Trionfa il rococò nella collezione primavera/estate 2017 di Fendi.
Kaiser Karl Lagerfeld non limita il suo estro creativo e crea una linea di impareggiabile bellezza.
La sua generosità artistica, sempre vivida e incontrovertibile, affina le sua concretezza nel rococò con abiti lussureggianti e ricchi di dettagli.
Decori opulenti, note bucoliche, righe: lo sfarzo sfila in passerella grazie alla maison romana. Fiocchi leziosi e allusioni alla ricchezza dell’epoca con tonalità gold che colorano long dress e capispalla.
Leggerezza assoluta ed eterea per gli abiti romantici declinati nelle nuances pastello come la carta da zucchero e il cipria. Corolle sofisticate disegnano tutta la lunghezza dei capi: spolverini, gonne ed abiti: tutto è assolutamente prezioso come una tela.
Il buon gusto di kaiser Karl gioca su proporzioni, pattern e fastosità: una sensualità nascosta per fanciulle romantiche, pure.
Giocano un ruolo decisivo, gli accessori. Le It bag della griffe si vestono di perfetti e leziosi petali, di giocosi pompon e incantevoli charms.
È alla celebre architetto italiana Lina Bo Bardi che si ispira la collezione primavera/estate 2017 di Max Mara.
Tutto il modernismo architettonico sviluppato da Bo Bardi, si desume dal progetto appena presentato dalla maison italiana durante la Milano Fashion Week.
Le sue opere, il suo amato Brasile, emergono man mano che sfilano le modelle sulla passerella. Un tripudio di linee nette e di pattern desunti dalla natura. La fauna dell’equatore, i pappagalli, vengono evidenziate su pantaloni, gonne e completi.
La natura rigogliosa di Max Mara si arrampicano sui tessuti disegnando una nuova giungla metropolitana.
L’iconico cappotto 101801 mostra un nuovo volto, inaspettato e hi tech.
Zoccoli in legno con tomaia in pelle e il parasole, accompagnano la nuova hit bag della maison, la Bobag: ispirata dall’architetto Lina Bo Bardi, la sua linea è essenziale. Disponibile in due versioni, in morbida pelle e con tracolla amovibile, la Bobag è già pronta per essere acquistata sullo shop online di Max Mara.
La collezione primavera/estate 2017 di Blugirl disegnata da Anna Molinari è la perfetta congiunzione tra folk e romanticismo scandita da tessuti leggeri e colorati.
I ricami impreziosiscono una linea giovane e garbata resa elegante da pieghe che movimentano i capi.
Gonne, pantaloni e camicie presentano volumi ampi che giocano a creare voluminosità con le ruches e le maxi balze che decorano le scollature.
Regina di questo défilé è la flora mediterranea che disegna fantastiche corolle su abiti lunghi in morbidissimo chiffon.
L’immancabile pizzo Sangallo si avvicenda al tricot dei maxi dress.
Il mood etno-chic viene definito da perline che adornano i pullover, i cappelli in feltro, le frange di rafia e nappa e i sandali in pelle.
Fresco di un esordio sfavillante nell’haute couture, Francesco Scognamiglio presenta a Milano una collezione primavera/estate 2017 fresca e femminile.
Trentuno capi che scandiscono la purezza leggiadra che lo stilista partenopeo intende donare alla donna. Capi minimali che in alcuni casi vengono ornati da pizzi lussuosi e cristalli luccicanti.
Un défilé che evidenzia le grazie della donna con capi leggeri ed impuri.
Se il comun denominatore di questa collezione prêt-à–porter è il calzino, i colori tenui accentuano l’essenzialità dei capi proposti in passerella. Un timido carta da zucchero colora righe e timidi fiorellini. La totalità del white viene spezzata da pullover noir e sweatshirt grigie.
Il nero accentua l’eleganza degli abiti sottana ed il broccato multicolor crea effervescenti esiti coloristici.
E’ un iconoclasta, Alessandro Michele. Ha trasgredito l’immagine di Gucci e nella collezione primavera/estate 2017 presentata durante la Milano Fashion Week, mostra tutta la sua generosità artistica.
Un défilé che ha portato in scena abiti magici, meravigliosi: un’ incantata iperbole della vena creativa dello stilista, tramutata in una rilettura delle fogge settecentesche in chiave moderna.
La sua immaginazione è stata pervasa da generi letterari colti che si fondono con la moda creando un ponte tra i due filoni artistici.
L’organza scende sul volto e disegna un copricapo teatrale. Il broccato assume valore su un abito di chiara ispirazione vittoriana.
E’ opulenta, esplosiva ed ammaliante. Questa collezione rappresenta tutto ciò che la moda generosamente può suscitare.
Il cardigan oversize, il cappotto arancione con le zebre rampanti, le paillettes anni ’70, l’abito da sera con un cruore trafitto da uno spadino, le robe de chambre: cosa manca in questa collezione? Nulla!
