Dopo il grande successo di “Materia”, la collezione autunno/inverno 2016-17 presentata durante la passata edizione di Pitti Immagine, Vittorio Branchizio si racconta in questa intervista esclusiva.
Vittorio, innanzitutto vorrei complimentarmi con te per la presentazione della collezione durante Pitti Immagine Uomo. Parliamo di “Materia”: da cosa ti sei lasciato ispirare?
Ti ringrazio e sono molto contento di aver avuto la possibilità di esprimerti il mio lavoro .
“Materica” perché l’ispirazione nasce dall’interno delle pietre dell’Arno, dalle sezioni nelle quali la natura si esprime in una perfezione dell’astratto. Ispirato da questi disegni che possono essere paragonati a quadri di estrema creatività ho voluto interpretare le sensazioni che ho provato utilizzando effetti ottenuti con trasformazioni chimiche sulle fibre utilizzati.
Quale messaggio intendi inviare con “Materia?
Il messaggio che ho voluto trasmettere è un’ interpretazione dell’astrattismo naturale applicato su trasformazioni di fibre quindi applicato alla “ Materia “.
A quale uomo è dedicata?
Non è dedicata a un tipo di uomo predefinito ma a un modo di essere, che riesce a cogliere certe sensibilità.
Una stretta collaborazione con l’artista Sergio Perrero che ti ha consentito di trasformare le fibre e, di conseguenza, manipolare il capo finito. Puoi raccontare a noi di D-art.it in cosa consiste il contributo di Perrero?
Il contributo con Sergio è un continuo ragionare, confrontarsi, elaborare concetti estetici e studiare tecniche con le quali intervenire sulle fibre, trovando la giusta espressione della nostra idea di ispirazione.
Una seconda collaborazione ti vede affiancato dall’artista Uros Mihic per i capi “origami”. Da quale concetto nascono questi indumenti?
Con il designer Uros ci sono studio e ricerca per applicare la sua arte origami all’estetica dell’abbigliamento.
Il tuo brand è 100% Made in Italy. Spiegaci come si sviluppa all’interno del tuo brand, tale concetto.
Esatto, totalmente Made in Italy, dalla materia prima a tutte le fasi di creazione e trasformazioni. Tengo molto alla sapiente mano italiana che con la sua storia nel campo della maglieria e non solo, riesce ad avere i più esperti collaboratori nelle aziende dal settore.
Un sogno nel cassetto.
Riuscire a costruire un collettivo di professionisti di diversi radici per creare un concetto estetico visto da una nuova prospettiva
Un sogno già avverato?
L’arrivo di mio figlio Samuele.
Vittorio e il futuro: cosa ti aspetti?
Mi aspetto una forte voglia di creare e proseguire nella costruzione del mio progetto.
Per conoscere dettagliatamente la collezione, clicca qui
Le tendenze Pitti 89, fiera internazionalmente conosciuta per le sue tendenze nell’ abbigliamento maschile e anche per gli accessori, quest’ anno ha scelto il Tema “Generation”, ci ha fatto vedere la simultaneità di diverse generazioni della moda e la sua conseguente eredità di oggi. Una bella vetrina in grado di raccogliere famosi marchi italiani già rinomati per il “Made in Italy” e altri brand internazionali.
Sulla base di questo concetto “Generation”, Pitti 89 ha dimostrato che al di là dei numeri registrati nei nostri documenti che denota la nostra età cronologica oggi ciò che conta è come pensiamo e come traduciamo la libertà di pensiero e di espressione nel nostro modo di vivere e anche vestire senza che ci preoccupiamo di come saremo etichettati.
Il menswear porta indubbiamente una forte carica di difficoltà, ma oggi molti cambiamenti, sia nei tessuti che nei colori e materiali, portano gli uomini a sentirsi più fortunati, siamo di fronte ad una varietà di colori, stili e forme che vengono impiegati entrambi con gli abiti e gli accessori, materiali di pura esclusività femminile, ma ora ci possono aiutare a costruire un look di tendenza, senza dimenticare la virilità maschile dando un tocco di eleganza mai visto prima.
