Auguri a Mary Quant: l’inventrice della minigonna spegne 83 candeline

Spegne oggi 83 candeline Mary Quant, celebre stilista che nei lontani anni Sessanta inventò la minigonna. Visionaria ribelle, Mary Quant -caschetto nero e sguardo vispo- amava andare controcorrente: rifuggendo i diktat allora imperanti nella moda, la designer inglese, attraverso l’invenzione della minigonna, capo considerato scandaloso per l’epoca, diede vita ad una rivoluzione di portata storica: mentre in Italia e persino in America i primi anni Sessanta vedevano ancora andare per la maggiore twin-set dal piglio bon ton e gonne a ruota, retaggio del decennio precedente, la minigonna di Mary Quant diede vita ad una rivoluzione che dalla moda si allargò fino ad influenzare gli stili di vita. Trendsetter ante litteram, autorevole esponente degli Swinging Sixties ed antesignana dell’estetica Mod, Mary Quant è entrata nel mito: la sua lunga carriera ha quasi il sapore di una favola, che ha impresso un segno indelebile nella storia del costume.

All’anagrafe Barbara Mary Quant, la stilista nacque a Blackheath, Londra, l’11 February 1934. I suoi genitori, Jack e Mary Quant, erano due insegnanti di origine gallese entrambi provenienti da famiglie di minatori. Dopo essersi laureati alla Cardiff University i due si erano trasferiti a Londra per insegnare nelle scuole. La giovane Mary, dopo aver frequentato la Blackheath High School, studia illustrazione presso il Goldsmiths College. I genitori sognano per lei un futuro di insegnante, ma si trovano ben presto a dover fare i conti con l’animo ribelle della giovane.

Dopo aver conseguito il diploma in Educazione artistica, Mary inizia un tirocinio presso Erik, modista di lusso di Mayfair. Nel 1953 avviene l’incontro della vita: Mary conosce Alexander Plunket Greene, suo futuro marito nonché futuro partner lavorativo. Il giovane appartiene ad una nobile famiglia inglese ed è nipote di Bertrand Russell. Anime gemelle, i due condividono lo stesso spirito bohémien e un’avversione per le regole vigenti nella società. Nel 1957 i due convolano a nozze: dal matrimonio nel 1970 nascerà il figlio Orlando. La loro unione durerà fino alla morte di Greene, avvenuta nel 1990. Nel novembre 1965, al compimento di ventun anni Alexander eredita un ingente patrimonio, che gli permette di finanziare l’attività della moglie: la coppia dà vita ad un felice sodalizio artistico con il fotografo ed ex avvocato Archie McNair. Dopo aver acquistato un appartamento a Chelsea, sulla celebre King’s Road, aprono un ristorante nello scantinato e riservano il primo piano alla realizzazione di un sogno. Qui viene inaugurata la prima boutique di Mary Quant, “Bazaar”, seguita due anni dopo da una succursale a Brompton Road, a Knightsbridge, il cui design sarà curato da Terence Conran.

maryquant5
Mary Quant è nata a Blackheath, Londra, l’11 febbraio 1934


18th March 1968: Mary Quant with her models, at Heathrow Airport, London, before leaving for a continental fashion tour. (Photo by George Stroud/Express/Getty Images)
Mary Quant con le sue modelle all’aeroporto di Heathrow, Londra, 18 marzo 1968 (Photo by George Stroud/Express/Getty Images)


maryquant4
La stilista è conosciuta in tutto il mondo come l’inventrice della minigonna


maryquant Jean Shrimpton in Mary Quant Dress, photographed by John French, 1963
Jean Shrimpton in abito Mary Quant, foto di John French, 1963


A Mary Quant bastano pochi anni per entrare nella storia: in breve le creazioni della designer includono anche cosmetici e arredamento e il suo impero si estende in tutta Europa, negli Stati Uniti e in Giappone. Chelsea, location della sua boutique, Bazaar, diviene fucina di idee nuove e fulcro della moda mondiale: dalle vetrine del negozio di Mary Quant prende vita una rivoluzione destinata a sconvolgere per sempre il corso della moda. Ispirandosi alla Mini, celebre auto inglese, la stilista battezza Mini skirt il capo destinato a destare scalpore: fu Twiggy ad indossare per prima la minigonna, ma tante saranno le muse di Mary Quant, da Jean Shrimpton a Pattie Boyd. Le sue collezioni non includono solo minigonne ma anche shorts e, dagli anni Settanta, trench e gonne lunghe.

