Nicki Minaj è una delle star più estrose del panorama musicale. Sempre eccessiva, la cantante dalle forme burrose ha dimostrato più volte di essere un’appassionata di moda, spesso in prima fila alle fashion week di Parigi e New York. Nicki Minaj ha anche raccontato come la moda influenzi le sue canzoni, il suo stile sul palco e nella vita quotidiana. Dopo aver posato per alcune campagne di advertising, come la primavera estate 2015 firmata Roberto Cavalli, la formosa rapper ha firmato il suo primo contratto da modella con l’agenzia Wilhelmina. Si tratta di una delle model agency più famose e prestigiose d’America, che quest’anno celebra i cinquant’anni dalla sua fondazione ad opera di Wilhelmina Cooper a Manhattan. Oltre a top model che hanno fatto la storia, l’agenzia ha anche un ramo celebrities di cui fanno parte, tra gli altri, Demi Lovato e Nick Jonas.
Seguendo le orme di Ciara, che la scorsa primavera ha firmato un contratto da modella con l’agenzia IMG, anche Nicki Minaj compie un percorso di evoluzione artistica da cantante a (anche) modella. A 35 anni la cantante, ammirata da uomini e donne per le sue curve generose e per i suoi look sempre eccessivi, si lancia con entusiasmo in questa nuova avventura. «Amo la sinergia tra la mia musica e la moda e come ispira il mio stile – ha raccontato in un’intervista a Vogue America – Il mio messaggio è ‘celebra sempre il tuo stile personale’». Messaggio che lei per prima mette in pratica, con il suo stile sempre volto a stupire sul palco come agli eventi pubblici, sulle copertine come nella vita privata. Appena poche settimane fa, infatti, una foto di Nicki Minaj alla fashion week di Parigi ha fatto il giro del mondo su riviste di moda e siti di gossip: la rapper appariva strizzata in micro shorts e un top Mugler che lasciava scoperto uno dei suoi abbondanti seni, al quale aveva applicato un copricapezzoli. Altri look sconvolgenti sono all’orizzonte.
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Ashley Graham: la rivincita delle modelle curvy
Sguardo ammaliante, volto perfetto e curve atomiche, Ashley Graham è la regina delle modelle curvy: protagonista indiscussa dell’ultima fashion week di New York, la top model statunitense è apparsa in forma smagliante alla sfilata di Michael Kors, aprendo la strada alle sue colleghe curvy. Non è la prima volta che la splendida Ashley Graham sdogana le curve: la modella, nata in Nebraska il 30 ottobre 1987, è stata la prima modella plus size a finire sulla cover di Maxim e Sports Illustrated. Inoltre, forte della sua self-confidence, la bellissima Ashley poco tempo fa ha immortalato fieramente la propria cellulite in alcuni scatti pubblicati sul suo profilo Instagram, come monito per tutte le donne ad accettare i propri difetti.
Occhi a mandorla e labbra carnose per un metro e settantasette centimetri di altezza, Ashley Graham è nata a cresciuta a Lincoln, Nebraska, insieme ai genitori e alle due sorelle minori. Grande fotogenia e curve da capogiro, la ragazza viene notata da un agente della I & I Agency nel 2000 mentre fa la spesa all’Oak View Mall di Omaha, Nebraska.
Già l’anno seguente firma un contratto per la Wilhelmina Models; nel 2003 entra nella scuderia delle modelle della celebre Ford Models. Appena agli inizi della carriera, la bella Ashley appare su Vogue e su Glamour. Tanti sono i brand che se la contendono, da Levi’s a Marina Rinaldi. Nel 2013 la modella disegna una linea di lingerie per Addition Elle, mentre nel 2014 ottiene le cover di Harper’s Bazaar ed Elle Québec.
Il 2015 è l’anno della consacrazione: diviene infatti testimonial della campagna #CurvesInBikins promossa dalla celebre testata Sports Illustrated, che si apre grazie a lei alla bellezza curvy. Nel 2016 Ashley ottiene la cover della rivista. Divenuta ambasciatrice di una bellezza che esuli dalle taglie, la top model ha preso parte a numerosi dibattiti nelle scuole riguardanti l’accettazione di sé. Inoltre ha partecipato anche a missioni umanitarie in Sudafrica, con la Fondazione Themba.
