Lavori in corso da Moschino, per la Primavera/Estate 2016: sfila una collezione all’insegna della consueta ironia, con tocchi couture e suggestioni Pop Art.
Caschetto giallo d’obbligo, ma con veletta anni Cinquanta, per una sfilata ambientata su una fantomatica autostrada. Eccessiva, irriverente, fieramente sopra le righe, la donna Moschino è chic anche quando indossa capi profilati di catarifrangenti o t-shirt oversize che rappresentano veri cartelli stradali.
L’austerity di tailleurini bon ton si annulla nell’ironia di curiosi copricapi ispirati ai segnali stradali, la seriosa severità di lunghi abiti a sirena viene annullata dalle stampe ispirate a Roy Lichtenstein. Jeremy Scott non smette di stupire, in una nuova sfilata-evento in cui il mood pop si mixa al cartoon d’ordinanza, ormai sdoganato in chiave fashion dalla maison italiana.
Con l’estro creativo del designer americano, Moschino incanta Milano e si conferma come lo show più atteso ed entusiasmante della settimana della moda. Chiavi inglesi su abiti da gran soirée dalle linee Fifties: largo a sontuose gonne a ruota e punto vita strizzato, per dive contemporanee.
Funky pop per spunti paesaggistici forse ispirati alle luci di Las Vegas, i segnali stradali prendono vita e si impossessano della donna Moschino. Colori fluo per abiti Cadillac, il gran finale dello spassoso défilé ha un inedito protagonista: l’autolavaggio, con capi tubolari a frange che ricordano gli spazzoloni dei car wash. Una couture ironica, per abiti che sono vere e proprie installazioni pop. Quando l’ironia è chic.
Stelle, righe marinière e proporzioni oversize in passerella da Max Mara, nella collezione per la Primavera/Estate 2016.
Una sfilata ricca di spunti e suggestioni: tanto bianco, alternato a rosso e blu, per righe, pois e stelline.
Un mood che ricorda Popeye; con Max Mara salpiamo per un viaggio in barca a vela, con un’unica meta: lo stile. Capispalla fluidi e oversize, all’insegna del comfort, tailleur pantalone dalla linea sartoriale, il caban regna incontrastato per conferire un tocco evergreen: declinato nei toni del blu, rigorosamente doppiopetto e impreziosito dai bottoni dorati, per una full immersion nello stile marinaretto.
Stampe che rappresentano i nodi delle barche su comodissime gonne longuette, oblò e piccole barche a vela, Mary Jane stringate per un look alla marsigliese. Trench classici su pantaloni palazzo e pullover costellati di stelle, per una full immersion nella classe più autentica. Vestivamo alla marinara, e lo facciamo ancora.
Anima gipsy nella collezione Primavera/Estate 2016 di Alberta Ferretti, che ieri ha sfilato nell’ambito della Milan Fashion Week: un defilé intenso e suggestivo, per un mood direttamente ispirato ai colori del deserto.
La palette cromatica tocca le sfumature dell’ocra, i toni del marrone, il sabbia più caldo e un candido bianco virginale. Camicie in lino, sovrapposizioni, gilet portati sopra lunghi caftani, che vengono sapientemente rielaborati in chiave preziosa.
Pizzo e chiffon, sete e broccati su patchwork di stampe tapestry si mixano per creare suggestioni bohémien.
Un look da tè nel deserto, in una collezione che profuma di Seventies. Le donne di Alberta Ferretti sono regine del Sahara, miraggi in oasi sconosciute e fortemente anelate: la designer non lesina in arabeschi e brillanti tocchi stilistici ad impreziosire lunghe tuniche, da novella Cleopatra.
La sahariana diventa il nuovo abito da sera, il mood coloniale regala inedite suggestioni. Suede, frange e sandali che sanno di antico, accessori ornamentali dal sapore etnico, e ancora righe e sofisticati giochi di colori che evocano le dune del deserto: il topos del viaggio rievoca le “Mille e una notte”, in uno stile che la maison padroneggia con assoluta disinvoltura.
Una collezione che segna l’affermazione di uno stile sofisticato e ricco di spunti, per una P/E all’insegna di un’eleganza sofisticata e senza tempo. Il Sahara non è mai stato così chic.
Drappeggi su raso e seta preziosa, co-ords ricamati con pietre preziose e giacche biker su abiti di seta: da Fausto Puglisi sfilano pepli declinati in chiave rock, per una collezione ad alto impatto scenografico.
