Manolo Blahnik elimina le precollezioni

Rivoluzione in casa Manolo Blahnik: il creatore delle scarpe più amate da Carrie Bradshaw si prepara a sconvolgere le collezioni. Da gennaio 2017 il brand presenterà quattro collezioni l’anno: primavera, estate, autunno ed inverno, che saranno consegnate rispettivamente a gennaio/febbraio, aprile/maggio, luglio/agosto e ottobre/novembre.

Lo stilista dice addio alle precollezioni, proponendo un nuovo modello di consegna: una rivoluzione che abbraccia le esigenze dei clienti, dal momento che le consegne seguiranno le esigenze stagionali dei consumatori. Non troveremo più sandali in inverno o stivali in estate, ma sarà delineato un calendario ben preciso che permetterà al consumatore una scelta molto ampia di proposte e modelli.

Il designer, nato a Santa Cruz de la Palma nelle Isole Canarie da padre proveniente della Repubblica Ceca e madre spagnola e cresciuto in una piantagione di banane, aprì il suo primo negozio nel 1973 a Chelsea, Londra. Le sue scarpe, divenute in breve iconiche, sono tra le più amate dalle star. Sdoganate in Sex and the City e divenute protagoniste della cultura pop, le scarpe Manolo Blahnik sono dei pezzi unici amatissimi da celebrities e dive contemporanee.

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Le cover per smartphone firmate dagli stilisti

Natale si avvicina sempre più e tante sono le idee regalo per chi è ancora indeciso: a dominare ancora una volta nella classifica dei regali più ambiti è la tecnologia e gli accessori per smartphone e tablet si rivelano anche quest’anno i must have da regalare a chi vogliamo bene.

E tante sono le idee che vengono dalla moda: gli stilisti propongono infatti cover per smartphone e iPhone declinate in diversi modelli: coloratissime e con logo in vista, o più sobrie e minimal, declinate in pattern cromatici originali e sofisticati, le custodie per smartphone costituiscono il regalo perfetto per gli amanti della moda.

Dalle stampe evergreen come quella proposta da Louis Vuitton alla doppia G di Gucci, declinata in chiave fantasy fino alle fantasie scelte da Hermes, che propone una custodia multi tasche perfetta per contenere anche carte di credito e biglietti da visita: tantissimi sono i modelli proposti per questa stagione.



E se la cover firmata Chanel è in candido tweed rosa baby con tanto di tracolla a catena, Prada adotta invece un mix & match florealea in chiave liberty. Il regalo perfetto per autentiche fashioniste.

Max Mara conquista Shanghai

Max Mara sceglie Shanghai per presentare la collezione pre-fall 2017, dal suggestivo titolo Monopolis. Nella cornice dello Shanghai Exhibition Center ha sfilato una capsule collection esclusiva composta da 11 pezzi, sullo sfondo di un’installazione realizzata da Liu Wei, uno degli artisti più importanti dell’arte cinese contemporanea.

Anche Max Mara aderisce alla filosofia del “see now buy now”: i capi che hanno calcato la passerella sono infatti già disponibili sul sito maxmara.com e in 45 flagship store. Presenti al défilé oltre mille ospiti, che hanno ammirato una collezione che celebra l’artigianalità italiana proiettandola in una dimensione metropolitana dai rimandi quasi onirici: è una citta futurista quella che accoglie la donna Max Mara, moderna valchiria che sfila tra citazioni urban, sulle note di Johnny Dynell.

In passerella tripudio di capispalla sofisticati dal sapore classico, declinati nei colori iconici della maison (nero, cammello e bianco) ma anche in texture inedite, che spaziano dal jacquard al trompe l’oeil. Sinuosa femminilità nei cappotti in cashmere, cammello e alpaca con cintura in vita e spalle importanti, suggestioni romantiche negli abiti con ruches. Trionfo di alta sartorialità nelle tute e nei pantaloni.

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La metropoli si incontra con l’arte visionaria di Liu Wei, che immagina un luogo ideale, una moderna metropoli sospesa in una dimensione atemporale: la tradizione si unisce alla tecnologia, tra stoffe lavorate ed impreziosite da dettagli geometrici e le citazioni urban tanto care a Wei, già autore nel 2005 di opere fortemente critiche come Love it! Bite it! e Don’t Touch.