SFOGLIA LA GALLERY:



L’estetica sdoganata da Mary Quant rappresenta una ventata di aria fresca dopo anni di costrizioni e tabù: non mera voglia di trasgressione, ma profondo desiderio di emancipazione da regole prestabilite. La moda promossa dalla stilista si ispira alla strada, alle ragazze inglesi che attraversano le vie di Londra. Rompendo drasticamente con l’austerità del passato, Mary Quant inneggia ad uno spirito giovane che possa esprimersi liberamente anche nella scelta dei capi da indossare: “La donna alla moda indossa vestiti, non sono i vestiti ad indossare lei”, diceva Mary Quant, che divenne una delle maggiori icone di stile della Swinging London ed una businesswoman di successo. Nel 1963 la stilista fonda il “Ginger Group” per esportare i suoi prodotti negli Stati Uniti; nel 1966 avviene il lancio della linea di cosmetici, seguita l’anno dopo dalla prima linea di calzature.

Definita dallo scrittore Bernard Levin “l’alta sacerdotessa della moda degli anni Sessanta”, Ernestine Carter, giornalista di moda a lei contemporanea, scriverà: “A pochi eletti è dato di nascere nel periodo giusto, nel posto giusto, accanto ai giusti talenti. Nella moda recente sono tre: Chanel, Dior e Mary Quant”. Intanto Mary Quant diviene anche autrice di libri: nel 1984 esce “Colour by Quant”, seguito, due anni più tardi, da “Quant on make up”, testo con cui la stilista si apre al mondo della cosmesi. Nel 1996 esce “Classic make up and beauty book”. Non si contano i premi e riconoscimenti di cui la designer viene insignita: nel 1966 viene nominata Cavaliere della Corona Britannica dalla Regina Elisabetta II, onorificenza ricevuta l’anno prima dai Beatles.

mary-quant MiniQuant
Mary Quant è considerata l’antesignana dell’estetica Mod


maryquant67
La prima modella ad indossare la celebre minigonna creata da Mary Quant fu Twiggy, seguita da Jean Shrimpton


Bazaar, il negozio di su Kings Road, 1967
Bazaar, il primo negozio aperto da Mary Quant a Kings Road, Chelsea


maryquant63
La stilista è stata insignita di numerosi riconoscimenti: nel 1966 venne nominata Cavaliere della Corona Britannica


Sulla reale paternità della minigonna si aprirono anche intensi dibattiti: secondo la giornalista Marit Allen, curatrice della rubrica Young Ideas sull’edizione inglese di Vogue, ad inventare il capo sarebbe stato lo stilista inglese John Bates. Altri invece ritengono André Courrèges il vero inventore della minigonna: il designer francese nel 1964 rivendicò formalmente il copyright sul celebre capo, divenuto must have del guardaroba femminile.

(Foto cover: Mary Quant, circa 1965. Photo by Keystone/Hulton Archive/Getty Images)

La knit couture di EMMElab

La magia di un capo irrinunciabile si unisce alla qualità artigianale del made in Italy per creazioni dall’appeal intramontabile: EMMElab propone una linea per veri intenditori, per un Autunno/Inverno 2015/2016 all’insegna dello stile.

Caldi, morbidi e glamour, i turbanti e le fasce per capelli in maglia sono perfetti per affrontare con eleganza il rigore invernale.

Must have del guardaroba femminile, il turbante vanta una lunga tradizione: a partire dagli anni Trenta si è imposto come simbolo di uno stile sofisticato. Sdoganato da icone del calibro di Diana Vreeland e Loulou de la Falaise, il turbante vede oggi una nuova vita, rappresentando un fashion trend più che mai attuale.

image

image

image

Le collezioni EMMElab propongono pezzi per tutti i gusti: tantissime le varianti di colore e i modelli, perfetti per completare qualsiasi look. Il made in Italy di antica tradizione artigianale trionfa nel brand EMMElab: una attenta e rigorosa selezione dei migliori filati sta alla base della produzione. I turbanti e le fasce sono creati utilizzando esclusivamente filati naturali di pregio prodotti in Italia.

L’anima nonché la mente creativa dietro EMMElab è Francesca Montaldi. Classe 1980, la designer, cresciuta a pane ed uncinetto, mostra rara sensibilità artistica nel progettare pezzi unici che impreziosiscono il guardaroba.

image

image

Calda lana merinos declinata in capi realizzati a mano con tecniche artigianali: presentate con successo alle fashion week di Parigi e Berlino, le creazioni EMMElab coniugano stile e qualità. Il marchio, che nasce a Roma, si impone come leader nella selezione di filati per la realizzazione di accessori preziosi e sofisticati, per una vera knit couture.