La modella nel 2010 è convolata a nozze con Justin Ervin. Ora Ashley Graham mette a segno un altro successo sfilando sulla passerella di Michael Kors: è la prima volta infatti che un brand così famoso sul mercato americano ed internazionale decide di proporre un modello di bellezza curvy. Una rivoluzione che vede la Graham capostipite di una nuova filosofia, che esula finalmente dal concetto di taglia e punta invece alla riscoperta di una bellezza autentica.
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Rosie Huntington Whiteley è in dolce attesa
Cicogna in arrivo per Rosie Huntington Whiteley: la splendida modella ha annunciato la sua prima gravidanza con uno scatto che la ritrae in riva al mare, in una spiaggia deserta, con pancione in bella vita. L’immagine, postata su Instagram, ha fatto in poche ore il giro del mondo. Fotografo d’eccezione è il compagno, Jason Statham, al suo fianco da sette anni. «Sono molto felice di poter condividere con tutti che io e Jason siamo in dolce attesa», questo il commento che accompagna la foto. L’arrivo del bebé sarebbe imminente a giudicare dal pancione della top model inglese. La coppia, insieme dal 2010, un anno fa ha annunciato il fidanzamento prima di calcare il red carpet dei Golden Globes. Classe 1987, Rosie Huntington Whiteley è stata nominata modella dell’anno nel 2015 e ha poi iniziato una carriera come imprenditrice di lingerie per Marks and Spencer. Jason Statham, ex tuffatore, è un attore di successo, considerato da molti l’erede di Bruce Willis. La scintilla è scattata sul set di Transformers 3, dove Rosie ha preso il posto di Megan Fox. «È stato come se fosse il mio primo fidanzato», ha dichiarato la modella ed attrice. Nella serata dei Golden Globes la statuaria Rosie ha sfoggiato un prezioso solitario, segno del fidanzamento ufficiale. Le nozze, attese per il 2016, sono state poi posticipate. Ma già da anni la top model aveva ammesso di volere diventare madre. «Eccome se ci penso ad avere una famiglia», dichiarava nel 2015. «Il matrimonio non è una priorità, ma avere una famiglia sì. Forse negli Stati Uniti, forse in Inghilterra. Lo scopriremo, no?». La maternità, considerata dalla modella una priorità, era il tema di numerose dichiarazioni rilasciate durante molte interviste: «Continuerò di sicuro a lavorare, ma essere mamma sarà una grande parte di me. Arriva per tutti un momento dove inizi a pensare che non sei più la priorità per te stessa».
Buon compleanno, Antonia Dell’Atte
Mistero, charme e classe da vendere: Antonia Dell’Atte, celebre musa di Giorgio Armani, spegne oggi 57 candeline. Diva contemporanea dall’allure algida e dallo stile sofisticato, la bellissima top model italiana è uno dei personaggi più amati del fashion system internazionale. All’anagrafe Antonia Teodora Dell’Atte, la splendida modella è nata ad Ostuni il 9 febbraio 1960. La sua carriera nella moda inizia alla fine degli anni Settanta: altezza svettante e volto affilato, già pochi anni dopo Antonia diviene il volto più amato da re Giorgio Armani, che si innamora della sua eleganza innata.
Antonia è la perfetta incarnazione dello stile Armani: le foto della campagna pubblicitaria scattata da Aldo Fallai entreranno nella storia del costume restandovi impresse indelebilmente. Immortalata come una manager rampante, androgina e raffinata, la modella ottiene la fama internazionale. Nel 1984 nel programma televisivo cult Drive In viene forgiato un personaggio a sua immagine e somiglianza: una modella aplomb che di tanto in tanto si lascia andare ad irresistibili exploit in dialetto brindisino. Celebre è la frase “Scusate, ho avuto un momento casual!”. Nel 1993 segue la partecipazione al videoclip della canzone Caffè de la Paix di Franco Battiato.
Intanto Antonia è diventata protagonista del jet set internazionale: Helmut Newton ne immortala il lato più sensuale in scatti iconici per il Calendario Pirelli e lei si divide tra sfilate e copertine patinate. Negli anni Novanta vola in Spagna, dove convola a nozze con il conte italo-spagnolo Alessandro Lecquio di Assaba y Torlonia, figlio della principessa romana Alessandra Torlonia di Civitella-Cesi. Dal matrimonio la top model ha un figlio, Clemente Lorenzo conte Lequio di Assaba. Gli anni Duemila la vedono nelle vesti inedite di opinionista nel programma televisivo L’isola dei famosi 7. Nell’estate 2010 è giudice a Velone, su Canale 5, e l’anno successivo veste nuovamente i panni di giudice nel programma Italia’s Next Top Model in onda su SkyUno, condotto da Natasha Stefanenko.