Per il prossimo Autunno inverno 2016/07, sentiremo un’onda passando dagli anni 30 agli anni 70, la compilazione di una eleganza che oltrepasserà i continenti portando una proposta all’interno di una versione contemporanea, vale a dire il ritorno trionfale della vera tradizione della sartoria italiana come ha dimostrato Angelo Inglese che ha proposto composizioni di pieno buon gusto dipinte in colori come il ruggine, il grigio in tutte le sue sfumature, il verde e beige, proprio come l’anello legnoso dei migliori profumi della stagione.
Il ritorno dei trench coat, cappotti e giacche, che saranno i protagonisti importanti del guardaroba maschile, rendendo la chimica perfetta tra lo stile militare con lo sportivo, ricordando e rivivendo gli anni ’50 del dopoguerra in Europa, anche quando gli ambienti cominciavano ad essere più riscaldati, facendo così una ricerca dai tessuti eco sostenibili fino ad arrivare a quelli più pregiati.
E per gli ammanti della comodità, che però non rinunciano all’eleganza e al buon gusto, torneranno anche i cardigan, dal design slim e molto confortevole, queste sono alcune delle principali proposte della Maison Cruciani.
Gli sneakers per lo più “slip on” continuano ad essere in voga, per la loro comodità tra cui la capacità di composizioni innovative, giovanili e accattivanti senza rubare la scena di un look più glamour, se necessario.
Avremo anche come tendenza i pantaloni più ampi di sartoria, ma con uno shape confortevole. E per finire, naturalmente non potevo non citare i famosi cappelli di Borsalino, utilizzati da Al Capone, il principe Iroito in Giappone, Michel Jackson e anche Harisson Ford e nessuno a meno che il re dell’eleganza Humphrey Bogart, secondo il marchio la tendenza per il prossimo inverno sarà il design cilindrico.
Aspettiamo tutti queste notizie e rivisitazioni, sono sicuro che l’inverno 2016/17 promette essere uno dei più chic e glamour di tutti i tempi recenti, ripescando l’essenza dell’eleganza maschile, aggiungendo ad esso un tocco contemporaneo, questa alchimia di buon gusto è sicuramente qualcosa da ricordare e utilizzare per un lungo periodo.
Photos by: Miriam de Nicolò
Trends Pitti 89, Fair Internationally knowledge by trends in men’s clothing and accessories also characterized this year the theme GENERATION. showing the simultaneity of different generations of fashion and their consequent legacy today. A beautiful showcase able to gather Italian brands already renowned for a “Made in Italy” and other no less famous and luxurious homes of international fashion.
Based on this concept the Pitti showed that beyond the numbers recorded in our documents denoting our chronological age today what counts is how we think and how we translate that freedom of thought and expression in the way we live and even dress without worry about how we will be labeled.
The menswear undoubtedly behind a strong burden of difficulties, but nowadays many changes be in customs of our society or at materials used at fashion world give to the men a start to feel more fortunate, we are facing a variety of colors, styles and shapes that are employed both in garments as accessories, material before pure female exclusivity, but now help to build a trend look, without forgetting male virility while giving a touch of elegance never before seen.
For the coming winter 2016/17 we will feel a wave rising from 30s to 70s compiling an elegance that will peacefully overcome continents bringing a proposal within a contemporary version, namely the triumphant return of the true tradition of Italian tailoring like Angelo Inglese, that one who brings compositions like a screens with extreme tastefully painted in colors like rust, gray in all its nuances, green and beige touch just like the woody ring of the finest scents of the season.
The return of the Trench coats, blazers, and jackets, which will be important players in the male wardrobe making the perfect chemistry between the military designer with the sport, recalling and reliving the ’50s post-war Europe, including where the environments were beginning to be more heated thereby making today there is also a search for sustainable eco those tissues, even the thinner ones, which however do not let anyone go cold.