Potrebbe interessarti anche:
Blake Lively nuovo volto di Peuterey

BLONDIEFULL FOR D-ART

Mix and match


 

Se c’è una cosa che mi diverte in moda è il mix and match – mischiare! Lo faccio da sempre, mi piace e fa parte del mio stile. Non ho mai abbinato ogni capo e coordinato ogni colore, solo in rare occasioni e seriamente pensato.

Tanta gente direbbe :”…ma quelle scarpe non sono coordinate alla cintura o alla borsa!”  Esatto, è proprio questa l’idea! E io me ne frego 😀  perché rende l’outfit più interessante e diverso.


Per esempio questo inverno vediamo tante gonne lunghe che durante il giorno preferisco portare con un maglione grande che le rende più casual e meno formali, abbinandole ad un cappotto classico ed elegante, ma dalla fantasia differente per creare il giusto contrasto al look.


Se indossassi la gonna con una bella camicia classica bianca e delle scarpe con il tacco, allora per la parte sopra avrei scelto un chiodo di pelle per renderla meno classica  e sdrammatizzarla.


E’ una regola che uso anche per altri capi. Se ho un look casual, inserisco nell’outfit sempre un capo rock e viceversa. Se sono totally rock, un capo elegante bilancerà e regalerà quel tocco di eleganza. Il troppo stroppia in tutto.

Tutti i capi indossati in questo servizio si possono facilmente abbinare in altri modi: ad esempio il cappotto lungo sta bene sia su un abito da sera che su un abbigliamento sportivo con i jeans di giorno.

L’idea è quella di sfruttare al massimo tutto quello che compriamo, senza aver mai la paura di osare e temere che mixati non vadano bene, perché magari potrebbe essere la firma del vostro stile!

 

ENGLISH VERSION

 

Mix and match

 

If there is one thing I like it is mixing and matching.It is something I have always done, it’s fun and it’s a part of my style… I’ ve never really been a matchy matchy person. Unless it is seriously done on purpose.

Lots of people will tell me, but those shoes don’t match the belt and or bag…Well, that’s the idea.

I don’t care, I kinda think it is funny and makes an outfit more interesting and different…

 

This winter for example we  are seeing lots of long skirts which during the day I prefer to wear with a big sweater so it becomes more casual and less formal…

Now since the sweater and the shoes already make the look more casual I opted for a beautiful elegant long coat to give it some contrast …

If I’d wear the skirt with a beautiful blouse and high heels for the evening, i would definitely combine it with a little leather jacket. Just to change it up and make it less classic..With other words I play it down.

 

That is kind of my rule for a lot of things…If you wear something classic make sure there is one piece a bit more rock and vice versa..If you totally dress rock make sure there is a classic piece to make it look more elegant..Too much of something is never good. Don’t know if it make sense what I wrote but hope it does..anyway

 

All pieces are very easily combined in different ways, for example the long coat looks good with practically anything..For an elegant evening look to a casual day look with jeans.

Because when you buy pieces always think about in how many ways you could combine it so it isn’t a one trick pony, and you at least have your moneys worth.

And don’t be afraid to put things together that you think might never work, cause they just might…Dare to be different…

 

Coat @HERNO


Skirt @GIORGIO GRATI


Sweater and belt @PINKO


Shoes @PALOMA BARCELO


Bag @SERAPIAN


Ph by HENRIK HANSSON  WWW.HSZPRODUCTIONS.COM


1b

2b

3b

4b

5

6b

7b

8b

9b

10b

Halloween: must have da indossare

È la notte più spaventosa di tutto l’anno: Halloween sta per arrivare, con tutte le sua tradizioni e il suo mistero. “Trick-or-treating” è il motto con cui i bambini vanno di porta in porta: dolcetto o scherzetto è la parola chiave, ma le mise indossate sono da brivido.

Il dress-code della serata prevede tutto il necessario per riuscire in un unico scopo: spaventare. E la moda si comporta di conseguenza, proponendo una vasta gamma di modelli, per essere le più ammirate della serata.

