Paskal: esplosione al neon alla Parigi Fashion Week

Esplosione di colori neon in passerella da Paskal. Alla Parigi Moda Donna sfila una collezione vitaminica e moderna. Julie Paskal, la stilista ucraina del brand, parte dalle linee e dai colori dell’opera “Ohne Titel” dell’artista modernista Sigmar Polke: da questo dipinto, risalente al 1979, si snoda poi un percorso ben preciso, che si nutre anche delle suggestioni della cultura rave, complice anche un recente viaggio in India che ha ispirato la designer. Così Julie Paskal crea una collezione multiforme e ricca di contrasti, per capi dal grande impatto visivo. Dominano tinte accese che illuminano il nero, tra trasparenze ardite e ruches. Largo a rosa baby, verde mela e nero, per abitini a trapezio ricchi di costruzioni asimmetriche ed istrionici dettagli. Frange e citazioni sporty illuminano capi tagliato con laser a 3D, per linee architettoniche ed elaborate.

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(Foto: WWD)

Il ritorno di Olivier Theyskens

Dopo due anni di ritiro dalle passerelle, torna a Parigi lo spirito romantico e ribelle di Olivier Theyskens. Lo stilista belga, che vanta collaborazioni con Rochas, Nina Ricci e Theory, presenta sulle passerelle parigine una collezione primavera/estate 2017 ricca di magistrali tocchi sartoriali e sapienti esplosioni di femminilità. Dominano asimmetrie e suggestioni inedite, in un défilé che mixa elementi duri ad inusitati sprazzi di tenerezza: la donna che calca la passerella ama la contemporaneità di un pret-à-porter che strizza l’occhio alla couture, tra dettagli che rivelano un design moderno e di grande impatto scenografico e attimi onirici. Uno stile perfetto per la quotidianità ma che non disdegna coup-de-thèatre ricchi di spunti, come l’abito in seta rossa, dalle maniche aperte, o i capi a pois. Lo stilista 39enne, adorato da Madonna, sorprende con un ritorno in grande stile. Grande attenzione anche agli accessori, per una sfilata ricca di contrasti.

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(Foto: Vogue)

Liselore Frowijn debutta alla Paris Fashion Week

La settimana della moda parigina si apre con un debutto: si tratta di Liselore Frowijn, che calca per la prima volta la passerella della Paris Fashion Week con una collezione giovane e fresca. La stilista olandese omaggia la bella stagione con grafismi arditi ed eclettici e pattern floreali. Un défilé in cui si respira la formazione nordica della designer, che mixa magistralmente le note delicate e romantiche di un cappello di paglia ai tocchi futuristi delle stampe che impreziosiscono tuniche fluttuanti e caftani dal piglio boho-chic. Largo a righe e pennellate di colore che illuminano il bianco splendente di capi sovrapposti. Moderna e irriverente, la donna che calca la passerella indossa altissime platform e gioielli etnici. Suggestivi i contrasti cromatici, per una prova riuscita ed un’interpretazione brillante dello stile declinato in chiave estiva.

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(Foto: Madame Figaro)

Il provenzale si tinge di note Eighties da Jacquemus

Suggestioni provenzali si sposano a citazioni Eighties in una delle sfilate più attese della Parigi Fashion Week. La collezione primavera/estate 2017 di Jacquemus brilla sulle passerelle parigine dando prova di una crescita stilistica da parte del direttore creativo del brand, Simon Porte Jacquemus. Lo stilista 26enne si ispira al Sud della Francia, sua terra natia, per una collezione altamente evocativa. Una prova magistrale per Jacquemus, salutato come l’enfant prodige della moda francese: la sua è un’estetica in fieri ma dal grande impatto scenografico. Tocchi rétro dominano il catwalk: ad ispirare la collezione sono in primis gli anni Ottanta, con i volumi esasperati delle camicie proposte: proprio la camicia diviene capo passepartout di iconici accostamenti che coniugano il completo maschile alla più sfrontata vanità femminile. Pantaloni a vita alta pescati dal guardaroba di lui si alternano a sovragonne in tulle a gonne di plissé a ventaglio. La palette cromatica celebra il bianco ma si lascia andare al rosso passione per capi che ricordano le divise indossate dai toreri.

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(Foto: Vogue; cover: New York Times)

Il giardino segreto di Paul Ka

Sfila alla settimana della moda di Parigi Paul Ka, con una collezione moderna e chic, tra romantici tocchi floreali e approcci futuristi. Alithia Spuri-Zampetti si rivolge a una donna minimale e femminile, che ostenta capi dalle linee essenziali. L’ispirazione prediletta è un minimal-chic che indugia in linee zen e rigore orientale per poi concedersi incursioni romantiche nelle stampe botaniche. Il mood dei primi outfit è urban, per una donna che affronta la metropoli con classe. Eterea e sofisticata, indugia poi in sete preziose sospesa in una dimensione quasi onirica, tra rose e colori tropicali. I giardini della location scelta per il défilé, il Jardin des plantes, regalano una cornice suggestiva ad una collezione ricca di spunti. Tripudio di sete preziose, fabbricate in Francia: la palette cromatica sposa il dégradé, le stampe floreali sono state realizzate a mano in Italia, a Como. Suggestioni Fifties nelle gonne a ruota in un raffinato jacquard realizzato a Venezia. Ricordano le fodere dei kimoni i lunghi abiti da sera, tra sfumature di origami e modelli fluidi.