And for the lovers of the convenience but that do not give up elegance and good taste, will be back also cardigans, slim and very comfortable, it feels to be getting dressed with feathers, this is one of the main focuses of the Maison Cruciani.
Sneakers mostly “slip on” continue in vogue due to its convenience including the ability for them to participate in innovative, youthful and captivating compositions without stealing the scene from a more glamorous look when needed.
We will also have as a trend pants wider tailoring but with comfortable shape. And to finish, of course could not fail to mention the famous Borsalino Hats, used by Al Capone, Iroito Prince from Japan, Michel Jackson and even Harisson Ford and no one Unless the king of elegance Humphrey Bogart, according to the designer brand for the coming winter the trend will be Cylindrical.
Let us wait all these news and a rereading fashion, which I’m sure is that winter 2016/17 promises to be one of the most chic and glamorous in recent times, rescuing the essence of masculine elegance by adding to it the touches of the trends of our time, this alchemy taste is sure to be something to be remembered and used for a long long time.
Firenze, PITTI IMMAGINE 89, Gennaio 2016 – Modernità ed eleganza sono le parole chiave della collezione A/I uomo 2016-17 Cruciani, presentata dalla maison umbra nel quartier generale della moda maschile, a Pitti Immagine 89.
La nuova collezione di pregiatissimi filati è pura celebrazione dell’uomo metropolitano contemporaneo, che unisce praticità e gusto e ama l’abbigliamento haute de gamme, sofisticato ma confortevole, a volte persino cocoon.
La prossima stagione Cruciani si declina in forme classiche e senza tempo come lo scollo a V e il collo alto, ma tornano protagoniste anche le giacche in maglia, scivolate e destrutturate, simbolo della maison: un vero passe par tout adatto al business e al tempo libero, per chi ama la praticità ma non vuole rinunciare all’eleganza. Le vestibilità sono slim e ultra leggere, i maglioni peso piuma e sembrano lavorati ai ferri ma vestono il corpo come un velo.
Grande importanza è riservata anche ai capispalla, preziosi parka di cashmere con inserti borchiati, montoni e piumini che accontentano anche gli stili più moderni. Nella filosofia contemporanea del prossimo Autunno-Inverno Cruciani trovano infine spazio anche unicità e originalità, che passano attraverso i pantaloni realizzati con tessuti tinti in capo e camice a fiori tono su tono.
La collezione è realizzata con i materiali più preziosi, cashmere, cashmere seta, merinos, fino a Baby alpaca e Davos, un filato esclusivo composto di lana e cotone ma leggermente elastico, caratteristica che rende il capo di maglieria assolutamente inalterabile e quasi eterno, un vero patrimonio di eleganza e lusso da tramandare.
Cruciani, punta di diamante della moda 100% Made in Italy, si distingue per le lavorazioni esclusive come punto cravatta, jacquard, lussuose e complicatissime trecce, e per la sua filosofia eco-sostenibile, un percorso iniziato negli scorsi anni e che la maison porta avanti con convinzione e consapevolezza, utilizzando in prevalenza tinture naturali.
La palette di colori varia dalle tonalità classiche ed eleganti del blu, del nero e del grigio fino a tocchi inaspettati e chic di bordeaux e ottanio, oltre che ad un esclusiva sfumatura di grigio-verde, una cromia discreta ma sorprendente, che saprà rendersi protagonista di ogni look.
Florence, PITTI IMMAGINE 89, January 2016 – Modernity and elegance are the keywords for the Cruciani men’s A/W 2016-17 collection, presented by the Umbrian maison at Pitti Immagine 89, the mecca of men’s fashion.
With its highly prized yarns, this new collection is a supreme celebration of the contemporary metropolitan male, who combines practicality and fine taste and loves haute de gamme clothing that’s sophisticated but comfortable, even cocoon-like at times.
Next season, Cruciani opts for classic, timeless forms such as V-necks and high necks, but also back in a big way is the knitted jacket, loose fitting and destructured, a hallmark of the maison, a veritable passe-partout that’s ideal for both work and leisure, for men who love practical clothes but won’t compromise on elegance. Slim and ultra-lightweight, the sweaters are feathery and look hand-knitted and drape the body like a veil.
