Nicki Minaj è una delle star più estrose del panorama musicale. Sempre eccessiva, la cantante dalle forme burrose ha dimostrato più volte di essere un’appassionata di moda, spesso in prima fila alle fashion week di Parigi e New York. Nicki Minaj ha anche raccontato come la moda influenzi le sue canzoni, il suo stile sul palco e nella vita quotidiana. Dopo aver posato per alcune campagne di advertising, come la primavera estate 2015 firmata Roberto Cavalli, la formosa rapper ha firmato il suo primo contratto da modella con l’agenzia Wilhelmina. Si tratta di una delle model agency più famose e prestigiose d’America, che quest’anno celebra i cinquant’anni dalla sua fondazione ad opera di Wilhelmina Cooper a Manhattan. Oltre a top model che hanno fatto la storia, l’agenzia ha anche un ramo celebrities di cui fanno parte, tra gli altri, Demi Lovato e Nick Jonas.
Seguendo le orme di Ciara, che la scorsa primavera ha firmato un contratto da modella con l’agenzia IMG, anche Nicki Minaj compie un percorso di evoluzione artistica da cantante a (anche) modella. A 35 anni la cantante, ammirata da uomini e donne per le sue curve generose e per i suoi look sempre eccessivi, si lancia con entusiasmo in questa nuova avventura. «Amo la sinergia tra la mia musica e la moda e come ispira il mio stile – ha raccontato in un’intervista a Vogue America – Il mio messaggio è ‘celebra sempre il tuo stile personale’». Messaggio che lei per prima mette in pratica, con il suo stile sempre volto a stupire sul palco come agli eventi pubblici, sulle copertine come nella vita privata. Appena poche settimane fa, infatti, una foto di Nicki Minaj alla fashion week di Parigi ha fatto il giro del mondo su riviste di moda e siti di gossip: la rapper appariva strizzata in micro shorts e un top Mugler che lasciava scoperto uno dei suoi abbondanti seni, al quale aveva applicato un copricapezzoli. Altri look sconvolgenti sono all’orizzonte.
Tag: Nicki Minaj
Madonna, auguri alla Regina del Pop
È la pop star che ha maggiormente influenzato la cultura visiva e musicale nonché la moda degli ultimi trent’anni. Simbolo di trasgressione ma anche raro esempio di come si possa gestire con intelligenza un successo senza precedenti, quando si ha faticosamente lavorato per raggiungerlo.
Madonna Louise Veronica Ciccone compie 57 anni il 16 agosto, ma non è invecchiata affatto dai suoi esordi. La stessa sfrontata esuberanza di Holiday, il suo primo grande successo del 1983 e la stessa sensualità di Like a Virgin, canzone che l’ha resa un mito.
Madonna ha creato un nuovo modo di concepire la bellezza: non particolarmente alta, l’origine italiana appariva chiara nei suoi lineamenti marcati e nelle curve, ha costruito un’immagine di sé sofisticata e glamour, mirabile manager di se stessa ed esempio vivente di come una grande self-confidence possa tradursi in reale bellezza fisica.
È il carisma a fare la differenza e lei ne ha sempre avuto da vendere. Icona del post femminismo e della fratellanza universale, dell’amore gay e promoter dichiarata di valori come il rispetto e l’amore per il prossimo, Madonna è un’artista da record, entrata anche nel Guinness dei Primati come la donna ad aver venduto di più nella storia della musica.
Arrivata a New York nel 1977, appena diciannovenne, compare in Born to be alive di Patrick Hernandez. Sensualità prorompente, ironia e autoironia, nel 1985 recita da protagonista in Cercasi Susan disperatamente. Nello stesso anno, ancora acerba ma perfettamente consapevole, posa nuda per Playboy e Penthouse e cita la Marilyn de “Gli uomini preferiscono le bionde” nel video di Material Girl. Indimenticabili le sue performance, come il tour scandalo in cui si fa crocifiggere. Capace di trasformare in arte la più sfrontata ma mai sterile provocazione: in Like a Prayer fa scandalo con un video giudicato sacrilego dal Vaticano, in cui simula amplessi con una statua sacra e riceve le stigmate. Tra le suggestioni mediterranee e blasfeme del videoclip, censurato in Italia, la diva anticipa anche lo stile tipico di Dolce & Gabbana, di cui sarà per molti anni musa iconica e testimonial.
Ape regina per vocazione ed indole, influencer e trendsetter, Madonna ha rivendicato sempre valori quali l’autonomia e la fratellanza. Splendida musa di Jean Paul Gaultier, lo stilista creò per lei il corpetto a cono nel 1990, protagonista indiscusso del tour Blonde Ambition Tour.
Nel 1995 arriva la memorabile interpretazione di Evita Perón per la regia di Alan Parker, che si rivela un inaspettato successo di pubblico e critica. Nello stesso anno posa per le celebri foto di Mario Testino e poi di Steven Meisel, che la immortala come una biondissima dea in abiti peplo firmati Gianni Versace, per la campagna pubblicitaria di quest’ultimo. Una diva patinata dalle forme esplosive e dalla vita costantemente sotto i riflettori: un’immagine non molto diversa dalla realtà.
Il 1996 è l’anno della maternità: nasce la prima figlia, Lourdes Maria, avuta dal personal trainer Carlos Leon. Nel 1998 arriva l’amore per il regista inglese Guy Ritchie, presentatole da Sting. Ritchie nell’agosto del 2000 la renderà nuovamente madre, con la nascita del secondo figlio, Rocco.
Arriva il Duemila e se tante sono le meteore che si succeguono nel mondo della musica senza lasciare traccia di sé, Madonna è ancora lì, granitica e più che mai in auge, capace come nessuna di reinventarsi, in una perenne trasformazione. Confessions on a Dance Floor, album del 2005, ce la ripropone tonica come non mai, strizzata in body rosa shocking dalle suggestioni glam anni settanta. In bilico tra un viscerale bisogno di trasgredire e un desiderio di meditazione spirituale, dopo il divorzio da Ritchie ha sdoganato i toy boy. Oggi è musa di Givenchy di Riccardo Tisci e di Fausto Puglisi.
Bellissima anche nella maturità, continua a regalarci emozioni con il suo ultimo album dal titolo evocativo, Rebel Heart. Profetica iniziatrice di un nuovo mondo, negli scenari post atomici proposti nel video di Ghosttown, e giocosa nel duetto con Nicki Minaj, Madonna continua ad essere la Regina indiscussa del pop.