Mugler celebra i 25 anni di Angel

Mugler celebra il 25esimo anniversario di Angel, la fragranza iconica della maison. Fino al 19 febbraio sarà possibile visitare il Jardin étoliée, l’installazione luminosa allestita all’interno del nuovo Grand musée du parfum di Parigi. Un’opera monumentale, per la creazione della quale sono stati utilizzati oltre 8mila cristalli Swarovski.

L’installazione, inaugurata lo scorso 5 gennaio, celebra la celebre fragranza reinterpretandone lo stile angelico. Un’esposizione temporanea che consacra lo storico profumo creato da Olivier Cresp. Correva l’anno 1991 quando Mugler lanciava la sua fragranza dal mood celestiale: tante sono state negli anni le testimonial del profumo, da Estelle Lefébure a Jerry Hall, da Eva Mendes a Naomi Watts fino a Bianca Balti e Georgia May Jagger.

Nella serata dello scorso 5 gennaio sono accorsi numerosi ospiti, da Miss Francia Alicia Aylies ad Iris Mittenaere, da Sylvie Tellier a Julie Depardieu. In mezzo ai cocktail scintillavano le boccette della celebre fragranza, rappresentata da un’iconica stella. L’installazione, a metà tra un museo sensoriale e un’opera d’arte futurista, omaggia il profumo nel suo 25esimo anniversario.



Angel, considerata la prima essenza gourmet nella storia della profumeria, si è imposta come una fragranza cult: non solo l’olfatto ma anche la vista sono i sensi stimolati dal celebre profumo, grazie anche alle campagne pubblicitarie che, dagli anni Novanta ad oggi, hanno consacrato Angel, tra modelle d’eccezione e foto entrate di diritto nella storia del costume.

Eterea e suggestiva l’installazione che omaggia la fragranza feticcio di Mugler: tra candelabri sospesi nel vuoto e insegne luminose, sono stati utilizzati 8.850 cristalli per circa 150 ore di lavoro. Angel si ispira a ricordi infantili di Thierry Mugler: tra le nore di bergamotto e mandarino, troviamo un cuore di vaniglia, caramello, cioccolato e patchouli. Nel corso degli anni tante sono state le varianti della fragranza, compresi “Angel Aqua Chic”, “Angel Eau Sucrée”, “Angel Sunessence” o ancora “Angel Liqueur de Parfum”.

L’eroe impavido di Cottweiler

Spirito indomito per l’avventuriero che sfila da Cottweiler: un eroe 2.0 che non teme le calamità naturali e le avversità, dominando lo Zeitgeist con uno stile unico. Ben Cottrell e Matthew Dainty sfornano una collezione accattivante e ricca di suggestioni.

Nella cornice di Regent Street, all’interno di un ex shopping center ora in ristrutturazione sfila una natura in chiave futurista che accoglie l’uomo Cottweiler. Il duo di stilisti getta le badi una «Cultural geography», tra gigantesche piante sempreverdi e ghiaia. Una natura artificiale, emblema della modernità, che ha assorbito e distrutto la bellezza di paesaggi incontaminati e terre vergini.

L’uomo che calca la passerella tenta di ristabilire un contatto primordiale con Madre Natura, attraverso attività quali il camping o il birtdwatching. Uno stile perfetto per affrontare ogni avversità climatica: largo a parka imbottiti, sneaker da trekking e zaini da arrampicata. Dominano ad ogni outfit suggestioni high-tech per tessuti dal piglio futurista: il capospalla ora è una sorta di sacco a pelo da indossare, tra colori cangianti e dettagli futuristi.



Ardite giustapposizioni si alternano alla più audace sperimentazione, per una sfilata ricca di spunti inediti: un concettualismo che strizza l’occhio agli sport estremi si unisce ad una palette cromatica che indugia in nuance come il viola e il verde brillante. Tripudio di stile nelle suggestioni sportswear che si arricchiscono di dettagli couture, tra luce psichedelica e musica elettronica.

