Each X Other rivoluziona i codici dello stile

Ha sfilato nella prestigiosa cornice del Museo del Louvre la collezione Primavera/estate 2017 di Each X Other. Jenny Mannerheim e Ilan Delouis presentano una collezione basata su silhouette iconoclastiche: dalla danzatrice al dandy fino a Lolita, sfila un collage di ispirazioni, per una rivoluzione basilare dei codici stilistici. Ispirata ai costumi che si vedono al cinema o a teatro, la collezione si indirizza a una donna che usa la moda per esprimere se stessa, ma che non ha bisogno di seguire i trend del momento per affermare la propria eleganza.

Intenti rivoluzionari alla base del défilé: il duo di stilisti sposa le teorie del filosofo marxista Guy Debord, in una velata critica al consumismo e al materialismo imperanti. Ecco alternarsi sul catwalk t-shirt con lo slogan “In her lips I tasted the revolution” stampato sopra un’immagine firmata dall’artista francese Alizé Meurisse. Una liberazione dai percorsi prestabiliti dell’era consumistica per una visione della moda più armonica e intelligente.

Irriverente la collaborazione con l’artista punk Robert Montgomery, che dà vita ad un enorme tabellone fiammeggiante, recante l’eloquente slogan “All Palaces Are Temporary Palaces”. L’installazione prende fuoco nel cortile del Louvre, in un inedito quanto suggestivo connubio di arte e moda. In passerella largo a gonne effetto camouflage e giacche in patchwork denim.

Il decostruttivismo avanguardistico di Moon Young Hee

Ha sfilato nell’ultima giornata della settimana della moda parigina la collezione prêt-à-porter Primavera/Estate 2017 di Moon Young Hee. La designer coreana predilige anche questa volta un sapiente decostruttivismo avanguardistico, in un défilé in cui la sperimentazione sembra essere la parola chiave. Largo a volumi over e velato romanticismo, per una collezione suggestiva ed iconica, che rispecchia lo stile a cui la stilista ci ha ormai abituati. I tagli sono lasciati visibili, come se i capi che si alternano sulla passerella fossero solo imbanditi e non completati: la sartorialità diviene protagonista, accanto ad un design accattivante che strizza l’occhio alla contemporaneità. Citazioni Eighties nei volumi esageratamente oversize, dall’appeal quasi teatrale, tra linee fluide e sapienti asimmetrie.

Joie de vivre e nuovo lusso in passerella da Sonia Rykiel

Ha sfilato nella cornice dell’École nationale des beaux-arts di Parigi la collezione primavera/estate 2017 di Sonia Rykiel. La direttrice artistica della maison Julie de Libran ha reso omaggio alla stilista, scomparsa lo scorso 25 agosto. Con la complicità di Nathalie Rykiel, ha accolto gli ospiti del défilé davanti ad una video installazione realizzata da Frédéric Sanchez, raffigurante la designer fondatrice della maison in video inediti firmati da Deborah Turbeville. Emozionante tributo ad un genio della moda. Un altro doveroso omaggio alla Rykiel ha sfilato sul catwalk, nei pull indossati dalle modelle in apertura della sfilata, recanti le lettere che compongono il nome Sonia. Una collezione ispirata ad una donna moderna e indipendente, che sdogana una nuova concezione di lusso, che fa rima con joie de vivre. Largo a pantaloni palazzo e volumi esageratamente oversize, quasi teatrali. Denim all over e suggestioni workwear nelle tute da lavoro, tra uniformi e caban dalle enormi maniche impreziositi da righe marinière d’ordinanza, che rappresentano da sempre la quintessenza dello stile Rykiel.

Dreamers, Torino ’17: la moda è innovazione

La moda è un oggetto culturale, non è solo mercato e marketing.
Lo afferma “Dreamers“, l’evento moda che si tiene dal 5 al 9 ottobre al Museo Ettore Fico di Torino nel quale è possibile esplorare la moda contemporanea attraverso esperienze di moda, vendita e conoscenza.
Rinnovare la moda non è un compito semplice, i protagonisti di questo progetto sono infatti coloro che possono attuare il concetto di innovazione, ovvero maestri, giovani talenti, pensatori, imprenditori e artisti.
Dreamers prevede inoltre una pluralità di contenuti che vede l’intreccio tra moda, arte, cinema e musica.


Tema di questa edizione è l’Imaginarium, cioè “quel variegato mondo visuale, formale e materico alla base di ogni linguaggio progettuale. Moodboard, archivio personale che, attraverso il montaggio di immagini e materiali eterogenei, dà vita alla creazione di una collezione, un marchio, un’opera, un racconto. Un luogo dove l’autore mette in scena un mondo speciale“, così come cita la descrizione dell’evento.


