La ricerca stilistica del fashion designer Christian Pellizzari per la prossima primavera/estate 2017 ha come tema il viaggio. Un sorprendente guardaroba è il risultato del fantasioso trip immaginato da Pellizzari, che congiunge metaforicamente due Venezia: quella nostrana lagunare e quella californiana.
Paesaggi contrastanti, stili di vita simili: entrambe le località attirano milioni di turisti ogni anno e sono celebri, tra le tante cose, per la voglia di vivere e divertirsi di chi le abita.
Il risultato è un uomo viveur e gentleman, cosmopolita e fantasioso.
La sartorialità e l’animo italiano della collezione si trovano nei sontuosi broccati e nelle sete jacquard, tipicamente barocchi; invece l’animo USA si esprime nel ricercato sportswear, nelle stampe floreali stilizzate e nelle felpe in jersey.
Focus sui capi spalla, che sono una rivisitazione della divisa da gondoliere ( con ricamata la scritta VENICE) presentati nei toni del bianco, nero o in oro.
Presentata anche la pre-collection donna primavera/estate 2017: le stampe si ispirano a quelle viste per l’uomo, ovvero hibiscus contrapposti a disegni geometrici jacquard, check interrotti da righe blu e rosse; sono proposte su un sapiente mix & match di tessuti. Bluse voluminose in tessuto jackard incontrano gonne dall’animo rock. I crop top sono proposti con gonne ampie come quelle delle cortigiane e nobildonne della Venezia del Settecento. La slip-on completa il look di questa rockeuse sofisticata, come giusta evoluzione delle classiche “pantofole” indossate nel passato dalle veneziane.
Un viaggio immaginario, dove lo stile tropical street sposa i fasti del barocco.
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Milano Moda Uomo: Giorgio Armani maestro di stile
“L’eleganza non è farsi notare, ma farsi ricordare”: è un vecchio monito di Giorgio Armani, assolutamente attuale se si guarda alla sfilata che ha avuto luogo stamane nel quartier generale della maison. Come di consueto è Re Giorgio a chiudere la settimana della moda milanese, con una collezione Autunno/Inverno 2016-2017 che lo stilista definisce “un riassunto dei miei amori”. Finalmente senza più paura di mettersi a nudo, felice di essere se stesso, dall’alto di una rinnovata consapevolezza: alla vigilia del suo 82esimo compleanno, Giorgio Armani dichiara di sentirsi così. Lo stilista ammette di aver attraversato diverse fasi nel corso della sua sfolgorante carriera, forte di una incessante crescita interiore che lo ha portato a vivere innumerevoli stagioni restando sempre protagonista indiscusso della moda italiana.
La collezione per la prossima stagione invernale è un viaggio interiore attraverso il caos della società attuale. Il blu profondo, che lo stilista privilegia a qualsiasi altra nuance, diviene antidoto e cura per i mali di oggi, in primis per quell’esibizionismo e quell’ostentazione spesso priva di contenuti che caratterizzano la moda odierna. Per Giorgio Armani la vera sfida oggi è riuscire a creare capi eleganti senza scadere nell’eccentricità. Meno audace di un tempo, lo stilista ammette il suo intento di voler adattare ai tempi un rinnovato concetto di stile. Inevitabile la critica a certi colleghi, che creano senza preoccuparsi della reale adattabilità dei capi visti sfilare sulla passerella con la vita reale. «Chi è che mette quella roba lì? Per chi lo facciamo? Bisogna piantarla di pensare solo al piccolo giro della moda», puntualizza lo stilista, che auspica il ritorno ad una moda vera, concreta e possibile.
Si prospetta un Autunno/Inverno 2016-2017 nel segno della classicità, per un’eleganza sobria e discreta, che sembra tornare in auge. Re Giorgio è generoso come non mai, e tante sono le uscite per lui e per lei che hanno caratterizzato la sfilata. Il nuovo lusso si sposa al comfort, per linee fluide e capi dall’appeal sofisticato. Il velluto blu è protagonista assoluto per la sera, in una collezione in cui predominano cashmere e alpaca, ma anche lunghi cardigan in lana con motivi etnici, forse l’unica nota colorata che Armani si concede. La palette cromatica varia dal grigio al rosa al nero, in una riscoperta dell’eleganza evergreen dell’uomo vestito di scuro. Il classico doppiopetto dalla linea a scatola si indossa ora con i pantaloni con le pinces, tra capi in montone ecologico che rimpiazzano la pelliccia tradizionale. Audace sperimentazione nelle tecniche di lavorazione dei capispalla, che vedono pellicce ecologiche in kidassia e gilet indossati sul corpo nudo. Suggestioni africane nelle stampe, i ricami pregiati conferiscono un tocco stilistico nuovo al più classico dei completi. Tessuti con fini lavorazioni artigianali completano il classico abito scuro, tra citazioni classiche, quali il cappotto con la martingala. La pelle scamosciata spicca tra i materiali usati, accanto ad alcuni giacconi matelassé. Le bretelle tornano protagoniste, insieme a guanti e altri dettagli tipici del guardaroba maschile, come il gessato. I cappotti con ampi revers si alternano alla giacca, che diviene quasi una guaina perfetta per esaltare la scultorea fisicità dei modelli. Tra gli accessori cappelli fedora, occhiali da sole e cartelle da lavoro, ai piedi scarpe carrarmato. Nel front row non mancano le celebrities: occhi puntati su Russell Crowe, ospite della sfilata e amico di vecchia data di Re Giorgio.
