Mellow Yellow apre al prêt-à-porter

Da tredici anni a questa parte Mellow Yellow è un punto di riferimento per amanti delle scarpe: il brand, facente parte del gruppo Eram, ha consolidato uno stile ed un’immagine chic e sofisticata, per collezioni ricche di fascino. Ora la svolta: il marchio di calzature inizierà ad espandersi anche nel prêt-à-porter. A gennaio 2017 saranno rivelati i primi modelli, nell’ambito del salone Who’s Next di Parigi.

Una nuova sfida per Mellow Yellow: il brand mira a diventare un marchio globale, come riferito dalla direttrice Magali Blanc, che ha dichiarato: “Il primo asse di sviluppo di Mellow Yellow è naturalmente il prêt-à-porter. Un universo facile da affrontare, visto il forte DNA del brand. Non escludiamo di estendere ulteriormente la nostra offerta firmando delle licenze, soprattutto nei campi della profumeria, della valigeria e degli occhiali”. Proprio Blanc ha concepito la nuova linea di womenswear, insieme a due stilisti freelance.

La collezione si compone di 120 capi declinati in tinte fluo e pattern ricercati: prevale un mood gioioso, lo stesso che caratterizza il brand fin dalla sua nascita. Correva l’anno 2004 quando Bruno Van Gaver fondava il marchio, il cui target privilegiato è costituito dalle giovani parigine: femminilità sofisticata e tripudio di quello stile à la parisienne che da sempre si distingue come sinonimo di eleganza. La linea di abbigliamento di Mellow Yellow, che sarà prodotta in Portogallo, si ispira a marchi come Sessùn, Des Petits Hauts o Sézane.

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Lo stile parisien tipico di Mellow Yellow


La distribuzione vedrà un e-shop e una solida presenza in numerosi negozi multimarca, anche all’estero. La collezione sarà svelata in anteprima nel corso del salone Who’s Next, a fine gennaio 2017: qui saranno presentati i primi modelli di prêt-à-porter per l’autunno-inverno 2017/18.

Oscar de la Renta celebrato in una serie di francobolli

A due anni dalla sua scomparsa, Oscar de la Renta viene ricordato in una serie di francobolli made in Usa: il celebre couturier statunitense sarà protagonista di una serie di francobolli che saranno diffusi nel corso del 2017. Un omaggio al genio di origine dominicana, che nel corso della sua carriera ha vestito dive di Hollywood e First Ladies, da Nancy Reagan a Laura Bush.

La collezione, che sarà composta da 11 pezzi, è stata realizzata dall’art director Derry Noyes e comprenderà alcuni ritratti in bianco e nero dello stilista e dieci dettagli iconici ripresi dai capi più famosi disegnati da Oscar de la Renta. Nato a Santo Domingo il 22 luglio 1932 da madre dominicana e padre portoricano, il giovane Oscar al compimento della maggiore età si trasferisce in Spagna: qui studia presso l’Accademia di San Fernando di Madrid.

Proprio la Spagna e l’Europa influenzano profondamente la sua formazione: qui Oscar inizia ad avvicinarsi al mondo della moda lavorando in alcune case di moda. Successivamente si trasferisce a Parigi, dove lavora presso Lanvin, come assistente di Antonio Castillo. Nel 1963 diviene designer di abbigliamento per Elizabeth Arden, mentre disegna scarpe e accessori per Brittany Rosano. In questo periodo inizia la sua amicizia con Anna Wintour, celebre direttrice di Vogue America.

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Oscar de la Renta nacque a Santo Domingo nel 1932


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Uno dei modelli Oscar de la Renta indossati da Carrie Bradshaw in “Sex & the City”


Divenuto uno dei designer più amati degli Stati Uniti, tante sono le star che sdoganano le sue creazioni, a partire da Sarah Jessica Parker, la Carrie Bradshaw di Sex & the City, innamorata dei capi dello stilista. Nel 2001 Oscar de la Renta presenta la sua collezione di accessori, che include tra le altre cose scarpe e borse. Dopo aver coniato il neologismo di “fashion victim” e aver impresso con il suo stile un tassello fondamentale della moda made in USA, il designer è scomparso nell’ottobre 2014 all’età di 82 anni.