Già dalle 11:30 della mattina del 7 ottobre Stefania Ricci, direttore del Museo Salvatore Ferragamo, della Fondazione Ferragamo e ideatrice della mostra Tra Arte e Moda in scena a Firenze, pone un dialogo sui processi creativi che portano a un progetto di moda o a un’opera d’arte.
A seguire, dalle 14:30 alle 16:30, il Workshop “Piccoli sogni di carta” a cura della paper artist Caterina Crepax, con la quale si prende in considerazione il potere di riciclo della carta. Con essa, la possibilità di realizzare un gioiello o un accessorio come una borsetta o una stola.
Dalle 17:00 alle 19:00 con Silvia Bisconti, Benedetta Bruzziches, Maria De Ambrogio, designers in dialogo con Stefano Micelli, docente di Economia e gestione delle imprese – Università Ca’ Foscari di Venezia, si tiene l’incontro “La rivoluzione della moda nella moda“, con il quale esplorare la rapidissima evoluzione del modo di pensare, scegliere e acquistare che stravolge inevitabilmente i meccanismi della produzione.
Dalle 19:00 alle 21:00 si tiene, infine, l’evento “il rock è teatro: David Bowie tra scene e costumi” con lo scrittore Luca Scarlini. Si tratta di un percorso visivo che vede i look del genio della musica.


Dal mattino dell’8, 11:00 – 13:00, è possibile partecipare al workshop “Costruire atmosfere” con Serena Campelli, consulente di immagine e ricerca tessile e ideatrice del brand Diderot Maison.
Dalle 11:30 alle 13:30, quasi contemporaneamente al primo, si tiene il workshop “Esperienze tattili di Juta” con Carlotta Sadino, ideatrice del brand Atelier Carlotta Sadino.
Dalle 15:00 alle 17:00, invece, si tiene l’evento “Comunicare la moda oggi: prodotto, social media, autocelebrazione“, con Andrea Batilla, direttore di Vix e CEO di Italiana Marchi. Il percorso vede la nascita tradizionale dei brand e il loro sviluppo e crescita attraverso l’incremento e l’utilizzo dei social media.
Dalle 15:00 alle 17:30, il workshop “Unici e inimitabili Kimono” con Miroglio S.p.A. e TheColorSoup.
Dalle 15:30 alle 17:30, il workshop “Tanto di cappello” con Adriana Delfino, stilista con gli allievi del laboratorio Fashion&Design di ArtEnfant, in collaborazione con Lo Scarabeo Edizioni.
Dalle 17:00 alle 19:00, l’evento “Anna Piaggi. Lavorare con gli abiti come i pittori con tubetti di colore” con Alina Marazzi, regista, e Claudia Botta, docente di Costume per lo spettacolo – Accademia di Belle Arti di Bologna in dialogo con Salvo Bitonti, direttore Accademia Albertina di Belle Arti di Torino. L’evento esplora l’anima artistica della giornalista Anna Piaggi.
Dalle 19:00 alle 21:00, l’evento rock “L’ultima rivoluzione rock” con Luca De Gennaro, manager tv, giornalista, disc jockey.
Infine, dalle 20:30 alle 22:30, ancora una celebrazione alla giornalista Anna Piaggi con la visione del film “Anna Piaggi. Una visionaria della moda di Alina Marazzi” durante il quale intervengono la regista Alina Marazzi e Stefano Piaggi, presidente Associazione Culturale Anna Piaggi.


Il 9 ottobre si apre con il workshop “Forme possibili” con Paola Cappelletti_ MILLEMODI e Alessandra Ochetti_DUEPIGRECOERRE che si tiene dalle 11:00 alle 13:00.
Dalle 11:30 alle 12:30, l’evento “Moda è/o costume?” con Antonella Giannone, docente di Storia, teoria e sociologia della moda – Weißensee Kunsthochschule di Berlino in dialogo con Giulia Crivelli, giornalista ‘Il Sole 24 Ore’.
Dalle 15:30 alle 17:30, l’evento “La nascita di un cappello” con il designer Reinhard Plank.
Dalle 15:30 – 17:30, il workshop “Visibilidee” con Area Educativa MEF – Museo Ettore Fico nell’ambito di F@Mu – Giornata Nazionale delle Famiglie al Museo.
Dalle 17:30 alle 18:30, l’evento “Lettere a Yves” con Pino Ammendola, attore, adattamento scenico Roberto Piana, che rielabora le lettere a Yves Saint Laurent di Pierre Bergé.
Infine, dalle 19:00 alle 22:00, l’evento “Zero femminile: Amy Winehouse, Lady Gaga e Beyoncè” con Carolina Di Domenico, speaker e conduttrice TV in dialogo con Annarita Masullo, manager musicale, nel quale tema decisivo è la svolta femminile in fattore musicale.

