Milano Moda Uomo: Into the Wild con Etro

La collezione Autunno/Inverno 2016-2017 di Etro parte dalla proiezione di “State of Nature”, il film prodotto da Kean Etro, che introduce il tema della sfilata. Il rispetto per la natura, l’amore e la cura per il pianeta Terra, e il rispetto per gli animali divengono i temi su cui si snoda il défilé. Le suggestioni della natura, con le fitte vegetazioni e gli intrinsechi legami con l’universo costituiscono il filone privilegiato per interpretare pienamente i capi proposti per la prossima stagione invernale. Into the wild, si potrebbe dire, per un vero e proprio ritorno alle origini primordiali. Lasciamo da parte le sovrastrutture, gli schemi e l’apparenza: questo sembra essere il monito lanciato sulla passerella, per un uomo che abbraccia la natura e la libertà.

La collezione vede filati e cashmere pregiati, ma anche lana mohair, tra stampe jacquard, righe e tartan all over. Morbide sciarpe avvolgono il corpo di questo giovane impavido, che attraversa i boschi, forte della propria personalità. Volumi e proporzioni over, per un’eleganza rilassata. Il comfort è la parola chiave, senza rinunciare allo stile, minimale e raffinato, che non teme di osare, puntando su cappotti a stampa animalier. Il cavallo dei pantaloni scende, mentre le cravatte sono solo un lontano ricordo: l’eleganza adesso è easy, per maglioni a collo alto indossati sotto a giacche da lavoro e maglie dai bordi realizzati a telaio, dal caratteristico effetto usurato, per un look effortlessy chic.

Il maculato prevede pattern leopardati ma anche zebrati, nel pieno rispetto degli animali, come viene più volte sottolineato. La palette cromatica abbraccia il magenta, il verde bottiglia, il color cannella: nuance che ricordano il verde della foresta. Si continua con cappotti e completi in stampa paisley, tra suggestioni naturalistiche e tocchi di classicità.

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Milano Moda Uomo: i Seventies in passerella da Gucci

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Back to Seventies: la tendenza è lampante nella collezione Gucci Autunno/Inverno 2016-2017 che ha sfilato oggi nell’ambito della Milano Moda Uomo. L’estro creativo di Alessandro Michele non smette di affascinare, in una sfilata attesissima, con una modella d’eccezione, la scrittrice americana transgender Hari Nef. Nata a Philadelphia, trasferitasi più tardi a New York, dove ha firmato un contratto con la prestigiosa IMG Models, la modella ha sfilato per Alessandro Michele, che ha dichiarato di ammirarne il carisma e lo spirito libero, e ha gestito anche l’account Snapchat del brand italiano.

La collezione Gucci per la prossima stagione invernale porta in passerella un uomo ironico e spregiudicato, che sfila in pigiama floreale perfettamente a suo agio sul red carpet in velluto costruito per l’occasione all’ex scalo ferroviario, location del défilé. Romanticismo, nostalgici tocchi vintage e trasgressione in chiave chic: sono questi i temi chiave su cui si snoda la collezione proposta da Alessandro Michele. Un po’ Mick Jagger e un po’ John Lennon, l’uomo di Gucci è barocco, impavido, semplicemente irresistibile. Richiami Seventies evidenti nel paisley e nei tessuti tapestry di trench più simili ad una vestaglia, ma anche nelle proporzioni e nei volumi, come nei pantaloni scampanati e nei maglioni a dolcevita di quest’uomo efebico e ribelle, che si presenta in broccato di seta, accostando il tartan alle stampe cartoon raffiguranti Snoopy. Patchwork di pattern e dettagli finemente lavorati, come i berretti in maglia ricamati con lavorazioni e stampe peruviane. I pigiami da sera sono decorati con preziosi dettagli floreali e vengono indossati tra occhiali da sole e collane con grossi medaglioni, mentre ai piedi catturano l’attenzione i sandali rasoterra: molte uscite ricordano il look adottato dagli habitué delle comuni anni Settanta. Si continua con grandi sciarpe, mantelle, berretti e le immancabili borse con il logo della maison.

