LUCIO VANOTTI ALLA MILANO FASHION WEEK – COLLEZIONE PRIMAVERA ESTATE 2017
Subito vengono alla mente le immagini di una abitazione giapponese, la sua semplicità, la linee pulite, l’ambientazione domestica dove il bianco e le sue sfumature sono protagonisti.
La collezione primavera estate 2017 di Lucio Vanotti riconferma il suo stile del “Less in more“.
Forme maxi, dai polsini alle felpe-mantello, dai pantaloni alle sacche, quelle bin bag o buste della spesa, dettagli che giocano sempre con la texture in vernice bianca o nera.
I materiali si alternano tra le texture pragmatiche del grill, del denim chiaro e delle stuoie fino alla fluidità dei cotoni camiceria, viscose, sete e jersey makò.
Candidi camicioni, quasi sacrali, vengono abbinati alle ciabatte a fascia, una donna pronta per un bagno turco, una giornata in uno stabilimento termale o nella vasca di casa, ma sempre in un quell’atmosfera intima e rarefatta che si respira durante le sfilate di Lucio Vanotti.
Donne che ispirano le donne, la collezione di Alberta Ferretti Primavera Estate 2017 è un tripudio di grandi personalità femminili.
La storia ci racconta che dalle loro debolezze sono riusciti a nascere grandi elementi di forza, personaggi eclettici, complessi e misteriosi, le donne che rimangono nei secoli fino ai giorni nostri hanno creato mode e lanciato nuovi stili.
Elisabetta di Baviera, conosciuta come Sissi, era ossessionata dal culto della bellezza, si faceva cucire gli abiti addosso per esaltare al massimo la snellezza del corpo, l’acconciatura a “corona” fu da lei ideato e tutte le donne aristocratiche del tempo la imitarono a tappeto. La sua figura ha ispirato registi, fotografi, pittori, e la sua fama odierna si deve principalmente al film di Ernst Marischka che interpretò l’enigmatica Romy Schneider.
Sono donne che non temono la sofferenza, donne che non hanno paura di esibire i propri sentimenti, donne che si espongono, così le vuole Alberta Ferretti che sottolinea:
” Con questa collezione ho voluto introdurre la passionalità nella mia narrazione di moda. Ho seguito una pulsione istintiva che mi ha portato ad aggiungere alla mia visione romantica della femminilità quel carattere appassionato delle donne che, dichiarando apertamente la propria femminilità, aggiungono solarità e calore al proprio carattere perché più libere e senza complessi. Per questo ho utilizzato anche quell’accento dell’eccentricità che valorizza il loro corpo e il loro carattere.”
E’ una collezione di abiti iperfemminili che intersecano la propria natura con altre culture e tradizioni, pur mantenendo il proprio dna.
Così come succede al Tree of 40 fruit, l’unico albero al mondo capace di produrre, da solo, 40 diverse varietà di frutti. E’ a primavera che si mostra in tutta la sua bellezza, come le donne nella stagione dei fiori, quando scoprono le gambe, l’albero si colora di fiori bianchi, rosa, rossi e viola, per poi partorire vellutate pesche, succose ciliegie, e ancora mandorle e albicocche. La donna Alberta Ferretti è tutti questi fiori, tutti questi frutti, così diversi, ma provenienti da un unico albero genealogico.
Cari ad Alberta Ferretti, per la stagione primavera estate 2017, tornano gli abiti in chiffon, le maniche ricamate in pizzi, balze e ruches romantiche dal sapore vittoriano rese attuali e moderne da strati di cinture in cuoio. I reggiseni si mostrano orgogliosi da sotto i long dress trasparenti, l’organza si abbina ai dettagli maschili dei pantaloni e delle giacche.
I kimono ci riportano nei paesaggi del lontano Oriente, aperti, scollati, mostrando le spalle pallide e avide delle languide geisha. I volumi sono morbidi e fluttuanti e ci confermano quanto nessuno, oltre Alberta Ferretti, possa vestire una donna come solo una donna sa fare.
Guarda qui la collezione primavera estate 2017 di Alberta Ferretti:
Il femminismo e la ribellione sono stati il fil rouge che ci ha condotti di sfilata in sfilata valorizzando la tendenza al fare squadra, dentro e fuori le passerelle.
Au Jour le Jour diventa una confraternita di metà Ottocento, i cui ideali, ancor prima dei moti di ribellione per l’indipendenza delle donne, sono la libertà di espressione e la condivisione di contenuti artistici e letterari.
Il vittoriano esplode nella location di Via Senato e trasporta in un universo parallelo dal sapore country dove, tra picnic e attività all’aperto, perfetti per indossare abiti e grembiuli con pattern vichy e delicati micromondi floreali, ci si confronta divertendosi.
Tra stemmi e mascotte il romanticismo dalla forte identità viene abbinato ai codici identificativi del brand come lo street e lo sporty style, i tessuti tecnici e le paillettes.