Da Rick Owens sfilano ninfe avvolte da nuvole di tulle

Ci sono nomi che inevitabilmente monopolizzano l’attenzione delle settimane della moda: è certo il caso di Rick Owens, tra i nomi più attesi anche in quest’edizione della Paris Fashion Week. Lo stilista californiano, spirito libero e personalità ribelle, si apre ad orizzonti inesplorati: proprio lui, che si è sempre detto interessato al declino umano, stavolta non cede a facili input fatalisti ma si concede una inaspettata positività.

Ne scorgiamo traccia nell’uso del colore, tra le novità più eclatanti della collezione primavera/estate 2017. Fanatico del nero -declinato in tutte le sfumature e texture-, Rick Owens utilizza per la prima volta una palette cromatica che abbraccia diverse nuance, a partire dal porpora, dal blu al giallo acido, fino al ruggine. Un’innovazione notevole, dopo 21 anni di uso (e abuso) di monocromatico black all over. Lo stilista si è detto ispirato da Yves Saint Laurent e Christian Lacroix per quanto concerne l’uso dei colori. A dominare il défilé è la spirale, che compare anche sull’invito: un’immagine allegorica che evoca il concetto di rinascita.

Nella suggestiva cornice del Palais de Tokyo, avvolto dalla semioscurità, sfilano inedite silfidi, eteree ninfe avvolte da soffici nuvole di tulle. Quasi dei folletti, le creature evanescenti avanzano sul catwalk tra volumi scultorei e dettagli preziosi. Vaporose onde di tulle, simili a nuvole, o zucchero filato, creano caleidoscopici drappeggi attorno al corpo delle mannequin. Suggestive le impalpabili architetture dei capi che si alternano in passerella, tripudio di sartorialità nei pannelli lunghi che sbucano dalle gonne asimmetriche, mentre le decorazioni floreali sono di pelliccia.

Largo a volumi over sulle spalle, per capi sontuosi, da cui scendono mantelli interamente ricoperti di piume di marabù: cascate di seta e crine di cavallo delineano eccentrici e futuristici vortici, tra suggestioni high-tech e mirabile sfoggio di sapienza artigianale. Leggerezza è la parola d’ordine di un défilé dalle ispirazioni soavi e delicate. Le piume firmate Lemarié, direttamente prese in prestito dall’haute couture parigina, evocano suggestioni luxury. La colonna sonora del défilé, affidata alla voce suadente di Nina Simone, è la ciliegina sulla torta di una sfilata indimenticabile.

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(Foto: Madame Figaro)

BEAUTY – La NYFW detta nuovi canoni di bellezza . Ecco i testimoni della moda in rivoluzione

“Non dimenticate il tema della diversità razziale quando scegliete le modelle per le vostre sfilate”. Dichiarazione chiara e concisa della CFDA , la camera della moda americana , rivolta a tutti gli stilisti all’inizio di settembre, prima dell’avvio della recente fashion week di New York. Affermazione che ha dato sfogo al dibattito , attraverso i mezzi d’informazione e social , sulla predominanza di ragazze bianche, piuttosto omologate nell’aspetto e nell’etnia che calcano le passerelle di moda .


Winnie Harlow , rappresenta l’icona della modella inusuale per eccellenza . E’ stata una delle prime donne a sfilare senza vergogna per la sua “diversità” , che la resa idolo internazionale per il suo coraggio e testimonial del famoso brand Desigual .


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Desigual
Womenswear
Winter 2015 – 2016
Ready To Wear
New York
Generated by  IJG JPEG Library


Anche quest’anno la modella più famosa al mondo con la sindrome di down , Madeline Stuart , ha continuato ad abbattere le barriere con la sua apparizione al FTL MODA spettacolo per Hendrik Vermeulen Couture .


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ANDREW KELLY/REUTERS


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ANDREW KELLY/REUTERS


Shaholly Ayers , amputata appena sotto il gomito sul suo braccio destro , ha sfidato le probabilità , diventando una delle modelle più dinamiche d’America . Shaholly è apparsa in magazine di rilievo come GQ , US Weekly , Glamour.com e più recentemente durante la prestigiosa settimana della moda Mercedes – Benz di New York nel 2015 .


