Apre oggi a Parigi al Musée des Arts Décoratifs la mostra Fashion Forward, 3 siècles de mode (1715-2016): in occasione del trentesimo anniversario dall’apertura del Musée des Arts de la Mode, fondato nel 1986 su iniziativa di Pierre Bergé e dell’industria tessile francese, col supporto di Jack Lang, allora Ministro della cultura, viene lanciata una straordinaria esposizione di capi storici che hanno lasciato un’impronta forte sulla storia del costume degli ultimi tre secoli.
Un’opportunità unica per fashion victim di tutto il mondo e studiosi della moda: saranno infatti esposti 300 pezzi di moda maschile e femminile, dal Diciassettesimo secolo fino ai nostri giorni. Abiti e accesssori haute couture dal valore inestimabile, in una mostra che si preannuncia come uno degli eventi fashion più importanti dell’anno: dal 7 aprile fino al 14 agosto 2016 è possibile visitare l’imperdibile esposizione presso il Musée des Arts Décoratifs di Rue de Rivoli.
La collezione del museo ora comprende più di 150.000 opere, da capi haute couture a ready-to-wear, inclusi accessori, ma anche bozzetti, fotografie e pezzi di archivio di maison storiche, del calibro di Elsa Schiaparelli, Madeleine Vionnet e Cristóbal Balenciaga, solo per citarne alcuni.
La collezione è la più ricca di tutta la Francia, risultato dell’unione di due collezioni, quella del Musée des Arts Décoratifs, a partire dalla sua creazione, avvenuta nel 1864, e quella dell’Union Française des Arts du Costume (UFAC). I tre secoli di moda esposti sono il risultato di un’attenta selezione dell’immensa collezione del museo, arricchita da donazioni e acquisizioni. In mostra creazioni di nomi come Charles-Frederick Worth, Jacques Doucet, Paul Poiret, Jeanne Lanvin, Madeleine Vionnet, Gabrielle Chanel, Christian Dior e Yves Saint Laurent, per un viaggio attraverso la storia del costume, dal 17esimo secolo ad oggi.
Ma l’esposizione non offre solo un’ampia prospettiva sull’evoluzione della moda e del costume nel corso dei secoli; particolare attenzione viene infatti riservata al contesto umano, artistico e sociale, nel tentativo di celebrare le affinità elettive che da sempre la moda ha con le arti decorative.
La direzione artistica della mostra è curata dal ballerino e coreografo inglese Christopher Wheeldon, star del New York City Ballet e vincitore di un Tony Award per il suo adattamento per il palcoscenico di “Un americano a Parigi”, basato sul film di Vincente Minelli. In collaborazione con lo scenografo Jérôme Kaplan, assistito da Isabelle Vartan, Wheeldon ha saputo conferire all’esposizione una dimensione sensuale e un’aura poetica. Completa il quadro il corpo di ballo dell’Opéra di Parigi, con una coreografia che pone in evidenza la grazia della silhouette, gettando un occhio anche all’evoluzione artistica e stilistica del corpo e dei modelli di bellezza che si sono avvicendati nel corso dei secoli.