Un défilé interessante, che anticipa la presentazione della prima capsule collection realizzata dal duo creativo in collaborazione con Reebok, che sarà presentata domani nell’ambito di Pitti Uomo 91.

Bianca Brandolini d’Adda ed Eugenie Niarchos designer per Azzaro

Due tra le socialite più ammirate ed una maison che vanta una lunga storia si uniscono nel segno dello stile: Azzaro festeggia il suo 50esimo anniversario con una esclusiva couture collection, che vedrà cimentarsi nella veste inedita di designer Bianca Brandolini d’Adda ed Eugenie Niarchos.

Una capsule collection che celebra lo stile iconico della maison, interpretato dall’occhio delle due it girl. Belle e blasonate, Bianca Brandolini ed Eugenie Niarchos non hanno certo bisogno di presentazioni: protagoniste indiscusse del jet set internazionale e regine dello street style, le due icone sono onnipresenti nei front row delle sfilate e nei party più esclusivi. Ora le due socialite firmano una partnership esclusiva per una collezione haute couture pensata per la primavera/estate 2017.

La nuova linea sarà presentata in esclusiva il prossimo 25 gennaio negli atelier di place Vendôme, durante la settimana dell’alta moda di Parigi, che avrà luogo dal 22 al 26 gennaio 2017. Dopo l’addio dei due direttori creativi Arnaud Maillard e Alvaro Castejón, la maison lo scorso settembre ha scelto come chief executive officer Gabriel de Linage, che ha preso il posto di Javier Abaroa, ad della griffe dal 2012.

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Bianca Brandolini d’Adda ed Eugenie Niarchos sono le creatrici di una capsule collection Azzaro


Ora Azzaro punta alla nuova couture collection, reclutando le due creative. Ammirate ed imitate da uno stuolo di ragazze per il loro stile e i loro outfit, le due icone sembrano essere a proprio agio nella veste di designer: le due socialite infatti non sono nuove ad esperienze nel fashion system. Bianca, già volto di Dolce & Gabbana e musa di numerosi designer, vanta nel proprio curriculum collaborazioni con Sergio Rossi e Cartier.

Altezza da valchiria e lunghi capelli biondi, la socialite è nata nel 1987. Nelle sue vene scorre il sangue dei conti di Valmareno e degli Agnelli. Dopo alcune esperienze come attrice, Bianca si è imposta come influencer ed icona di stile contemporanea grazie alla sua eleganza effortlessy-chic. “Sono felice di aver preso parte a questa nuova avventura”, ha dichiarato la socialite a proposito della nuova capsule collection disegnata per Azzaro. “Mi sono ispirata alle creazioni che mi facevano sognare quando ero una bambina”.



Eugenie Niarchos, considerata alla stregua di una Paris Hilton blasonata, è nipote del ricchissimo armatore greco Stavros Niarchos. La bionda ereditiera, classe 1986, è creatrice del marchio di gioielleria Venyx. Ammiratissima per il suo stile, la it girl è tra le icone contemporanee più seguite del mondo. Bionda e sofisticata, per Eugenie Niarchos questa è la seconda collaborazione con la maison Azzaro: già nel 2008 l’ereditiera aveva creato per il brand una capsule collection dedicata ai bijoux. “Avendo collaborato più volte con Azzaro, mi sento davvero vicina a questa casa di moda e al suo universo flamboyant”, ha dichiarato Eugenie. “È un piacere ogni volta ritrovare il team e lavorare con loro”.

London Fashion Week: A-Cold-Wall collabora con NikeLab Air Force 1

Istrionica ed irriverente la collezione presentata da A-Cold-Wall durante la settimana della moda maschile dedicata alle collezioni di menswear per l’autunno/Inverno 2017.

Il brand londinese di Samuel Ross, pupillo di Virgil Abloh/Off-White, punto di riferimento per chi ama lo streetwear, ha presentato una collezione iconica caratterizzata dalla collaborazione con NikeLab Air Force Ones.