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shaholly-ayers-at-nyfw-with-3d-printed-bionic-arm-from-limbitless-solutions-photo-credit-kt-crabb-photography-4Shaholly Ayers at NYFW with 3D printed bionic arm from Limbitless Solutions, Photo credit KT CRABB PHOTOGRAPHY


Jude Hass è diventato il primo modello con la sindrome di down a sfilare per la New York Fashion Week.
L’adolescente texano ha avuto l’onore di aprire la presentazione della collezione della FTL Moda bambini . Il quindicenne ha cominciato a sfilare pochi anni fa , affiancato da un agente di talento specializzato nel rappresentare le persone con diverse disabilità .
“Sempre più persone con la sindrome di Down stanno sensibilizzando i Media e il grande pubblico “, ha affermato la mamma di Jude , Rachel Wolverton . ” E’ incredibile . Non ci sono parole per questo. E’ semplicemente fantastico “.


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Picture of Jude Hass @ NYFW


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Fox4news.com


Infine , uno dei casi più discussi durante la NYFW è la storia di una modella indiana sfigurata in volto dall’acido proprio in India , dove due anni fa ha subito gravi ustioni e ha perso un occhio a causa della folle gelosia del fratellastro e di altri due uomini .
Stiamo parlando della sorridente Reshma Quereshi , 19 anni , che ha aperto lo show FTL Moda accompagnata da applausi , in abito bianco con applicazioni ricamate dal designer indiano Archana Kochhar .
Quereshi non avrebbe mai pensato che sarebbe stato possibile andare all’estero , tanto meno sfilare a New York .
Ora rappresenta il volto di una campagna contro la vendita di sostanze corrosive usate per mutilare migliaia di donne e bambini ogni anno .
“Non riuscivo a credere che stava accadendo a me “, ha detto Quereshi circa il viaggio verso l’America . “In quel momento mi sono sentito estremamente felice”.


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Getty Images


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Quereshi with the actress Sunny Leone
Dailymail.co.uk



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Reuters


Aumentare la diversità in passerella è un obiettivo di FTL Moda : società di produzione che supporta i modelli con disabilità , costretti su sedie a rotelle , stampelle e amputati .
“Penso che questo è un potente strumento “, ha detto la fondatrice di FTL Moda Ilaria Niccolini . ” Penso che si possa fare un cambiamento in meglio , continuando a spingere i confini per aumentare la diversità nel settore moda e dello spettacolo . ”

Le eroine gotiche di Aganovich

Ha sfilato alla Paris Fashion Week Aganovich, con la collezione primavera/estate 2017. Ad aprire il suggestivo défilé un reading dell’opera “Suite Vénitienne” di Sophie Calle: in passerella sfilano eteree fanciulle dal fascino gotico. Più simili a creature evanescenti, fantasmi dall’eburneo incarnato si susseguono sul catwalk, tra fascinazioni che ricordano certi romanzi alla Wuthering Heights ed elementi vittoriani. Lugubre e travolgente, la donna Aganovich ricorda un’eroina romantica persa dentro stravaganti ruches e vestiti dal piglio imperiale. Atmosfera da caccia alle streghe, per rimandi alla Controriforma; un’adultera, un’emarginata, una figura sinistra che si aggira tra noi tormentando i suoi carnefici: questo sembra essere il mood prevalente nella sfilata. La palette cromatica passa dal bianco al rosso cardinalizio fino al nero. Ogni outfit che si sussegue sulla passerella si sposa a stivali in pelle. Numerosi i riferimenti storici, dal Puritanesimo in poi. Tripudio di porpora per jacquard sontuosi che impreziosiscono giacche e lunghi abiti simili a pepli. Mirabile gioco di contrasti tra vestigia classiche e tagli asimmetrici che strizzano l’occhio alla più audace sperimentazione contemporanea nei lunghi vestiti accollati, per una tra le più riuscite collezioni di Nana Aganovich e Brooke Taylor.

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(Foto: Madame Figaro)

Grinta floreale da Isabel Marant

Ha sfilato nell’ambito della Paris Fashion Week la collezione primavera/estate 2017 di Isabel Marant. Aria nuova in passerella, per volumi over e citazioni sporty-chic. Il brand francese, passato al fondo Montefiore Investment, coniuga il romanticismo di pattern floreali alla grinta di proporzioni cocoon e materiali techno. Sfilano capispalla come bomber imbottiti dalle spalle oversize, addolciti da iper femminili fusciacche a strizzare il punto vita in modo strategico: ricordano l’obi giapponese da indossare sopra il kimono. Sulla passerella fa capolino una sorta di bustier a conferire un tocco sexy anche alla tuta da lavoro. Suggestioni working e tocchi mannish dominano, tra colori scuri e stampe effetto camouflage in chiave floreale. Una femminilità contemporanea arricchita di romanticismo, per le micro shirt e le gonnelline o i top monospalla impreziositi da strategiche rouches. Largo a raincot metallici e baggy pants per citazioni boyish. Non mancano i must have da sempre proposti dall’estetica della stilista francese: ecco i pantaloni a vita alta con fascia corsetto e i capispalla che sembrano rubati all’armadio di lui. Parata di top in passerella, dall’onnipresente Gigi Hadid a Doutzen Kroes.

