Fendi sorprende Milano con una collezione “cosmica”

Onde sinuose e aggraziate finemente ricavate da speciali e delicate ruches. Onde decorative e intessute non solo sugli abiti, ma anche su tutti gli accessori proposti.

Onde gravitazionali che colorano magistralmente pellicce vaporose dal sapore retrò.

La collezione Fendi autunno/inverno 16-17 è un’apoteosi di bellezza e studio delle forme, un delicato ritorno all’età adolescenziale con pantaloni culottes, volants sulla baschina e salopette increspate nei dettagli ma è anche un’inno all’austerità, attraverso giacche tailleur rigorose con dettagli plissettati sui fianchi e over coats abbondanti e sblusati da una cintura.

Karl Lagerfeld e Silvia Venturini Fendi hanno creato una collezione magistrale, pura ed iper femminile.

Ad aprire la sfilata, Kendall Jender, modella e musa ispiratrice di Kaiser Karl; indossa cappotto dalla linea baby con revers in pelliccia e cuissard color carta da zucchero fascianti e giocosi.

La pelliccia, tessuto must have della maison romana, si tinge di mirabili colori e pattern suggestivi: segni grafici maculati si avvicendano a toni pastello rinvigoriti da onde di toni contrastanti.

Due ospiti esclusivi hanno presenziato alla sfilata Fendi: “Piro-chan” e “Bug-kun“, i Fendirumi nati dall’estro creativo di Karl Lagerfeld per celebrare la cultura giapponese dei Kigurumi e creati in occasione dell’apertura a Tokyo del più grande pop-store d’Oriente.

Colori pop e pastello, cupi e vivaci, la palette di colori è incredibilmente variopinta e gradevolmente abbinata.

La collezione très folies di Fendi è meravigliosa. È straordinariamente “cosmica”.

 

Kendall Jenner per Fendi (fonte Madame Figaro)
Kendall Jenner per Fendi (fonte Madame Figaro)

 

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La valchiria di Fausto Puglisi incanta la Milano Fashion Week

Protagonista indiscusso della prima giornata della Milano Fashion Week è stato Fausto Puglisi, che si riconferma come una delle personalità più forti del fashion biz.

Istrionico, barocco e geniale, l’universo creativo dello stilista trae nuova linfa vitale dal carattere già evidenziato nelle ultime collezioni. La donna che calca la passerella è una guerriera in colori fluo e spacchi vertiginosi. Una femminilità ribelle, quasi esplosiva, caratterizza l’Autunno/Inverno 2016-2017 di Fausto Puglisi, che non teme la falcata più seducente e felina di questa valchiria metropolitana.

Elementi sporty-chic si sposano mirabilmente a suggestioni che sembrano provenire direttamente dallo streetstyle. Bicromie accese ed elementi grafici si snodano su gonne, maxi cardigan, maglie a righe e gonne da cheerleader. Mosaici e quadretti ritornano come fil rouge a caratterizzare una collezione che trae ancora una volta spunto da certo barocco siciliano unito a suggestioni classiche. Si respira un’aria da Antica Grecia negli abiti peplo, coniugati in chiave rock, come anche nei calzari da gladiatore.

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Photo by Giovanni Giannoni/WWD
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Photo by Giovanni Giannoni/WWD

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Photo by Giovanni Giannoni/WWD


Fiocchi si snodano su abiti impalpabili dagli spacchi audaci. Minigonne impreziosite da stelle e decorazioni barocche vengono indossate su anfibi: è così che Bianca Balti, nuova musa dello stilista, attraversa la passerella. La diva rock di Puglisi sembra provenire dalle spiagge californiane, o dal più esclusivo party in piscina di una villa hollywoodiana.

La palette cromatica attraversa colori fluo, in primis rosa, viola, rosso, tocchi di azzurro e righe. Tra i materiali usati spicca la pelle nei leggings e nei dettagli di capispalla che cedono alla tentazione di borchie e pietre preziose, mentre maestosi sono gli arabeschi cromatici che si disegnano su gonne e maglie a listini e blocchi di colore.


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N°21 sfila tra patchwork e sovrapposizioni

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Ha sfilato oggi nella prima giornata della Milano Fashion Week la collezione Autunno/Inverno 2016-2017 di N°21. L’estro creativo di Alessandro Dell’Acqua non si smentisce e propone una sfilata ricca di suggestioni.