La collezione segna il debutto di Ross nel calendario della moda uomo londinese. Largo a capi dalle suggestioni androgine e dai bagliori iridescenti, come nei capispalla argentati, che strizzano l’occhio a certo grunge anni Novanta, mai dimenticato, come anche a guizzi futuristi. Un uomo che ama sperimentare ed osare, quello che ha calcato la passerella di A-Cold-Wall, audace ed eclettico interprete di uno stile fortemente attuale.



Ma le vere protagoniste della serata sono state le scarpe. “Chiamiamolo pure un esperimento su misura”, ha commentato Ross, “perché la scarpa è stata modificata piuttosto pesantemente”. Il risultato dell’esperimento è una sneaker che reca il logo angolare del brand cucito sull’angolo esterno del piede.

“A Cold Wall e Nike offrono prodotti unici, innovativi e curati che celebrano la cultura del design e la cultura Street”, ha aggiunto poi lo stilista, definendo lo scambio tra i brand come una conversazione tangibile, che dà vita ad un prodotto iconico.

Sebbene le scarpe siano state realizzate appositamente per il défilé, sembra già aleggiare la possibile decisione da parte dei due brand di commercializzare il prodotto, se la domanda sarà abbastanza forte. Il 25enne Ross, che si è autodefinito “un uomo vecchio”, interessato solo “ad andare a letto presto e creare”, ha debuttato alla London Fashion Week in grande stile, con una sfilata ricca di suggestioni. Dopo aver lanciato la sua linea lo scorso maggio, con solo 25 pezzi, vanta già tra i suoi clienti Barneys New York ed Harvey Nichols. Ora arriva anche la collaborazione con NikeLab Air Force 1.

Lou Dalton incanta Londra tra joie de vivre e suggestioni knitwear

Gioiosa, colorata, fresca la collezione autunno/inverno 2017 di Lou Dalton, presentata nell’ambito della settimana della moda maschile di Londra. Un’iniezione vitaminica perfetta per combatter il rigore invernale: ottimismo e joe de vivre caratterizzano i modelli per l’uomo disegnati da Lou Dalton. Da sempre amante di certa convivialità, la designer ha scelto di presentare la nuova collezione in un’atmosfera intima: i modelli sono stati raccontati dalla sua stessa voce, che ne ha descritto ispirazioni e stile.

La stilista ha collaborato per la collezione AI2017 con il brand di knitwear John Smedley: l’inedita partnership ha dato vita a filati molto interessanti, che uniscono suggestioni sporty-chic a linee pulite e tinte fluo. Largo a maglioni stampati caratterizzati da colori vitaminici. Brio e allegria costituiscono fil rouge prediletto di una collezione in cui l’uomo è libero da ogni diktat imposto dall’esterno, finalmente deciso a recuperare la propria essenza più autentica e, perché no, a riscoprire e ridare dignità anche al suo lato più infantile.

Lou Dalton si è anche servita dell’aiuto di John Booth, pittore e ceramista di fama mondiale, che ha decorato le borse e anche le camicie jeans, impreziosite da tocchi di arancio, giallo limone e rosa baby. Voluttuose e iridescenti le tinte scelte per la collezione, perfetta per illuminare anche il proverbiale fumo di Londra.



L’attore britannico Russell Tovey recita in un cortometraggio indossando i capi della collezione. Largo a denim e richiami agli anni Ottanta/Novanta, per un uomo educato che ama i colori. La stilista sceglie come location il St. James Market, accanto a Piccadilly Circus. I modelli siedono lungo un muro. Largo a cappotti dalle spalle cadenti, giacche e capispalla iconici, che sovente indugiano nell’eleganza evergreen di tagli sartoriali. Non mancano dettagli in lana bouclé, stampe a righe e denim all over. Ai piedi dell’uomo coloratissime sneakers Converse.

