Milano Moda Uomo 2016: la sfilata di Daks

DAKS SFILA ALLA MILANO MODA UOMO 2016

COLLEZIONE DAKS PRIMAVERA/ESTATE 2017

 

Uomo britannico in trasferta, Daks per questa collezione primavera-estate 2017 vola in India, tra i profumi speziati e le interminabili distese di sabbie bollenti.

Nella terra del fuoco l’uomo Daks sceglie i filati pregiati, il cashmere, il madras, le lane leggere, il cotone e la seta. Le tonalità ricordano le sfumature del deserto e i bagliori della notte: i grigi diventano quasi argentei, i marroni come terra bruciata e i verdi di una tonalità petrolio.

Filippo Scuffi, direttore creativo di Daks, sceglie una linea dal taglio formale, abiti completamente sfoderati, predilige la comodità e la libertà di movimento, ma è molto attento ai dettagli. L’argento dona luce all’outfit attraverso gli accessori: grandi bracciali indiani, lunghe collane, shopper e piccoli zaini ; le scarpe sono sprovviste di stringe e talvolta indossate come pantofole.

Libertà e avventura sembrano essere le parole chiave della collezione Primavera Estate 2017 Daks, per un uomo dallo spirito libero, alla ricerca di se stesso.

 

Guarda qui tutte le foto dalla sfilata Daks: 

 



Dettagli:




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Milano Moda Uomo: Vivienne Westwood a favore di Assange

A movimentare come di consueto la settimana della moda, ecco Vivienne Westwood: nessuna dietrologia per la stilista britannica, che ha rivendicato dalle passerelle della Milano Moda Uomo la sua ennesima battaglia politica. La designer si è apertamente schierata a favore di Julian Assange, padre di Wikileaks, che vive da cinque anni da rifugiato all’interno dell’ambasciata ecuadoregna di Londra.

Assange, 44 anni, vive dal 19 giugno 2012 all’interno dell’ambasciata dell’Ecuador della capitale inglese per evitare di essere estradato in Svezia per reati di natura sessuale rispetto ai quali si è sempre dichiarato innocente. “Julian Assange non è mai stato condannato, perchè non c’è nessuna prova contro di lui. È tutta una montatura”: niente peli sulla lingua per la stilista, ancora una volta madrina del politically incorrect. Alla base della richiesta svedese, secondo l’hacker australiano ci sarebbero manovre da parte degli USA, dove rischierebbe di essere condannato per lo scandalo Wikileaks, ovvero la pubblicazione di migliaia di documenti riservati che minarono la diplomazia americana.

Parole forti quelle con cui si è espressa Vivienne Westwood sia per quanto concerne la vicenda che vede imputato Assange sia per il tema di Brexit, rispetto al quale si è schierata apertamente firmando una petizione perché l’Inghilterra resti in Europa. Parole di elogio anche per Angela Merkel che, a detta della stilista, sarebbe oggi una delle figure politiche più solide.

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“Je suis Assange” diviene quindi il motto del fashion show, introdotto da un videomessaggio in cui lei, l’indomita stilista, ci mette la faccia, schierandosi a favore del fondatore di Wikileaks. La stessa scritta compare sulla t-shirt che la Westwood sfoggia a fine sfilata. Assange diviene simbolo di una celebrazione a favore della libertà intesa come valore universale. Inoltre tante saranno le mobilitazioni che, in diverse parti del mondo, vedranno la partecipazione di personalità come Patti Smith, Noam Chomsky e Brian Eno. Il gatto di Assange, ribattezzato “the embassy cat”, diviene iconica mascotte della nuova collezione.