Il patchwork diviene fashion trend incontrastato della prossima stagione invernale, per sovrapposizioni ardite ed inediti giochi cromatici. Le stampe regnano in inediti contrasti che rivelano una sapiente cura per il dettaglio e la voglia di sperimentare.

L’animalier viene rivisitato per cocoon coat che uniscono il bon ton anni Sessanta alla grinta di una donna che strizza l’occhio al punk. Le maglie sono over e cadono dolcemente sulla silhouette, in un mood rilassato e casual, che fa delle proporzioni oversize il nuovo must have.

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(Foto Madame Figaro)
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(Foto Madame Figaro)
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(Foto Madame Figaro)
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(Foto Madame Figaro)
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(Foto Madame Figaro)

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(Foto Madame Figaro)


Il tartan predomina nella seconda parte del défilé, riproposto in versione contemporanea, sia in rosso che in giallo. Le cromie sono ardite, i capi strutturati e morbidi, in contrasto tra loro, mentre i pattern floreali sembrano predominare, in inusuali patchwork che uniscono lunghi abiti dall’allure femminile a soffici maxi cardigan. I colori sono vitaminici, mentre le stampe si rivelano protagoniste assolute, come quelle raffiguranti le palme su spiagge californiane, tra suggestioni Nineties che profumano di California. Particolare attenzione è riservata agli accessori, come le calze ricamate e i sandali in pailletts e mini borchie.


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La cowgirl di Fay sfila alla Milano Fashion Week

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Ha sfilato nel pomeriggio la collezione Autunno/Inverno 2016-2017 di Fay. La Milano Fashion Week si apre nel segno della femminilità, con un défilé ricco di suggestioni e spunti.

Si respira una femminilità nuova in casa Fay: stampe floreali impreziosiscono mini abiti in impalpabile georgette di seta arricchiti da ruches, per un nuovo romanticismo. Prevalgono suggestioni Seventies, per una inedita cowgirl che calca la passerella tra frange, stivali texani e montoni.

Tommaso Aquilani e Roberto Rimondi dichiarano di essersi ispirati all’America per una collezione che si pone come un’ode alla vita country e ad un effortlessy chic che si arricchisce di spunti etnici. Stampe azteche e ispirazioni Navajo arricchiscono maglioni oversize che fanno da miniabiti, mentre i capispalla rimandano allo stile marinère e al military chic.

Seta stampata nei mini dress con colletti gioiello, mentre frange e cinture con fibbia sono gli accessori cardine di una donna forte, perfetta cowboy in gonnella. Suede e pelle predominano tra i materiali usati, mentre tacchi alti iperfemminili si alternano agli stivali texani.

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Photo by Davide Maestri/WWD
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Photo by Davide Maestri/WWD

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Photo by Davide Maestri/WWD


Il mood è strong ma senza perdere di vista una femminilità che profuma di country: il punto vita viene sapientemente esaltato mediante cinture, mentre lunghi abiti dal sapore folk in nuance delicate costellate di fiori di campo fanno capolino sotto ai montoni e ai capispalla. Il denim viene impreziosito e profilato in montone, mentre la lana predomina su capi in grigio melange, perfetto passepartout per affrontare il più rigido degli inverni.


(Foto copertina Madame Figaro)

BLONDIEFULL FOR D-ART

Viviamo in un’epoca in cui tutto è pubblico e alla luce del sole. Tutto è concesso, si può vedere e nulla rimane segreto, nemmeno quello che indossi sotto i vestiti.
Stars come Rihanna sono state grandi fan della moda trasparente, lei stessa è stata pure bannata da Instagram per averci fatto vedere troppo…
Il vedo-non vedo adesso è di tendenza sulle passarelle e nei giornali, e sembra lo ritroveremo ancora, date le nuove collezione estive.

Sappiamo tutti che le sfilate sono dei veri e propri show, una specie di mondo surreale. Nel mondo reale ovviamente un look trasparente è difficile da portare, ma allora in che modo riproporli dalla passerella alla vita reale?