«Il ruolo della donna in Cina è ormai uguale a quello internazionale» ha dichiarato l’artista 53enne. «Ho personalmente curato She, mostra d’artiste femminili, numerose le cinesi. Avendo diretto molte gallerie non posso sopportare la mancanza d’evoluzione. E la mia passione per l’arte si tramuta naturalmente in un desiderio di condivisione, riconoscimento e di una precisione che, in questi capi, risiede nell’esattezza del taglio: un abito fatto per attrarre lo sguardo ha spesso una linea impeccabile».

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Addio al concorso Its

Addio ad Its, concorso per giovani talenti della moda, da 15 anni a questa parte appuntamento annuale per talenti in erba. L’edizione 2017 del format, che aveva sede a Trieste, non si terrà. A darne notizia la fondatrice Barbara Franchin.

Una brutta notizia per l’Italia della moda, che offre ben poche chance alle future generazioni di designer. Nato nel 2002, Its vantava partner come Diesel e Swarovski: un successo senza precedenti per il concorso, che ha visto partecipare concorrenti provenienti da 1.500 scuole di 80 Paesi diversi e che ha visto nascere talenti del calibro di Demna Gvasalia e Peter Pilotto.

“Pur avendo lavorato assiduamente per la realizzazione delle 16esima edizione, il fundraising è stato meno fruttuoso di quello degli scorsi anni”, così si legge in una nota diffusa dal comitato organizzativo di Its. “Le risorse che abbiamo raccolto non sono sufficienti per raggiungere la qualità e il livello che abbiamo garantito in ognuna delle 15 passate edizioni. Non è mai stato un compito facile. In quindici anni abbiamo raccolto 16 milioni di euro per Its, 80% dei quali da aziende private”.

(Foto: D Repubblica)
(Foto: D Repubblica)


E se all’estero i concorsi costituiscono una delle principali occasioni per scoprire nuovi talenti -basti pensare alla Francia con Andam, Hyères e Lvmh Prize, o alla Gran Bretagna con i British Fashion Awards- in Italia dovremo accontentarci d’ora in acanti di Who is On Next?, il concorso organizzato da Altaroma con Vogue Italia, e Mittelmoda.

(Foto cover: Vogue)

Haute couture parigina: Atelier Versace grande assente

Cambio di rotta nel calendario dell’haute couture parigina. Atelier Versace non sarà presente durante le sfilate dell’alta moda: la collezione haute couture della maison della Medusa sarà presentata dal 22 al 24 gennaio 2017 in una veste inedita.

In concomitanza con la kermesse dell’haute couture parigina, che avrà luogo dal 22 al 26 gennaio, la collezione primavera/estate 2017 Atelier Versace sarà presentata al pubblico attraverso appuntamenti privati dedicati a top client, stampa internazionale e celebrity.

Il brand della Medusa, che ha incantato l’ultima edizione dell’haute couture di Parigi con una collezione che celebra l’estetica primigenia di Versace, esce questa volta dal calendario ufficiale. Una notizia che giunge inaspettata: Atelier Versace era solita inaugurare la settimana della couture, sfilando nella serata di domenica: ora questo spazio è stato invece assegnato a Maison Rabih Kayrouz.

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Breil Stones: il fascino delle gemme si unisce all’acciaio

Non solo acciaio per Breil: il brand di gioielli crea una nuova collezione. Protagoniste assolute saranno le pietre: Breil Stones vedrà un inedito connubio tra acciaio e pietre preziose. La pietra verrà attratta dal gioiello grazie ad un meccanismo ad aggancio rapido caratterizzato da un magnete.

Suggestioni preziose e sofisticate nella nuova collezione, per anelli e bracciali dallo charme unico: il fascino delle pietre semipreziose (ametista, quarzo, agata) si unisce alla solidità dell’acciaio, per incastri unici. Non solo eleganza ma anche personalizzazione: tante sono infatti le combinazioni possibili, attivabili attraverso un configuratore che sarà consultabile online sul sito del brand. La pietra ad incastro può essere cambiata svariate volte: sono infatti previste fino a duemila diverse combinazioni.