Impalpabile chiffon di seta PER abiti da sera da sogno direttamente ispirati ai pepli dell’antica Grecia. Drappeggi ed intarsi per delicatissimi abiti monospalla: tra una dea greca e una diva di Hollywood, la femminilità rock proposta da Fausto Puglisi incanta e stupisce.
Una Primavera/Estate 2016 vissuta con grinta ma senza rinunciare allo stile: in bilico tra disco-glam anni Settanta e Barocco siciliano, il brillante designer siciliano rivendica le proprie origini.
Assoluta genialità nel declinare in chiave 2.0 la perfezione ellenistica, con lunghe gonne plissettate effetto 3d e motivi jacquard.
Superbi pezzi ispirati alle mirabili vestigia greco-romane si tingono di uno charme ormai perduto, rievocando la Hollywood anni Cinquanta, con le sue dive dall’allure intramontabile.
Gli stivali da cowboy sdrammatizzano gli outfit più sofisticati, conferendo un tocco rock che fa parte della personalità della maison. Una donna audace, sfrontata dea contemporanea che percorre la passerella con lunghe falcate aggressive.
Rievocazioni e classicismo, come nel Laocoonte decorato su iconici shift dress. O, ancora, disco-glam nel jersey lucido e plissettato. Chiodi finemente decorati e mood rock per una sfilata che ha incantato Milano.
Le sfilate della London Fashion Week si sono da poco concluse: una settimana che ci ha fatto vivere di inedite suggestioni che caratterizzeranno la prossima Primavera/Estate 2016. Melting pot di grande stile, Londra non si smentisce neanche questa volta, proponendosi nuovamente come fucina artistica e crocevia di fashion trend che non mancheranno ad imporsi.
Burberry Prorsum ha presentato una collezione in cui il romanticismo incontra inedite suggestioni 2.0: largo a pizzi, trasparenze e delicati merletti, da indossare sotto il trench d’ordinanza, simbolo della maison, che rivela un nuovo piglio con sfumature vagamente fetish.
Mood bucolico e suggestioni provenzali, tra stampe floreali e fantasie tapestry da Erdem. Holiday mood da Temperley London che incanta Londra con stampe etniche, pizzo sangallo e lunghi abiti romantici dal sapore mediterraneo.
Sullo sfondo delle proteste anti-fracking, la sfilata di Vivienne Westwood Red Label ha visto drappeggi, corsetti, il tartan simbolo del brand e capi dal taglio sartoriale.
La Disco-glam anni Settanta è stata protagonista della sfilata di Gareth Pugh: maschere che ricordano band come i Kiss, lustrini e paillettes su righe e colori accesi, rosso protagonista e grinta da vendere, per una collezione che rende omaggio alla vita notturna di Soho. Il designer, tornato a sfilare a Londra, impressiona e affascina descrivendo il senso di euforia mista a pericolo tipici della Londra anni Settanta/Ottanta.
Da Versus sartorialità scomposta e destrutturata: Anthony Vaccarello ha saputo interpretare mirabilmente lo spirito del brand, con una collezione romantica e rock. Urban mood, tagli e spirito rock per un “sartoriale rivoluzionato”, come lo stesso designer ha definito la collezione.
La Primavera/Estate 2016 di Holly Fulton si tinge di suggestioni surrealiste: Art Deco mixata a stampe psichedeliche prese in prestito ai Seventies, ruches retrò e dettagli tratti dal Surrealismo. Una femminilità ironica e sofisticata per una collezione originale ed accattivante.
Pringle of Scotland trae ispirazione dalla sua Scozia: mirabili capi a lavorazione crochet, bianco virginale che profuma di moderno. Outfit che ricordano una rete da pesca, per la realizzazione dei quali il designer Massimo Nicosia si è ispirato all’installazione artistica di Ernesto Neto.
Antonio Berardi indugia in un romanticismo sartoriale, tra abiti in seta a stampa floreale e tuxedo classici; Barbara Casasola propone un minimalismo sexy, votato al comfort e alla praticità ma impreziosito da audaci trasparenze su brassière vedo non vedo. Suggestioni Nineties nelle tuniche e nei crop top, la designer brasiliana si rivela maestra nel conferire alla sua donna una femminilità discreta ma hot.
Si è conclusa da pochi giorni la New York Fashion Week. La Grande Mela è stata teatro di sfilate emozionanti. Tante le tendenze proposte per la prossima Primavera/Estate 2016. Per voi una selezione dei più interessanti fashion trend visti sulle passerelle.
