Disimpegno e cronache di viaggio hanno caratterizzato la passerella di Trussardi, per la collezione Primavera/Estate 2016. Colori caldi, sahariane, camicie in seta pregiata e pantaloni fluidi con tuxedo in vista, pashmine etniche e comfort, per una sfilata intensa ed emozionante.
Mood da “via della seta” per una donna cosmopolita, una cittadina del mondo che usa il viaggio come mezzo per arricchire la propria cultura e -perché no- il proprio guardaroba di inedite suggestioni.
La palette cromatica va dal sabbia all’ocra al giallo zafferano fino al grigio elefante e ai toni dell’azzurro, per fantasie tribali e decorazioni luxury.
Spirito bohémien, finto trasandato che fa sempre chic, Gaia Trussardi stupisce con una collezione suggestiva ed iconica, che trae spunto dal film “Tracks”, che tratta della traversata del deserto australiano in solitaria di Robyn Davidson, già documentata nel 1977 da un reportage fotografico realizzato dal National Geographic.
Ci riportano ai viaggi di Marco Polo documentati nel suo “Milione” le cromie dei capi, le sovrapposizioni che profumano di antico, i caftani di pregio e le stoffe preziose finemente decorate, come anche gli orli fintamente consunti. Mirabili tagli a vivo realizzati in hi-tech e gli accessori, che rivelano una certosina cura per il dettaglio, dalle borse come portaborraccia alle catenine con ciondolo raffigurante la Madonnina, forse unico omaggio alla cultura occidentale.
Un viaggio antropologico verso popoli lontani: la sahariana diventa capo principe del guardaroba, rivisitata in chiave extralusso e abbinata a gilet con frange, blazer in garza di lino e dettagli in rafia per un mood indian, completato da sandali flat e proporzioni oversize.
Effortless chic, verrebbe da dire, guardando questa viaggiatrice dallo spirito indomito che non rinuncia alla classe. Il Levriero di casa Trussardi colpisce ancora.
Pulizia, l’eleganza essenziale e femminile dello stile italiano e forme scultoree al centro della collezione Primavera/Estate 2016 di Salvatore Ferragamo.
Classicità rivisitata in chiave contemporanea per lunghi abiti leggeri, che coniugano mirabilmente praticità e stile. Il cotone è protagonista incontrastato di capi minimal-chic che si lasciano talvolta andare a dettagli iperfemminili e suggestioni luxury.
La maison fiorentina riafferma i capisaldi della propria personalità, riuscendo ad essere al contempo innovativa pur restando sostanzialmente fedele a se stessa. Il direttore creativo Massimiliano Giornetti dichiara di essersi ispirato alla scultura, per capi dalle forme architettoniche e dai volumi scolpiti, come nelle giacche o nei pantaloni in pelle, che riportano in auge la vita alta.
Si respira un’estate dai toni sobri e dal mood sporty-chic nei lunghi abiti colorati, tra righe, rouches e volant che si sposano alla perfezione a sandali flat, per uno stile moderno e metropolitano. Look androgino per le modelle, che sfilano quasi come delle statue tra abiti impalpabili e dai richiami all’antica Grecia: in bilico tra la perfezione del peplo greco e la grinta delle divise sportive, i lunghi abiti Ferragamotradiscono la duplice natura alla base dell’ispirazione di Giornetti, che si sviluppa in pregiati capi dallo stile senza tempo: scollature a canotta, spalline regolabili, nastri e dettagli oversize mixati ad accessori femminili, come i gioielli. Fluidità delle forme e appeal sofisticato che cede ad una femminilità più audace nei capi neri profilati di piume. Per un’estate chic.
La suggestiva location dell’ Armani Teatro si apre ad ospitare l’estro creativo di Daizy Shely.
Giovane designer israeliana amata da Re Giorgio, vincitrice dell’edizione del 2014 di Who’s On Next?, fucina creativa che ha sfornato talenti del calibro di Stella Jean, Daizy Shely (all’anagrafe Aliza Shalali Deizy) non ha deluso le aspettative, presentando una collezione fresca, dall’impatto vitaminico e dall’imprinting unico.