Yoox crea una vetrina dedicata al mondo Disney

Inedito connubio Disney-Yoox per uno store online che vi aiuterà a tornare bambini: da oggi nasce una nuova piattaforma su Yoox.com, interamente dedicata al mondo di Disney. Largo ad abbigliamento, accessori, scarpe e complementi di design realizzati da diversi brand: l’ispirazione è una sola, il mondo di Disney, Disney•Pixar, Star Wars e Marvel.

Collaborazioni esclusive che traggono ispirazione dai cartoon che hanno contraddistinto la nostra infanzia: dalle clutch firmate Olympia Le Tan ed ispirate ad Alice nel Paese delle Meraviglie ai maglioni di Kenzo raffiguranti i personaggi de Il Libro della Giungla, fino alle scarpe di Vans ispirate a Toy Story o, ancora, agli orologi Nixon che omaggiano Star Wars: sulla piattaforma di shopping online ideata da Federico Marchetti sarà possibile trovare un’area apposita dedicata a Disney.

Le nuove collezioni create in esclusiva includeranno i prossimi film: tripudio di creatività e full immersion nel colore per la piattaforma di shopping online, che unisce i maggiori designer del momento in un progetto esclusivo. Non solo shopping ma anche lifestyle: su Yoox sarà infatti presente una interessante vetrina di contenuti editoriali pensati appositamente per celebrare il magico mondo Disney, le avventure di Star Wars e i fumetti della Marvel.

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L’esclusiva partnership prevede articoli di alta moda, sportswear, scarpe, borse ed accessori, ma anche pezzi di design per arredare la casa con stile: Federico Marchetti, fondatore di Yoox e amministratore delegato di Yoox Net a Porter Group, ha dichiarato: «La fantasia di Disney è stata per me una grande ispirazione quando ho ideato Yoox nel 1999 ed è un enorme piacere per me poter combinare oggi il brand senza tempo Disney e lo spirito innovativo di Yoox, portando ai nostri clienti contenuti creativi e prodotti difficili da trovare». Disney come Yoox amano «rompere gli schemi creando design non convenzionali» e «portare la creatività a un livello completamente nuovo».

È morta Franca Sozzani, celebre direttrice di Vogue Italia

È scomparsa improvvisamente oggi, all’età di 66 anni, Franca Sozzani, storico direttore di Vogue Italia. Una notizia che giunge del tutto inaspettata: Franca Sozzani era malata da un anno, ma pochissimi sapevano. A comunicare la sua scomparsa Jonathan Newhouse, Chairman e Chief Executive della Condé Nast: “la notizia più triste che abbia mai dovuto comunicare”, così Newhouse ha commentato la morte della fashion editor. Solo pochi mesi fa il figlio Francesco Carrozzini presentava il documentario a lei dedicato, Chaos and Creation, durante l’ultimo Festival del Cinema di Venezia. L’ultima apparizione circa tre settimane fa, a Londra, durante la premiazione del British Fashion Council: Franca Sozzani è salita sul palco accompagnata da Tom Ford per ricevere lo Swarovski Awards for Positive Change.

Nata a Mantova il 20 gennaio 1950, Franca Sozzani dopo il diploma al liceo classico Virgilio, si laurea in Lettere e Filosofia presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore. Appassionata di moda fin da giovanissima, ha iniziato la sua carriera lavorando nella redazione di Vogue Bambini, testata creata nel 1973, che la assunse dopo che lei rispose ad un annuncio. La ragazza ha carattere: curiosa e versatile, fiuta le tendenze e non teme di esprimere se stessa attraverso il suo lavoro. «Sì che sono una vincente! Non perché sia presuntuosa, ma perché tutte le mie idee hanno avuto successo», così amava parlare di sé, forte di una carriera piena di successi. «Ho deciso che volevo lavorare e fare la stylist e ho preso subito tutto sul serio. Oliviero Toscani racconta sempre che ero “una deficiente puntaspilli vestita Saint Laurent”».