Numerose sono anche le esperienze come attrice: nel 2002 la ritroviamo protagonista della fiction italiana andata in onda su Raiuno “L’altra donna”, accanto ad Alessio Boni ed Anita Caprioli. Antonia Dell’Atte interpreta una donna magnetica e misteriosa, amante perduta del protagonista Boni. La modella, al vertice della fama, è presenza fissa nella tv italiana e spagnola. Ancora splendida e spontanea nonostante la celebrità, Antonia Dell’Atte ama l’Italia e la sua Puglia. Tanti gli eventi che la vedono protagonista, a partire dalle settimane della moda.
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Anjali Lama: sfila in India la prima modella transgender
Svolta di portata storica alla Lakme Fashion Week: per la prima volta in passerella una modella transgender. La moda indiana si apre al genderless grazie ad Anjali Lama: la splendida top model è stata protagonista assoluta della fashion week, evento di primo piano della moda indiana. All’anagrafe Nabin Waiba, la modella è nata in Nepal, ad un centinaio di chilometri da Khatmandu. Fin dall’infanzia la giovane, che ha quattro fratelli maggiori e due sorelle minori, non si riconosce nel sesso maschile: “Mi sentivo molto strana quando avevo piaceri, dispiaceri e pensieri di una ragazza, quando tutti mi identificavano come maschio”, dichiarerà più avanti. Dopo aver trascorso un’infanzia difficile, a causa dei continui attacchi subiti a seguito della sua decisione di andarsene dal villaggio, all’età di 17 anni la giovane si trasferisce nella capitale indiana, dove trova il sostegno della Ong “Società del diamante azzurro”: qui Anjali svolge un percorso di crescita personale e trova finalmente il suo vero io. Altezza svettante e volto perfetto, la giovane tenta la carriera di modella: per ben tre anni Anjali si propone sulle passerelle della moda ma viene sempre puntualmente respinta. La causa è tutta nella sua identità di genere. La giovane soffre per quell’ostacolo che sembra insuperabile: proprio quando ormai non ci spera più arriva l’occasione attesa da tutta una vita. Dopo aver superato tre selezioni molto ardue, Anjali viene finalmente scelta per calcare la passerella della fashion week indiana. Crolla così l’ultima barriera e le settimane della moda si aprono ai modelli transgender. Proprio lei ha inaugurato la nuova tendenza, sfilando alla Lakme Fashion Week/Resort 2017, che ha avuto luogo a Mumbai, in India. La prossima tappa per la modella sarà trovare un agente che possa rappresentarla a livello internazionale, aiutandola nella sua carriera in ascesa. Intanto sulla sua vita è stato anche girato il documentario di 50 minuti, intitolato ‘Anjali: vivere nella pelle di qualcun altro”, diretto da Mohan Rai. “Dapprima ho lottato con me stessa per sapere chi fossi, poi con la società”, ha dichiarato la modella, impegnata nella lotta per il riconoscimento della propria identità. Ora che la battaglia è stata vinta, la giovane spera che il suo esempio possa dare speranza ai milioni di giovani che non hanno ancora trovato la forza per perseguire la propria vera identità.
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Addio a Bimba Bosé: la supermodella ha perso la sua battaglia contro il cancro
Non ce l’ha fatta Bimba Bosé: la top model e attrice spagnola, nipote del celebre Miguel Bosé, ha perso la sua battaglia contro il cancro e si è spenta a Madrid a soli 41 anni. L’epilogo più triste per una malattia che la splendida supermodella non aveva mai temuto, ergendosi a paladina delle donne affette da tumore al seno. Bimba Bosé postò su Instagram le foto posteriori alla mastectomia a cui si era sottoposta nel 2014: immagini molto forti, che fecero il giro del mondo. Lei, che si era sempre detta sicura di vincere la sua malattia, aveva prestato il volto a campagne per la diagnosi precoce del tumore alla mammella.
Bimba Bosé, all’anagrafe Eleora Salvatore González, era nata a Roma il primo 1 ottobre 1975, figlia di Alessandro Salvatore e Lucía González Bosé, nipote materna del torero Luis Miguel Dominguín e dell’attrice Lucia Bosé e nipote del cantante Miguel Bosé e dell’attrice Paola Dominguín. Altezza svettante e volto unico, Bimba nel 2006 era convolata a nozze con il regista e musicista Diego Postigo: dal matrimonio nacquero due figlie, Dora e June.