La collezione Primavera/Estate 2016 presentata dalla stilista nell’ambito di Milano Moda Donna ha confermato una personalità forte, a cui la designer non rinuncia, per virtuosismi stilistici e per una femminilità sfacciata ed ironica, unita ad un design fortemente improntato alla contemporaneità.
Una tavolozza di colori accesi con accenni fluo per un rainbow mood, da Daizy Shely si respira la libertà dell’oceano: co-ords con ruches ed audaci spacchi, per una sirena iridescente e metropolitana, si alternano in passerella a righe in satin brillante per maxi gonne e pantaloni da indossare sotto cappe profilate di pelliccia. E chi se importa se la collezione è primaverile, la sua donna è una diva in soffici piume di marabù -un must del brand- meglio se declinate in colori fluo.
Lurex e paillettes si mixano perfettamente per una California girl capitata per caso nel freddo milanese. Crop top metallizzati si uniscono a gonne a listini, camicette e hot pants si alternano a pellicce oversize per un neo grunge, e romantici dettagli in pelliccia che impreziosiscono anche le scarpe si alternano ad inediti ankle boots da cowboy rigorosamente abbinati a gonne romantiche, per ottenere riusciti contrasti all’insegna dell’ironia.
Tutto è in mirabile equilibrio: le stampe optical irradiano lunghe gonne plissettate da indossare sotto inedite giacche biker glitterate addolcite dai toni dell’azzurro e del rosa baby. Candide balze di infantile memoria impreziosiscono abiti chemisier.
La donna di Daizy Shely ama giocare coi contrasti, forte di una femminilità gioiosa e semplicemente deliziosa. Un’esplosione vitaminica per una donne ben consapevoli di quanto la moda sia essenzialmente un gioco.
E’ una nuova energia quella che pulsa sulla passerella FAYdi Tommaso Aquilano e Roberto Rimondi per la Primavera Estate 2016 – Un motivo vivo e palpitante in una collezione che rivisita la storia del marchio in chiave anni ’70 attraverso stampe accese, ricami artigianali e tessuti trattati per un aspetto vissuto e del tutto personalizzato.
Protagonista indiscusso della stagione è il disegno paisley, un motivo di antica origine persiana, assunto nel tempo a icona d’eleganza sia sedi stampo inglese che italiano. Questo disegno diventa strumento per reinterpretare un gusto antico e riportarlo nel mondo di oggi in un ricercato viaggio nel tempo.
Ed ecco che Victoria, la iconica sahariana del guardaroba FAY, assume grazie a questo ricercato motivo una luce del tutto nuova: un sapiente gioco di intarsi e ricami conferisce femminilità e grazia ad ogni singolo pezzo; i volumi sono morbidi, i dettagli leggeri, quasi immaginati, per donare un perfetto equilibrio tra forma e decoro. Il cotone si trasforma nei colori e nelle consistenze grazie a lavaggi e trattamenti tinto in capo. Un doppio filo che ancora una volta in Fay lega modernità e tradizione, praticità e raffinatezza.
Ma ancora: gli abiti fluidi e iperleggeri vedono stampe accese e sovrapposizioni di ricami , mentre accenti romantici prendono vita in piccole ruches, décolleté d’impatto, volant realizzati in suede e cotone.
Il denim a gamba diritta, diventato ricca tela per stampe e ricami, rivoluziona la propria identità di capo quotidiano per rappresentare un pezzo speciale del rinnovato guardaroba femminile. Un nuovo oggetto di desiderio.
La camicie, da quelle militari ai piccoli pezzi che lasciano intravedere la pelle, si affiancano a gonne lunghe o al ginocchio.
Il blu e il khaki, il senape e il bordeaux, il rosso e il ciclamino, oltre agli immancabili bianco e nero, caratterizzano pezzi facili da indossare, capaci di generare outfit del tutto unici grazie all’infinita possibilità di accostamenti e sovrapposizioni.