La genialità del designer romano è un fiume in piena difficile da controllare. Carichi di significato sono le parole manifesto “Future” che troviamo sui capispalla e sulle tracolle e le scritte rossicce che si stagliano su una pelliccia candida. Il vello accoglie a se diverse culture, soprattutto quella greca. Serapide, si legge. E sappiamo tutti, quanto Alessandro Michele sia scaramantico.
Anche Vivienne Westwood ha detto addio alla settimana della moda milanese scegliendo di sfilare, il prossimo gennaio 2017, a Londra.
Le proposte autunno/inverno 17-18 per lei e per lui, verranno presentate durante la fashion week maschile, con l’intento di attuare la scelta del marchio di unificare le due collezioni sotto un’unica etichetta.
Per concretizzare questa scelta, inoltre, la collezione donna primavera/estate 2017 non verrà presentata durante la prossima settimana della moda milanese rispettando, così, la strategia di appianamento del portfolio della griffe. I capi, dunque, verranno sponsorizzati attraverso il lancio di un lookbook attraverso i media.
Rimangono invariate le linee di accessori dei marchi Anglomania e Worlds End e, come già previsto da calendario, la collezione unisex Andreas Kronthaler for Vivienne Westwood che sfilerà a Parigi il 1° ottobre 2016.
La Milano fashion week ha svelato quello che saranno le tendenze più trend per la primavera estate 2017. Abbiamo visto sfilare molti capi dallo stile urban casual, per alcuni brand come Junli, Christian Pellizzari, che ha portato nelle passerelle linee pulite piuttosto decise con colori sobri come il grigio nelle sue diverse sfumature e il nero.
Mentre il vero must have continuano ad essere i destroyed jeans, quelli strappati con segno di una vita lunga, senza alcun dubbio le giacche con patch saranno il vero trend della futura stagione.
La vera sorpresa è lo stile country, ovvero le stampe scozzesi, ma in questo caso riportata ad un stile più metropolitano creando nuove geometrie.
Certamente uno dei nuovi trend è lo sport chic, più che altro per le giacche e maglioni destrutturati. Andranno anche per la maggiore il bermuda con diverse stampe e colori forti come il rosso fuoco e il verde.
Molto sofisticata e elegante la collezione di Daks, che ha portato l’odore e il colori della lontana India, un vero incrocio di sentieri e strade. Passando da un grigio quasi argento che si mescola con il bordeaux e il verde. Tutto questo facendo buon uso dei tessuti come il lino, la seta e il cotone.
Qui nella nostra gallery potrete vedere molte idee che non potranno mancare nel vostro guardaroba per la prossima stagione Primavera Estate 2017.
MILANO MODA UOMO: ANTONY MORATO E L’UOMO VOGUE INSIEME PER PRESENTARE IL CORTO “BISOGNA AVER CORAGGIO”
Si è svolto durante la settimana della moda maschile l’evento esclusivo di presentazione del corto “Bisogna aver coraggio“.
Presso le sale de “La Triennale di Milano” è stato lanciato il cortometraggio “Bisogna aver coraggio”, diretto da Elisa Fuksas e interpretato da Alessandro Roja, attore divenuto famoso grazie alla serie di “Romanzo criminale”.
Il corto, della durata di 5 minuti, prende il nome dalla prima frase della 19ma scena del primo atto del Don Giovanni. Rivisto in chiave moderna, ma utilizzando le musiche mozartiane, racconta dell’uomo dissoluto, in questa fase (im)punito, che sfugge alla vendetta della donne tradite.
Bisogna aver coraggio, o cari amici miei, e i suoi misfatti rei scoprir potremo allor.
Un groviglio di baci aprono e chiudono il cortometraggio, una manifestazione edonistica della propria personalità che non frena di fronte alla moralità rinfacciata.
“Bisogna aver coraggio” sarà in concorso al Fashion Film Festival Milano, fondato e diretto da Constanza Cavalli Etro, evento internazionale a cui parteciperanno i fashion movies di tutto il mondo, con le loro diversità stilistiche e concettuali.
Antony Morato con queste importanti collaborazioni, vuole sottolineare l’importanza che rivolge al mondo del cinema, già manifestatosi lo scorso anno con il restauro in digitale de “Il Giardino Dei Finzi Contini” di Vittorio De Sica – sempre insieme a L’Uomo Vogue e Istituto Luce-Cinecittà.
Nobili iniziative quindi quelle che spingono il brand Antony Morato, fondato da Lello Cardarelli e che lo portano in cima alla piramide del mondo della moda, uno spazio dove l’arte ed il cinema sono gli ingredienti fondamentali di un successo fatto di codici, cultura e innovazione.
PHILOSOPHY DI LORENZO SERAFINI – COLLEZIONE AUTUNNO/INVERNO 16/17
Un tocco romantico che lo contraddistingue e quella venatura rock che lo rende moderno: Philosophy by Lorenzo Serafini sfila alla Milano Moda Donna F/W 16/17 con una collezione che non si fa dimenticare.