Il chiodo è ricamato, i mocassini-pantofola hanno il bordo di pelliccia. L’uomo Gucci rivendica per sé il ruolo di primadonna, con il savoir faire e l’ironia che contraddistinguono da sempre il direttore creativo dello storico brand italiano. Un nuovo successo per uno stilista che ha tanto da raccontare.

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Milano Moda Uomo: il cowboy di Antonio Marras

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Iconica, suggestiva e ricca di spunti la collezione proposta stamane da Antonio Marras nell’ambito della Milano Moda Uomo. Per la stagione Autunno/Inverno 2016-2017 lo stilista ci porta nel Far West: traendo ispirazione dal piccolo villaggio di San Salvatore di Sinis, location di molti film western anni Settanta, Marras propone una collezione pensata per un uomo dallo spirito wild.

L’atmosfera che si respira sulla passerella ricorda i rodei e le feste country dal sapore americano. Camicie in stampa patchwork ripropongono un tartan rivisitato, mentre il paisley tipico dello stile boho-chic degli anni Settanta viene mixato alla stampa floreale e alle decorazioni che fanno capolino dalle giacche. Il mood prevalente è rustico, con dettagli folk, come nei giacconi con inserti in montone. Torna la salopette, e il denim viene ora decorato. Ancora, le giacche in pelle hanno le frange, le decorazioni ricordano certe fantasie tirolesi, mentre tra i materiali usati spiccano tweed e galles, ma anche pitone e coperte ruvide. I grembiuli hanno un’aria bavarese, mentre non manca la presenza del tartan all over, anche come inserto sulle camicie dal sapore rustico.

Un po’ cowboy e un po’ contadino, il fisico dell’uomo che calca la passerella è temprato dalla vita all’aria aperta e dalla fatica del lavoro nei campi. I giacconi per affrontare i rigori invernali sono ricchi di inserti, mentre le cravatte a stampa floreale completano gli outfit con un tocco sofisticato. L’uomo di Marras si copre il volto come un bandito dei Saloon, mentre chiude il défilé una parata di cowboys che si esibisce in danze country.

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Bottega Veneta: il senso di Tomas Maier per lo stile

Milano Fashion Week – la sfilata di Philipp Plein primavera – estate 2016

Philipp Plein – Collezione donna primavera/estate 2016

Philipp Plein continua la sua esplosiva odissea nell’universo hip-rock; una moderna combinazione di hip hop, heavy-metal, rock e rap che ha origine all’interno della scena punk.  La donna protagonista di questa stagione è audace, disinvolta e temeraria, ma l’animo individualista del punk le conferisce un look più cool e edgy.  Stivaletti borchiati piatti, giacche vintage prese in prestito dal guardaroba maschile e nuovi occhiali da sole— tratte dalla prima collezione eyewear di Philipp Plein- nel classico modello da aviatore con lenti specchiate.

Gli abiti nero profondo e argento scintillante si ricoprono di preziose decorazioni Urban. Un caleidoscopio di borchie metalliche circolari, quadrate e triangolari si concentrano sulle spalle delle giacche, lungo gli abiti e sui busti di maglia grossa. L’atmosfera della collezione nasce nelle strade, ma gli abiti sono lussosi. Abiti in maglia metallica morbidi come la seta, gonne piumate, sagomate che ricordano dei tutù, gabbie di cristallo che creano nuove spalline per gli abiti e top e gonne in pelle che vengono affettati, creando mini nastri ricoperti da una scia di Suede.