Prima di tutto occorre un bel po’ di coraggio, e se accostata nella maniera giusta la trasparenza può essere molto fine e chic.
Anzitutto si potrebbe iniziare con il paneling, ad esempio unire una blusa con un mini top sotto e/o una giacca sopra, una blusa con le maniche trasparenti o un vestitino cocktail con zone trasparenti o che ne dite di una gonna trasparente con una mini sotto? Le combinazione sono infinite…
Ma prima di tutto dovrete fare un piccolo investimento in un negozio di intimo e acquistare tanta bella lingerie – necessaria per questo look!
Nelle prossime stagioni la moda vuole scoprirci e lasciar vedere un po’ di pelle; io dico “se non puoi batterli, unisciti a loro ma solamente alle tue regole”  😉



Love B

ENGLISH VERSION

We live in an era where everything is public and out in the open…Everything is out there for everyone to see and nothing is a secret anymore, not even what you wear underneath your clothes. Big stars like Rihanna have been fans of the sheer trend and even got banned of Instagram because of sharing too much info.
We’ve been seeing the transparency/sheer trend for a while now on the runways and in the magazines, and it seems it won’t be going anywhere according to the new summer collections.

But we all know that the runway shows are called shows for a reason, they are some kind of fantasy world. In real life this transparency look is a bit harder to pull off, ‘cause I definitely wouldn’t suggest anyone to wear the sheer trends without anything underneath like they do on the runways..So how can we bring it from the runway to real life?

First of all you’ll definitely be needing some guts, but if done in the right way the sheer trend can be very classy and chic.
You could work with paneling..And single pieces…For example: a sheer blouse with a little top underneath and/or a jacket on top,
a blouse with just see through sleeves or a cute cocktail dress with sheer paneling, or what about a sheer skirt with a mini underneath?
The combinations are endless….
But one thing is for sure you need to drop by the lingerie store and invest in some nice underwear because you will be needing them with this look.
In the upcoming seasons they want us to be showing some skin, I say if you can’t beat’em then join em..but only under your own conditions;)

Love B

Long sheer dress and fur jacket @MARCO BOLOGNA
Lingerie @INTIMISSIMI
Boots @ZARA

PH BY HENRIK HANSSON WWW.HSZPRODUCTIONS.COM

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BLONDIEFULL FOR D-ART

Ciao a tutti,

chi non sa che prima o poi tutto torna di moda?!
Questa stagione son tornati i mitici  anni ’70, in assoluto una delle mie decadi preferite in fatto di moda.
E pensare che quando ero una bambina spesso accusavo i miei genitori per come mi vestivano. E’ da adulta che ho iniziato ad amare tutto quello che girava intorno a quegli anni, comprese le mie scelte in merito alla moda (e compresi ovviamente gli anni ’80!)
I pantaloni a zampa li ho sempre portati, anche quando non erano in voga, perché credo siano perfetti per il mio fisico. Oggi posso indossarli senza che la gente guardi in modo strano 🙂
Perché amo così tanto gli anni ’80? Sarà lo sfarzo, il glamour, la disco, la musica, il design, le stampe, i tagli dei capelli, peace and love! Tutto ero figo!
Voglio dire, prendete per esempio The Bee Gees nel loro video Staying Alive: quanto erano giusti? Ancora oggi vengono imitati e sono passati quasi 40 anni!

Per questo motivo quando ho visto il look che qui indosso, in perfetto stile anni ’70 del duo di stilisti Marco Bologna (Nicolò Bologna e Marco Giuliano), ero felicissima. Fantastico come total look ma anche easy da portare separatamente.
La vestibilità, la stampa, i colori, io l’adoro e dovevo assolutamente condividerla con voi.
E allora spolveriamo i nostri dischi in vinile e boogie on down the road

Peace and Love B

 

Hi Everyone,

 

We all know that sooner or later everything comes back in fashion.

Well this season the 70’s are back again, and they are absolutely one of my favorite decades when it comes to fashion.

When I was a kid I accused my parents many times of dressing me badly during  those years…But as soon as i became an adult I started loving everything that had to do with the 70’s…They have influenced me a lot and many of my fashion choices today derive from the 70’s (but obviously also the 80’s)

 

I have always worn flare pants even when they were not in fashion because I just love them and think they are flattering to my body. ..But today you can wear them again without people raising their eyebrows…

Don’t know why I love the 70’s so much but I just do;)

The glitz, the glam, the disco, the music, the designs, the prints, the haircuts…peace and love….It was just cool…

I mean just look at the Bee Gees in their video Staying alive, now how awesome are they? Even almost 40 years after date…

 

So when I came across this look from the designing duo Marco Bologna (Nicolò Bologna and Marco Giuliano), i was totally happy to see this 70’s inspired outfit. Awesome as a total look but easy to wear as separates as well.

The fit, the print, the colors, I love all of it and had to share it with you.

