La moda italiana torna alle origini, nel vero senso della parola. La Sala Bianca, il luogo magico nel cuore di Palazzo Pitti in cui tutto è iniziato nell’estate del 1952, ha riaperto i battenti in occasione di Pitti Uomo 2017, riportando il mondo della moda agli albori del made in Italy grazie alla sfilata di Stefano Ricci. Era il 22 luglio 1952 quando Giovanni Battista Giorgini fece sfilare le sue creazioni nella lussuosa sala candida di stucchi e lampadari di Boemia, presentando per la prima volta una moda interamente made in Italy e segnando la nascita delle sfilate di moda come le conosciamo oggi e del mito del buongusto italiano. Per 35 anni quel luogo mitico è “morto”, come l’ha definito il nuovo direttore delle Gallerie degli Uffizi Eike Schmidt, e l’11 gennaio è stato riaperto allo sfavillante mondo della moda.
La sfilata di moda uomo di Stefano Ricci ha rianimato il candore della Sala Bianca, facendola rinascere a luogo di eleganza e tradizione. Quello di Stefano Ricci è un uomo alla moda ma legato alla tradizione sartoriale italiana, di cui Firenze è maestra soprattutto nella moda maschile. Sfilano 55 modelli di tutte le età, dal bambino di 5 anni che apre la sfilata a uomini più maturi, indossando tutti completi sartoriali degni della maison italiana. In passerella anche Andrea Bocelli, elegantissimo in frac e accompagnato dai figli Amos e Matteo, e lo stesso Stefano Ricci con il figlio Filippo che è il direttore creativo del brand. La moda uomo esplora la palette tanto cara alla casa di moda italiana, dal bordeaux al grigio scuro fino al midnight blue, la tonalità più amata dalla famiglia Ricci. Così la Sala Bianca, fortemente voluta dal Granduca Pietro Leopoldo a Palazzo Pitti come simbolo della ricchezza fiorentina nella seconda metà del Settecento, torna a brillare di un’eleganza e maestria tutta italiana.
Ph. courtesy La Repubblica Firenze