Non solo politica ma come sempre tanta moda per la collezione Primavera/Estate 2017 firmata Vivienne Westwood: molteplici le fonti di ispirazione, a partire dalle icone della musica anni Settanta, da Jimi Hendrix a Marianne Faithfull. La disco glam si unisce alle suggestioni neo vittoriane che hanno reso il brand storico. Genderless è la parola d’ordine di una collezione in cui i confini tra i sessi sono in bilico. Punk unisex e fascino ambiguo si trasferisce sui mantelli col cappuccio dal gusto gotico, che ora però è lui ad indossare. Efebico e romantico, l’uomo Vivienne Westwood sdogana l’androginia come nuovo fashion trend ed indossa lunghe tuniche che lasciano scoperto il torace. Fluidità e leggerezza divengono protagonisti di capi sofisticati ed innovativi. La gonna non è più ad esclusivo appannaggio della donna ma diviene passepartout sdoganato anche dall’uomo, che nella stagione estiva decide di svestirsi puntando a pochi pezzi dal grande impatto scenografico. Tricot e crochet impreziosiscono maglie e gonne, tra leggings glitterati e grembiuli floreali con marsine, dalle note folk. Grunge e neoromanticismo si uniscono a note zen delle tuniche, per lui e per lei.

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Torna prepotentemente alla ribalta il gessato, rivisitato in rosa antico. Trasparenze, nude look e sapienti giochi di vedo/non vedo rimarcano l’assenza di confini tra i sessi. La palette cromatica tocca i toni del sabbia, del verde mela e del vinaccia. Qua e là tocchi di viola e rosa. Estro e polemiche, come da copione, per un attivismo politico che si stampa su pull e t-shirt che inneggiano a Madre Natura, alla quale si rende omaggio attraverso scritte iconiche.

Giacche militari tagliate a vivo e red velvet inneggiano ad icone come Marianne Faithfull o i Rolling Stones. I confini tra menswear e womenswear divengono sbiaditi, mentre qua e là tocchi di una pallida estate si incontrano su timide stampe tropical e su ampi parei che l’efebico adone sfoggia sotto canotte glitterate e sovrapposizioni ardite. Giochi pirotecnici di un genio della moda che continua a stupire.

(Foto tratte da Madame Figaro. Foto copertina tratta da Styleandfashion)


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Milano Moda Uomo 2016: la sfilata Miaoran

MIAORAN SFILA ALLA SETTIMANA DELLA MODA UOMO A MILANO


 

Ichthyophobia è il tema della collezione primavera estate 2017  Miaoran –  la paura dei pesci.

La fobia dei pesci si risolve stando a contatto gradualmente con essi, così il designer aiuta il fobico vestendolo di strati, con tessuti che catturano la luce e ricordano il lento incresparsi delle onde.


In passerella un enorme telo bianco crea un’acquario umano dove i modelli sfilano come creature acquatiche – sgargianti i colori che vanno dall’azzurro schiuma di mare al denim profondo, dal grigio ardesia al corallo pallido, fino ai candidi avorio.

 

I volumi giocano un ruolo fondamentale in questa collezione Miaoran, i bomber sono corti in vita e profilati, le camicie sono lunghe oltre la vita, i top squadrati e i cappelli quasi una firma dello stilista.

Molluschi, cetacei e ctenofori compaiono sui soprabiti avorio, il tessuto macramè diventa una rete piena di pesci, l’uomo Miaoran un enigmatico uomo di mare.



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Salvatore Ferragamo: Nicolas De Staël ispira la sfilata di moda uomo

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Il viaggio sembra essere il tema portante per la moda uomo primavera estate 2017, almeno a giudicare da quanto abbiamo visto sulle passerelle di Milano Moda Uomo. Anche il team creativo di Salvatore Ferragamo, orfano del direttore Massimiliano Giornetti, concentra su questo concetto la propria ricerca stilistica. La figura ispiratrice è Nicolas De Staël, il pittore russo naturalizzato francese che nella prima metà del Novecento lavorò sul colore, viaggiando per tutta la sua breve vita alla ricerca della luce fino a rimanerne abbagliato. Nicolas De Staël è il personaggio perfetto per suscitare un’infinita ispirazione, non solo per la sua produzione artistica ma anche per la sua vita. Viaggiatore instancabile, dandy dal gusto decadente, aristocratico un po’ depresso, un’anima dannata perennemente in cerca di luce ma profondamente inabbissata nel buio.


L’uomo sulla passerella di Salvatore Ferragamo è meno tormentato, ma altrettanto desideroso di viaggiare, scoprire, conoscere, cercare la luce. Un esploratore sofisticato, un dandy avventuroso in giacche di seta e completi morbidi, leggeri e luminosi. Le stampe di Nicolas De Staël riempiono camice e giacche in un gioco di colori e di forme geometriche, mentre i blouson dalle fantasie astratte si ispirano al pittore e scultore Jean Harp. Anche nella collezione di Salvatore Ferragamo compaiono i grandi zaini capienti, che si confermano accessori must per la moda uomo primavera estate 2017.