La sfilata prende vita sullo sfondo di una scenografia fantastica nata da un altro sogno di Plein. Questa volta, sono le macchine ad assumere il controllo della moda, attraverso robot che conducono le modelle verso l’esterno, come su un nastro trasportatore, vestendole e permettendo ai look di essere personalizzati, come gli accessori di Plein che saranno presto disponibili nelle boutique. L´iconico esagono di PHILIPP PLEIN rappresenta il punto di partenza di questa catena di montaggio di nuova generazione, mentre Courtney Love accompagnata dal gruppo robot “Compressorhead”, si esibisce di fronte a un enorme pubblico.

Guarda qui tutta la collezione Primavera – Estate 2016 di Philipp Plein



(foto ufficio stampa)

Milano Fashion Week: la sfilata Cristiano Burani primavera – estate 2016

Milano Fashion Week: la sfilata Cristiano Burani primavera – estate 2016

PURE ENERGY

Colori vitaminici ed attitudine energetica per un vestire informale e casual con trattamenti manuali su materiali tecnologici che ridefiniscono un nuovo concetto di lusso, sempre in bilico tra passato e futuro, sartorialità e sperimentazione.
Tessuti jacquard a motivi geometrici ed astratti,  maxi tasche, dettagli a righe e volumi “over” per un mood “cool e contemporary”.
Linee pulite ed essenziali su superfici sfrangiate a mano, sovrapposizioni e calibrate trasparenze; maglieria crochet in filato di poliuretano, denim stone washed con ricami tridimensionali e multicolor,
pelle lucida in colori intensi e brillanti, tela di cotone per camiceria maschile accoppiata e plissettata, juta jacquard a ciuffi con effetto 3D.

Guarda la collezione P/E Cristiano Burani:



COLORI
rosso corallo, indigo blu multi sfumature, zafferano, coccio, nudo, arancione

MATERIALS
tessuti jacquard su base serica lavorati a fil coupé o a maxi disegni jersey di viscosa a righe, maglieria a coste di lurex e cotone stuoia tessuta a mano con dettagli di pellicceria denim lavato con effetto “used” e dettagli smaltati

ACCESSORIES
sandali con dettagli in poliuretano lavorato ad uncinetto stivali cowboy ricamati marsupi mini & extra large con frange e borchie smaltate zainetti over in morbida nappa

FOTO BACKSTAGE:



(foto Ufficio Stampa)

Milano Moda Donna: la sfilata di Fatima Val

Milano Moda Donna: la sfilata di Fatima Val

Filo conduttore di tutte le collezioni di Fatima Val è il nero, il colore non colore dentro cui la designer compone i suoi straordinari capi.

Nuove metamorfosi per la collezione primavera-estate 2016 in cui sessualità e spiritualità si tingono di atmosfere che vanno dal carbone intenso al nero o dal bianco alle fredde tonalità dell’acciaio.

Fetish feticcio il guanto nero indossato su una sola mano, strati di cinture che adornano vite e seni, buste rigoramente black.

I tagli sono vivi e i materiali naturali quali morbida pelle, seta e cotone raffinato. I capi sono comodi, avvolgono il corpo ma senza fasciarlo donandogli la piena libertà di movimento, le lunghezze si spingono fino alle caviglie nei trench e nelle gonne asimmetriche, per una donna dark e indipendente.

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Guarda qui l’intera collezione:

MILANO FASHION WEEK: STREET STYLE FOREVER

Vi sono i trend di passerella che anticipano le tendenze del prossimo anno e poi vi sono loro i look del fuori sfilata che più di altri sono da guardare, memorizzare e copiare. Il risultato: vincente.

Non c’è santo che tenga: la settimana della moda milanese non è solo una serie illimitata di sfilate, tutte perfettamente segnate in un calendario quasi impossibile da rispettare anche per la giornalista più efficiente ma è altro, molto altro. Ebbene sì, perché in realtà durante la famigerata fashion week le sfilate le puoi vedere on the road, in ogni zona di Milano tu ti trovi, a qualsiasi ora del giorno e della notte. Perché in quei “benedetti” 6 giorni la capitale lombarda viene letteralmente presa d’assalto da blogger, buyer, giornalisti cool (o presunti), fashion victim, ognuno con il suo bel bagaglio di outfit perfettamente studiati nei dodici mesi precedenti per stupire, per attirare gli sguardi dei passanti o, meglio ancora dei fotografi.