La carriera nella moda inizia presto: Bimba posa per Steven Meisel e Mario Testino ed ottiene le copertine di Vogue e Harper’s Bazaar; musa di David Delfín, Bimba ha sfilato a Londra, Parigi, Milano e New York. Artista poliedrica e versatile, Bimba Bosé ha lavorato anche come stilista, cantante, dj ed attrice, recitando ne El Consul De Sodoma di Sigfrid Monleon e Julieta di Pedro Almodovar.
Nel 2014 arriva la diagnosi più terribile: la modella scopre di essere affetta da un tumore al seno sinistro. Fin da subito è evidente che si tratta di una forma particolarmente aggressiva di cancro: immediatamente la modella si sottopone ad un intervento di mastectomia ma la malattia non regredisce. Bimba è una guerriera e mostra fieramente sui social le cicatrici degli interventi a cui si sottopone. Lo scorso ottobre Bimba Bosé annuncia ai media spagnoli di essere affetta da metastasi alle ossa, al fegato e al cervello. “Ho le ossa distrutte ma stiamo lavorando per ricostruire tutto”, così si esprimeva la modella.
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Bimba Bosé si è spenta il 23 gennaio all’Hospital Ramón y Cajal di Madrid. Grande il cordoglio dello zio Miguel, che ha affidato ai social network l’ultimo saluto all’amatissima nipote adorata: “Buon viaggio Bimba, mia complice, mia compagna, amore mio, mia figlia amatissima”, ha scritto il cantante. Tra le voci che si sono unite al dolore della famiglia anche Laura Pausini, che ha scritto sul suo profilo Twitter: “#BimbaBosè una guerriera. Una donna che mostrava la bellezza del non essere tutti uguali”. Non sono purtroppo mancati casi di sciacallaggio mediatico a seguito della dipartita della modella: e lo zio di Bimba, Miguel Bosé, è stato protagonista nella giornata di ieri, di attacchi omofobi sui social network.
Irina Shayk spegne 31 candeline
Occhi da gatta, labbra carnose e fisico statuario: chi non vorrebbe assomigliare ad Irina Shayk? La supermodella russa, protagonista indiscussa del gossip degli ultimi mesi per la sua gravidanza, il 6 gennaio spegne 31 candeline. Una bellezza da copertina ed una personalità forte caratterizzano la sua vita, che ricorda quasi una favola: l’infanzia vissuta in povertà in Russia, poi l’ascesa come modella ed infine la fama internazionale.
La splendida Irina, che dalla vita sembra avere avuto davvero tutto, festeggia il suo compleanno in dolce attesa: la top model aspetta infatti il suo primo figlio. Presenza fissa delle settimane della moda ma anche dei tabloid, che seguono da anni ogni passo della sua vita sentimentale, la bellissima modella è legata da un anno e mezzo all’attore Bradley Cooper. La coppia mantiene il massimo riserbo sulla gravidanza, anche se nei giorni scorsi Irina è stata paparazzata con un anello al dito.
All’anagrafe Irina Valeryevna Shaykhlislamova, la modella è diventata famosa nel 2007, quando ha firmato un contratto in esclusiva per Intimissimi ed è apparsa per la prima volta su Sports Illustrated. Nel 2011 è la prima modella russa ad ottenere la cover della rivista. Posizionata dal sito models.com all’ottavo posto tra le modelle più seguite al mondo, per Irina Shayk la fama e il successo sono il riscatto da un’infanzia disagiata. La modella è nata ad Emanželinsk, città della Russia situata al confine con il Kazakistan.
Suo padre, Volga Tatar Valery Shaykhlislamov, è un minatore e la madre Olga un’insegnante di musica in un asilo. Come dichiarato dalla stessa Irina, la bellezza l’ha ereditata dal padre, appartenente al gruppo etnico dei Tatari: da lì deriverebbero certe caratteristiche che rendono la splendida modella iconica, come la pelle ambrata e i capelli scuri. Gli occhi chiari sono invece gli stessi della madre. Irina ha una sorella di nome Tatiana. La giovane inizia a suonare il pianoforte a sei anni, a nove entra in una scuola di musica, dove studierà per sette anni, suonando il piano e cantando nel coro.
