Spogliatosi del frac, Francesco Maria Colombo alla direzione dell’Orchestra Verdi, il 3 agosto ha inaugurato la serata dedicata alla Svizzera presso l’Auditorium di Milano. La rassegna musicale “Around the world” continua quindi in “vesti estive e casual”, rallegrando gli spiriti dell’accaldato milanese.
Una serata in cui la musica è il comune denominatore tra le 14 nazioni scelte, più di 50 partiture, altrettanti compositori e alcuni famosissimi brani tra cui il “Guglielmo Tell” di Rossini proposto in questa occasione.
Pur non essendo svizzero, il Rossini nazionale ha comunque dedicato il suo estremo capolavoro a questo paese. L’ouverture del Guglielmo Tell, per antitesi, è stata scelta a chiusura del concerto, un finale di grande impatto emozionale, che ha strappato tanti applausi e un’orchestra presente, esilarante, perfettamente accompagnata, per una esecuzione dinamica, senza il minimo accenno di debolezza.
Non da meno, ma sicuramente difficile l’esecuzione raffinata e intellettuale di “Die vier Elemente” dello svizzero-tedesco Frank Martin: uno tra i suoi lavori più riusciti ispirato ai quattro elementi. Aria – acqua – fuoco e terra didatticamente spiegati dal maestro Francesco Maria Colombo attraverso un’analisi live con l’orchestra.
Di Arthur Honegger sono stati eseguiti due brani, entrambi con una precisione ed un meccanismo prettamente svizzeri; il primo – Pacific 231 – è quasi una lettera d’amore alle locomotive – una passione ch’egli paragonava a quella che gli uomini generalmente hanno per le donne; il secondo – Rugby – vuole esprimere i bruschi movimenti degli arti umani impegnati in uno sport estremo.
Entrambi i brani ci ricordano la freddezza tecnica della musica svizzera, che per gli stessi autori doveva essere semplice e assolutamente anti-romantica.