbarazzine e note techno la griffe italiana sdogana un’estetica nuova. Casual d’ordinanza in passerella da Lacoste, maison che da sempre strizza l’occhio ad uno stile disimpegnato ma sofisticato. Canotte sportive hanno calcato la passerella di Mugler e Moncler Gamme Rouge, in un tripudio di materiali innovativi dall’appeal futurista. MSGM propone silhouette fluide e sovrapposizioni, tra note casual e colori al neon. La felpa, capo passepartout della stagione primavera/estate 2017, viene declinata in forme nuove anche nella collezione di N°21: se fino ad oggi avete sempre considerato le felpe un capo sportivo, da oggi le indosserete con preziose gonne interamente ricoperte da una cascata di paillettes e decorazioni brillanti. Off-White mixa la felpa e la canotta sportive con rouches e balze romantiche, mentre Vetements punta sul total look per note grunge e volumi oversize. Versace porta in passerella una donna grintosa che sfoggia capi in materiali techno e lunghi capispalla anti pioggia. Note sporty dominano anche da Alexander Wang, da sempre amante di uno stile in cui la comodità diviene valore supremo.

Altaroma: la Grande Bellezza di Camillo Bona

Un’estetica che parte dalle vestigia della Città Eterna per ripristinare il concetto di bellezza. Suggestioni divine che rimandano ad ideali di purezza ed eternità, per una bellezza imperitura ed immortale, vissuta come un’esigenza. Camillo Bona parte dalla sua Roma per una collezione haute couture primavera/estate 2017 intrisa di echi nostalgici: la bellezza diviene metro di giudizio per muoversi nella realtà contemporanea ma anche per proiettarsi in un futuro che appare remoto. Ripensa ai fasti imperiali Camillo Bona, ma anche al glamour della Dolce Vita, quando Roma era al suo apogeo. Il couturier tuttavia non si lascia sopraffare da sterile nostalgia ma rielabora il topos della grande bellezza per sopravvivere ai mala tempora attuali, in cui versa la Capitale d’Italia. E’ una Roma offesa quella che accoglie il défilé di Camillo Bona, che si rifugia in un mondo ideale in cui la classe e lo charme divengono i valori supremi. Il couturier rielabora i codici stilistici che hanno reso l’alta moda italiana grande in tutto il mondo: in passerella sfilano suggestioni bon ton per capi dalle linee ladylike. La donna immaginata dallo stilista indossa tailleur declinati in nuance pastello ed impreziositi da cuciture e rouches scultoree. Mistica e riflessiva, la collezione è un’ode all’artigianalità italiana, tra capi che richiedono numerose ore di lavorazioni e complesse applicazioni tessili. Un candido bianco domina la palette cromatica, aprendo il défilé: si alternano sulla passerella 30 uscite di finissima fattura. Non mancano i toni del rosa baby, del giallo, del verde acqua e del celeste. Chiude come di consueto la sposa, che appare virginea e poetica. Camillo Bona guarda ad un passato fatto di sete plissettate e cashmere, ma anche chiffon e rafia, che rievoca nelle forme le architetture della Città Eterna. Perle, coralli e pietre dure impreziosiscono il collo delle mannequin, tra cascate di fili di perle. Una collezione sofisticata e minimale, che auspica il ritorno alla vera bellezza, l’unica forza motrice in grado di salvare il mondo.

Altaroma: la couture favolistica di Gattinoni

Si intitola “The Dream” la collezione che segna il ritorno di Gattinoni nel calendario ufficiale di Altaroma, dopo cinque stagioni di assenza. La maison presenta una collezione dalle suggestioni fairy tale, che non lesina in ispirazioni oniriche: proprio il sogno diviene leitmotiv di una parata di eteree principesse, che si alternano sul défilé sfoggiando nuvole di tulle e maschere a coprire il volto. Guillermo Mariotto e Stefano Dominella partono da un assunto di Marcel Proust, per la collezione alta moda Primavera/Estate 2017 di Gattinoni: “Se sognare un po’ è pericoloso, il rimedio non è sognare di meno ma sognare di più, sognare tutto il tempo”. Sulla passerella sfila una donna eterea e sognante, un po’ angelo e un po’ demone: giovane e acerba, la vediamo sospesa in una dimensione irreale, in cui indugia in lunghi abiti impalpabili, tra ricami e lavorazioni artigianali.