Quando Irina ha solo 14 anni suo padre muore per complicanze legate ad una polmonite: è l’inizio del tracollo finanziario per la famiglia e la madre di Irina è costretta a barcamenarsi tra due lavori per poter mantenere le due figlie. Dopo il liceo, Irina studia Marketing ma ben presto lascia l’università e si iscrive con la sorella Tatiana ad una scuola per estetiste. Qui la sua bellezza esplosiva viene notata da una persona che lavora in un’agenzia di moda locale, il quale nel 2004 la convince a partecipare al concorso di bellezza di Miss Chelyabinsk. Neanche a farlo apposta, Irina stravince quella competizione ed inizia immediatamente a lavorare come modella.
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Nel 2007 la giovane sostituisce Ana Beatriz Barros come volto di Intimissimi e debutta nel numero annuale di Sports Illustrated. Intanto viaggia continuamente tra San Pietroburgo, Napoli e l’America. La modella sarà il volto di Intimissimi per tre anni e tornerà ad essere Ambassador del brand nel 2010. Nel 2009 diviene testimonial di Guess. Tra le campagne pubblicitarie a cui presta il volto Se inizialmente le sue curve esplosive le permettono di ottenere numerosi lavori nello swimwear, la cover di Harper’s Bazaar Spagna e quella di Elle Spagna del novembre 2010 le aprono anche le porte dell’alta moda. A quel punto è chiaro che Irina non è solo un corpo perfetto ma ha anche il carisma per diventare una top model.
Nel 2010 viene insignita da Glamour Spagna del riconoscimento come Migliore Modella Internazionale. Nello stesso anno posa nuda per GQ Spagna. Nel 2011 appare su Cosmopolitan, Amica, Elle, Tatler ed entra nella classifica stilata dal sito Models.com, che la include tra le venti modelle più sexy. Contemporaneamente il magazine ungherese Periodika la elegge invece la donna più sexy del mondo. Nel 2012 la sua ascesa è inarrestabile ed Irina ottiene le cover di Esquire UK, Harper’s Bazaar, Marie Claire, Glamour, Vanity Fair, solo per citarne alcuni. Nello stesso anno posa per Mario Testino e diviene giudice del format televisivo Russia’s Next Top Model. Nel febbraio 2013 posa per Bruce Weber con styling curato da Carine Roitfeld e nello stesso periodo sfila per Jeremy Scott alla fashion week di New York. Poi è la volta di Givenchy: Irina sbarca anche a Parigi e ottiene la sua prima cover per Vogue, ritratta da Giampaolo Sgura.
Tra i brand per cui sfila Miu Miu, Bottega Veneta, Marc Jacobs, Moschino, Versace, Givenchy, Diane Von Furstenberg, Giles Deacon, Philipp Plein. Nel 2016 diviene angelo di Victoria’s Secret. Intanto l’anno prima diviene anche volto di L’Oréal Paris. Impegnata nel sociale, Irina è stata protagonista di numerose opere di beneficenza nella nativa Russia, sposando la causa dei bambini in difficoltà. Grande amante degli animali, la modella ama i cani. Celebri anche le sue storie d’amore, come quella con il calciatore Cristiano Ronaldo, durata cinque anni. Dal 2015 la top model è legata sentimentalmente all’attore Bradley Cooper, da cui aspetta il primo figlio.
Addio a China Machado, indimenticabile musa di Avedon e Givenchy
Si è spenta nella notte all’età di 87 anni China Machado, celebre musa di Richard Avedon e Hubert de Givenchy e prima modella asiatica a comparire sulla cover di Vogue. Considerata una delle più belle donne del mondo, China Machado ha vissuto una vita intensa e ricca di eventi: amica di Picasso e Warhol, ebbe Ava Gardner come rivale in amore ed entrò nella storia come la prima modella asiatica ad essere immortalata sulla copertina di Vogue America.
Nata da madre cinese e padre portoghese, China Machado trascorse l’infanzia a Shanghai, dove visse fino alla Seconda Guerra Mondiale. Numerosi i viaggi in Argentina e Perù: la splendida China ebbe una relazione con il torero Luis Miguel Dominguín, il quale la lasciò per un’altra bellissima, Ava Gardner.
Trasferitasi a Parigi, la bellissima China iniziò a lavorare come mannequin e divenne la modella preferita di Hubert de Givenchy e Cristóbal Balenciaga. La sua bellezza esotica unita ad una verve irresistibile la consacrarono in breve nell’olimpo della moda: China Machado aprì la strada alla nuova generazione di modelle di colore. Musa amatissima di Richard Avedon, fu proprio il fotografo a battersi per lei, andando contro i pregiudizi razziali allora vigenti.