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(Foto: Madame Figaro)

La donna robotica di Chanel

Occhi puntati a Parigi sulla collezione primavera/estate 2017 di Chanel, che ha sfilato nella penultima giornata della settimana della moda. Kaiser Karl guarda al futuro, in un Grand Palais allestito per l’occasione alla stregua di un “Data Center Chanel” dalle suggestioni spaziali. In un groviglio di cavi e fibre ottiche, spunta il data center che incapsula vite e segreti degli utenti Google o Facebook: Lagerfeld si arrende all’era digitale, per un défilé 3.0. Il futuro è qui, questo il leitmotiv della sfilata.

La donna che calca la passerella assomiglia ad un freddo robot ed indossa caschi spaziali sopra il tailleurino bon ton in tweed, iconico capo simbolo della maison francese. Largo poi a stampe psichedeliche e colori al neon, per una moda fluttuante nei volumi, come negli impalpabili maxi dress. Largo a top lingerie e pantaloni impreziositi da caleidoscopici giochi cromatici. Non manca la maglieria jacquard mentre la lana bouclé, capo passepartout del brand, viene rivisitata. Freschezza sembra essere la parola chiave, in una collezione che inaugura un’estetica nuova.

Suggestioni funky e pop si intersecano nei dettagli, come i berretti Basket Cap. Allure youth anche nelle t-shirt e nei jeans, da indossare con camicie in seta. Non mancano citazioni d’autore come nelle collane iconiche, nelle cinture con camelia e negli orecchini con la doppia c, omaggio a Mademoiselle Coco, ça va sans dire. Mood da space oddity nell’irriverente clutch a forma di robot, che si preannuncia già incontrastata it bag della prossima stagione estiva.

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(Foto: Madame Figaro)

I migliori backstage di Milano Moda Donna: Au Jour le Jour

Il femminismo e la ribellione sono stati il fil rouge che ci ha condotti di sfilata in sfilata valorizzando la tendenza al fare squadra, dentro e fuori le passerelle.

Au Jour le Jour diventa una confraternita di metà Ottocento, i cui ideali, ancor prima dei moti di ribellione per l’indipendenza delle donne, sono la libertà di espressione e la condivisione di contenuti artistici e letterari.

Il vittoriano esplode nella location di Via Senato e trasporta in un universo parallelo dal sapore country dove, tra picnic e attività all’aperto, perfetti per indossare abiti e grembiuli con pattern vichy e delicati micromondi floreali, ci si confronta divertendosi.

Tra stemmi e mascotte il romanticismo dalla forte identità viene abbinato ai codici identificativi del brand come lo street e lo sporty style, i tessuti tecnici e le paillettes.
La divisa Au Jour le Jour diventa, quindi, ultra femminile e fancy per lasciare un interessante segno nelle tendenze della prossima stagione.

Fashion editor Alessia Caliendo
Video director Andrea Bertolotti

La sensualità vitaminica di Alexis Mabille

Colorata, versatile ed eclettica la collezione primavera/estate 2017 di Alexis Mabille, che ha sfilato nell’ambito della settimana della moda parigina. Una sensualità inedita, che integra elementi dichiaratamente sportswear a suggestioni etniche. In una palette cromatica vitaminica sfilano capi fluttuanti e sofisticati: largo a vestiti che esaltano la femminilità, silhouette che enfatizzano le curve e volumi che creano iperbolici contrasti. Una collezione pensata per una donna sportiva e giovane, che osa con i colori, perfetti per esaltare la bellezza della stagione estiva: ecco quindi alternarsi sul catwalk giallo lime, rosso e bianco, per capi che coniugano la più classica femminilità a dettagli sporty-chic, come le sneakers ai piedi. Tripudio di righe per tuniche dall’aria esotica, arricchite dai gioielli etnici, come le collane. Vezzi tipicamente femminili nelle ruches che impreziosiscono le spalle nude.

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(Foto: Madame Figaro)