So dust of your vinyl records and boogie on down the road…

Peace and love B

 

Shirt and pants @ MARCO BOLOGNA

Bag @ CORSO UNDICI

Booties @ GIOVANNI FABIANI

PH BY HENRIK HANSSON




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Milano Fashion Week: la sfilata Cristiano Burani primavera – estate 2016

Milano Fashion Week: la sfilata Cristiano Burani primavera – estate 2016

PURE ENERGY

Colori vitaminici ed attitudine energetica per un vestire informale e casual con trattamenti manuali su materiali tecnologici che ridefiniscono un nuovo concetto di lusso, sempre in bilico tra passato e futuro, sartorialità e sperimentazione.
Tessuti jacquard a motivi geometrici ed astratti,  maxi tasche, dettagli a righe e volumi “over” per un mood “cool e contemporary”.
Linee pulite ed essenziali su superfici sfrangiate a mano, sovrapposizioni e calibrate trasparenze; maglieria crochet in filato di poliuretano, denim stone washed con ricami tridimensionali e multicolor,
pelle lucida in colori intensi e brillanti, tela di cotone per camiceria maschile accoppiata e plissettata, juta jacquard a ciuffi con effetto 3D.

Guarda la collezione P/E Cristiano Burani:



COLORI
rosso corallo, indigo blu multi sfumature, zafferano, coccio, nudo, arancione

MATERIALS
tessuti jacquard su base serica lavorati a fil coupé o a maxi disegni jersey di viscosa a righe, maglieria a coste di lurex e cotone stuoia tessuta a mano con dettagli di pellicceria denim lavato con effetto “used” e dettagli smaltati

ACCESSORIES
sandali con dettagli in poliuretano lavorato ad uncinetto stivali cowboy ricamati marsupi mini & extra large con frange e borchie smaltate zainetti over in morbida nappa

FOTO BACKSTAGE:



(foto Ufficio Stampa)

Milano Moda Donna: la sfilata di Fatima Val

Milano Moda Donna: la sfilata di Fatima Val

Filo conduttore di tutte le collezioni di Fatima Val è il nero, il colore non colore dentro cui la designer compone i suoi straordinari capi.

Nuove metamorfosi per la collezione primavera-estate 2016 in cui sessualità e spiritualità si tingono di atmosfere che vanno dal carbone intenso al nero o dal bianco alle fredde tonalità dell’acciaio.

Fetish feticcio il guanto nero indossato su una sola mano, strati di cinture che adornano vite e seni, buste rigoramente black.

I tagli sono vivi e i materiali naturali quali morbida pelle, seta e cotone raffinato. I capi sono comodi, avvolgono il corpo ma senza fasciarlo donandogli la piena libertà di movimento, le lunghezze si spingono fino alle caviglie nei trench e nelle gonne asimmetriche, per una donna dark e indipendente.

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Guarda qui l’intera collezione:

MILANO FASHION WEEK: STREET STYLE FOREVER

Vi sono i trend di passerella che anticipano le tendenze del prossimo anno e poi vi sono loro i look del fuori sfilata che più di altri sono da guardare, memorizzare e copiare. Il risultato: vincente.

Non c’è santo che tenga: la settimana della moda milanese non è solo una serie illimitata di sfilate, tutte perfettamente segnate in un calendario quasi impossibile da rispettare anche per la giornalista più efficiente ma è altro, molto altro. Ebbene sì, perché in realtà durante la famigerata fashion week le sfilate le puoi vedere on the road, in ogni zona di Milano tu ti trovi, a qualsiasi ora del giorno e della notte. Perché in quei “benedetti” 6 giorni la capitale lombarda viene letteralmente presa d’assalto da blogger, buyer, giornalisti cool (o presunti), fashion victim, ognuno con il suo bel bagaglio di outfit perfettamente studiati nei dodici mesi precedenti per stupire, per attirare gli sguardi dei passanti o, meglio ancora dei fotografi.

E di questo ce ne siamo ben accorti al “fuori” sfilata di Antonio Marras dove abbiamo potuto immortalare gli outfit very cool che qui vi presentiamo. Il filo conduttore? Siamo sinceri non c’è perché ognuno qui interpreta la moda del momento (o la moda che verrà) a suo piacimento. Che sia un chimono di paillettes, un dress in jersey a fiori abbinato a stivaletti texani, oppure un paio di short con i tanto amati anfibi slacciati non ha molta importanza se non quella di sentirsi a proprio agio mentre si esce da una delle catwalk più attese come quella di Marras. E tra le tante proposte non possono mancare certo gli outfit di alcune blogger sempre più in ascesa, come Catherine Poulin, che sfoggia uno chemisier con cerniera e, chicca, la borsa a forma di skateboard. Il risultato? Unico. Imitabile? Sì, ma attenzione a non esagerare con gli altri accessori. Perché mai dimenticare il diktat: less is more.