Givenchy nella sua prima sfilata aperta al pubblico emoziona con l’allestimento scenico curato da Marina Abramovich. Non una data a caso, Riccardo Tisci sceglie di commemorare l’undici settembre con il suo show. Sulle note dell’Ave Maria di Schubert sfilano capi altamente scenografici: la sua donna è una guerriera, note angeliche lasciano talvolta spazio a note dark. Black & white per tuniche, sari e pepli preziosi, con frange e decorazioni da dea contemporanea, per una sfilata evento a cui hanno potuto accedere gratuitamente gli allievi del Fashion Institute of Techonology.
Da Tommy Hilfiger suggestioni folk e spirito nomade declinato in colori vitaminici: protagonista è la Giamaica di Bob Marley, tra collane e stampe etniche. Guest star della sfilata la top model protagonista dell’ultimo calendario Pirelli Gigi Hadid.
Ralph Lauren incanta New York con una collezione ispirata al glamour della riviera francese, con suggestioni cubiste nelle stampe e charme francese nelle righe e nella palette cromatica.
Da Jeremy Scott consueta ironia, per una bambola direttamente ispirata dalla Pop Art: shift dress con decorazioni cartoon, capelli cotonati, calze a rete e colori fluo.
Una collezione sporty chic quella proposta da Victoria Beckham, con una femminilità nuova. Lunghi abiti, perfetti per il giorno, con sneakers ai piedi, e per la sera: regna il maxi tartan.
Frange, stampe etniche e mood boho-chic da Rachel Zoe, in una collezione di netta ispirazione Seventies.
Stampe tapestry, fiori tra i capelli e romanticismo protagonista della sfilata di Diane von Furstenberg: i toni del rosa predominano, in una collezione all’insegna della femminilità. Modella d’eccezione Kendall Jenner.
Minimalismo è la parola d’ordine di Narciso Rodríguez, in una collezione che profuma d’Oriente. Mood monastico direttamente ispirato al Sol Levante per tuniche asimmetriche e stampe astratte.
Toni pastello su abiti sartoriali tagliati a vivo per Carolina Herrera, che fa sfilare una donna sofisticata e romantica, dalle sfumature ton sur ton e dalla femminilità classica.
La Petite Robe di Chiara Boni punta sui toni del rosa, che impreziosiscono lunghi abiti da sogno. Mood fiabesco per capi che uniscono alla linea sofisticata e garbata la comodità del jersey stretch, che la designer ha adottato come propria cifra stilistica. Divertenti i dettagli: il black & white viene impreziosito da colletti e polsini.
Da Michael Kors giochi di balze e capi strutturati, fluidità di impalpabile chiffon di seta e tripudio di bianco. Pulizia ed essenzialismo si sposano perfettamente con un pizzico di grinta, per una collezione in linea con lo stile del brand.
Un’esplosione di femminilità da Oscar de la Renta. Gonne a ruota, pizzi ed audaci trasparenze, e ancora rosso sanguigno e suggestioni spagnoleggianti per una P/E 2016 da vera diva.
Relaxed mood da Calvin Klein con proporzioni oversize e capispalla estivi caratterizzati da grande fluidità. Una palette cromatica che va dal panna al bianco al crema, per una sfilata all’insegna della delicatezza.
Da Tory Burch sfilano caftani preziosi e suggestioni orientali. Allure da diva per lunghi caftani e kimoni che diventano abiti da sera di grande impatto scenografico. Impreziositi da accessori etnici, per un look da dieci e lode.
Originalità e inventiva sono i tratti distintivi di Cor Sine Labe Doli che, dopo 5 anni di attività, presenta una collezione tutta nuova all’edizione Pitti Uomo 88.
Gli storici accessori del brand sono reinterpretati per la collezione Primavera-Estate 2016: papillon, cravatte, gemelli e ceramichette si arricchiscono di colori, lavorazioni, materiali nuovi rimanendo fedeli alla tradizione artigianale 100% Made in Italy.
L’eclettico papillon in ceramica si veste di righe, pois di polvere di vetro, fantasie e si trasforma in vetro per brillare di luce propria, impreziosito da disegni geometrici e floreali fatti a mano.
Il tocco luxury è dato dal dettaglio Swarovsky e dalle pietre semipreziose come la Sodalite; entra in collezione il papillon in seta con il nodo in cristallo di rocca ed il papillon e la cravatta in pelle intrecciata a mano.
Novità assoluta della stagione è l’utilizzo del cuoio 100% che crea un contrasto molto forte con la ceramica bianca del nodo per il papillon, ma lo ritroviamo anche nella pochette da tasca e quella porta documenti con simpatici dettagli sempre in ceramica. Dettagli leitmotiv della collezione SS 2016 occhi, nasi, bocche e mani – per ricordarci che siamo fatti di sensi e sensazioni!