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China Machado è morta improvvisamente nella notte nella sua casa di Long Island, a causa di un arresto cardiaco. Ironica e spumeggiante, dopo una carriera come modella si reinventò fashion editor per Harper’s Bazaar. Nonostante l’avanzare degli anni, China Machado era ancora sulla cresta dell’onda: solo pochi mesi fa aveva lanciato una sua linea di abbigliamento, cheenawear. Il suo nome resterà impresso indelebilmente nella memoria di tutti coloro che ne hanno apprezzato le doti umane e l’irresistibile autoironia.
Betty Catroux: la scandalosa musa di Yves Saint Laurent
Gambe chilometriche su una figura sottile, il viso scarno incorniciato da lunghi capelli biondo platino e uno charme unico: Betty Catroux, valchiria dall’allure androgina, ha incarnato alla perfezione lo Zeitgest degli anni Settanta. Figura di spicco della coterie di monsieur Yves Saint Laurent, la modella dal fascino ambiguo e dallo sguardo enigmatico è stata una it girl ante litteram.
La sua infanzia è avvolta da un’aura di mistero che sembra accrescere ulteriormente il fascino di una delle più amate icone di stile degli anni Sessanta/Settanta. All’anagrafe Elizabeth Saint, detta Betty, la giovane nasce a Rio de Janeiro il primo gennaio 1945, figlia unica di Carmen Saint, socialite di origine brasiliana, ed Elim O’Shaughnessy, diplomatico americano che lei stessa definirà “il sosia di Peter O’Toole”. Trasferitasi con la famiglia a Parigi quando ha appena 4 anni, Betty frequenterà poi la scuola in Inghilterra.
Altezza svettante e fisico esile, la giovane sembra nata per le passerelle: è la baronessa Maggie Van Zuylen ad informare la madre della ragazza che Chanel è in cerca di mannequins. Corre l’anno 1967 e Betty, appena diciassettenne, ottiene subito il lavoro per la celebre maison, salvo poi definire mademoiselle Coco “la vipera più geniale di tutti i tempi”. Ma appare ben presto evidente che sfilare -e lavorare, in generale- non fa per lei, spirito libero amante dell’ozio e dell’edonismo più sfrenato. Eccentrica e ribelle, Betty rifiuta puntualmente i diktat che le vengono imposti dall’esterno, fashion trend compresi: lei, che incarna perfettamente lo stile degli Swinging Sixties, non segue la moda ma la detta. Eppure quell’altissima e dinoccolata ragazza (sembra che superi il metro e ottantatré centimetri di altezza), sotto i cuissardes dall’aria aggressiva nasconde un’indole timida ed introversa. Amante del lusso, vive in modo bohémien e, misteriosa come un angelo azzurro, illumina le notti parigine.
Il 1967 è anche l’anno che cambia irrimediabilmente il suo destino: al Regine’s, fulcro della movida gay parigina, avviene l’incontro con Yves Saint Laurent. Tra i due è amore a prima vista: trattasi di una vera e propria affinità elettiva, un intimo riconoscersi per le loro anime, assolutamente complementari. Entrambi aborrono la quotidianità, entrambi ambiscono a rivoluzionare i codici estetici vigenti. Scandalosi e timidi, sono come due corpi in un’anima e si amano di un amore fraterno e puro. Lui la definisce “la sua gemella” e la considera quasi la sua incarnazione femminile. La loro amicizia durerà per tutta la vita, fino alla morte del couturier, avvenuta nel 2008.
“La prima volta che vidi Betty”- raccontò Yves Saint Laurent, “era al New Jimmy’s, la discoteca del Régine, credo fosse il 1967. Lei indossava una gonna in plastica di Prisunic. Quel che mi impressionò fu il suo stile, l’androginia, il corpo, il viso, i capelli…”
All’epoca lo stilista aveva appena lanciato Rive Gauche, la sua linea di prêt-à-porter, e Betty incarnava fedelmente il suo ideale di donna, con un tocco sulfureo e infinite contraddizioni.