Intanto, all’età di 22 anni, Franca Sozzani convola a nozze, salvo separarsi dopo appena tre mesi, mentre è in attesa del primo figlio. Nel 1980 diventa direttore di Lei e, tre anni più tardi, dirige anche Per Lui, versione maschile della testata. Nel 1988 la svolta che le ha cambiato la vita: la fashion editor diviene direttrice di Vogue Italia, la Bibbia della moda, incarico che manterrà fino alla fine. Con lei Vogue sbarca su internet: nel febbraio 2010 il lancio di Vogue.it, il primo portale al mondo intestato alla celebre testata. Franca Sozzani ama provocare: per lei la moda non è fatta solo di lustrini e paillettes e tanti sono i temi che ha trattato dalle pagine patinate di Vogue. Audace e controcorrente, tante volte Newhouse minaccia di licenziarla, perché quella sua esuberanza non attira simpatie. Indimenticabile il servizio contro il razzismo, interamente con modelle di colore, pubblicato su Vogue nel luglio 2008, o ancora lo shooting contro gli orrori derivanti dall’abuso di chirurgia estetica. Fu lei a volere sulla cover di Vogue Italia un gruppo di modelle curvy, sdoganando quella che sarebbe poi diventata una tendenza. E fu ancora lei a battersi per una moda che guardasse anche ai giovani talenti, grazie all’istituzione del concorso Who’s On Next.

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Franca Sozzani era nata a Mantova il 20 gennaio 1950


Personalità granitica e stile invidiabile, Franca Sozzani dall’ottobre 2006 ha assunto la direzione anche de L’Uomo Vogue e successivamente di Vogue Gioiello e Vogue Accessory. Inoltre è stata direttrice editoriale della casa editrice Condé Nast per l’Italia e, dal marzo 2013, presidente della Fondazione IEO Istituto Europeo di Oncologia. Nel 2015 è stata nominata direttrice responsabile di tutti i periodici in lingua italiana con il marchio Vogue, di Vogue Sposa e Vogue Gioiello.

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Franca Sozzani era direttrice di Vogue Italia dal 1988


Considerata da Valentino Garavani “la più grande editor del mondo”, Franca Sozzani non ha mai temuto le critiche e ha sempre risposto con orgoglio ed eleganza dalle pagine del suo blog. «Felice di piacervi e non», scriveva. «Non si può sempre piacere a tutti e soprattutto non si deve». Caparbia e fiera, ma anche riservata e discreta, molto della sua personalità era stato rivelato nel documentario del figlio, Francesco Carrozzini. «Il successo ce lo si guadagna, oserei dire ce lo si inventa. Niente arriva per caso anche se la fortuna di cadere al posto giusto, nel momento giusto, con la persona giusta agevola parecchio. Ma la sorte, si sa, è alterna. Non è proprio la base su cui costruire il proprio successo. Il talento, il tuo, è la vera forza». «Franca mi ha insegnato a rompere le regole e a uscire dal mondo borghese della moda», ha dichiarato il fotografo Bruce Weber.

Franca Sozzani se n’è andata in punta di piedi oggi, 22 dicembre 2016, dopo aver combattuto per più di un anno contro una malattia incurabile. Pochissimi erano a conoscenza della sua battaglia: anche se le sue apparizioni pubbliche si erano diradate, la direttrice di Vogue aveva presenziato alle ultime settimane della moda e a qualche evento che la vedeva protagonista. Impegnata anche nel charity, dal 2014 era ambasciatrice Onu per il programma alimentare e dal 2013 presidente della Fondazione Ieo, Istituto Europeo di Oncologia. Il prossimo 20 gennaio avrebbe compiuto 67 anni. «Ma qualche volta, per favore, give me a break», così Franca chiudeva, sette anni fa, uno dei suoi post, sempre pronta al dialogo anche con chi non l’amava. Con lei scompare un tassello fondamentale della storia della moda.