La divisa Au Jour le Jour diventa, quindi, ultra femminile e fancy per lasciare un interessante segno nelle tendenze della prossima stagione.
Chi lo ha detto che le donne sono sempre in competizione? Esistono luoghi, esistono donne, che si riuniscono solidali, per raccontarsi, per scambiarsi idee ed opinioni, per confrontarsi, in totale libertà, vicine seppur diverse – questi spazi sono le sororities, comunità femminili nate nel lontano 800. Oggi sono i salotti, i club al femminile, ed è a queste confraternite che Au jour le jour si ispira per la collezione primavera estate 2017.
Di cosa si discute? Di musica, di letteratura, di arte e fotografia, ciascuna porta il proprio bagaglio culturale. Cosa ne scaturisce? Un giardino fiorito, dove i girasoli crescono accanto alle rose, dove le diversità si attraggono, una festa di colori e gusti che rende ciascuna donna unica. La collezione Au jour le jour SS17 è esattamente come queste donne, abiti che richiamano epoche diverse, mestieri e personalità delle più disparate, geishe moderne, casalinghe in stile fifties pronte per una serata in discoteque anni ’80.
Tornano mini abiti silver e brillanti, come li sfoggiava Madonna negli eighties, tessuti tecnici, shiny o resinati; le paillettes argentate sfumano su tinte unite o su abiti a balze e vengono abbinati con coraggio su bermuda basket e felpe oversize.
Non mancano nella collezione Au jour le jour primavera estate 2017 gli abiti dal sapore country, print floreali, delicati chemisier in popeline, organza o fancy, fantasie geometriche o a quadretti come una dolce Cappuccetto Rosso perduta nel bosco.
Sono donne romantiche, indipendenti, creative, provocanti, dalla personalità poliedrica e sfaccettata, d’altronde lo diceva anche Oscar Wilde: “Date alle donne occasioni adeguate ed esse saranno capaci di tutto“.
Sfoglia qui la sfilata Au Jour le jour primavera estate 2017:
Siamo stati nel backstage della sfilata, qui il video:
La mascotte dei Leitmotiv, il cervo, simbolo dell’amicizia e dell’amore, nella prossima stagione decide di viaggiare nel centro America.
Tutto cio’che e’folk si muove nelle corde del brand integrandosi con i segni ancestrali, il muralismo e le ispirazioni artistiche che giungono da Ligabue e Chagall.
L’immaginario Leitmotiv va, altresì, ad arricchirsi dell’architettura geometrica variopinta dei villaggi del Messico, dove il cervo incontra nuove specie animali mentre gli Apache giocano con le teste di cavalli, tigri e aquile.
I dictat della Primavera/ Estate suggeriscono l’utilizzo di nastri, cordoni e nappine e anche il duo di designer non li disdegna rendendo la propria donna una perfetta dama del ballo.
MOSCHINO PRIMAVERA ESTATE 2017 – LA MODA PARODIA DELLA MODA
Avete mai giocato a “Gira la moda“? Probabilmente Jeremy Scott sì, perché lo ha riproposto in passerella durante la Milano Fashion Week!
La collezione primavera estate 2017 a quanto pare è un gioco divertentissimo, dove poter vestire le modelle e cambiarle d’abito a piacimento, come si faceva con i modellini di carta. Così i vestiti sono dei disegni effetto trompe l’oeil con tanto di linguetta, i boa di struzzo vengono soppiantati da cartonati, i cappelli e i gioielli dipinti su carta e i mega fiocchi solo un’illusione.
Il fashion show di Moschino rimane sempre il più atteso e non manca mai di stupire, riprendendo lo stile ironico e irriverente del maestro Franco Moschino, che proponeva una moda, parodia della moda.
Le donne in questo show diventano dei manichini di carta e gli abiti uno scherzo non indossabile, anche se Jeremy Scott accontenta le fanatiche del brand con una capsule acquistabile subito dopo la sfilata, ispirata al libro “La valle delle bambole” di Jacqueline Susann del 1966, una collezione carica di una potente dose di pillole.
Pillole da successo, pillole da fama, pillole ostentazione del proprio stato sociale, sulle borse, stampate sulle felpe, pillole riconoscimento di una psicosi nuova malattia dei ricchi. Parodia anche questa?
Fatto sta che quando a indossarle sono Irina Shayk, Gigi Hadid, Bella Hadid e Anna Cleveland, diventano simbolo di potere e di charme, come quello che trasmette la Cleveland con il suo ingresso in passerella, eclettica, magnetica, scenografica.
Caramellosa la donna Cristiano Burani SS17 alla Milano Fashion Week
Quella di Cristiano Burani è una donna che ha fatto il pieno di vitamine!
Cristiano Burani presenta per la prossima stagione primavera estate 2017 un fascio di colori da cui trarne energia positiva. Pink, fucsia, giallo e arancio, dall’arcobaleno le tonalità più accese e più vive, che ricordano le caramelle, i lecca lecca, le bonbons più divertenti.