Le borse, piccole e maxi, esprimono un look vissuto grazie al cuoio ed al camoscio trattati; arricchite da intarsi, ricami o piccole borchie, sintetizzano perfettamente il mood della stagione. La selezione di calzature comprende stivali con o senza ricami, allacciate maschili e sandali ultraflat. I bijoux includono leggere collane impreziosite da charm iconici: quadrifogli, ferri di cavallo, chiave e sterling.
Combinazioni sempre diverse, un’unica storia: quella di chi le indossa. Il nuovo guardaroba Fay permette un divertito esercizio di accostamenti per total look fondati su capi veri, essenziali, nei quali siano sempre evidenti i canoni della tradizione italiana: qualità, carattere, eleganza.
L’atmosfera rarefatta di un campo di fiori immerso nella luce dell’alba primaverile, un’eleganza creativa e dal sapore peasant-chic: la collezione Primavera – Estate 2016 Luisa Beccaria celebra una bellezza sofisticata e naturale insieme, ispirata da uno sfumato repertorio folk, ritessuto e ripensato per la donna contemporanea, decisa e fiera della propria femminilità.
Protagonista della collezione è il fiore, che si declina in mille varianti. Ora è un garofano stampato per leggeri abiti da giorno in cotone; ora un tulipano ricamato sulla georgette di seta. La rosa e la viola diventano pattern di gonne e giacche in organza jacquard, oppure ornano con una stampa delicata il sangallo. Il dettaglio floreale impreziosisce nastri, cinture e abiti plissettati a spicchi di colore.
Immancabile lo spolverino-vestaglia di tulle ricamato a motivo di fiordalisi. Applicati, con il pizzo, o in versione tridimensionale, i fiori arricchiscono anche leggiadri abiti da sera sui quali si fa strada la calda luce dell’oro.
I tagli sono morbidi e a vita alta, le forme scivolate stemperano il gusto della tradizione popolare di Alma Tadema, che evidenzia le scollature, con la fresca eleganza delle muse anni ’70 (Marisa, Talita, Joni).
La palette cromatica alterna soprattutto i rosa e i pervinca, nelle infinite tonalità dei petali di un fiore. Rosa Tea, lilla, mauve, fiordaliso e violetto, sino a tinte più forti come il rosa ciclamino e il blu degli iris.
Tra gli accessori: ampi cappelli di paglia indossati su foulard; bracciali, cerchietti e spille che ricordano i pattern delle stampe; decolleté a punta in suede con fini cinturini alla caviglia.
La primavera arriva: per Sportmax è un nuovo inizio. L’oceano e lo spirito futuristico degli anni Sessanta sono sintetizzati nei loro elementi essenziali. Il mood è rilassato, i capi sono messi a fuoco con una perfezione netta.
La contrapposizione dei materiali crea un impeccabile equilibrio di finito e non finito. I tessuti lucidi e futuristici giocano in contrasto con cotoni e sete naturali, l’artificiale si alterna al naturale.
Una palette grafica di écru e nero, puntualizzata dai colori degli agrumi, tra cui il giallo brillante e il tange- rine.
Nuovi volumi, forme a trapezio. Abiti corti di linea ad A sono ancorati a terra con sandali chunky e zeppe a forma di piramide. Le borse in pelle, portate a mano, prendono a loro volta la forma di un pentagono e sono completate da fibbie di metallo.
Le tasche e le clutch ovali arricchiscono i capi. Fibbie montate su spessa pelle allacciano i vestiti al collo o sulle spalle e anche le camice di seta oversize, portate come abiti. Ricercati pizzi guipure disegnano sui capi degli inaspettati oblò.
Una stampa a rete si avvolge intorno al corpo, quasi a voler catturare chi la indossa, prima di lasciarla andare. Catene navali si trasformano in righe ben definite, che abbracciano il corpo in crêpe de chine fluidi. Il set, intitolato “Superwalk”, segue il cambio di stagione. Lo studio di design Formafantasma ha trasformato gli interni del Palazzo delle Poste di Milano (progettato da Luigi Broggi agli inizi del ’900) in un’installazione fatta di fogli trasparenti in PVC neri, giallo brillante e color nudo. Appesi al soffitto scendono sul pavimento della passerella, dove creano uno spazio esteso e apparentemente infinito. Un muro, costruito con mattoni di terracotta, crea contrasto con gli interni futuristici e completa le linee decise dell’installazione e della collezione stessa.