Diverse finiture (lucido, satinato e con trattamento IP rose) e dettagli preziosi, come le pietre con pavé di zirconi taglio brillante incastonati a mano, caratterizzano la nuova collezione Breil Stones. Il fascino delle gemme si unisce alla tecnologia, in una collezione ricca di spunti: le pietre sono realizzate in due diverse dimensioni e in tre tagli pensati ad hoc per Breil. Inoltre è stata brevettata anche una forma Breil, simbolo dell’unicità della collezione. Da non perdere.

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Philipp Plein contro Dolce & Gabbana: è guerra

Una inedita querelle è sorta su Instagram: protagonisti Philipp Plein e Dolce & Gabbana. Lo stilista tedesco ha postato una foto in risposta ad un’accusa lanciata da Dolce & Gabbana: il duo di stilisti ha mandato una raccomandata all’azienda tedesca, accusandola di aver tentato di reclutare dal loro punto vendita di via della Spiga i sales assistant più qualificati.

Philipp Plein avrebbe proposto al personale senior della boutique lo stesso ruolo nel nuovo negozio di Corso Venezia 7, che aprirà i battenti alla fine del 2016. Lo stilista si sfoga attraverso una foto, che testimonia gli accesi toni della diatriba che vede contrapposte le due maison.

Plein afferma di aver ricevuto una “love letter”, postando la foto della lettera in questione e commentando con decisione. Tra i sostenitori di Plein anche Flavio Briatore. Non la pensano così Domenico Dolce e Stefano Gabbana, che intimano lo stilista a stare lontano dal personale delle loro boutique.

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Barbie: 20 designer creano una collezione per Yoox

Collaborazione inedita tra YOOX e Barbie: la bambola più amata dai collezionisti diviene modella d’eccezione per 20 designer internazionali. Barbie Global Beauty è una collezione esclusiva, frutto della collaborazione tra Vogue Talents e Mattel: la bambola, incarnazione del glamour, viene ora vestita da 20 designer che ne hanno curato il look, il make-up e lo styling. I proventi della collezione saranno destinati al FAI (Fondo Ambiente Italiano) per la ricostruzione della chiesa di Arquata del Tronto, colpita dal terremoto dello scorso 24 agosto.

Icona di stile globale, dal 2016 Barbie è disponibile in 4 diverse forme del corpo: original, curvy, petite e tall, (originale, alta, formosa e minuta), in 7 diverse tonalità di pelle, con ben 22 colori degli occhi e 24 acconciature diverse. Il team creativo del Design Centre di Mattel a ElSegundo ha prodotto queste Barbie che saranno disponibili in esclusiva sulla piattaforma Yoox.com.

I venti designer si dividono in dieci nomi già noti e dieci giovani talenti: tra i designer di successo Aquilano•Rimondi, Simone Rocha, Stella Jean, Au Jour Le Jour, MSGM, Paula Cademartori, Gabriele Colangelo, Marco de Vincenzo, Paul Andrew e Max Kibardin. Le dieci promesse vedono invece Coliac, Arthur Arbesser, Giancarlo Petriglia, COMEFORBREAKFAST, Tak.Ori, Leitmotiv, CO|TE, DaizyShely, AngelosBratis e Piccione.Piccione.

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Pitti torna a sfilare alla Sala Bianca

Ritorno al passato per Pitti: Stefano Ricci riapre la Sala Bianca di Palazzo Pitti, che negli anni Cinquanta tenne a battesimo la rinascita della moda italiana. Il prossimo 11 gennaio lo stilista riaprirà la storica location, nel 45esimo anniversario della maison fiorentina di abbigliamento maschile made in Italy: Stefano Ricci nel 2017 celebra l’importante anniversario sfilando nella prestigiosa location.

Correva l’anno 1952 quando la Sala Bianca cominciò ad accogliere le sfilate. L’operazione venne condotta da Giovanni Battista Giorgini: da allora la Sala Bianca divenne crocevia di buyers e mannequins. Nel 1965 Giorgini abbandonò la direzione della sfilate e l’ultimo défilé che ebbe luogo nei sontuosi saloni della Sala Bianca risale al 1982.

“È un passo importante nel rinnovato dialogo tra arte e moda -ha commentato Eike Schmidt, direttore delle Gallerie degli Uffizi- ed un’iniziativa che dal punto di vista storico è coerente con il luogo stesso, la Sala Bianca di Palazzo Pitti, che nel 1952 ospitò la prima sfilata”.

