Non solo regina delle passerelle e supermodella dalla bellezza rara: ora Naomi Campbell diventa attrice per una serie tv. La Venere Nera è stata scritturata nel cast della nuova serie di Lee Daniels, che andrà in onda su Fox. “Star” dovrebbe essere il titolo della serie, che segna una nuova esperienza davanti alla macchina da presa, per la top model, che ha già partecipato ad Empire.
Nella nuova serie la Campbell dovrebbe interpretare il ruolo di Rose, madre londinese Alexandra, interpretata da Ryan Destiny: segni particolari, bellissima, ricchissima e colta. Un personaggio estremamente interessante, modellato ad hoc sulla modella. Star è incentrata sulle storie di tre cantanti talentuosi, che cercano di emergere e di trasformare il loro sogno in realtà.
Nel cast diverse stelle del cinema, come Queen Latifah nel ruolo di Carlotta, Benjamin Bratt nei panni di Jahil, Jude Demorest nel ruolo di Star, Ryan Destiny nel ruolo di Alexandra, Brittany O’Grady nei panni di Simone e Amiyah Scott nel ruolo di Cotton. Tra le guest star anche Lenny Kravitz.
Spegne oggi 46 candeline Naomi Campbell: top model di fama mondiale, entrata nella storia negli anni Novanta. Dagli amori da copertina agli eccessi (denunce comprese), fino all’affidamento ai servizi sociali: la bellezza della Venere nera splende ancora oggi, nonostante una verve talvolta esplosiva. Pelle d’ebano, volto perfetto e fisico atletico, la modella è stata inserita dalla rivista People tra le 50 donne più belle del mondo. Con un patrimonio di 48 milioni di dollari, è una delle modelle più pagate della storia.
Naomi Elaine Campbell è nata a Streatham, Londra, il 22 maggio 1970. Sua madre è la diciottenne Valerie Morris, una ballerina di origini giamaicane. Sconosciuta è invece l’identità del padre, che abbandona Valerie quando quest’ultima è incinta di 4 mesi. Nel certificato di nascita l’uomo non viene nominato e la top model, in accordo con le volontà della madre, non lo ha mai incontrato. Il cognome Campbell è quello del secondo marito di Valerie. Nel 1985 è nato Pierre, il fratellastro della modella.
Ultimamente un certo Errol Campbell, che ha da poco scontato una condanna per stupro, ha rivendicato la paternità, chiedendo a Naomi di sottoporsi al test del DNA. Le affermazioni dell’uomo sono state prontamente smentite dalla madre della top model, la quale invece si è astenuta dal commentare la notizia. Tuttavia secondo alcune fonti la modella vanterebbe origine giamaicana e antenati cinesi.
Dopo aver vissuto a Roma, dove la madre lavorava come ballerina, la piccola Naomi viene spesso affidata alle cure dei parenti mentre la madre viaggia in tutta Europa. Dall’età di 3 anni la bambina frequenta la Barbara Speake Stage School e all’età di 10 anni viene ammessa alla Italia Conti Academy of Theatre Arts, dove studia danza.
La sfolgorante carriera di Naomi Campbell inizia nel 1978, ad appena 8 anni, quando viene scritturata per il videoclip di Is This Love, di Bob Marley. E numerosi saranno i videoclip di artisti che, in seguito, ne immortaleranno la bellezza, da Madonna a George Michael, da Michael Jackson a Puff Daddy. Ad appena 15 anni inizia a lavorare come modella. In breve il suo volto e la sua bellezza unica si impongono sulla scena del decennio Ottanta/Novanta. Naomi Campbell diviene una delle sei modelle della sua generazione per cui è stata coniata l’espressione di “supermodelle”. Carismatiche e capricciose come vere e proprie dive, iconiche muse per stilisti e fotografi, le supermodelle non sono semplici mannequin ma si impongono all’attenzione dei media come dei personaggi. Nell’aprile 1986 Naomi appare sulla copertina di Elle e, sempre nello stesso anno, è tra le modelle che posano per Terence Donovan per il calendario Pirelli 1987. Nell’agosto 1988 è la prima donna di colore ad apparire sulla copertina di Vogue (prima in Francia e successivamente in Inghilterra) e di Time Magazine.