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Milano Moda Uomo 2016: la sfilata di JUNLI

Interessante scoperta la collezione uomo JUNLI per la primavera estate 2017. 

Una collezione che si ispira alle installazioni di Anselm Kiefer, pittore e scultore tedesco.

Linee e geometrie, una rigorosità sobria e discreta, fatta di tonalità di grigio e neri.

Cemento e fumo, gli elementi underground che ricordano la collezione P/E 2017 JUNLI, la morbidezza dei capi in contrasto con la serietà dei colori, tagli vivi: contrapposizioni e destruttrazioni, sono le parole chiave che creano di questo brand le nuova tendenze in fatto di moda dell’uomo moderno.

 

 

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Anselm Kiefer installazione


 

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Milano Moda Uomo: Dolce & Gabbana tra jazz e mambo

Eclettica, irriverente, scanzonata la Primavera/Estate 2017 di Dolce & Gabbana: una sfilata che, pur essendo come di consueto fuori dal calendario ufficiale della Milano Moda Uomo, si riconferma come uno degli eventi più attesi dai fashion addicted.

Sullo sfondo della passerella un’orchestrina jazz che suona dal vivo: l’atmosfera è ricca di rimandi Forties, a metà tra il bar di Casablanca e il Buena Vista Social Club che animava la vita notturna dell’Avana. In questo improvvisato club dalle suggestioni caraibiche si consuma un défilé ironico e colorato. Sulle note swing degli Hot Sardines calca la passerella un giovane uomo che non teme la sua eleganza talvolta sopra le righe. Giovanile e giocosa la collezione e giovanissimi i modelli scelti, spesso famosi figli d’arte, come Presley Gerber, figlio 16enne della sempre splendida Cindy Crawford, e Rafferty Law, figlio 19enne di Jude Law e Sadie Frost.

Felpe hip-pop si alternano a lunghi caftani zebrati e stampe patchwork, con ananas e frutti tropicali che fanno capolino accanto ad animalier all over. Dettagli tribal traggono ispirazione dal filone Afroamericano, mentre suggestioni retrò rimandano alla Beat Generation e agli Hipster.

La musica diviene protagonista indiscussa della sfilata: l’uomo Dolce & Gabbana sfoggia alle orecchie le cuffie, in un mood giovane e spensierato. Eleganza scanzonata per un teenager che indossa fieramente l’ultimo modello di smoking smorzato da dettagli ironici e iridescenti. Pantaloni wide-leg e felpe animalier si alternano a caftani optical e stampe cartoon, in stile Pop Art. Lo stereo portatile diventa must have ed impreziosisce ogni mise; lo smoking è declinato in oro e righe.

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«Ci siamo immaginati di essere in Sicilia, di partecipare a un concerto, un happening sotto le palme o i banani della Favorita o del Giardino botanico», questa l’ispirazione alla base della nuova collezione, come dichiarato da Domenico Dolce e Stefano Gabbana. DGMusica è il fil rouge di un défilé che unisce l’energia della Youth Culture al groove caraibico. Un melting pot culturale che trascende i confini e si traduce in uno stile variegato e multiforme, che attinge molto dal passato: l’esistenzialismo e il jazz si mixano allo streetwear, tra pailettes e swing.

Nel front row spicca la star di Internet Cameron Dallas. Influencer e blogger occupano le prime file, a testimonianza di quanto ancora una volta il duo di stilisti che ha reso fashion la mediterraneità, sappia cavalcare le nuove tendenze. Dolce & Gabbana si riconfermano ancora una volta maestri nel carpire i fenomeni sociali e sdoganarli all’interno di sfilate che somigliano sempre più a live shows.

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(Tutte le foto sono tratte da Madame Figaro)


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Milano Moda Uomo: la sfilata di Richmond

MILANO MODA UOMO: LA SFILATA DI RICHMOND

Partendo dal rigore del nero, Richmond per la collezione primavera estate 2017, si tuffa in un multicolor fluo che tocca il verde acido, il giallo, il fucsia.