E di questo ce ne siamo ben accorti al “fuori” sfilata di Antonio Marras dove abbiamo potuto immortalare gli outfit very cool che qui vi presentiamo. Il filo conduttore? Siamo sinceri non c’è perché ognuno qui interpreta la moda del momento (o la moda che verrà) a suo piacimento. Che sia un chimono di paillettes, un dress in jersey a fiori abbinato a stivaletti texani, oppure un paio di short con i tanto amati anfibi slacciati non ha molta importanza se non quella di sentirsi a proprio agio mentre si esce da una delle catwalk più attese come quella di Marras. E tra le tante proposte non possono mancare certo gli outfit di alcune blogger sempre più in ascesa, come Catherine Poulin, che sfoggia uno chemisier con cerniera e, chicca, la borsa a forma di skateboard. Il risultato? Unico. Imitabile? Sì, ma attenzione a non esagerare con gli altri accessori. Perché mai dimenticare il diktat: less is more.

Appuntamento ai prossimi look da “fuori sfilata”.

ph: Daniele Trapletti

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Milano Fashion Week: la collezione San Andrès Milano SS 2016

Il Messico non è solo Chavela Vargas e la sua ranchera, ma è anche gioia e colore, ed è la tavolozza più variopinta rappresentata da San Andrès Milano nella collezione primavera-estate 2016.
Il verde smeraldo, il giallo focoso, il rosso acceso, il corallo ed il bluette sprigionano tutta la loro energia su capi dalle forme geometriche, con accenni fifties dati dalle gonne a ruota a segnare il punto vita o dal tubino dai colori floreali.

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Il designer messicano Andrès Caballero è fieramente radicato alle sue origini, la sfilata procede a ritmo di “Cumbia”, tradizionale musica latina che sottolinea il sentimento e il folklore tipico del popolo messicano, in uno scambio di culture e luce – così nasce la collaborazione straordinaria con SWAROVSKI: cristalli applicati ai capi che donano una lucentezza e una preziosità unici.

Ogni capo cattura luce, ogni capo è sinonimo di forza, grazia e bellezza; le forme a trapezio si alternano ad abiti attillati e plissé romantici, grandi fiocchi adornano i colli, i materiali si adagiano sul corpo senza fasciarlo, le sete sono esclusive, le organze di seta rigata creano un divertente effetto ottico.

Tutto è pulizia, luce e colore, per una donna il cui canto è un inno alla gioia!

Guarda tutta la collezione P/E 2016 San Andrès: 

MILANO FASHION WEEK: MINIMALISMO CHIC DA SALVATORE FERRAGAMO

Pulizia, l’eleganza essenziale e femminile dello stile italiano e forme scultoree al centro della collezione Primavera/Estate 2016 di Salvatore Ferragamo.

Classicità rivisitata in chiave contemporanea per lunghi abiti leggeri, che coniugano mirabilmente praticità e stile. Il cotone è protagonista incontrastato di capi minimal-chic che si lasciano talvolta andare a dettagli iperfemminili e suggestioni luxury.

La maison fiorentina riafferma i capisaldi della propria personalità, riuscendo ad essere al contempo innovativa pur restando sostanzialmente fedele a se stessa. Il direttore creativo Massimiliano Giornetti dichiara di essersi ispirato alla scultura, per capi dalle forme architettoniche e dai volumi scolpiti, come nelle giacche o nei pantaloni in pelle, che riportano in auge la vita alta.