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Milano Moda Uomo: Into the Wild con Etro
La collezione Autunno/Inverno 2016-2017 di Etro parte dalla proiezione di “State of Nature”, il film prodotto da Kean Etro, che introduce il tema della sfilata. Il rispetto per la natura, l’amore e la cura per il pianeta Terra, e il rispetto per gli animali divengono i temi su cui si snoda il défilé. Le suggestioni della natura, con le fitte vegetazioni e gli intrinsechi legami con l’universo costituiscono il filone privilegiato per interpretare pienamente i capi proposti per la prossima stagione invernale. Into the wild, si potrebbe dire, per un vero e proprio ritorno alle origini primordiali. Lasciamo da parte le sovrastrutture, gli schemi e l’apparenza: questo sembra essere il monito lanciato sulla passerella, per un uomo che abbraccia la natura e la libertà.
La collezione vede filati e cashmere pregiati, ma anche lana mohair, tra stampe jacquard, righe e tartan all over. Morbide sciarpe avvolgono il corpo di questo giovane impavido, che attraversa i boschi, forte della propria personalità. Volumi e proporzioni over, per un’eleganza rilassata. Il comfort è la parola chiave, senza rinunciare allo stile, minimale e raffinato, che non teme di osare, puntando su cappotti a stampa animalier. Il cavallo dei pantaloni scende, mentre le cravatte sono solo un lontano ricordo: l’eleganza adesso è easy, per maglioni a collo alto indossati sotto a giacche da lavoro e maglie dai bordi realizzati a telaio, dal caratteristico effetto usurato, per un look effortlessy chic.
Il maculato prevede pattern leopardati ma anche zebrati, nel pieno rispetto degli animali, come viene più volte sottolineato. La palette cromatica abbraccia il magenta, il verde bottiglia, il color cannella: nuance che ricordano il verde della foresta. Si continua con cappotti e completi in stampa paisley, tra suggestioni naturalistiche e tocchi di classicità.
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Milano Moda Uomo: il cowboy di Antonio Marras
Iconica, suggestiva e ricca di spunti la collezione proposta stamane da Antonio Marras nell’ambito della Milano Moda Uomo. Per la stagione Autunno/Inverno 2016-2017 lo stilista ci porta nel Far West: traendo ispirazione dal piccolo villaggio di San Salvatore di Sinis, location di molti film western anni Settanta, Marras propone una collezione pensata per un uomo dallo spirito wild.
L’atmosfera che si respira sulla passerella ricorda i rodei e le feste country dal sapore americano. Camicie in stampa patchwork ripropongono un tartan rivisitato, mentre il paisley tipico dello stile boho-chic degli anni Settanta viene mixato alla stampa floreale e alle decorazioni che fanno capolino dalle giacche. Il mood prevalente è rustico, con dettagli folk, come nei giacconi con inserti in montone. Torna la salopette, e il denim viene ora decorato. Ancora, le giacche in pelle hanno le frange, le decorazioni ricordano certe fantasie tirolesi, mentre tra i materiali usati spiccano tweed e galles, ma anche pitone e coperte ruvide. I grembiuli hanno un’aria bavarese, mentre non manca la presenza del tartan all over, anche come inserto sulle camicie dal sapore rustico.
Un po’ cowboy e un po’ contadino, il fisico dell’uomo che calca la passerella è temprato dalla vita all’aria aperta e dalla fatica del lavoro nei campi. I giacconi per affrontare i rigori invernali sono ricchi di inserti, mentre le cravatte a stampa floreale completano gli outfit con un tocco sofisticato. L’uomo di Marras si copre il volto come un bandito dei Saloon, mentre chiude il défilé una parata di cowboys che si esibisce in danze country.
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