Lei ricorderà quell’incontro così: “Yves era biondo platino, in total look in pelle nera. Ci assomigliavamo. Era così timido che dovette mandare qualcuno al mio tavolo. Poi mi chiede se volessi sfilare per lui. Io dissi di no. Avevo fatto delle foto di moda all’epoca ma non era per me. Era solo un guadagno facile per andare a bere e fare casino”. Betty, che sarà all’unanimità considerata l’alterego femminile di Yves Saint Laurent, lei che ne divenne la musa prediletta, si rifiuterà sempre di lavorare per lo stilista ma lo ispirerà per tutta la vita, ergendosi ad arbiter elegantiae e devota confidente.
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Tra i fumi dell’oppio e le illusioni dell’alcol, Betty e Yves si abbandonano a voli pindarici per evadere dalla mediocrità della vita, in un esistenzialismo decadente che non lesina in eccessi di ogni sorta. I due sono soliti ritrovarsi nell’appartamento di lei, sito nel VII arrondissement, e bere vino bianco; sullo sfondo gli echi di un Sessantotto ancora in fermento, tra la incalzante ribellione giovanile e un tripudio di edonismo declinato in chiave bohémien.
“Tutto il mondo ha bevuto vino bianco con Betty”, dichiarerà lo stilista. “Lei mi rende felice, il suo stile eclissa quello delle altre donne”: secondo Saint Laurent lo stile di Betty Catroux è precursore della modernità. “Nel suo modo di essere, di muoversi, di vestirsi, penso che Betty abbia inventato la modernità”.
La bionda Betty ama bere e trasuda sex appeal, come nelle foto di Jeanloup Sieff, che la ritraggono nuda sul divano, intenta a sorseggiare una coppa di champagne. Dopo la sua ascesa nell’olimpo della moda sarà immortalata dai più grandi, in primis Helmut Newton e Jean-Jacques Bugat. Non mancano gli aneddoti in cui la sua ribellione ebbe la meglio, come quando venne fischiata all’Opéra perché osò mostrare il petto di un giovane musulmano. Inoltre a Betty Catroux si deve la coniazione del termine “rotten chic”.
La venerazione che Yves Saint Laurent nutre per lei la renderà personaggio assai temuto da Pierre Bergé, storico compagno di vita dello stilista. Lei dichiarerà più volte di aver avuto con Yves una vita da favola. Lo stilista sarà anche la prima persona della sua cerchia di amicizie che Betty vedrà morire. Ad investigare il rapporto tra i due anche il film “Saint Laurent” (2014), per la regia di Bertrand Bonello: qui Betty Catroux è interpretata dalla modella Aymeline Valade.
Il ruolo di Betty al fianco del re della moda francese è principalmente quello di ispirarlo: sarà grazie al suo stile che lui creerà alcuni dei suoi capi più iconici. “Pensavo a lei quando ho immaginato il completo pantalone, poi la pelle. Tutti i codici maschili che ho applicato alla donna. Se Paloma Picasso e Loulou de la Falaise ispirano la mia fantasia, Betty ispira il mio fisico rigoroso”, disse Yves Saint Laurent. Betty appare semplicemente perfetta in sahariana e cuissardes, come anche nello smoking indossato sulla pelle nuda.
Grazie ad un innato senso per lo stile, Betty Catroux viene ben presto consacrata ad icona internazionale d’eleganza: ma dimenticate overdressing e coup de théâtre, Betty è un’amante sfegatata del minimal-chic. Incarnazione dello stile parisien per eccellenza, anticonformista ed eccentrica, Betty ama i jeans, i capi in pelle, il colore nero ed i capelli sporchi e ostenta una naturalezza quasi grunge. Disdegnando apertamente lo stile iperfemminile, l’icona, che si è sempre professata per niente interessata alla moda, sfoggia un’intrinseca nonchalance ed un’irresistibile personalità, dichiarando più volte di vestire allo stesso modo da quando è nata.
Fedele per tutta la vita ad un’estetica personalissima e rigorosa, Betty Catroux ha adottato una sorta di uniforme che non ha mai più abbandonato: nel suo guardaroba solo maglie a collo alto, pantaloni a sigaretta neri, blazer neri, raramente abiti da sera. Immancabili gli occhiali da sole neri. Perché per essere chic basta veramente poco, ça va sans dire. Come ammesso più volte dalla stessa Catroux, questa sorta di divisa rappresenta l’emblema del suo stile.
Nel 1968 la modella convola a nozze con l’interior designer francese François Catroux, nipote del generale Georges Catroux. L’icona di stile non si smentisce neanche il giorno delle nozze, sfoggiando per l’occasione shorts e stivali di vernice al ginocchio, sotto ad una pelliccia bianca e nera dalle suggestioni optical. La coppia ha avuto due figlie, Maxime, editor della casa editrice Flammarion, e Daphné, sposata al conte Charles-Antoine Morand.