Il Bauhaus rivive da YMC

Ispirazioni Bauhaus rivivono nella collezione YMC, presentata nell’ambito della London Fashion Week. Il celebre club berlinese torna in vita sulla passerella londinese, tra suggestioni beat dal fascino evergreen e silhouettes unisex. Tripudio di capi basic, impreziositi però dall’allure di nostalgici rimandi vintage: torna il military-chic, che si fa strada tra il minimalismo imperante.

Capi morbidi e avvolgenti come plaid, caratterizzati da un’eleganza casual e da un mood easy: è facile indossare outfit come questi, perfetti per ogni momento della giornata. Il brand ha presentato per la prima volta insieme le collezioni di womenswear e menswear: rimandi alla fine degli anni Settanta e all’inizio degli anni Ottanta si uniscono ad ispirazioni streetstyle, per un’eleganza disinvolta che guarda alla Youth culture.

Suggestioni underground anche nella location in cui si è svolta la presentazione, a Covent Garden: qui campeggiava una grande insegna recante la sigla del brand, YMC, You Must Create. I modelli si sono alternati su un palco tra le note di Factory Floor. Chic e fortemente improntata ad una contemporaneità mai banale, la collezione YMC è caratterizzata da look unisex e da capi basic, insostituibili must have di ogni guardaroba.



Largo a giacche biker in pelle, come a tartan rivisitato e pantaloni ampi, in bilico tra Seventies ed Eighties. Ribellione e fascino prevalgono come fil rouge dell’intera collezione. Lo stile YMC è perfetto per affrontare il rigore invernale, grazie alla morbidezza di ampie sciarpe e cappotti dall’aria militare. Rimandi army-chic per lui e per lei: le nuance sono prevalentemente scure e non mancano guizzi di pelliccia. Per lei largo ad abiti oversize, a colli alti e anche qui pelle all over, per un’eleganza perfetta per l’intera giornata.

Sfila a Londra l’estetica concettuale di Chalayan

Per la sua prima sfilata di moda maschile alla London Fashion Week, Chalayan sceglie di tuffarsi in uno stile concettuale: il quotidiano viene esplorato in tutte le sue sfumature, attraverso l’indagine della tensione tra contenuti e forme. Hussein Chalayan elabora un’estetica nuova, che guarda alla contemporaneità e ne osserva minuziosamente i diktat: ecco quindi suggestioni street wear accanto a tagli sartoriali e proporzioni over.

Protagonista dell’intero défilé è l’uomo contemporaneo, che diviene emblema dello Zeitgeist: attraverso il suo modo di vestire veniamo proiettati nello spirito dei tempi, in un’attualità che profuma di inusitati scorci futuristi e di un ottimismo nuovo, per una moda che trae dal passato il meglio e lo rielabora. Panta rei, tutto scorre, si potrebbe dire: così anche lo stile, che risorge come un’Araba fenice, sempre proiettato in un domani tutto da vivere.

La collezione Chalayan, presentata nella boutique del brand a Mayfair, mixa sapientemente capi dal taglio sartoriale a suggestioni streetwear: i capispalla dominano ed impreziosiscono ogni uscita, declinati in linee cocoon e spalle oversize. Largo a cappe e maniche lavorate, tra dettagli sartoriali, come i tagli. I pantaloni dal mood sporty-chic si alternano a quelli dal piglio più formale.



Chalayan indossa quasi i panni di un filosofo, profeta di una nuova visione della moda maschile ed arbiter elegantiae capace di porre le basi di una estetica nuova: perfettamente a suo agio in questa veste, lo stilista interpreta i tempi attuali attraverso un mix iconico di abiti dal taglio sartoriale e silhouette disimpegnate e fluide. Una collezione eclettica e versatile, che segna l’avvento di una nuova era del menswear, capace di guardare avanti senza timore.

Da Katie Eary sfila l’uomo con teddy bear

Glam e tenerezza sono gli ingredienti chiave della sfilata di Katie Eary: la stilista porta sulla passerella della London Fashion Week dedicata al menswear una collezione che celebra la Londra anni Settanta.