The outerwear plays a key role. Exquisite cashmere parkas with studded inserts, sheepskins and quilts go perfectly with even the most modern styles. The contemporary philosophy of Cruciani’s next Autumn-Winter collection also embraces uniqueness and originality, as in the trousers made of garment-dyed fabrics and
tone-on-tone floral pattern shirts.
The collection uses highly precious materials like cashmere, cashmere-silk, merinos, and even Baby alpaca and Davos, an exclusive wool-cotton yarn that’s slightly elastic and makes knitwear items absolutely unalterable, almost eternal, a veritable heritage of elegance and luxury to hand down the generations.
On the cutting edge of 100% Made in Italy fashion, Cruciani is renowned for its exclusive patterns, such as tie stitch, jacquards and luxurious, highly intricate cable stitch, and for its eco-sustainable philosophy, which the maison adopted years ago and has been applying with deep conviction and coherence, as in its use of prevalently natural dyes.
The colour palette explores the classic, elegant tones of blue, black and grey but also delights in surprising flashes of chic bordeaux and teal, and an exclusive grey-green nuance, a discreet but unexpected hue that fits beautifully in any look.
Pitti uomo 89esima edizione. Parola d’ordine unisex o, per meglio dire, pois.
Si, perché il pois è il pattern preferito dagli stilisti che lo hanno scelto per confezionare sia accessori che capi d’abbigliamento. I “pallini” più glamour che siano mai stati inventati, quelli che negli anni trenta entrarono di diritto nel guardaroba di ogni donna e che negli anni cinquanta arricchirono le rigide cravatte maschili, oggi sono i protagonisti assoluti di questa ultima edizione di Pitti Immagine.
Gli outfit più stravaganti sono stati immortalati fuori dai padiglioni con blogger più o meno influenti che hanno cercato in ogni modo di catalizzare su di se l’attenzione dei fotografi impegnati nello street style. Calzoncini, sciarpe, maxi coats e collant hanno confermato la stretta connessione tra uomo, vanità e… pois.
Ma nel frattempo, cos’è successo all’interno dei padiglioni?
Fiorio ha basato l’intera collezione sul pattern non esitando di confezionare simpatici papillon con il pois.
Il marchio di scarpe e accessori maschili giapponese Kanpekina ha presentato a buyer e clienti, calzature che hanno in sé eleganza, glamour e fantasia. Accessori veramente luxury venduti esclusivamente nell’unico showroom del marchio, in Giappone. Unici i mocassini in cavallino e pois che hanno convinto gli avventori dell’evento.
Per Massimo Rebecchi il pois è il print per eccellenza per il prossimo autunno/inverno 2016-17 iniziando dall’invito di presentazione della collezione fatta recapitare a buyer e uffici stampa. Capi in stile sportwear che non dimenticano l’essenza classica del marchio. Una sfilata ricca e sorprendente con giacche sfoderate, pantaloni slim fit e maxi coats in lana pregiata. Le stampe fantasia sono, appunto, il fulcro della collezione con cravatterie, rombi, jacquard, righe e, l’immancabile pois.
Energia e dinamismo sono le parole chiave della nuova collezione Invicta Autunno/Inverno 2016/2017. Un’offerta ancora più ampia e variegata per quanto concerne i tessuti, che dal nylon basic si arricchiscono di tessuti memory e stampe nuove. Una palette cromatica che si arricchisce di colori nuovi, tra cui l’antracite, il bordeaux, il blu scuro, per capi pensati sia per l’uomo che per la donna. Piombo e oro sono le nuances che caratterizzano la nuova collezione presentata al Pitti 89: capispalla, tra cui giubbini, blazer, giacche, cappottini, giacconi, parka, maglieria, ma anche e accessori, come berretti e sciarpe in lana e cappucci multifunzionali.