Appuntamento ai prossimi look da “fuori sfilata”.

ph: Daniele Trapletti

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Milano Fashion Week: la collezione San Andrès Milano SS 2016

Il Messico non è solo Chavela Vargas e la sua ranchera, ma è anche gioia e colore, ed è la tavolozza più variopinta rappresentata da San Andrès Milano nella collezione primavera-estate 2016.
Il verde smeraldo, il giallo focoso, il rosso acceso, il corallo ed il bluette sprigionano tutta la loro energia su capi dalle forme geometriche, con accenni fifties dati dalle gonne a ruota a segnare il punto vita o dal tubino dai colori floreali.

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Il designer messicano Andrès Caballero è fieramente radicato alle sue origini, la sfilata procede a ritmo di “Cumbia”, tradizionale musica latina che sottolinea il sentimento e il folklore tipico del popolo messicano, in uno scambio di culture e luce – così nasce la collaborazione straordinaria con SWAROVSKI: cristalli applicati ai capi che donano una lucentezza e una preziosità unici.

Ogni capo cattura luce, ogni capo è sinonimo di forza, grazia e bellezza; le forme a trapezio si alternano ad abiti attillati e plissé romantici, grandi fiocchi adornano i colli, i materiali si adagiano sul corpo senza fasciarlo, le sete sono esclusive, le organze di seta rigata creano un divertente effetto ottico.

Tutto è pulizia, luce e colore, per una donna il cui canto è un inno alla gioia!

Guarda tutta la collezione P/E 2016 San Andrès: 

MILANO FASHION WEEK: VIVETTA, ROMANTICISMO IN PILLOLE

Se prediligete i look androgini e non amate perdervi in fronzoli e vezzi, astenetevi da quest’articolo. Era stata scelta lo scorso anno da Re Giorgio Armani per sfilare nel suo Armani Teatro; ora si riconferma come una delle designer più originali del panorama italiano. Lei è Vivetta Ponti, in arte Vivetta: non una neofita della moda, dal momento che le sue creazioni -dallo stile sofisticato e delicato- sono da anni in vendita nelle più prestigiose boutique del mondo, come la parigina Colette.

La designer umbra, classe 1977 e una lunga esperienza alle spalle in brand del calibro di Roberto Cavalli e Daniele Alessandrini, propone una full immersion nella femminilità più autentica con un tocco di chic parisien e tanta ironia per una collezione raffinata e fresca. Suggestioni anni Cinquanta nei volumi, in particolare nelle gonne a ruota, negli occhiali da diva e nei colori, dal rosa baby al light blue; omaggiano invece i Sixties gli abitini a trapezio declinati in delicate stampe vichy.

Fil rouge della collezione il gatto: gatti piacioni stesi sul divano fanno capolino dagli angoli di uno shift dress per inedite suggestioni surrealiste di sofisticata eleganza, o diventano inconsapevoli protagonisti di cammei dal sapore antico. Un tocco di romanticismo nei cigni innamorati, che ricordano i celebri disegni di Peynet, come anche nei fiorellini che tempestano abitini e gonne.

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Una collezione che trae spunto dagli scatti del fotografo dei divi, Slim Aarons, esimio rappresentante del jet set internazionale a cavallo tra gli anni Cinquanta e i Settanta. Indimenticabili le sue foto con i divi all’epoca più famosi intenti a sorseggiare cocktail a bordo piscina nelle loro ville hollywoodiane, che sprizzavano glamour da tuti i pori. Omaggi allo stile neoclassico di residenze come quella di C.Z.Guest vengono sapientemente riposti nei capi profilati con stampe che ricordano i fregi dei monumenti ellenistici.

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Sofisticata la scelta dei materiali usati: prevalgono il popeline, il crêpe de Chine e l’organza di seta. Dettagli iperfemminili negli abiti con gonna a ruota, nei fiocchi e nell’immancabile colletto, segno distintivo della maison. Per uno stile delizioso.

(Foto Madame Figaro)


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