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Si respira un’estate dai toni sobri e dal mood sporty-chic nei lunghi abiti colorati, tra righe, rouches e volant che si sposano alla perfezione a sandali flat, per uno stile moderno e metropolitano. Look androgino per le modelle, che sfilano quasi come delle statue tra abiti impalpabili e dai richiami all’antica Grecia: in bilico tra la perfezione del peplo greco e la grinta delle divise sportive, i lunghi abiti Ferragamotradiscono la duplice natura alla base dell’ispirazione di Giornetti, che si sviluppa in pregiati capi dallo stile senza tempo: scollature a canotta, spalline regolabili, nastri e dettagli oversize mixati ad accessori femminili, come i gioielli. Fluidità delle forme e appeal sofisticato che cede ad una femminilità più audace nei capi neri profilati di piume. Per un’estate chic.

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(Foto Madame Figaro)


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MILANO FASHION WEEK: L’ESSENZIALITA’DI JIL SANDER

Minimale ed essenziale: gli elementi indiscussi dell’eleganza firmata dalla maison d’Amburgo

Uno scrosciante applauso quello riservato a Rodolfo Paglialunga, al termine della sfilata Primavera/estate 2016 svoltasi ieri presso lo show room di via Beltrami.

Segnale questo che decreta il risultato positivo del lavoro svolto dal direttore creativo al termine del suo primo anno alla guida della Maison. Con la collezione primavera estate 2016 Paglialunga ha consacrato la sua totale interazione con lo stile essenziale e minimale, sinonimo indiscusso di quell’eleganza semplice ma raffinata che da sempre contraddistingue la donna Jil Sander.

Le linee pulite e semplici a tratti quasi geometriche degli abiti, la linearità di soprabiti, giacche, dress e pantaloni, spezzata da inaspettati tagli e scollature asimmetriche hanno dato vita ad una collezione fatta di capi ricercati e sofisticati, quasi in antitesi con il concetto di essenzialità, che ne è la base.


Un gioco di linee reso ancora più unico dai tessuti utilizzati e dai colori quali bianchi brillanti, grigi e neri, mescolati sapientemente a gialli, rossi e azzurri. Geometria assoluta anche per ballerine e decolté, uniche nel loro genere e perfette per completare la collezione primavera/estate 2016 Jil Sander. Così come l’elemento chiave che ha caratterizzato ogni proposta presentata ovvero il cappello ispirato alla tradizione nordica che, in ogni gradazione di colore proposta, ha reso ancora più tangibile il senso di eleganza assoluta della donna Jil Sander.

 

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Speciale Fashion Week: Tod’s Primavera/Estate 2016

La girl band del marchio è pronta a influenzare lo stile mondiale.


Ad accogliere il pubblico di Alessandra Facchinetti sono 15 forti icone testimonial, tra cui Tea Falco, Lizzy Jagger e Julia Restoin Roitfeld. A ritrarre il loro lato più agguerrito, invece, è l’altrettanto poliedrica fotografa Sonia Sieff.
In qualità di operatrici della creatività esse sono musiciste, performer e attrici unite dal fil rouge dell’individualismo impegnato.
Accompagnate dalla chitarra, amica degli sfoghi emotivi, rappresentano le leader e le fedeli groupie di sé stesse. Biker patch, t-shirt come seconda pelle e camicie annodate con massima naturalezza, presenti in collezione, sono in grado di accompagnare la poliedricità femminile in ogni momento della giornata.
Alle stampe e agli intarsi floreali su seta e pelle, simbolicamente identificabili nei capisaldi della proposta creativa della Facchinetti, si affiancano dischi lp, chitarre, spartiti e note musicali.


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Il classico gommino Tod’s si plasma al mood della collezione arricchendosi con borchie, cristalli e ricami e, passo dopo passo, inaugura il nuovo logo con la doppia T in acciaio.
Lo stesso è presente nelle borse, tutte aspiranti “It Bags”.
L’ampia scelta tra le varianti proposte, la maggior parte con tracolla chitarra intercambiabile, degna dei migliori rocker, proclama il suono del brand assolutamente innovativo, rivoluzionario e estraneo ai restanti trend della prossima stagione.


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