SFOGLIA LA GALLERY:
Naomi Campbell in una foto di Inez Van Lamsweerde & Vinoodh Matadin
Foto di Herb Ritts
Foto di Terence Donovan per Elle UK, settembre 1988
Naomi Campbell in uno scatto dell’ottobre 1989, foto di Ron Galella
Vogue Italia 1992, foto di Steven Meisel
Foto di Francesco Scavullo
Foto di Iango Henzi, Luigi Murenu per Lui Magazine, ottobre 2015
In Dolce & Gabbana per l’obiettivo di Mert & Marcus
Foto di Herb Ritts, 1990
Vogue maggio 1992, foto di Patrick Demarchelier
Vogue, maggio 1992, foto di Patrick Demarchelier
Naomi Campbell, New York, Agosto 1991. (Foto di Terry O’Neill/Getty Images)
Foto di Herb Ritts, 1990
Foto di Patrick Demarchelier, giugno 1992
Per il Calendario Pirelli 1995, foto di Richard Avedon
Vogue UK, 1992, foto di Bert Stern
Vogue giugno 1990, foto di Peter Lindbergh
(Foto di Terry O’Neill/Getty Images)
In passerella per Versace
Vogue, febbraio 1994, foto Albert Watson
Vogue Portogallo, febbraio 2016
La caduta sulla passerella di Vivienne Westwood, P/E 1993, foto Niall McInerney
Naomi per Azzedine Alaïa, 1988
Naomi Campbell per Valentino, A/I 1995, foto di Walker Chin
Calendario Pirelli 1995, foto Richard Avedon
In passerella per Givenchy
Uno scatto in bianco e nero della Venere nera
Naomi Campbell
Vogue, novembre 1989, foto Arthur Elgort
Foto di Sølve Sundsbø
Naomi per Elle
Con Christy Turlington, foto di Steven Meisel, 1989
Vogue, 1988, foto di Eddie Kohli
Naomi, Vogue Italia, luglio 2009
In passerella per Valentino
Nel corso della sua carriera, Naomi Campbell è stata testimonial nelle campagne pubblicitarie di molte case di moda, tra le quali Fendi, Prada, Roberto Cavalli, Dolce & Gabbana, Chloé, Emanuel Ungaro, Guess, Escada, Pinko. Volto storico di Valentino, Versace, Roberto Cavalli, Yves Saint Laurent, con la sua falcata ha calcato le passerelle delle più grandi case di moda al mondo. Nel 1988 inizia la carriera di attrice, prendendo parte a tre episodi della serie I Robinson. Intanto debutta anche al cinema, nel 1991, nel film Cool as Ice. Nel 1999 è protagonista in Testimone scomoda.
Al culmine della carriera, nel 1994, Naomi scrive anche un romanzo, ma si rivela un clamoroso fiasco. Nello stesso anno pubblica l’album Baby Woman,che si rivela invece un successo commerciale, soprattutto in Giappone. L’anno seguente si butta in un’avventura imprenditoriale insieme alle colleghe Claudia Schiffer, Christy Turlington ed Elle Macpherson: le top model investono in una catena di ristoranti chiamati Fashion Cafe, ma solo tre anni più tardi l’azienda è sull’orlo della bancarotta. Nel 1998 dalle pagine del Time viene annunciata la notizia che segna uno spartiacque indelebile nel fashion biz: è la fine dell’era delle supermodelle. Naomi intanto si è già quasi totalmente ritirata dalle passerelle mentre continua a posare per i magazine patinati. E nel 1999 firma il suo primo contratto per un’azienda di cosmetici, la Cosmopolitan Cosmetics (una divisione di Wella). Mai dimenticate e senza degne eredi, nel 2008 le supermodelle daranno vita, dalle pagine di Vanity Fair, ad una reunion, per nostalgici orfani di un capitolo sfavillante della storia del costume.
Durante la sua carriera, Naomi ha dichiarato guadagni nettamente inferiori rispetto alle sue colleghe. In prima linea nella causa contro il razzismo, la top model ha denunciato più volte i pregiudizi del fashion biz nei confronti delle modelle di colore. Impegnata sul sociale, la modella supporta il Nelson Mandela Children’s Fund, per cui, nel lontano 1998, ha anche organizzato una sfilata di Versace a scopo benefico.
Personalità ribelle ed eccentrica, la top model ha sofferto di dipendenza da cocaina e per ben quattro volte è stata giudicata colpevole di atti di violenza commessi nei confronti di impiegati e camerieri del suo entourage ma anche paparazzi ed estranei, tra il 1998 e il 2009. Affidata ai servizi sociali di New York, bandita dai voli British Airways, i suoi exploit ce l’hanno resa anche più umana e forse meno irraggiungibile. Forte di un’infanzia trascorsa senza un riferimento paterno, per la top model padri putativi sono stati Quincy Jones, Chris Blackwell e Nelson Mandela. Tra i suoi amori il pugile Mike Tyson, l’attore Robert De Niro, il bassista degli U2 Adam Clayton, l’italianissimo Flavio Briatore e il miliardario russo Vladislav Doronin.
Ancora insieme, vent’anni dopo. Tuttora splendide. Loro, regine indiscusse delle passerelle. Icone di un tempo e di oggi. Bellissime e maledette, sempre al centro del gossip e delle bufere mediatiche. Loro, Kate Moss e Naomi Campbell posano ancora una volta davanti l’obiettivo del fotografo Mario Testino per sensibilizzare le donne alla prevenzione del cancro con la campagna Fashion Targets Breast Cancer.
Nel 1996, a fotografare Kate e Naomi fu Patrick Demarchelier in onore di una campagna organizzata da Ralph Lauren dopo la prematura morte di una sua carissima amica a seguito di lunga battaglia perduta contro il cancro. Per l’occasione, lo stilista disegnò due t-shirt bianche in cotone con una stampa a bersaglio all’altezza del seno.