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Ad illustrare il percorso della moda italiana dagli anni Cinquanta ad oggi una mostra fotografica, che avrà luogo a Palazzo Pitti durante Pitti Uomo. “È per me un onore e una responsabilità riportare nel circuito della moda la Sala che ha rappresentato la nascita della moda Italiana, il luogo dove tutto è iniziato”, ha dichiarato Stefano Ricci.

Addio ad Anna Gaddo, regina della moda trentina

Si è spenta all’età di 81 anni Anna Gaddo, stilista trentina con la passione per l’arte sartoriale. Dal suo atelier la moda trentina divenne famosa a livello nazionale: una lunga carriera iniziata negli anni Sessanta la portò da Barbaniga di Civezzano alle passerella di Roma, Milano e Parigi.

Fieramente autodidatta, la stilista si affermò anche all’estero, dove vestì tra gli altri la moglie dello Scià di persia. Le sue collezioni hanno sfilato a nomi come Valentino, Gattinoni, Mila Schon. Dopo essere entrata ufficialmente nella moda nel 1969, nel 1972 inaugura il suo atelier a Trento. Nel 1973 ricevette il riconoscimento a commendatore della Repubblica e l’anno seguente entrò a far parte della Camera Nazionale dell’Alta Moda Italiana, inserita nel 1977 ufficialmente in calendario.

Una vita spesa per la moda, insieme alla figlia Cristina, da 35 anni sua preziosa collaboratrice. Anna Gaddo diceva: «Nel mio lavoro l’importante è lavorare per se stessi e sperare, ma soltanto sperare che il tuo prodotto piaccia agli altri. Concepisco le sfilate come una mia soddisfazione personale intima». «Attenzione, l’ispirazione di un artista è come la dea bendata. Bisogna coglierla al volo. È un cerbiatto che vedi e che, in un attimo s’infila nel bosco per riapparire soltanto dopo alcuni giorni». Sei mesi fa l’inizio della malattia che l’ha portata via.

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Asics è il nuovo sponsor della Iaaf

È Asics il nuovo sponsor ufficiale dell’International Association of Athletics Federations (Iaaf), l’organizzazione mondiale dedicata all’atletica. Asics, colosso dell’abbigliamento sportivo, diviene partner ufficiale dell’associazione: l’accordo dovrebbe durare tre anni con la possibilità di essere prolungato. Il noto brand giapponese prende il posto di Adidas, che nel 2008 aveva firmato con la Iaaf una partnership della durata di 11 anni: ma il contratto, del valore di circa 33 milioni di dollari, è terminato con tre anni di anticipo.

La nuova intesa siglata consentirà al marchio di abbigliamento sportivo di ottenere ulteriore visibilità a livello internazionale, attraverso i più importanti eventi mondiali di atletica, a partire dagli Iaaf World Championships di Londra (4-13 agosto 2017) e gli Iaaf World Championships di Doha, in Qatar, nel 2019.

Sebastian Coe, il presidente della Iaaf, ha commentato così la partnership: “L’atletica globale oggi inizia un nuovo capitolo basato sulle solide fondamenta di un governo moderno e su una rinnovata determinazione a proteggere e promuovere gli atleti puliti. Siamo lieti di aver attirato l’attenzione di Asics, un designer e produttore di abbigliamento sportivo di livello mondiale, che in qualità di nostro ultimo Official Iaaf partner condividerà questo nuovo viaggio con noi. Questo accordo rappresenta un importante endorsement per un futuro luminoso per l’atletica, la cui universalità e diversità la rende un partner naturale per una società globale come Asics. Siamo entusiasti di avere al nostro fianco un partner che condivide con noi le strategie che guardano ad un sport giovane e innovativo, e vogliono promuovere valori che parlano di concorrenza equa e – conclude – vita sana”.

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Il numero uno dell’azienda nipponica, Motoi Oyama, ha dichiarato: “Sono felice di avere l’onore di supportare la Iaaf come partner ufficiale. Noi di Asics confidiamo di saper sviluppare prodotti eccellenti e di poter così contribuire alla crescita del mondo dello sport nel suo complesso attraverso il sostegno dell’atletica in tutto il mondo in qualità di partner ufficiale della Iaaf”.