E’ tornato come ogni anno l’evento più atteso dai milanesi: l’apertura della stagione della Scala. Ieri 7 dicembre ha avuto luogo la soirée della Prima, con la Madama Butterfly di Puccini. Il direttore musicale Riccardo Chailly ha riproposto la versione dell’opera del 1904, che si rivelò un clamoroso fiasco e venne accolta da fischi e schiamazzi. Non è stato il caso della Prima di ieri: la celebre opera pucciniana che parla del tragico amore della geisha di Nagasaki è stata infatti accolta da grande successo.
Una Prima preceduta dalla crisi di Governo, a seguito del risultato del referendum: e se i politici sono stati i grandi esclusi, in quanto trattenuti a Roma, il parterre ha comunque registrato nomi illustri. Protagonisti ancora una volta gli outfit sfoggiati dalle signore ma anche dagli uomini: sotto al palcoscenico decorato sontuosamente con ciliegi e farfalle da Dolce & Gabbana, una sfilata di vip provenienti da ogni parte del mondo ha sfoggiato mise all’insegna dello sfarzo e dell’opulenza.
Tra suggestioni chic (ma anche choc), il fil rouge della serata si riconferma anche quest’anno lo stesso: dimenticate il minimal-chic, a regnare sovrano è l’overdressing. Largo a paillettes e colori accesi, come l’oro e il verde. E se re indiscusso dell’evento è stato Roberto Bolle (in smoking Dolce & Gabbana), la reginetta di eleganza della Prima della Scala 2016 è stata l’attrice Chiara Francini, che ha sfoggiato un abito da sera in tema con l’opera.
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Tanti gli ospiti famosi, come Carla Gozzi, che ha sfoggiato un wrap dress nero dal taglio semplice e raffinato, ad Enzo Miccio, che si conferma maestro di stile. Alfonso Signorini sceglie una mise impreziosita da una stola rosso cardinalizio, mentre Raffaella e Gigliola Curiel sfoggiano sontuosi capi iconici. Tripudio di nero all over nel foyer, largo a velluti e perle, che sostituiscono gioielli eccessivi. Bandite quasi del tutto quest’anno le pellicce, con buona pace degli animalisti. Occhi puntati su Daniela de Sousa, la giovane e bellissima consorte del sovrintendente della Scala, Alexander Pereira, che ha indossato un lungo abito da sera rosa pallido. Bella e sofisticata Cristina Parodi: la giornalista ha scelto due mise firmate Giorgio Armani. Fedele alla tradizione orientale la moglie dell’ambasciatore giapponese in Italia Kazuyoshi Umemoto, che ha invece optato per un kimono prezioso realizzato oltre mezzo secolo fa, con un Obi appartenuto alla madre.
(Foto: Vanity Fair)