Emily Di Donato è il volto della Christmas Collection Yamamay

Volto perfetto incorniciato da rossetto rosso lacca e fisico da pin up per Emily Di Donato: la top model di origine italiana è il volto scelto da Yamamay per la Christmas Collection 2016.

Una sensualità raffinata e suggestioni natalizie caratterizzano la collezione firmata dal colosso della lingerie: negli scatti della campagna pubblicitaria, firmati da Giovanni Gastel, le curve sinuose di Emily Di Donato interpretano con eleganza completini sexy e sofisticati.

Capi provocanti che si tingono di rosso per celebrare le festività natalizie: tripudio di rosso fuoco e rosso rubino per perizomi, push-up, balconcini impreziositi da dettagli come fiocchi, strass, perle e pendagli. Largo alla magia di tessuti glitterati con effetto bondage e inserti in pizzo per i body. La top model statunitense, che vanta origini italiane, è stata volto Guess e vanta uno stuolo di follower su Instagram (1 milione): accanto a lei protagonista della campagna anche Desirè Cordero, modella spagnola emergente.

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Il primo pop up store di Louis Vuitton

Louis Vuitton inaugura a Milano il primo pop up store per uomo in Italia. Dedicato esclusivamente all’uomo, il primo pop up store vedrà la luce a Brera, in via Fiori Chiari. Lo store, che resterà aperto dal 14 al 29 gennaio, è dedicato esclusivamente all’universo maschile e ospiterà la collezione uomo per la Primavera-Estate 2017.

La linea è caratterizzata da suggestioni tribali: un omaggio all’Africa e all’arte dei Fratelli Chapman, autori di quattro stampe iconiche raffiguranti animali attorcigliati sullo sfondo del motivo Monogram di Louis Vuitton. La collezione, disegnata da Kim Jones -Direttore Artistico dell’Uomo- celebra il safari, interpretato però da un gentiluomo.

Suggestioni tratte dal Punk londinese si uniscono a stampe zoomorfe che riportano il manto degli animali sul ready-to-wear, negli accessori e nella pelletteria: l’occhio di un viaggiatore si traduce in stampe preziose che omaggiano il continente africano, con la sua magia e le sue tradizioni uniche.

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Coach festeggia 75 anni con una capsule collection

Coach House festeggia il 75esimo anniversario con una capsule collection esclusiva. Protagonista assoluto è Rexy The Coach Dinosaur, il piccolo dinosauro diventato la mascotte del brand. Raffigurato su giubbotti, maglie e borse, l’iconico dinosauro domina la capsule collection del brand.

Per celebrare l’anniversario il brand ha organizzato anche una sfilata: all’evento, che si è svolto a New York, hanno preso parte numerose celebrities, da Drew Barrymore e Dree Hemingway a Zoe Kravitz. In passerella hanno sfilato le collezioni Menswear Autunno 2017 e Womenswear Pre-Fall.

Suggestioni spaziali dominano nella limited edition, insieme ad ispirazioni tratte dalla Grande Mela: è New York ad ispirare Stuart Vevers, Executive Creative Director di Coach. Il designer inglese ha attinto ad un immaginario tipicamente americano, intriso di valori come l’ottimismo e il cosmopolitismo. Nella collezione largo anche a fiori, fiocchi trompe l’oeil e pelle all over.

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Proprio a New York il brand quest’anno ha aperto i primi flagship stores Coach House. La capsule collection per festeggiare il 75esimo anniversario della griffe è in vendita dal 9 dicembre nei flagship store e sull’e-commerce del brand.