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(Foto: Madame Figaro)

Marinière rivisitato sulla passerella di Arthur Arbesser

Dopo aver lasciato la direzione artistica di Iceberg, Arthur Arbesser riscopre se stesso portando sulla passerella milanese una collezione primavera/estate 2017 ricca di suggestioni. Nella location delle Cavallerizze Asburgiche, al Museo della Scienza e della Tecnologia Leonardo Da Vinci, rivisitato dall’architetto Luca Cipelletti, sfilano sofisticati grafismi, ironia e grande classe, tra materiali preziosi e collaborazioni illustri: gli occhiali che sfilano sono distribuiti da Silhouette, i gioielli sono di Ilenia Corti, i cristalli sono firmati da Swarovski e le calzature sono di Fabio Rusconi. Inoltre nella collezione sono presenti le stampe fotografiche di nodi marinari firmate dall’artista Sophie Sevigny. Le righe marinare dominano tra gonne pieghevoli e colli austeri: la donna Arthur Arbesser sembra quasi indossare un’uniforme, tra tocchi vintage e brio. La palette cromatica è dominata da colori vivaci mixati in modo audace. Non mancano tocchi irriverenti e sperimentazione, come il pizzo stampato effetto camouflage e richiami futuristi, come negli abitini in Crystal fabric termoadesivato.

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Laura Biagiotti porta il golf alla Milano Moda Donna

Citazioni sporty-chic sono protagoniste della collezione primavera/estate 2017 firmata Laura Biagiotti. La stilista romana si ispira all’estetica del golf, portando in passerella una femminilità sportiva ma sofisticata. L’inedito connubio tra sport e moda, di cui già Donatella Versace ha intuito la forza nella collezione che ha sfilato qualche giorno fa sempre nell’ambito della settimana della moda milanese, trova da sempre una portavoce autorevole in Laura Biagiotti: la stilista romana, che ha sfilato nella cornice del Piccolo Teatro di Milano, ben 25 anni apriva alle porte della Capitale il Marco Simone Golf & Country Club, impianto sportivo tra i più esclusivi, che nel 2022 ospiterà la prestigiosa Ryder Cup, il terzo evento sportivo più seguito al mondo dopo i mondiali di calcio e le Olimpiadi. La designer disegnerà una linea di golf per l’occasione. E il golf sfila anche in passerella a Milano, riletto in chiave chic. Largo a maxi dress con collo a polo, gonne fluttuanti e motivi Sixties. Domina l’argyle che impreziosisce abiti in maglia. Al golf si ispirano anche le stampe: tra pois, fiori, paillettes troviamo palline e prati verdi, come quello che fa da sfondo al défilé. Citazioni sportswear anche nei lacci intrecciati. Femminilità raffinata negli abiti con stampa foulard mentre torna dal passato un capo simbolo della maison, il modello bambola, declinato in denim. Chiude la sfilata un omaggio a Carla Fracci, che ad agosto ha compiuto 80 anni. L’etoile, grande amica di Laura Biagiotti, riceve commossa un mazzo di rose bianche.

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Romanticismo e suggestioni Eighties da Dsquared2

Romanticismo in chiave strong sulla passerella di Dsquared2, per una collezione primavera/estate 2017 in cui a dominare sono i contrasti. I jeans oversize si abbinano ora a camicette con romantiche ruches, balze e maniche a sbuffo, in un patchwork cromatico che accosta gradazioni pastello a tartan rivisitato e animalier. Proporzioni mini nei vestiti e nei giubbini mentre i gioielli sono maxi e sanno di bigiotteria. Largo a stemmi e dettagli blasonati, per suggestioni British. Una collezione ricca di sfumature che evoca certe atmosfere Eighties intrise di richiami dance. Largo a ricami e dettagli preziosi, che sbucano tra trasparenze hot e raso traslucido. Aggressiva e spavalda, la donna Dsquared2 non nasconde tuttavia un lato romantico e dolce. Nastri e bottoni in stile army-chic imprezioscono le giacche dalle suggestioni ottocentesche impreziosite da fiocchi in grosgrain e ruches. Sfila anche la borsa DD, destinata a divenire it bag della prossima stagione estiva. I gemelli canadesi Dean e Dan Caten hanno inoltre annunciato che dal gennaio 2017 le collezioni uomo e donna sfileranno in un unico show nella cornice milanese della settimana della moda.