Grande amante del jazz, oggi Betty Catroux vive tra Parigi e la Provenza. Considerata da più parti la quintessenza della passività, Betty non ha mai lavorato nella sua vita, salvo danzare ogni giorno per quindici anni di fila. “Mi ritengo straordinariamente fortunata perché sono stata regolarmente presa sotto l’ala protettrice delle persone giuste”, ha dichiarato a tal proposito. Il suo stile iconico continua ad ispirare diversi stilisti, da Marc Jacobs ad Hedi Slimane per Saint Laurent, mentre Tom Ford le dedicò la sua sfilata di debutto alla direzione creativa di YSL Rive Gauche.
Elsa Hosk: il volto nordico di Victoria’s Secret
Viso angelico, lunghi capelli biondi e curve da capogiro, Elsa Hosk è uno degli Angeli di Victoria’s Secret. Una carriera sfolgorante nel fashion system per la modella svedese, nata a Bromma nel 1988. Lanciata da Guess in un’iconica campagna pubblicitaria, le curve mozzafiato della bionda Elsa hanno contribuito a renderla uno dei nomi più richiesti sulle passerelle di tutto il mondo.
Una carriera iniziata per puro caso: cugina di Alice Herbst, modella vincitrice del programma televisivo Sweden’s Next Top Model, nonostante la bellezza da copertina Elsa non aveva alcuna intenzione di lavorare nella moda. Giocava invece nella nazionale femminile di basket svedese. Ma, dopo una partecipazione del 2005 al video musicale Who’s That Girl, del cantante Darin, è suo padre Pål ad inviare le foto della giovane e dei suoi 2 fratelli a diverse agenzie di moda svedesi.
La fotogenia di Elsa non passa certo inosservata ed in breve la giovane viene scelta per diverse case di moda, tra cui Ungaro, D&G, Alessandro Dell’Acqua, Guess, Blumarine, Carolina Herrera, Dior, Oscar de la Renta, Levi’s, Simonetta Ravizza, Guy Laroche, Thomas Tait. Inoltre tantissime sono le cover che la biondissima svedese ottiene, da Elle a Madame Figaro.
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Nell’agosto 2016 viene scelta come testimonial del brand Bioterm e dal 2011 partecipa al Fashion Show di Victoria’s Secret, di cui diviene dapprima testimonial della linea PINK e nel 2015 Angelo, comparendo sulla copertina del catalogo di swimwear della linea di moda e prendendo parte allo spot per il Super Bowl, accanto ad Adriana Lima, Alessandra Ambrosio, Taylor Hill.
Flavia Lucini: chi è il nuovo volto di Victoria’s Secret
Cresce l’attesa per il fashion show di Victoria’s Secret, che avrà luogo a Parigi il 5 dicembre. Tra i volti rivelazione della sfilata dello scorso anno, un posto speciale merita Flavia Lucini. Un nome tutto italiano per la top model brasiliana, nata a Francisco Beltrão nel marzo 1989.
Altezza svettante (179 cm) su un fisico esile con le curve nei punti giusti e un volto dai lineamenti ben definiti per la modella, scoperta da un talent scout mentre era intenta a guidare un trattore. Dopo essersi trasferita a San Paolo, ha subito firmato un contratto con l’agenzia di moda Wired, successivamente chiusa. Il suo primo lavoro è stato uno shoot in bikini per Vogue Brasile, con gli scatti di Bob Wolfenson.
Dopo aver debuttato sulle passerelle di Jil Sander alla Milano Fashion Week nel 2006, ad appena 16 anni, dallo scorso anno la bionda Flavia è tra le top del brand americano di lingerie. Ritratta da fotografi del calibro di Patrick Demarchelier, Flavia Lucini è apparsa nell’edizione britannica, americana e cinese di Vogue e ha prestato il volto alle campagne pubblicitarie di Calvin Klein, Carolina Herrera e Missoni Sport.
La pittura e la fotografia tra i suoi hobby, la bellissima Flavia Lucini è sposata all’attore e cantante Leandro Lima, incontrato a Milano otto anni fa. La modella, volto più popolare della fashion week brasiliana, è tra le 52 top model protagoniste del Victoria’s Secret Fashion Show 2016.