COSA INDOSSARE A CAPODANNO

La notte di San Silvestro si avvicina e come ogni anno arriva puntualmente il solito dilemma: cosa mi metto? Come di consueto la tendenza imperante è una: brillare. Largo quindi ad outfit impreziositi da paillettes o glitter. Suggestioni sparkling dominano le collezioni e quasi tutti gli stilisti hanno proposto capi impreziositi da dettagli di paillettes: per la notte di Capodanno tante sono le proposte moda, autentici must have da cui trarre ispirazione.

Largo a minidress interamente ricoperti di paillettes: tanti sono i modelli per questo inverno, per farci risplendere nella vigilia del nuovo anno. Da Michael Kors a Dolce & Gabbana, è una full immersion in tessuti scintillanti, per capi ricchi di charme perfetti per l’atmosfera delle festività.

Suggestioni couture nell’abitino a trapezio firmato Tori Burch, mentre Valentino propone un tutù impreziosito da stelline e Diane von Furstenberg sceglie linee classiche per il lungo abito a portafoglio: una cascata di pietre preziose per tocchi gold dall’allure prezioso. Citazioni Eighties nei minidress monospalla proposti da Saint Laurent mentre Max Mara coniuga stampe iconiche e paillettes anche per capi da giorno.



Ed è invasione sparkling anche per quanto riguarda gli accessori: scarpe, borse e gioielli si arricchiscono di paillettes, per un tripudio di atmosfere preziose. Jimmy Choo sposa pienamente la nuova tendenza, dalle flat alle decollété, interamente ricoperte di paillettes. Glitter all over anche per Chiara Ferragni e ancora Dolce & Gabbana. Per una serata indimenticabile.

Gli abiti scintillanti della principessa Giacinta Ruspoli

Nobiltà e glamour sono gli ingredienti chiave della collezione moda disegnata dalla principessa Giacinta Ruspoli. Discendente di una delle più antiche e blasonate casate romane, la principessa pochi giorni ha presentato la sua collezione nella nuova boutique di via dei Greci 27, nella Capitale. Una corona regale è il simbolo scelto come logo della sua giovane linea.

Una collezione audace e colorata, per una donna moderna e sofisticata: capi perfetti per ogni stagione, declinati in tessuti scintillanti e filati in lurex. Tripudio di perline e cristalli Swarovski, caleidoscopici giochi di chiffon e trasparenze, virtuosismi stilistici per abiti aderenti e sensuali, da indossare come una seconda pelle. Suggestioni couture nell’oro e nell’argento che dominano minidress caratterizzati da profonde scollature; sensuali le lunghezze, che sdoganano le gambe come elemento seduttivo.

La palette cromatica indugia in colori forti, come il blu elettrico e il nero, alternati alla delicatezza del rosa antico mischiato al mordorè e il bordeaux ricamato ton sur ton. Magia di tessuti pregiati dalle suggestioni sparkling, tra ricami preziosi e linee contemporanee la principessa Giacinta Ruspoli crea una nuova estetica, caratterizzata da un sapiente equilibrio tra passato e presente. Il classico bon ton si unisce ad ispirazioni fortemente contemporanee per uno stile unico.

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La principessa Giacinta Ruspoli indossa una delle sue creazioni


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Preziosi e scintillanti gli abiti creati dalla principessa Ruspoli


Giacinta Ruspoli, 28 anni, avvocato, è figlia dell’attrice e modella Maria Pia Giancaro e del principe Sforza Ruspoli: la giovane principessa ha ereditato dalla madre il gusto del design e della moda, cercando di coniugare la raffinatezza della tradizione con la modernità dei dettagli e della creatività, che fa parte del suo DNA. “Ho respirato sin da piccola una atmosfera di bon ton e di eleganza con mia madre. Sono avvocato e mi occupo delle proprietà della famiglia, senza però precludermi quel desiderio che avevo di poter realizzare un giorno una linea di moda di cui occuparmi, che racchiudesse quella aristocraticità che amo ma in chiave contemporanea e moderna”, ha dichiarato Giacinta Ruspoli.