Guarda qui tutta la collezione:
ENGLISH VERSION
Spring unfolds at Sportmax with a fresh start. Oceanic references and clean 1960s futurism define the col- lection, distilled down to their essential components. The mood is relaxed; but the clothes themselves come into sharp focus with crisp perfection.
Opposites in fabrication create an impeccable kind of undone. Futuristic leatherette with sailcloth cottons and natural silks. The artificial versus the natural.
Polars attract in a graphic palette of ecru and black that is punctuated with juicy citruses, including sunshine yellow and zesty tangerine.
A new volume, anchored in youthful trapeze shapes, emerges this season. Legs are on full view. Short A-line dresses cut from a 1960s mold are playful and grounded with chunky sandals with a thick pyramid wedge. Sou’wester capes, leatherette swing toppers and A frame pinafores are worn with simple hand held bags reduced to elongated pentagon shapes in refined leather topped with an oval buckle.
Utilitarian pockets decorate garments in stacked tiers or oval pouches sliced with zips. Garments fasten with oval buckles mounted on thick leather either at the neck or on shoulder straps, also as pins to fasten loose oversized silk shirts worn as dresses. Guipure lace creates peekaboo port-holes.
Prints are fresh and graphic this season. A fishnet print twists around the body, seemingly catching the wearer before letting her go. Chandlery chains become a vivid stripe as bold links encircle the body in fluid crepe de chine.
The set this season, entitled “Superwalk”, follows the seasonal shift. Designed by Italian-born Andrea Trimar- chi and Simone Farresin of Eindhoven-based design studio Formafantasma, the interiors of Milan’s Palazzo delle Poste (a defunct post office designed by Luigi Broggi in early 20th century) have been transformed into an installation of transparent black, sunshine yellow and nude PVC sheets. Suspended from the ceiling, the modern, wide plastic strips continue down onto the catwalk floor where they create an expanded space and seemingly infinite looping path. A wall, constructed from traditional terracotta bricks, contrasts with the futuristic interiors and complements the clean lines of the installation and the collection itself.
La donna della prossima stagione prende lezioni di botanica in Oriente.
Gli spazi verdi e l’unicità delle piante presenti nei giardini botanici orientali, tra costruzioni architettoniche che sfidano l’infinito, sono le ispirazioni che giungono dalla collezione Primavera/Estate 2016 diByblos.
Così l’esotismo si fonde alla geometrie per dar vita a una techno-giungla che esplode sui tessuti stampati ad alta definizione.
La città dove vive l’eclettica donna della Maison è Singapore. Vivida e in movimento si diverte a giocare con i motivi floreali che talvolta tendono a scomparire grazie all’effetto trompe l’oeil.
Lo stesso che ritroviamo nei plissè ventagliati che svelano, così, un percorso che fa fondere la grafica e la materia.
Cromaticamente esplosiva, i colori si intonano di volta in volta alla vegetazione illustrata e alle scelte geometriche, amalgamandosi perfettamente con il bianco e il nero.
Un biglietto di sola andata per provare, oniricamente, le emozioni delle esploratrici metropolitane di nuova generazione.
La donna Alberto Zambelli è una moderna Marchesa Casati in viaggio around the world.
Pelle latte, sguardo profondo, morbide chiome, la donna ha un aspetto androgino e si veste di pantaloni dal taglio maschile con camicie oversize micro collo.
Nomade e desiderosa di esplorare luoghi lontani, nuove culture e tradizioni, la donna Zambelli predilige forme morbide e tessuti comodi, jacquard e velluti imprimè ricordano i lussuosi interni dei treni , pregiati swarowski illuminano la strada del suo lungo viaggio.
Lane-seta fiammate venano le superfici dall’aspetto wengè e fil coupé delicatissimi si fluidificano in foglie di ginkgo biloba.