Il glam della Soho anni Settanta rivive sui capi iconici che si alternano sul défilé, tra pattern dalle suggestioni optical e fluidità delle linee. La collezione di Katie Eary segna ufficialmente l’avvento di una nuova era e stavolta la tendenza sembra essere inequivocabile: è giunta l’ora di dire addio al maschio alfa. L’uomo che calca la passerella è un dandy contemporaneo, che indugia in vestaglie preziose e dettagli che strizzano l’occhio all’infanzia.

Protagonista assoluto del défilé è lui, l’iconico teddy bear sdoganato come nuovo must have della prossima stagione invernale: largo a nostalgici rimandi ad un’infanzia mai dimenticata, per l’uomo che non si separa mai dal suo orsacchiotto, stretto tra le sue mani ad ogni uscita (o quasi). E se le uscite di womenswear ricordano una valchiria armata di self-confidence e sex appeal, l’uomo sembra invece prediligere una ritrovata dolcezza.

Katie Eary, definita “un uragano nel mondo del menswear”, sdogana una nuova estetica che alla scanzonata virilità preferisce la dolcezza di un uomo che sceglie di rompere con gli stereotipi, prediligendo la comoda eleganza di una veste da camera. Il pigiama in seta e il teddy bear che ciondola dalla mano inaugurano una nuova visione dell’uomo contemporaneo: ma sotto l’aria da bravo ragazzo ecco il coup-de theatre e la sfilata verte su suggestioni prese a prestito dai Seventies, gli anni più trasgressivi. Resta da chiedersi se il nuovo uomo, un po’ romantico e un po’ Peter Pan, non risulti invece irresistibile.

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Un particolare della sfilata di Katie Eary A/I 2017-2018




Le uscite femminili omaggiano certi strip-club londinesi, in cui a dominare sono gli eccessi. Uno stile moderno ed ironico, che veste la donna con top in seta dai pattern geometrici. La palette cromatica abbraccia nuance come il pesca, l’arancio, il porpora. L’uomo sfila tra fur coat in pelliccia, pantaloni ampi e capi all’apparenza sobri da cui fanno invece capolino piume di marabù. In passerella anche la bomb shell Daisy Lowe, strizzata in capi che omaggiano la disco anni Settanta. La top model londinese, classe 1989, omaggia la sensualità femminile, tra curve da capogiro e falcate aggressive.

Grande amante delle stampe audaci, Katie Eary trae ispirazione dall’universo di Soho e da Paul Raymond, figura di spicco di quegli anni. Paul Raymond, nome d’arte di Geoffrey Anthony Quinn, è stato un imprenditore ed editore inglese di fama mondiale: soprannominato il “Re di Soho”, divenne famoso aprendo proprio a Soho il primo strip club inglese, il Raymond Revuebar. Katie Eary incanta con una sfilata piena di contraddizioni e charme: sensualità e candore si uniscono in modo mirabile, in una collezione ricca di colpi di scena e di virtuosismi stilistici.

Lauren Hutton è il volto di Bottega Veneta

Dopo aver monopolizzato l’attenzione durante l’ultima sfilata Bottega Veneta, la splendida Lauren Hutton torna a prestare il volto per il brand, questa volta nella campagna pubblicitaria per la primavera/estate 2017. L’attrice, volto del celebre film
American Gigolo ed icona di stile tra le più amate degli anni Settanta, è l’interprete ideale dello stile sobrio e sofisticato di Bottega Veneta.

E proprio il brand firmava la clutch che lei indossava nella leggendaria pellicola, accanto a Richard Gere. L’attrice appare in forma smagliante: incurante del passare degli anni, Lauren Hutton è la prova di come lo charme non invecchi. Nata a Charleston, South Carolina, il 17 novembre 1943, all’anagrafe Mary Laurence Hutton, l’attrice non ha mai conosciuto suo padre biologico ed è cresciuta a stretto contatto con la natura.