Largo a suggestioni gothic, tra abiti lunghi o bodycon dress voluttuosi e sexy: nero passepartout, ma anche tutta la palette cromatica del prugna, del borgogna e del blu notte, tra pizzi e velluti: per delle novelle streghe ad alto tasso di seduzione.

image
Halloween visto da Tim Walker per Harper’s Bazaar, 2009
image
Tim Walker e Tim Burton uniti in uno shooting da brivido
image
Occhi mostruosi sul tubino ASOS

image
Scheletri proposti da Missguided


E grazie allo shopping online vestirsi con stile ed originalità è ormai alla portata di tutti: tantissime sono le proposte dei siti web più famosi, anche a costi contenuti, per uno stile accessibile ed originale.

Da ASOS c’è solo l’imbarazzo della scelta, tra bodycon dress raffiguranti mostri e scheletri e maxi dress dall’appeal sofisticato. Si procede con il nuovo trend di stagione, le felpe: coloratissime, le scritte stampate inneggiano alle streghe, per la serata più spaventosa di tutto l’anno. Largo a pelle e velluto, per capi dalle suggestioni vagamente fetish: body mozzafiato e pencil skirts che valorizzano le curve, o ancora maxi gonne dagli spacchi audaci. Capi low-cost ma dal grande impatto scenografico, per un mood scary.

image
Felpa ASOS
image
Mood festish per Halloween secondo Missguided
image
Crop top per il vestito aderente in velluto ASOS

image
Spacco hot per la tuta lunga con cintura, sempre ASOS


Pizzo nero protagonista assoluto, per trasparenze hot o tubini ad alto potenziale erotico: perché in fondo essere sexy non guasta, neanche ad Halloween. Effetto vedo-non vedo su maxi dress e tubini con scollatura bardot. Immancabili gli accessori, come le maschere, must have della serata, o le scarpe, meglio se cuissardes stringati, per un look sofisticato dagli accenni boudoir.

image
Nude look e giochi di pizzo per il maxi dress Missguided
image
Stile vittoriano per l’abito in pizzo di Warehouse
image
Sexy l’abito in pizzo proposto da Boohoo
image
Design e charme nella maschera di Johnny Loves Rosie

image
Sexy gli stivali proposti da Missguided


La regola d’oro per Halloween è fondamentalmente una: osare. E tante sono le celebrities che hanno preso in parola questa massima, a partire dall’immancabile icona di stile Kate Moss: la top model è un’habitué delle feste di Halloween, e le sue mise sono sempre riuscite, come quella stile Morticia Adams. Anche la splendida Adriana Lima ci ha regalato degli outfit originalissimi, come la sua interpretazione della sposa cadavere. Halloween tra tutte le festività è quella con il maggiore impatto sulla moda e lo stile: già negli anni Cinquanta le dive più famose si agghindavano da streghe per shooting e campagne pubblicitarie. Indimenticabile Ava Gardner a cavallo di una scopa, o Veronica Lake versione strega. Una tradizione che non smette di affascinare.

image
Kate Moss e Jamie Hince
image
Adriana Lima versione sposa cadavere
image
Ava Gardner
image
Halloween negli anni Cinquanta

image
Veronica Lake



Potrebbe interessarti anche:
Pauline de Rothschild: l’incarnazione dello stile

Fashion Trend Autunno/Inverno 2015: Venere in pelliccia

La stagione fredda è ormai alle porte. Quello che si preannuncia come il più freddo inverno nella storia è facilmente gestibile se si indossano i capi giusti.

Le passerelle Autunno/Inverno 2015-2016 parlano chiaro: largo alle pellicce, che siano ecologiche o meno. La tendenza protagonista delle sfilate A/I vede infatti la pelliccia protagonista assoluta.

Tanti sono i brand che hanno portato in passerella il nuovo trend, dai modelli declinati in colori fluo, protagonisti delle collezioni di Moschino, Philosophy by Lorenzo Serafini, fino alle proporzioni oversize viste in passerella da Louis Vuitton. Fur coat da indossare praticamente su tutto, dai maxi abiti ai jeans con cuissardes o stivali fino alle minigonne o agli abiti da gran soirée. La pelliccia diventa capo passepartout, che aggiunge un tocco sofisticato a qualsiasi mise.

image
Carolyn Murphy in pelliccia Gucci, foto di Patrick Demarchelier per Tatler Russia, settembre 2014
image
Natasha Poly indossa una pelliccia colorata
Philosophy by Lorenzo Serafini
Philosophy by Lorenzo Serafini
Moschino
Moschino

Louis Vuitton
Louis Vuitton


Eleganza classica ed evergreen in passerella da Giorgio Armani, che propone colori inediti, come il blu elettrico, per le sue pellicce lavorate. Un tocco retrò e colori neutri visti invece da Blugirl, che propone anche pellicce multicolor, in linea con le tendenze attuali. Da Fendi sfila l’opulenza tipica della maison, da sempre amante dei fur coats. Il mitico brand porta in passerella anche dei dettagli in pelliccia, come negli originalissimi stivaletti, quasi dei calzari, ricoperti interamente di pelo. E se gli animalisti avranno certamente da obiettare, tante sono le varianti ecologiche: perché si può essere altrettanto eleganti anche nel pieno rispetto dei nostri amici animali.