Suggestioni shakespeariane quelle reinterpretate da Mariotto, che parte dal Sogno di una notte di mezza estate per stravolgerne il tema prevalente: sullo scenario immaginario di un Eden incantato, sfilano sulle note della Fata confetto dello Schiaccianoci di Pëtr Il’ič Čajkovskij delle debuttanti: “La mia donna ritorna misteriosamente alla sua adolescenza -ha dichiarato Mariotto- Vive una nuova esistenza e una nuova giovinezza. Più spensierata, più libera come la new couture che scende dai tacchi ma non rinuncia ai rituali tipici dell’alta moda. Iperbole sartoriale”. Tripudio di organza di seta effetto matelassé, quasi a riprodurre le nuvole, tra volumi scultorei e trame intricate, che si ispirano all’antica tecnica dei punti smock internazionali. Largo a camicie in organza e gonne impreziosite da fiocchi in tessuto.

Una collezione intrisa di note orientali, come negli origami che sbucano dalle pieghe severe delle gonne. “Per questa collezione ho voluto giocare sui colori –ha commentato Mariotto– Rosa nelle sue diverse nuances, azzurro polvere, verde salvia, grigio perla, lampone, bianco e nero. Tonalità confortanti e rassicuranti, che avvolgono, coprono, drappeggiano, vestono le mie fantasie”. Vortici di seta per caftani dipinti a mano e voli di farfalle nelle t-shirt, da indossare come minidress. Cristalli e madreperle illuminano abiti che ricordano le vestaglie da camera. Il défilé ha luogo nel casale cinquecentesco dove visse Papa Pio V, che ora ospita la Link Campus University. Qui sfilano le donne Gattinoni, su una passerella circolare che ricorda un carillon.

Vanessa Hessler sfila per Gattinoni PE2017
Vanessa Hessler sfila per Gattinoni PE2017


La donna immaginata da Mariotto trova incarnazione in Vanessa Hessler: la top model italo americana torna in Italia dopo la maternità per interpretare la favola couture ideata da Mariotto. Lunghi capelli biondi e volto innocente per 180 centimetri di altezza, Vanessa Hessler fu scoperta proprio da Gattinoni quando aveva appena 15 anni. Dalla dolcezza iniziale la sfilata scivola poi in note dal retrogusto dark: è il coup-de-theatre che aspettavamo e l’innocente principessa rivela un inedito lato oscuro che trova espressione nel chiodo in piume da indossare su culotte e nei preziosi abiti neri ricamati in rafia e micro black boule. A firmare i gioielli che impreziosiscono la collezione Gattinoni haute couture PE2017 è ancora una volta Gianni de Benedittis, designer del brand futuroRemoto, che ha realizzato per l’occasione bracciali in oro con longilinee libellule ed anelli farfalla in argento. Per una couture da fiaba.



(Foto cover: La Stampa)

Altaroma: nel giardino segreto di Giada Curti

Eterea e suggestiva la collezione presentata da Giada Curti all’ultima edizione di Altaroma: un simbolismo dai risvolti onirici si unisce ad un’estetica influenzata da echi lontani e sontuose antichità. L’arte di Lawrence Alma Tadema ispira alla couturier una collezione impalpabile, che intende celebrare la femminilità in bilico tra sogno e realtà. Una Primavera/Estate 2017 che guarda alle vestigia del glorioso passato, reinterpretandone codici e stili, adattandoli alla contemporaneità: un intento didascalico che trova espressione nell’abito da ballo che si tinge ora di mikado e voile di seta. Impreziosito da bucoliche stampe floreali e finemente decorato con paillettes e striature a righe, l’abito lungo torna in auge e si adatta ora anche alle più giovani. Elementi archeologici si uniscono ad una visione quasi onirica della couture, che ripristina sfarzo e suggestioni luxury, a partire dalla location scelta per il défilé, i sontuosi saloni del St. Regis Rome Hotel, tra ispirazioni Art Déco ed opulenza barocca. Giada Curti riserva attenzione certosina per i dettagli: il particolare diviene portatore di inaspettate epifanie, in un gioco di rimandi storici ed allegorici. In passerella sfila una regina contemporanea che sfoggia copricapi impreziositi da fiori, in una cornice sfavillante, giardino segreto in cui rivivono nostalgici echi di un passato immemore. Le scarpe sfavillanti sono firmate da Valentina Gallo, che interpreta il mood sparkling prevalente nell’intera collezione. Largo a lunghi abiti in impalpabile chiffon di seta e crepe de chine. I gioielli sono firmati invece dall’estro di Alex Carelli: tripudio di ferro che si unisce alla magia di pietre preziose come l’acquamarina, l’ametista e le perle. Le borse piumate esaltano una femminilità sofisticata, vissuta con garbo e charme evergreen.