Comfort e stile nel pezzo forte della nuova collezione, il giubbino trapuntato con cappuccio in nylon full dull water-proof e down-proof, con gilet interno fisso. Il capo, unisex, è caratterizzato da una particolare tecnologia che permette di indossare il giubbino come fosse uno zaino. Al suo interno sono state infatti inserite delle bretelle elastiche personalizzate che permettono di indossare il giubbotto come se fosse uno zaino (elemento direttamente riconducibile al brand e al prodotto, lo zaino, che ha fatto la storia del marchio).
Si continua con giubbini per lui e per lei, ma anche cappottini pensati esclusivamente per lei, con un mix di tessuti accattivanti, per una collezione che coniuga brillantemente il design al comfort e alla funzionalità, da sempre elementi che caratterizzano le collezioni Invicta. Comodità e stile per i capispalla pensati per l’uomo, ma anche per la donna.
Invicta nel 2016 festeggia 110 anni. Il brand nasce infatti nel lontano 1906, con le borse e i sacchi da marina. Successivamente viene acquistato da un artigiano torinese specializzato nella produzione di zaini e accessori per i primi alpinisti. Ma è negli anni Ottanta che Invicta diventa brand di culto per intere generazioni, grazie anche allo zainetto Jolly. Il brand diviene vero fenomeno sociale di moda e costume, il cui stile è giunto fino ai nostri giorni.
ZEROSETTANTA STUDIO PRESENTA A PITTI UOMO LA MODA A IMPATTO ZERO
Per l’autunno-inverno 16/17, Zerosettanta Studio riparte dai suoi archivi, riscoprendo l’Italia anni ’60, riprendendone l’estetica con una consapevolezza nuova.
Sostenibilità, responsabilità sociale, riciclo – sono parte integrante della nuova etica giovanile che sta cambiando il mondo della moda.
In linea con questo pensiero il brand ripesca le antiche tradizioni toscane, in accordo con i suoi produttori di tessuti, inserendo in collezione ben tre articoli 100% riciclati.
Aboliti coloranti aggiunti, nessun intervento chimico, completa assenza di acidi: la trasformazione del prodotto è all’origine, con il solo impiego di acqua e forza meccanica, utilizzando esclusivamente energia elettrica pulita e autoprodotta e garantendo un impatto ambientale praticamente nullo.
Tre i temi ispiratori della collezione:
URBAN HUNTING:
In cui si esprime l’anima più sostenibile della collezione. Della caccia rimangono le sensazioni e le forme, i richiami ai tweed in lana e cotone 100% riciclati, stampati sui trapuntati per un effetto giovane e dinamico, senza dimenticare i nuovissimi cotoni cerati e le microfibre per capi leggeri dall’aspetto romantico.
URBAN ’60:
Una ricerca di formalità elegante con un’ innata voglia di giovanile rottura degli schemi.
Il principe di Galles è rivisto in eco-suede impalpabile e morbidissimo. Il “soprabito” diventa un capo tecnico in lana membranata leggerissima, con interni staccabili imbottiti. La riscoperta del cappotto passa attraverso tessuti macro-quadro che ne sdrammatizzano la sobria eleganza.
URBAN NEOCLASSIC:
È la chiave di lettura dello stile Zerosettanta Studio, dove il nuovo gioca con la tradizione, riabbinandola, ricreandola, generando nuovi spunti. In questa ottica i tessuti trapuntati sono stati studiati per richiamare le impunture fatte a mano, tipiche del lavoro di sartoria.
I piumini sono capi multifunzionali, misti di lana e tessuti tecnici, dove la sahariana si confonde con il capo active.
Infine la pelle ultraleggera imbottita richiama all’utilizzo più informale per i capi più ricchi della collezione.
La famiglia Landi presenta al Pitti Immagine Uomo, l’Impermeabile
Certa che in versione classica il trench regga l’usura degli anni, l’azienda e’ orgogliosa di andare a riproporlo in versione tradizionale, aggiornandolo solo per quel poco che occorre. Vengono emulate le stesse tecniche di lavorazione, la medesima cura nei particolari, e con la stessa dedizione e lo stesso amore di allora si procede alla produzione di capi, senza tempo.