Sono le righe le vere protagoniste della collezione, sui long dress o sulle gonne ampie, accostate ai bomber azzurro cielo, che regalano un senso di leggerezza. Le plissettature sono architettoniche, i dettagli sportivi e i volumi over. La donna Burani è contemporanea e moderna e mixa abiti soffici come zucchero filato a ankle boots in ciniglia e mega cinture a segnare il punto vita.
Sfoglia la gallery della sfilata Cristiano Burani SS17 :
Byblos decide di puntare sulla scenograficità dell’ atmosfera siderale per raccontare una collezione dall’estetica eterea. L’ispirazione giunge dall’artista Peter Gentenaar, le cui opere in carta assumono, nella loro unicità, forme inusuali e inaspettate.
Sono i decori della natura ad accompagnare la donna del brand che sceglie le micro ruches, le passamanerie colorate e le trasparenze del tulle da abbinare a varsity jacket over, culisse, bretelle e occhiali dal tocco futuristico. Come atterrata dalle nuvole, le imbragature e i fili del paracadute si sciolgono per creare movimento sulla passerella e avvolgere gli abiti in delicati intrecci.
L’etoile della galassia Byblos, con il suo voyerismo, può affermare di essere pronta per approdare alla prossima stagione nel pieno del suo stile.
Citazioni sporty-chic sono protagoniste della collezione primavera/estate 2017 firmata Laura Biagiotti. La stilista romana si ispira all’estetica del golf, portando in passerella una femminilità sportiva ma sofisticata. L’inedito connubio tra sport e moda, di cui già Donatella Versace ha intuito la forza nella collezione che ha sfilato qualche giorno fa sempre nell’ambito della settimana della moda milanese, trova da sempre una portavoce autorevole in Laura Biagiotti: la stilista romana, che ha sfilato nella cornice del Piccolo Teatro di Milano, ben 25 anni apriva alle porte della Capitale il Marco Simone Golf & Country Club, impianto sportivo tra i più esclusivi, che nel 2022 ospiterà la prestigiosa Ryder Cup, il terzo evento sportivo più seguito al mondo dopo i mondiali di calcio e le Olimpiadi. La designer disegnerà una linea di golf per l’occasione. E il golf sfila anche in passerella a Milano, riletto in chiave chic. Largo a maxi dress con collo a polo, gonne fluttuanti e motivi Sixties. Domina l’argyle che impreziosisce abiti in maglia. Al golf si ispirano anche le stampe: tra pois, fiori, paillettes troviamo palline e prati verdi, come quello che fa da sfondo al défilé. Citazioni sportswear anche nei lacci intrecciati. Femminilità raffinata negli abiti con stampa foulard mentre torna dal passato un capo simbolo della maison, il modello bambola, declinato in denim. Chiude la sfilata un omaggio a Carla Fracci, che ad agosto ha compiuto 80 anni. L’etoile, grande amica di Laura Biagiotti, riceve commossa un mazzo di rose bianche.
La designer umbra Vivetta, che da circa un decennio ci trasporta nel suo fantastico mondo fatto di reminescenze vintage, fa vivere la sua nuova collezione, ancora una volta, negli anni ’20.
E’la cineasta tedesca Lottie Reiniger , deus ex machina delle più belle favole per bambini sul grande schermo, l’ispirazione di questa stagione.
E così che, attraverso un viaggio temporale, si vola nelle stanze ottocentesche ricche di tappezzerie orientaleggianti, conducendo nell’epoca in cui le favole venivano scritte e, talvolta, ambientate.
I personaggi fantastici incontrano i broccati e si posano, grazie ai ricami delicati e alle stampe tromp l’oeil, sulle camicie e sulle bluse dagli iconici colletti.
I tessuti dell’altissima artigianalità sono scelti ancora una volta da Vivetta per celebrare la tradizione e l’eccellenza: pizzo sangallo, merletti dal sapore vittoriano e tessuti naturali, ricamati sapientemente a tombolo, rivivono negli abiti bon ton ispirati a quelli delle viziate e viziose aristocratiche dell’epoca.
E per le ferie estive non possono mancare le idee see-sucker, fine tessuto rigato, caratterizzate sulle orme della designer che, per abbellire le sue proposte, ha collaborato anche con Swarovski, Adidas e Super Duper.
Il fashion show di Anteprima stupisce per le sue note glam rock in netto contrasto con lo storytelling delle precedenti collezioni.
E’ una collegiale che abbandona lo stereotipo di brava ragazza pronta a lasciarsi andare con bomber e maxi cardigan abbinati a abiti e gonne longuette, e a divertirsi con giacche dal taglio maschile, senza disdegnare orecchini maxi e stringate.
E’ una delicata ribelle che ama il giallo, pantone di punta della prossima primavera estate, e i maxi pois.
La forza del carattere conduce fino alla fine dello show che può definitivamente segnare una svolta del brand dallo stile italo giapponese.