Il fitting è comodo e dalla praticità sportiva, con qualche capo sartoriale, soprattutto le giacche.
Materiali ricercati, pelli e stampe dal forte impatto visivo, l’uomo Richmond non passa certo inosservato.

Talvolta scalzo o dimentico di qualche capo, è un uomo attento alle mode ma mai vittima; noncurante del tempo che passa, impegnato, nel suo armadio non mancano mai i capi basic del maschio ribelle, giubbino in pelle compreso.

Guarda qui tutte le foto dalla sfilata Richmond:



(foto ufficio stampa)

 

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Milano Moda Uomo: Antony Morato e l’Uomo Vogue presentano il corto “Bisogna aver coraggio”

MILANO MODA UOMO: ANTONY MORATO E L’UOMO VOGUE INSIEME PER PRESENTARE IL CORTO “BISOGNA AVER CORAGGIO”

Si è svolto durante la settimana della moda maschile l’evento esclusivo di presentazione del corto “Bisogna aver coraggio“.

Presso le sale de “La Triennale di Milano” è stato lanciato il cortometraggio “Bisogna aver coraggio”, diretto da Elisa Fuksas e interpretato da Alessandro Roja, attore divenuto famoso grazie alla serie di “Romanzo criminale”.

Il corto, della durata di 5 minuti, prende il nome dalla prima frase della 19ma scena del primo atto del Don Giovanni. Rivisto in chiave moderna, ma utilizzando le musiche mozartiane, racconta dell’uomo dissoluto, in questa fase (im)punito, che sfugge alla vendetta della donne tradite.

Bisogna aver coraggio, o cari amici miei,
e i suoi misfatti rei scoprir potremo allor.

Un groviglio di baci aprono e chiudono il cortometraggio, una manifestazione edonistica della propria personalità che non frena di fronte alla moralità rinfacciata.

“Bisogna aver coraggio” sarà in concorso al Fashion Film Festival Milano, fondato e diretto da Constanza Cavalli Etro, evento internazionale a cui parteciperanno i fashion movies di tutto il mondo, con le loro diversità stilistiche e concettuali.

Antony Morato con queste importanti collaborazioni, vuole sottolineare l’importanza che rivolge al mondo del cinema, già manifestatosi lo scorso anno con il restauro in digitale de “Il Giardino Dei Finzi Contini” di Vittorio De Sica – sempre insieme a L’Uomo Vogue e Istituto Luce-Cinecittà.

Nobili iniziative quindi quelle che spingono il brand Antony Morato, fondato da Lello Cardarelli e che lo  portano  in cima alla piramide del mondo della moda, uno spazio dove l’arte ed il cinema sono gli ingredienti fondamentali di un successo fatto di codici, cultura e innovazione.


Milano Moda Uomo. Giorgio Armani e l’inchino all’eleganza

Smettetela di pensare che la provocazione diventerà stile“. Giorgio Armani, re indiscusso della moda, non usa sotterfugi per sottolineare gli eccessi, spesso ingiustificabili, che i colleghi utilizzano pur di catalizzare l’attenzione sulle loro collezioni.

 

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Se dovessimo tirare le somme di questa settimana della moda uomo milanese, capiremmo quanto il calendario sia stato scarno e le proposte, a loro volta, spesso non degne di nota.

Nell’ultimo giorno di questa kermesse un po’ sottotono, Giorgio Armani presenta la sua collezione primavera/estate 2017 e lo fa in gran stile, il suo.

 

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Armani, è sinonimo di eleganza, alta sartorialità, lusso. La sua, è una collezione depurata dagli eccessi e, soprattutto, indossabile in ogni occasione. Il focus del progetto creativo del noto stilista italiano, sono i patterns che decorano le giacche. Dalle maioliche ai motivi geometrici: lo stile, pervade le giacche doppiopetto che regalano all’uomo, sofisticatezza da vero gentleman.

La collezione è immediata, segno distintivo dello stile Armani. Se divertono le palme che raccontano viaggi paradisiaci, incantano  i pantaloni in seta con pinces.