Convinta che quella versione rigorosa ed audace che in 100 anni ha fatto incetta di ammiratori, Landi è sicura di incontrare i gusti ed i sogni di un consumatore attento e raffinato che non rinuncia al culto della propria immagine. Un personaggio che sa osare e vuole distinguersi in una società globalizzata.
Nel linguaggio internazionale l’ impermeabile è riconosciuto con la parola inglese “trench coat”, cappotto di trincea. Le sue origini sono piuttosto moderne e risalgono al primo Novecento, durante la prima Guerra mondiale, quando il Ministero della guerra inglese fece una grossa commessa al sig.Thomas Burberry, di un modello che fosse a metà strada fra un impermeabile d’ordinanza ed un cappotto. Un capo che risultasse pratico e che proteggesse dalla pioggia.
Allacciatura a doppiopetto, spalline, sottogola per evitare che l’acqua entrasse dal colletto, mantella corta sulle spalle per ripararle ulteriormente, tasche di sicurezza e maniche stringibili con cinturino per frenare il vento, il tutto color Kakhi.
Indossato da grandi star hollywoodiane quali Humprey Bogard, Greta Garbo e Marlene Dietrich, l’impermeabile si afferma come capo iconico e trasversale, anche nelle sue declinazioni più commerciali. Un capo severo ed androgino che esalta il fascino di chi lo indossa.
Proprio basandosi su questa tradizione, l’azienda empolese crea un capo dal taglio classico e riconoscibile nella nuance e nel tessuto, versatile, compatto e leggermente lucido, ideale per la mezza stagione.
La città di Empoli ha una storia importante nella produzione del capo in questione, che risale al 1907 fino al 1943, prima dei bombardamenti, quando il distretto empolese era una così grande realta’ che contava 66 ditte ed impiegava ben 20.000 addetti, superando di gran lunga le produzioni inglesi.
Proprio in questi anni anche l’azienda Landi inizia ad affermarsi nelle confezioni.
Tramandata gelosamente di padre in figlio, Landi rimane oggi una fra le ditte tradizionalmente specializzate nella creazione di autentici impermeabili empolesi che hanno fatto la storia del Made in Italy nel mondo.
È il brand che celebra da anni la bellezza femminile, esaltando le curve e il sex appeal più prorompente: da Claudia Schiffer ad Eva Herzigova, da Kate Upton ad Adriana Lima, passando per Anne Nicole Smith e Laetitia Casta, Guess ora si affida alla sensualità di Belen Rodriguez, nuova testimonial per la Primavera/Estate 2016.
La bella argentina, che ha posato per una campagna pubblicitaria hot scattata da Joseph Cardo in quel di Malibu, ha sfilato nella prima giornata di Pitti Uomo. La febbre non ha fermato la showgirl, protagonista assoluta della passerella alla Fortezza da Basso, a Firenze.
Belen, fresca di separazione da Stefano De Martino, ha monopolizzato l’attenzione dei partecipanti alla 89esima edizione di Pitti Uomo. Tutti gli occhi erano per lei, che si è detta fiera di rappresentare un marchio quale Guess.
“Un sogno che si avvera“: ha commentato così la bella argentina il suo ultimo lavoro come testimonial del celebre brand americano. La sfilata che ha avuto luogo a Pitti Uomo 89 ha visto tre uscite della showgirl: strizzata in un tubino rosso da pin up, come una novella Jessica Rabbit, sofisticata in un lungo abito nero dalle trasparenze audaci, e, infine, in un abito azzurro in svolazzante georgette di seta dagli spacchi hot.
Strizzata in succinti abiti in denim nelle foto della campagna pubblicitaria, per Belen Rodríguez è la consacrazione ad icona della bellezza contemporanea. Gli scatti compariranno su 80 riviste e in 16 paesi nel mondo a partire da febbraio. Intanto la showgirl è protagonista assoluta a Pitti.