Tantissimi gli ospiti della serata: sono arrivati ad ammirare le creazioni della principessa Giacinta Ruspoli la mamma Maria Pia, la principessa Olimpia Colonna, la principessa Virginia Pallavicini, la principessa Rita Boncompagni, la principessa Martine Orsini, la principessa Barbara Massimo, i principi di Libia Idris e Ana Maria AL Senussi, la contessa Giada de Blanck, il principe Guglielmo Giovanelli Marconi, Marina Ripa di Meana, il marchese Giuseppe Ferrajoli, Turchese Baracchi, Yvonne Sciò, Eliana Miglio, Eleonora Vallone, Eleonora Brigliadori, Flavia Vento, Linda Batista e Anna Kanakis. Una collezione che strizza l’occhio alla femminilità, senza perdere di vista il bon ton e il glamour di altri tempi. Noblesse oblige.

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Ancora un modello sfoggiato dalla principessa Giacinta Ruspoli

Torna Out of Fashion, per una moda etica

Torna a gennaio 2017 Out of Fashion, corso di formazione dedicato alla moda eco-sostenibile. Un progetto ideato da Connecting Cultures in collaborazione con London College of Fashion, CNA Federmoda, CNA Milano Monza Brianza e Fondazione Gianfranco Ferré.

Il corso, giunto alla terza edizione, prevede sei masterclass relative alla sostenibilità fashion: tanti i professionisti coinvolti, designer ma anche esperti in tecnologie tessili. Una formazione che riguarda diversi campi: in primis verrà indagato il rapporto tra moda e arte e l’impatto ambientale di alcuni materiali utilizzati in ambito di moda. Out of fashion si rivolge a giovani professionisti intenzionati ad avviare una propria attività o a lanciare il proprio marchio nell’ambito della moda sostenibile.

Si discuteranno inoltre i valori etici che coinvolgono tracciabilità della filiera, responsabilità e giustizia sociale. Non mancheranno workshop su autoproduzione e Fab-Lab, sistema della moda globalizzato, l’alto artigianato e il recupero della tradizione, le innovazioni e le nuove tendenze.

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Il corso si terrà da gennaio a giugno 2017 presso la Fondazione Gianfranco Ferré di Milano. Al termine dei 6 Moduli previsti seguirà un corso di pre-incubazione di impresa per la costituzione di una start-up. Tra i docenti la stilista Marina Spadafora e Rita Airaghi, direttore della Fondazione Gianfranco Ferré.

Kenzo unifica le sfilate uomo e donna

È stato diffuso il calendario della fashion week di Parigi dedicata alle collezioni menswear per l’autunno/inverno 2017-2018: ad aprire la kermesse, che avrà luogo dal 18 al 22 gennaio 2017 sarà Lucien Pellat Finet. Chiude Kenzo, che da quest’anno rivoluziona le sfilate: la maison ha scelto infatti di presentare le collezioni uomo e donna in un’unica sfilata.

Il womenswear firmato Kenzo non sarà più presentato nell’ambito della Paris Fashion Week dedicata alle collezioni donna, sebbene la maison sarà comunque presente con una serie di eventi e progetti esclusivi denominati Kenzo Memento. Una scelta condivisa da numerosi designer, quella di unificare le collezioni maschili e femminili, a partire da Paul Smith, che sfilerà a Parigi con entrambe le collezioni.

Occhi puntati poi su Londra, dove avrà luogo la settimana della moda femminile dal 17 al 21 febbraio: tante novità previste nel calendario, come la prima volta a Londra di Ports 1961, che lascia Milano. Torna nella capitale inglese anche Roland Mouret, che presenterà qui la collezione primavera/estate 2018 e festeggerà i 20 anni di carriera.

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