La figura della giacca si allunga e si destruttura, le gonne ballon l’accompagnano nelle notti stellate, così come le trasparenze e il cappotto nuovo loden.
“Food Couture” è tra i progetti selezionati da Regione Lombardia all’interno delle iniziative Expo 2015 per la promozione del Lago di Garda, attraverso la creazione di 4 itinerari inediti e la loro rappresentazione con una sfilata di moda che si è svolta durante la Milano Fashion Week.
“Food Couture” è poesia, provocazione, dove “il food è fashion”, e diviene elemento simbolico che racconta le emozioni di un territorio e le declina in chiave multisensoriale. Idea ludica ed estrema dove l’esperienza legata al food ed ai suoi orizzonti diviene esperienza da vivere, osservare, immergersi. Sul mood di 4 suggestioni – Blue, Green, Yellow e White – si sviluppano 4 itinerari con un linguaggio immediato, iconico e moderno, che trasmette l’incanto di un luogo, il Lago di Garda, ad un target luxury attraverso codici ed immagini condivise.
Expo Milano 2015 è l’Esposizione Universale che l’Italia ospiterà dal primo maggio al 31 ottobre 2015 e sarà il più grande evento mai realizzato sull’alimentazione e la nutrizione con oltre 20 milioni di visitatori attesi. Il lago di Garda presenta una capacità ricettiva importante, un’offerta estremamente versatile, e rappresenta una proposta di vacanza ottimale per tutti coloro che vogliano proseguire la visita in Italia da Milano. Dalle ricerche effettuate il trend di permanenza sul lago sarà di 48 h ed è su questa base che sono stati creati gli itinerari di Food Couture.
Gli itinerari risponderanno a tutto questo, ogni proposta sarà condensata in 48 ore, con suggerimenti, consigli pratici, rimandi di approfondimento, ma soprattutto facendo vivere l’anticipazione delle emozioni che si provano percorrendo quei luoghi.
www.48hrsatlakegarda.com sarà una guida di viaggio digitale, per immagini, come linguaggio non verbale capace di raggiungere tutte le culture per comunicare la bellezza di questo luogo. Un viaggio che è un’esperienza da condividere on line, dove il web diventa il veicolo per esplorare un mondo che è sì virtuale, ma che trasmette emozione. Un viaggio “to taste”, per essere immerso nei colori del lago, sporcarsi le mani, sentire i profumi, canticchiarne la musica. Un viaggio per tappe, per chi ha poco tempo e non ne spreca. Per viaggiatori contemporanei, alla ricerca di suggestioni e non di consigli, con 48h a disposizione o più, e la voglia di godere la pienezza della libertà di scegliere. L’essenza del viaggiare.
4 itinerari tematici:
• 4 colori per un immediato riconoscimento iconografico – blue, yellow, green, white
• 4 fili conduttori partendo da un elemento food – pesce, agrumi, olio, vino L ugana
• I principali punti di attrattività saranno ricondotti a ognuno dei 4 percorsi e caratterizzati da un tema principale: origini, natura, benessere, acqua
• Spunti insoliti e consigli di “nicchia” per una guida di viaggio inedita
• Suggerimenti tematici (sport, arte, musica e food) per ciascuno dei 4 itinerari
• Tempi cadenzati ma non serrati
• Viaggio emozionale, guida turistica esperienziale
• Taglio iconografico nelle descrizioni, per un viaggiatore social dipendente
• itinerario blue: il filo conduttore è l’acqua, come elemento, come sinonimo di relax (spiaggie), active (sport vela), forza vitale e propulsiva, fun (gita in motoscafo), acqua come elemento di confine (orizzonti). L’accento food è posto sul pesce di lago.
• itinerario yellow: il filo conduttore è l’energia/la solarità/la rigenerazione e il benessere, simboleggiati dalla sferzata vitaminica degli agrumi.
• itinerario green: il filo conduttore è la natura, la terra. L’elemento food è l’olivo e il suo prodotto principe, l’olio exravergine. Tutto l’itinerario è però anche intriso di letteratura, per ricordare i grandissimi nomi che sul Garda hanno soggiornato e che l’hanno celebrato nelle loro opere.