Il brand inglese Missguided (https://www.missguided.co.uk) propone per l’Autunno/Inverno 2015-2016 sfiziose versioni in pelliccia sintetica in nuance delicate e assolutamente imperdibili, come il rosa nude. Warehouse ( http://www.warehouse.co.uk) propone invece colori come il grigio, su un modello a pelo lungo, rigorosamente in pelliccia sintetica. Perfetto su tutto, dai jeans ai capi più femminili, faux fur è sinonimo di must have incontrastato per la stagione invernale.

Blugirl
Blugirl
Fendi
Fendi
Giorgio Armani
Giorgio Armani
image
Kate Upton per Vogue Italia, novembre 2012
image
Eniko Mihalik fotografata da Terry Richardson per Harper’s Bazaar US, novembre 2011
image
Charme e posa da diva per Carolyn Murphy, ritratta da Patrick Demarchelier per Tatler

Come una diva, in pelliccia rosa baby: Carolyn Murphy per Tatler Russia, settembre 2014


Colori glossy e proporzioni oversize caratterizzano il brand Tzarina Furs (http://www.houseoftzarina.com/): il lusso si mixa ad un amore incontrastato per lo stile e le tendenze: vastissima la scelta, dai modelli classici ai faux fur coats coloratissimi, declinati in sfiziose tinte pastello, assolutamente imperdibili.

La pelliccia, capo principe del guardaroba femminile, ha visto negli ultimi anni una nuova vita, grazie a modelli che l’hanno resa un capo adatto alle più svariate occasioni. Per uno styling perfetto, si può seguire l’esempio di un’autentica icona di stile, quale è Kate Moss, e abbinare la pelliccia (meglio se ecologica!) ad un semplice maxi dress in lana e a stivali. Un capo che dona subito una nuova allure, sulle orme delle dive del passato.

Tzarina Fur
Colori pastello e charme nei modelli proposti da Tzarina Furs
image
Un modello Warehouse
image
Rosa nude per la pelliccia sintetica di Missguided
image
Kate Moss
image
Nancy Berg fotografata da Erwin Blumenfeld per Vogue, novembre 1954

image
Must have incontrastato di stagione, la pelliccia dona a tutte un tocco di classe



Potrebbe interessarti anche:
Lee Radziwiłł: vita di un’icona di stile

Inside Bag di Prada: must have dell’autunno 2015

Colori pastello, linea iperfemminile e design accattivante: si chiama Inside Bag ed è la nuova borsa culto di Prada. Come un gioco di matrioske, Prada Inside Bag nasconde al suo interno un’inattesa sorpresa: una borsa gemella, in un’altra tonalità cromatica.

Un simpatico escamotage ideato dallo storico brand per la nuova it bag, che è già uno dei più amati fashion trend per l’ Autunno/Inverno 2015-2016. Chi non ha avuto nel proprio guardaroba una borsa Prada questa stagione può fare il bis.

image

image

image

image

Tonalità cromatiche classiche, nel rispetto del design e della tradizione italiani si coniugano ad abbinamenti ton sur ton per un accessorio da non perdere assolutamente. Un must have tra i più ambiti per la stagione autunnale, che completa una collezione all’insegna del colore fluo e di suggestioni Sixties.

Innovazione tecnologica e creatività permettono ai maestri artigiani della maison di unire la borsa esterna al suo doppio interno attraverso un meccanismo d’avanguardia, mediante due soffietti privi di struttura interna. Morbida pelle, colori accattivanti e giovanili, la nuova it bag vanta già tra le sue fan la top model Elisa Sednaoui e le attrici Valeria Golino e Kate Bosworth.

image

image

image

image

image


Potrebbe interessarti anche:
Margherita Missoni per Videdressing: quando la charity fa tendenza

ANIMALIER!

Chic, glamour, pop, soft, provocatorio, lussurioso; l’animalier affascina da anni molti stilisti che lo propongono e ripropongono da anni sulle passerelle.