 

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Trousers ampi e t-shirt basiche, vengono abbinate a mocassini e cappelli in paglia. L’uomo Armani è anche un globetrotter e per tale motivo, ha bisogno di ampie borse a mano per metterci dentro tutto il suo mondo.

Nella cartella colori, gioca un ruolo importante il rosso: una macchia di passione che vivacizza il “greige” e il blu intenso.

 

 

 

Fonte immagini sfilate.it

 

Milano Moda Uomo: Versace omaggia Prince

La Primavera/Estate 2017 firmata Versace si apre nel segno del comfort. L’uomo che calca la passerella non si perde in fronzoli ma punta ad un’eleganza sobria e sofisticata. Tessuti svolazzanti e leggeri, stratificazioni e suggestioni bikers completano un look all’insegna della funzionalità, declinata in chiave sporty-chic.

Energia, movimento e sprint costituiscono il fil rouge di una collezione suggestiva che riporta la maison ai suoi fasti. La sfilata si apre con la proiezione di un cortometraggio girato da Bruce Weber in esclusiva per il brand. Versace gioca con le proporzioni e i materiali usati: bluse lunghe con cappuccio si uniscono a leggings e calzoncini da ciclista, maglie in seta sono lasciate fluide sulla vita e sul torace e indossate con giacche e top.

Via libera a parka ed inediti capispalla leggeri perfetti per affrontare l’estate a bordo di una moto: il trench si porta come una vestaglia, il bomber viene arricchito da stampe all over e da zip. Jersey e nylon dominano la collezione, tra micro borchie, seta e pelle. La palette cromatica è neutrale, il verde militare domina insieme a sfumature che toccano il beige scivolando nei colori più intensi quali blu e viola.

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L’uomo Versace è un wrestler palestrato che non disdegna la giacca sartoriale, unendo ad una mascolinità classica, tanto cara alla storica maison, il piglio da gentleman contemporaneo che indugia in dettagli evergreen che strizzano l’occhio ad un dandismo quantomai interessante. Inserti sportivi impreziosiscono completi destrutturati e pantaloni sartoriali. La stessa location del défilé ricorda un’arena, mentre la musica omaggia Prince, mito del pop nonché intimo amico di Donatella Versace, scomparso lo scorso 21 aprile. Alcuni pezzi inediti di Prince hanno accompagnato le uscite dei modelli.

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(Tutte le foto sono tratte da WWD)

(Foto cover Madame Figaro)

Milano Moda Uomo. Dsquared2 contro l’omofobia

E’ a David Bowie che il duo di stilisti canadesi Dean e Dan Catten, dedicano la collezione primavera/estate 2017 presentata durante la prima giornata di Milano moda uomo.

L’evento si è svolto nel cortile del quartier generale della maison, in via Ceresio a Milano ed ha riconfermato la forza dirompente dei gemelli Catten, nel comunicare il loro linguaggio.

 

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La collezione, è very strong! Ciò che attira l’attenzione, sono indubbiamente gli ankle boots con platform, ricoperti completamente da effetti sparkling, che ricordano l’artista inglese a cui va l’omaggio del progetto creativo di Dsquared2.

Se è vero che il fil rouge del defilé, rimane il jeans (in questa occasione aderente che sfiora la caviglia, strappato o con effetto délavé ), gli effetti luce sui top e sui capospalla sono i protagonisti della collezione.

 

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Dean e Dan, rivestono i giubbotti in pelle con applicazioni pop e le t-shirt, con croci ricavate dalle spille di balia; confezionano, inoltre, pantaloni sartoriali leggermente scampanati, che sfiorano la caviglia.

Quanto era giusto David! – dichiarano Dean e Dan alla chiusura della sfilata – Quanto era avanti! Questo show è fatto per stupire, per dare una scossa, la collezione di vendita è tutta un’altra cosa. Per il defilè però abbiamo deciso di spingere sulle atmosfere clubbing che ricordano la Londra degli anni Settanta, con ragazzi dall’identità molto strong“.

 

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La passerella è tutta per loro, quando irrompono dal backstage con nastri arcobaleno al collo e cuissards tacco 16: Dean e Dan, lanciano un messaggio ben chiaro, lasciando al pubblico libertà di interpretazione.

 

 

 

Fonte immagini milanofashiontrends