• itinerario white: l’itinerario bianco è l’itinerario dove non possono mancare luoghi icona del Lago ma riletti i chiave contemporanea. Si snoda fra luoghi culto dell’epoca romana con accostamenti inediti, e le cantine e i vigneti del Lugana.
La APP correlata al progetto ne rappresenta il necessario completamento. Sarà un’interfaccia comoda e facile da utilizzare, sia prima di partire per facilitare la pianificazione del viaggio che mentre si è in movimento. Grande cura sarà dedicata alla segnalazione di luoghi d’interesse e strutture ricettive, con schede dettagliate, la mappa per vedere la loro posizione e calcolare il percorso per raggiungerle.
Il progetto è ideato da UNICA Comunicazione e promosso dal Consorzio Tutela Lugana DOC nell’ambito delle iniziative del Sistema Brescia per EXPO 2015 finanziate da Regione Lombardia.
Cividini, leader della maglieria e della lavorazione dei filati, sfila virtuoso come un Glenn Gould al pianoforte.
In occasione della Milano Moda Donna, presenta la sua collezione autunno/inverno 2015/16, un racconto che passa dai più sofisticati capi di maglia, frutto di una preziosa lavorazione artigianale, ai più urban look dove aleggiano comodi e leggeri abiti in lana.
E’ quindi la maglia la protagonista indiscussa di questa collezione, regina sotto i gilet lunghi trapuntati con strato di tricot in supergeelong o accostato a parka con il cuore di cashmere high gauge.
La donna Cividini è una donna multitasking, super impegnata, che indossa bag capienti e stivaletti bassi in vernice nera con dettaglio metallo della cerniera. Una donna busy ma che non rinuncia alle tendenze e alla ricerca dei dettagli. Super trendy con il gilet di visone, alternato da strisce di visone e fettucce di lana o con il cappotto over size con le maniche in tricot.
Artigianalità, design e fantasie, sulle apparizioni di colore viola, il colore del mistero, che sbocciano in cappotti a lavorazione double o su jacquar di lana con disegno floreale in rilevo; fiori che hanno i colori militari, per una guerriera della pace, abbinati a buste in coordinato.
Di grande tendenza per l’autunno/inverno 2015/16 i cappotti a vestaglia, arricchiti dalla sartorialità Cividini di un largo bordo a balzine bicolori in merino.
E’ dalle stanze da ballo che compare, sulle punte, la donna Christian Pellizzari.
Riconosciamo nelle forme, nelle geometrie degli abiti, la compostezza e il rigore di una ballerina di danza classica, la stessa grazia che accompagna i gesti nella morbidezza di una comoda felpa e nell’ampiezza delle gonne a ruota.
In occasione della Milano Moda Donna 2015, il brand Christian Pellizzari ha presentato la sua collezione autunno/inverno 2015/16, in cui vediamo i capi roteare su manichini in stile carillon. Danzano lenti e piroettano come una ballerina contemporanea, che mescola tessuti e stili come solo una donna di carattere sa fare.
Passa dalla trasparenza degli abiti in pizzo, estremamente femminili, ai completi gessati dal taglio maschile; da texture strutturate e morbide, a lane intrecciate a mano e impreziosite da ricami.
Contrapposizioni forti per Christian Pellizzari, che si lascia contaminare anche dalla natura, creature fiabesche ispirano i preziosi abiti da sera, apparizioni dalle onde del mare, sirene danzanti indossano gonne strutturate con crinoline abbinate a fluide bluse in seta. Abiti da cocktail dai colori del profondo oceano e di tutte le sue immense sfumature, si sposano con blazer maschili doppiopetto.
Per il giorno, in attesa delle argentee luci della sera, la donna Christian Pellizzari indossa comode felpe over sopra gonne che mostrano le gambe, completi portafoglio di seta e tweed e completi di flanella grigi gessati.
Un total look innovativo, inaspettato, frizzante, ma che non dimentica l’essenza femminile ed elegante di ogni donna.