Incarnazione dello stile tomboy e bellezza da copertina (qui un pezzo sull’intramontabile icona), dopo essersi trasferita a New York, la giovane inizia a lavorare come modella, diventando in breve il volto più richiesto. Posa per fotografi del calibro di Richard Avedon, Irving Penn, Francesco Scavullo ed Henry Clarke e diviene presenza fissa allo Studio 54.

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Lauren Hutton ritratta da Todd Hido nella campagna PE 2017 di Bottega Veneta


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L’attrice in passerella per Bottega Veneta lo scorso settembre



LE ALTRE FOTO DELLA CAMPAGNA PUBBLICITARIA:




Considerata da Diana Vreeland il meglio che l’America avesse da offrire in fatto di stile e bellezza, Lauren Hutton ha avuto un successo planetario che l’ha resa un’icona di stile unica: la sua classe innata e un fisico scultoreo l’hanno consacrata in breve nell’Olimpo del fashion system. Tantissime sono le campagne pubblicitarie a cui presta il volto, innumerevoli le cover ottenute.

L’icona lo scorso settembre ha calcato la passerella di Bottega Veneta sfilando accanto a Gigi Hadid, in occasione del 50esimo anniversario dalla nascita della maison e del 15esimo anno che vede Tomas Maier alla direzione creativa del brand. Ora Lauren Hutton posa per l’obiettivo di Todd Hido, sfoggiando un top fucsia e una gonna in pelle. Ancora splendida e sensuale alla veneranda età di 73 anni, la diva ammalia col suo charme imperituro. Tra le altre testimonial scelte dal brand per la campagna pubblicitaria primavera/estate 2017 Joan Smalls, Hannes Gobeyn, Morten Nielsen e l’italianissima Vittoria Ceretti.

Lo stile di Negin Mirsalehi

Volto perfetto, una lunga chioma di capelli castani e un corpo sinuoso: Negin Mirsalehi è una delle it girl più amate. Regina di Instagram e fashion blogger tra le più seguite, la bellissima icona di stile si è imposta in pochissimi anni come uno dei nomi più influenti del fashion system.

Negin Mirsalehi non è solo una bellezza mozzafiato: la web icon ha dimostrato di avere anche un fiuto eccezionale per gli affari. Il suo blog, da cui distilla pillole di stile e foto di lifestyle, è frutto di una sapiente strategia di marketing costruita a tavolino. La blogger, eccellente businesswoman, ha dato prova di grande abilità a partire dagli studi accademici: la splendida Negin -il cui nome in persiano significa letteralmente “gemma preziosa”- ha infatti conseguito una laurea in Economia, con una tesi in Marketing dei social media. Nulla avviene per caso, si potrebbe commentare. Una scalata avvenuta in pochissimi anni, complice anche un fisico statuario ed una fotogenia rara.

Oggi Negin è una vera star del web, protagonista indiscussa dei front row, acclamata durante le fashion week e immortalata in innumerevoli scatti di street wear grazie ai suoi look iconici. Il suo stile casual ma di classe non smette di raccogliere proseliti e l’ha sdoganata ufficialmente come una delle it girl su cui puntare. Seguita da 3,6 milioni di followers sul suo account Instagram, Negin Mirsalehi nel panorama del fashion biz attuale ama andare controcorrente, grazie ad una personalità eclettica e ad una visione molto chiara dello stile. Tante sono le cause sposate dalla blogger, a partire dall’ecologia.

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Negin Mirsalehi è una delle it girl più amate


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La splendida blogger è laureata in Economia


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(Foto: Instagram)


La giovane si è distinta anche in campo imprenditoriale, grazie ad una formula antichissima che lei ha saputo trasformare in un vero e proprio business: Negin ha infatti perfezionato un unguento a base di miele, la cui antica ricetta viene tramandata da intere generazioni nella sua famiglia. Il padre, apicoltore da ben sei generazioni, ha raccolto questo miele utilizzato dalla madre, hairstylist, nei suoi saloni: Negin, deus ex machina della situazione, ha trasformato la ricetta in un elisir di lunga vita per la bellezza dei capelli. E proprio i suoi lunghissimi capelli sono diventati emblema del suo stile.