Con gli anni, la campagna ha ottenuto innumerevoli successi soprattutto nella raccolta dei fondi. Dopo vent’anni, nel 2014 la campagna è riuscita ad incassare ben 55 milioni di dollari devoluti in beneficenza ad enti distribuiti in tutto il mondo.
La fortuna di “Fahion Targets Breast Cancer” si deve anche alla partecipazione di diverse celebs come Kyle Minogue (ammalatasi di tumore al seno nel 2005), Claudia Shiffer, Georgia May Jagger e Twiggy che hanno prestato il proprio volto appoggiando la causa.
La Venere Nera ha molto a cuore la causa, perché come da lei dichiarato, ha visto gli effetti devastanti che questo male ha causato a persone a lei care: “Per gli ultimi vent’anni – ha dichiarato la top model– Fashion Targets Breast Cancer ha portato insieme ricercatori, modelle, stilisti, madri, fotografi, negozianti, che si sono riuniti per una causa comune: combattere contro la malattia. Stiamo parlando di due decadi in cui abbiamo sostenuto la ricerca contro il tumore al seno ed è di vitale importanza non fermarci proprio ora. Per questa campagna del 2016 sono profondamente onorata di combattere al fianco di persone provenienti da tutta la Gran Bretagna, fiduciosa del fatto che insieme riusciremo a vincere.”
Allo stesso modo, anche Kate Moss ha tenuto a precisare l’entusiasmo per aver avuto modo di partecipare per la seconda volta a questa notevole iniziativa: “È fantastico ritrovarsi per supportare una causa come Fashion Targets Breast Cancer in questo anniversario davvero speciale. Dal suo lancio in Gran Bretagna nel 1996, la prima volta in cui sono apparsa nel poster per la campagna, Fashion Targets Brest Cancer ha avuto un impatto sulla vita di così tante persone, finanziando ricerche che hanno lo scopo di combattere la malattia terribile che è il tumore al seno.”
Avete mai sentito parlare di “Scultura fotografica”? Questa tecnica è stata inventata dal fotografo londinese Nick Knight ed ha del particolare: i corpi cambiano materia divenendo irrimediabilmente turgidi come se mutassero la loro natura facendosi marmorei.
La tecnica è stata spiegata dal diretto interessato al sito CNN Style: “La scultura fotografica inizia con una scansione 3-D del soggetto e finisce con una scultura fisica stampata o sinterizzata a partire dai dati delloscan.” Per essere più chiari, “L’oggetto viene creato usando tutti i linguaggi della fotografia. È ritoccato esattamente come un’immagine fotografica, in Photoshop. Nel realizzarlo utilizzo tutte le mie capacità di fotografo, con la differenza che il risultato finale è tangibile.”
La “scultura fotografica” punta sul supporto delle tecnologie, sulla capacità di creare toni chiaroscurali e sull’abilità creativa del fotografo.
La prima a sperimentare tale tecnica è stata la top Model Kate Moss immortalata seminuda a metà tra il Cristo in Croce e un angelo in redenzione.
Lo stesso Knight spiega la scelta di questa posa ponendo l’attenzione sulla similitudine seppur blasfema tra icone della moda e icone religiose entrambe adorate da milioni di persone seppur in epoche differenti. Rincara ancora la dose sostenendo che il popolo sente il bisogno di venerare liberamente qualcuno senza dover far riferimento ai dogmi religiosi soprattutto in un periodo non proprio roseo per la Chiesa.
Nick Knight è un fotografo di moda molto stimato. A lui si sono affidate artiste e modelle di fama internazionale come Lady Gaga e Naomi Campbell.
Perché chiamarla semplicemente “La venere nera”? Riduttivo per una donna che a quarantacinque anni posa in lingerie, mostrando tutta la sua grazie e un fisico scultoreo.
La “Venere della Bellezza Immortale”, ai tempi Naomi Campbell, ci ricasca nuovamente e posa in intimo davanti all’obiettivo fotografico del grande Mario Testino per la campagna natalizia di Yamamay.
L’icona della moda internazionale, la top model dai grandi occhi verdi e dalla falcata sicura non si è limitata a ricoprire il ruolo di testimonial per la casa di moda di Gallarate, ma ha anche siglato una capsule collection molto audace e sexy, #IAMNAOMICAMPBELL, al passo con il carattere forte e travolgente della pantera della catwalk.
Le linee Supervillain, Sinous, Iconic, Lucille, Precious Skin, Magnificent ed Endearing, rappresentano un mix perfetto tra comfort e sensualità, basic e luxury.
Precious Skin è la collezione più “rock” della collezione: microfibra effetto pelle, tulle e pietre nere sfaccettate.
Magnificent veste la pelle di tulle, organza e raso: un’allure sofisticata e al contempo provocatoria.
È glamour e accattivante la linea Sinous composta da bustier, sottovoste, perizoma e reggicalze in stampa di serpente.
Lucille veste reggiseni, brasiliana e reggicalze di micro pailettes, mentre Endearing, con le sue forme destrutturate, è sicuramente la linea più sexy della collezione.
Pizzo, trasparenze, raso e profili color viola, compongono Iconic e infine Supervillain, la collezione più trasgressiva con effetto bondage che modella le curve delle donne con incredibile naturalezza.