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IL TROPICO ITALIANO DI DOLCE & GABBANA

Trionfo di italianità in passerella da Dolce & Gabbana. La collezione primavera/estate 2017, ribattezzata «Tropico italiano», è una dichiarazione d’amore al Bel Paese. Il duo di stilisti ripropone fedelmente i codici tradizionali dell’estetica della maison, per un défilé ricco di ironia. La sfilata si apre e si chiude con il catwalk invaso da ballerini di strada, mentre nell’immaginario tropico italiano le strade sono invase da carretti che vendono latte di cocco. Al ritmo di una tarantella napoletana sfila la donna Dolce & Gabbana, tra pizzo nero e tripudio di spaghetti.

La cucina italiana diventa protagonista dello show: non poteva mancare la pasta, che decora molti degli outfit che si alternano sulla passerella. Mazzi di spaghetti e farfalle sbucano da abiti da cocktail in impalpabile chiffon, insieme a crostacei, coni gelato, piatti ed utensili da cucina. La dieta mediterranea domina la collezione, anche declinata in chiave irriverente, come nell’abitino in juta dalle linee a trapezio, che reca l’etichetta di una passata di pomodoro. Largo anche a vetri di Murano, mixati all’iconografia religiosa d’ordinanza. E stavolta le Madonne fanno capolino su felpe dal piglio sporty-chic che si alternano a t-shirt con logo e scritta ricordo dell’evento, “Io c’ero”, tradotta in tutte le lingue del mondo.

Il kitsch diviene glamour, tra rose all over e mantelli interamente ricoperti di paillettes. More is more sembra essere la massima imperante, mentre sfilano i capi passepartout del brand, come i bolerini e gli abiti di pizzo nero. Citazioni Fifties nelle gonne a ruota, mentre si torna agli Eighties nei pois e nei pantaloni oversize, come nelle spalle importanti di certe giacche. Con la splendida Sara Sampaio a guidare le modelle sul catwalk, sfila la bellezza e la femminilità mediterranea. Coroncine di fiori in testa e prendisole stile bardot omaggiano la stagione estiva. Parata di stelle nel front-row, dove applaudono entusiasti influencer, socialite e modelli, da Lucky Blue Smith con le tre sorelle a Cameron Dallas, da Sistine Rose Stallone a Sofia Ben Ammar fino a Dylan Jagger Lee (figlio di Pamela Anderson).

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SPORTY-CHIC LA DONNA MSGM

Tinte al neon e stampe caleidoscopiche in passerella da MSGM. Citazioni sporty-chic si uniscono ad un appeal ladylike, per una collezione futurista e glamour. La primavera/estate 2017 di MSGM trae ispirazione dallo sport: ultra moderna e romantica, la donna che calca la passerella stretta in capi in tessuto scuba e midi dress in rete, tra cromie fluo perfette per la stagione estiva. Crochet double-face e nylon impreziosiscono top e abiti, mentre trionfano i materiali tecno. Uno spettro di colori accessi, dal lime all’arancione fino al turchese e all’argento che illumina gonne plissettate. Le stampe floreali si uniscono alle righe, tra acquarelli e pattern audaci. Ma protagoniste indiscusse del défilé sono loro: le originalissime balze rimovibili, che impreziosiscono t-shirt e camicie: macro-ruches dal piglio romantico capaci di conferire suggestioni nuove ad ogni capo. Massimo Giorgetti si conferma geniale nel giocare con la moda e la sartorialità, puntando anche all’aspetto ludico del fashion show.

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Sfila a Milano la savana di Maurizio Pecoraro

La primavera/estate 2017 di Maurizio Pecoraro ci porta nella savana. Tra animalier all over e stampe jungle, veniamo proiettati in un’atmosfera quasi fiabesca, sulle orme dei bestiari disegnati dal pittore francese Henri Rousseau. Ad aprire il défilé dello stilista palermitano un pigiama palazzo maculato. Largo poi a lussureggianti patchwork di stampe floreali da cui fanno capolino giraffe, scimmie, uccelli, pantere, pappagalli, serpenti, leoni e tigri, decorati su maxi dress, tuniche e pantaloni. Coloratissime le decorazioni dal piglio cartoon, per una collezione ironica e fantasiosa. Sofisticata e glamour ma anche un po’ bambina la donna che calca la passerella, tra suggestioni oniriche e ricami preziosi. Largo a flock e jacquard, broccati e sete damascate, tulle di lino grezzo, pizzo sangallo, canotte a rete e in neoprene, sofisticate vestaglie di seta. Asimmetrie e trasparenze, dettagli sporty-chic nelle felpe e nei capi in spugna, romanticismo nelle gonna a corolla. Nelle stampe domina il verde salvia unito alle cromie tipiche della giungla: avorio, arancio, giallo, cammello, ebano. La vegetazione della savana impreziosisce i bikini, mentre piume e frange sbucano dalle calzature.

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