L’animalier è considerato uno dei capisaldi del fashion system e viene definito da molti “the new black”. Viene ripresentato in tantissime varianti ed è un trend che non conosce stagioni. Sarà infatti uno dei protagonisti delle prossime collezioni autunno/inverno.

La collezione FW15/16 di 070ST riscopre il lato ludico della femminilità in un gioco che alterna linee giovani e tessuti metropolitani a capi dall’allure classico.

In questa nuova visione anche i tessuti più tradizionali come il casentino assumono vesti inedite. Le combinazioni caratterizzano la collezione e trovano la massima espressione nella reversibilità. Nella collezione troviamo le stampe leopardo accoppiate a tessuti grigi in lana su modelli ampi, forme aeree a pipistrello che rievocano il mondo punk degli anni ’80.

unnamed

unnamed-2

La moda ci aiuterà ad esprimere noi stessi, mostrando la nostra anima ma anche lo spirito del momento e questo diventa espressione pura di femminilità e da spazio a luci e bagliori e pattern animalier.

La stampa animalier leopardata o maculata è ormai a tutti gli effetti un classico must have del guardaroba e quest’ inverno conquista un posto da protagonista nella collezione di CINTI.

Divertenti le combinazioni tra stampe leopardate e giraffa usate per le sneakers in cavallino o sulle stringate. Sensuali e intriganti gli interventi sulle ballerine, i tronchetti open-toe o gli stivaletti a punta.

unnamed-3

unnamed-4

unnamed-5

unnamed-6

ITA-KLI propone una vasta collezione di capi in pelliccia, cappotti e gilet. Peli pregiati come volpe, anche abbinati a lane si alternano a lapin murmaski kit e rex. I tagli moderni, le vestibilità facili e l’inaspettata leggerezza sono il dna di ogni collezione.

I maculati assumono un aspetto british e sono realizzati in pregiato kid.

unnamed-7

unnamed-8

unnamed-9

Sandali per l’estate FABIO RUSCONI

Un’estate all’insegna del colore, dei bagliori del laminato e del fashion comfort che ci regalano i nuovi sandali platform.

La collezione spring/summer 2015 di FABIO RUSCONI è un concentrato esplosivo dei nuovi trend di stagione rieditati in sandali e zeppe.

Ormai must have di ogni guardaroba estivo le zeppe oggi guadagnano i primi posti nel podio dei best della stagione. Il segreto del successo è nella loro declinazione in diversi mood, dai modelli più hippy anni ‘70, con fondo sughero, agli sporty con pelli mat e platform esagerate, a quelli da gheisha, anche in versione meta.

Suola massiccia e attitude decisamente sportiva, i sandali più cool della primavera/estate hanno alti fondi in gomma e si abbinano con pelli dagli effetti laminati, glitter o dettagli borchiati.

Guarda qui tutta la collezione:

CAROLINA WYSER – FW 2015-2016 COLLECTION

Sono gli anni ‘70 i protagonisti della nuova collezione del giovane brand di denim Carolina Wyser. Il mood Seventy-chic esprime una donna consapevole, matura e amante delle sperimentazioni che alternano il moderno al vintage.

La collezione F/W2015-2016 offre un’ ampia declinazione del modello a zampa, a vita alta e proposto in tutti i classici lavaggi che caratterizzano il brand, preziosi ricami in rilievo e stampe. Le nuove colorazioni a contrasto sottolineano l’aspetto cool del fit.

Righe orizzontali in nuance denim, stampe boho-chic e i nuovi “workers” in micro-fibra effetto camoscio. Must have per il prossimo inverno sono le Salopette a zampa che coronano la collezione, con una linea iper femminile, disponibili in eco pelle, velluto effetto vintage e in diversi lavaggi del denim; e la nuova gonna a vita altissima, interamente in denim o eco pelle per uno stile più rock. Ultimo arrivato del brand Carolina Wyser, il modello Gilda caratterizzato da un fitting super contemporaneo, extra large accentuato dal cavallo basso e da stampe Art Decò e ricami in rilievo. Ai modelli Boyfriend, che hanno caratterizzato le collezioni passate, si affiancano i long seller Straight. Intagli e pizzi, strappi e ricami alla caviglia, evidenziano le lavorazioni artigianali che caratterizzano il brand bolognese.

unnamed-24

unnamed-25

unnamed-26

unnamed-27

unnamed-28

unnamed-29

unnamed-30

unnamed-31

unnamed-32

unnamed-33

unnamed-34

unnamed-35

unnamed-36

unnamed-37

unnamed-38