È morto stamattina in una clinica romana Carlo Azeglio Ciampi, ex Presidente della Repubblica Italiana e senatore a vita. «Ho avuto una botta di vecchiaia» ripeteva ultimamente. Aveva 95 e, agli acciacchi dell’età, si era aggiunto da tempo l’invalidante morbo di Parkinson. Nonostante ciò, quest’uomo severo e riservato continuava a recarsi nel suo studio di senatore a vita, a lavorare e ricevere finché ha potuto. Al suo fianco fino all’ultimo Franca, moglie di Ciampi famosa per le sua sua presenza costante e i suoi interventi “fuori dal protocollo” durante il settennato di Presidenza.
Carlo Azeglio Ciampi, Presidente della Repubblica dal 1999 al 2006, ha battuto un record assoluto: è stato eletto in sole 2 ore e 40 minuti. Un uomo capace di unire, di placare gli animi e di guidare l’Italia in un periodo particolarmente delicato. Prima Governatore della Banca d’Italia, poi Presidente del Consiglio, ha ricoperto diversi ruoli ministeriali prima di giungere alla carica più alta dello Stato. Nel suo mandato di presidenza è stato definito il “defibrillatore istituzionale” per la sua capacità di civilizzare il confronto pubblico nel fragile periodo in cui la Repubblica ha affrontato il passaggio all’Euro. Dietro al suo aspetto quasi severo, sempre riservato, si nascondeva una serietà istituzionale o semplicemente una timidezza congenita? Non lo sapremo mai, ma tante sono state le manifestazioni di puro affetto per la sua nazione che ci hanno mostrato un uomo gentile e nostalgico. Carlo Azeglio Ciampi ha insegnato all’Italia e agli italiani l’orgoglio nazionale di cui spesso siamo privi. Grazie a lui abbiamo ricominciato a festeggiare il 2 giugno, dopo la cancellazione della Festa della Repubblica nel 1976 per ragioni di risparmio. Lui ha riportato in auge il rito, forse vetusto ma sicuramente romantico, dell’esibizione della bandiera tricolore all’esecuzione dell’inno nazionale, e ha istituito le celebrazioni dei “padri della patria”, in un costante e delicato ricordo del passato e della storia d’Italia.
Alla notizia della morte di Carlo Azeglio Ciampi, il premier Matteo Renzi ha twittato: «L’abbraccio del Governo alla signora Franca. E un pensiero grato all’uomo delle Istituzioni che ha servito con passione l’Italia».
Tag: morto Carlo Azeglio Ciampi
È morto Carlo Azaglio Ciampi, Presidente della riservatezza e dell’orgoglio nazionale
È morto stamattina in una clinica romana Carlo Azeglio Ciampi, ex Presidente della Repubblica Italiana e senatore a vita. «Ho avuto una botta di vecchiaia» ripeteva ultimamente. Aveva 95 e, agli acciacchi dell’età, si era aggiunto da tempo l’invalidante morbo di Parkinson. Nonostante ciò, quest’uomo severo e riservato continuava a recarsi nel suo studio di senatore a vita, a lavorare e ricevere finché ha potuto. Al suo fianco fino all’ultimo Franca, moglie di Ciampi famosa per le sua sua presenza costante e i suoi interventi “fuori dal protocollo” durante il settennato di Presidenza.
Carlo Azeglio Ciampi, Presidente della Repubblica dal 1999 al 2006, ha battuto un record assoluto: è stato eletto in sole 2 ore e 40 minuti. Un uomo capace di unire, di placare gli animi e di guidare l’Italia in un periodo particolarmente delicato. Prima Governatore della Banca d’Italia, poi Presidente del Consiglio, ha ricoperto diversi ruoli ministeriali prima di giungere alla carica più alta dello Stato. Nel suo mandato di presidenza è stato definito il “defibrillatore istituzionale” per la sua capacità di civilizzare il confronto pubblico nel fragile periodo in cui la Repubblica ha affrontato il passaggio all’Euro. Dietro al suo aspetto quasi severo, sempre riservato, si nascondeva una serietà istituzionale o semplicemente una timidezza congenita? Non lo sapremo mai, ma tante sono state le manifestazioni di puro affetto per la sua nazione che ci hanno mostrato un uomo gentile e nostalgico. Carlo Azeglio Ciampi ha insegnato all’Italia e agli italiani l’orgoglio nazionale di cui spesso siamo privi. Grazie a lui abbiamo ricominciato a festeggiare il 2 giugno, dopo la cancellazione della Festa della Repubblica nel 1976 per ragioni di risparmio. Lui ha riportato in auge il rito, forse vetusto ma sicuramente romantico, dell’esibizione della bandiera tricolore all’esecuzione dell’inno nazionale, e ha istituito le celebrazioni dei “padri della patria”, in un costante e delicato ricordo del passato e della storia d’Italia.
Alla notizia della morte di Carlo Azeglio Ciampi, il premier Matteo Renzi ha twittato: «L’abbraccio del Governo alla signora Franca. E un pensiero grato all’uomo delle Istituzioni che ha servito con passione l’Italia».
È morto Carlo Azaglio Ciampi, Presidente della riservatezza e dell’orgoglio nazionale
È morto stamattina in una clinica romana Carlo Azeglio Ciampi, ex Presidente della Repubblica Italiana e senatore a vita. «Ho avuto una botta di vecchiaia» ripeteva ultimamente. Aveva 95 e, agli acciacchi dell’età, si era aggiunto da tempo l’invalidante morbo di Parkinson. Nonostante ciò, quest’uomo severo e riservato continuava a recarsi nel suo studio di senatore a vita, a lavorare e ricevere finché ha potuto. Al suo fianco fino all’ultimo Franca, moglie di Ciampi famosa per le sua sua presenza costante e i suoi interventi “fuori dal protocollo” durante il settennato di Presidenza.
Carlo Azeglio Ciampi, Presidente della Repubblica dal 1999 al 2006, ha battuto un record assoluto: è stato eletto in sole 2 ore e 40 minuti. Un uomo capace di unire, di placare gli animi e di guidare l’Italia in un periodo particolarmente delicato. Prima Governatore della Banca d’Italia, poi Presidente del Consiglio, ha ricoperto diversi ruoli ministeriali prima di giungere alla carica più alta dello Stato. Nel suo mandato di presidenza è stato definito il “defibrillatore istituzionale” per la sua capacità di civilizzare il confronto pubblico nel fragile periodo in cui la Repubblica ha affrontato il passaggio all’Euro. Dietro al suo aspetto quasi severo, sempre riservato, si nascondeva una serietà istituzionale o semplicemente una timidezza congenita? Non lo sapremo mai, ma tante sono state le manifestazioni di puro affetto per la sua nazione che ci hanno mostrato un uomo gentile e nostalgico. Carlo Azeglio Ciampi ha insegnato all’Italia e agli italiani l’orgoglio nazionale di cui spesso siamo privi. Grazie a lui abbiamo ricominciato a festeggiare il 2 giugno, dopo la cancellazione della Festa della Repubblica nel 1976 per ragioni di risparmio. Lui ha riportato in auge il rito, forse vetusto ma sicuramente romantico, dell’esibizione della bandiera tricolore all’esecuzione dell’inno nazionale, e ha istituito le celebrazioni dei “padri della patria”, in un costante e delicato ricordo del passato e della storia d’Italia.
Alla notizia della morte di Carlo Azeglio Ciampi, il premier Matteo Renzi ha twittato: «L’abbraccio del Governo alla signora Franca. E un pensiero grato all’uomo delle Istituzioni che ha servito con passione l’Italia».