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Sorriso bianco e bellezza naturale, Negin non ama ostentare e il suo stile effortlessy-chic riflette un minimalismo in chiave street style. Splendida anche al naturale, la blogger non ama indossare make up eccessivo e la sua eleganza punta alla femminilità ma anche a pochi elementi basic. Must have del suo guardaroba sono i jeans, i blazer, top di seta e chiffon e abiti impalpabili. Un debole per i bustier e le pump, Negin Mirsalehi adora le creazioni di Alberta Ferretti, Chloé, Stella McCartney, Cedric Charlier. Per le scarpe predilige Jimmy Choo e per i gioielli Boucheron e Cartier.

Eclettica ed originale, la blogger ama giocare con i suoi lunghi capelli, che lega spesso in trecce e acconciature. Nel suo armadio non mancano capi dall’appeal minimal e dalle suggestioni Nineties. La blogger olandese ama parlare di sé e sulle pagine del suo blog (neginmirsalehi.com) ama raccontarsi attraverso una selezione di foto. Non solo consigli di stile e foto dei suoi outfit, ma anche consigli di bellezza e resoconti di viaggio. L’influencer è stata insignita con lo Stylight Fashion Blogger Award, nella categoria Most Promising Fashion Blog e si è aggiudicata anche il titolo di Best New Media Talent del Marie Claire’s Prix de la Mode.

Tra le sue icone predilette Jane Birkin ma anche la collega Chiara Ferragni. La moda per lei è una inesauribile fonte di ispirazione per esprimere se stessa ed uno strumento di conoscenza. Nel suo armadio non mancheranno mai un cappotto di lana dalle linee over, stivali in pelle e una borsa nera sempre in pelle.

Bally presenterà collezioni unificate menswear/womenswear

Svolta in casa Bally: la maison si unisce al club dei brand che presenteranno sfilate unificate per le collezioni menswear e womenswear durante la prossima edizione di Milano Moda Donna, a febbraio.

Un cambio di rotta che vede protagonisti numerosi brand, che hanno aderito al nuovo format. Dopo Burberry, che la primavera scorsa ha annunciato che avrebbe fatto sfilare insieme le collezioni uomo e donna, hanno seguito lo stesso filone anche Kenzo, Dsquared2, Bottega Veneta, Tom Ford. Gli ultimi ad aver aderito alla nuova tendenza sono stati Paul Smith, Gucci e Vivienne Westwood.

Nel caso di Bally non si tratta di una novità assoluta: sebbene i défilé uomo e donna sfilassero separatamente, tuttavia le presentazioni di moda maschile erano già caratterizzati da qualche uscita delle pre collezioni di womenswear, accessori compresi. Anche le ispirazioni erano simili, come riscontrato nella collezione resort donna e in quella primavera uomo, entrambe ispirate dall’interior design di David Hicks e dall’era dei Mod, protagonisti della Londra anni Sessanta.

Bally Men's Spring 2017
Bally Men’s Spring 2017


Il direttore creativo Pablo Coppola lo scorso giugno aveva dichiarato di aver attinto all’archivio della maison ispirandosi anche allo Studio 54. Coppola ha commentato così la nuova tendenza di unificare le collezioni di moda maschile e femminile: “C’è chiaramente un bisogno di ripensare al modo in cui presentiamo le collezioni. Ci siamo presi del tempo per ripensare alla situazione e questa sembra essere la direzione giusta”. òa sfilata Bally avrà luogo il prossimo 23 febbraio alla Biblioteca Nazionale Braidense, al numero 28 di Brera.

La presentazione di sfilate unificate ha sconvolto anche la settimana della moda maschile di Londra, che ha aperto i battenti lo scorso 6 gennaio. Anche qui tanti sono i nomi che hanno scelto di presentare collezioni unificate, da Casely-Hayfor a Christopher Raeburn, da Sibling a Belstaff a Vivienne Westwood, che torna a sfilare a Londra per le collezioni dedicate all’uomo.