Dettagli dell’aristocrazia femminile e maschile del XVII secolo, come la gorgiera su camicie ed abiti in pizzo a incorniciare il volto, e perle a impreziosire cinture e polsini – le perle che nel periodo elisabettiano significavano verginità, purezza e venivano utilizzate su spille, collane e anche tra i capelli.
La donna Philosophy è al passo coi tempi ma rimane ancorata ad un passato nostalgico, dove eleganza, grazia, storia e ambizione sono ingredienti preponderanti.
Gracious come una “virgin suicide” e sicura di sé come una donna ritratta da Henri de Toulouse-Lautrec, la protagonista Philosophy indossa pizzi e candidi merletti, ma anche tessuti damascati e velluti importanti. Alterna tra rettitudine e passione, sottovesti di mussola leggera ad abiti strizzati con corsetti per segnare il punto vita, colletti inamidati e rigidi.
Le ruches sono la firma ridondante, vezzo di vanità, nei colori pastello o in total black per le mercoledine. Tra bottines in pelle nera con fiocchi e fibbie e stivali alti e morbidi, il tocco rock Philosophy urla il suo carattere e la sua forza.
Day and Night si mescolano nella collezione autunno/inverno 16/17 Philosophy dando vita a chemisier femminili con dettagli in pizzo chantilly.
Fiocchi, plissettature, volumi, piume di cigno si alternano al velluto, allo shearling, alla nappa laccata, al cady, in un gioco di contrasti e opposti che si attraggono, come una Colette âgée ma ancora bellissima che cade in amore per Chéri.
“Credo che oggi il coraggio di essere romantici sia davvero un punto di forza. Ho pensato alla volontà che bisogna avere per mantenere un approccio dolce alla vita. Partendo da questo ho esplorato diverse sfumature della spirito romantico che mi appartiene scoprendo una femminilità più forte con una più consapevole innocenza seduttiva” – così racconta Lorenzo Serafini il suo viaggio nella collezione Philosophy F/W 16/17.
E’ questa la visione della donna del direttore creativo, una donna che sa amare e sa ancora dimostrarlo, una donna forte ma dall’animo gentile e garbato, capace di emozionarsi e recuperare la forza delle tradizioni.
Guarda qui tutta la collezione Philosophy di Lorenzo Serafini:
ALBERTA FERRETTI COLLEZIONE AUTUNNO/INVERNO 2016/17
Arte e Moda vivono da sempre un legame indissolubile; ed è all’arte che la collezione moda donna di Alberta Ferretti Autunno/Inverno 16/17 si ispira.
Dai ruscelli del pittore John Everett Millais, dove si svolge il dramma della povera Ophelia, ai romantici paesaggi della pittura nipponica, dove fiori e uccelli creano una perfetta armonia di colori e forme.
– C’è un salice che cresce storto sul ruscello e specchia le sue foglie canute nella vitrea corrente; laggiù lei [Ofelia] intrecciava ghirlande fantastiche di ranuncoli, di ortiche, di margherite, e lunghi fiori color porpora cui i pastori sboccati danno un nome più indecente, ma che le nostre illibate fanciulle chiamano dita di morto. Lì, sui rami pendenti mentre s’arrampicava per appendere le sue coroncine, un ramoscello maligno si spezzò, e giù caddero i suoi verdi trofei e lei stessa nel piangente ruscello. Le sue vesti si gonfiarono, e come una sirena per un poco la sorressero, mentre cantava brani di canzoni antiche, come una ignara del suo stesso rischio, o come una creatura nata e formata per quell’elemento. Ma non poté durare a lungo, finché le sue vesti, pesanti dal loro imbeversi, trassero la povera infelice dalle sue melodie alla morte fangosa. – (Amleto, Atto IV, scena VII)
Chiave di lettura di questa collezione sono il romanticismo e la sensibilità, presentate da indumenti riassunti con tessuti leggeri, che non stringono e non costringono la donna nei movimenti quotidiani.
Gli abiti in crêpe-satin sono modellati dal taglio a sbieco e impreziositi da pizzi, così come i completi in casacca-pantalone.
Gli chemisier in chiffon stampato a fiori sovrapposti da ricami tridimensionali, le jumpsuits in satin bordate con piping a contrasto, gli abiti bustier di lana o cashmere con ricami, creano una moda di carattere, sensuale, che racconta una donna e il suo background creativo.
E’ la libertà di indossare giacche maschili e tailleur, mischiando diverse lunghezze e tessuti e dimenticando in quale ora del giorno ci si trova, come presi da un incantesimo, non riconoscendo più il giorno e la notte. La donna Alberta Ferretti è sicura nel suo prezioso completo pijama, così come negli abiti sottoveste in pizzo.
Dalle atmosfere preraffaellite al purismo, la collezione F/W 16/17 di Alberta Ferretti dipinge una donna boldiniana, avvolta in abiti in velluto e satin e in cappotti in tweed bouclé lavorato con inserti di pelliccia. Scevra da ogni strutturazione e libera di stupire, con quel tocco di magia, sfilando su mules e stivaletti di velluto, liscio o ricamato, o con totale nonchalance sul tacco a spillo.
Con uno sfondo in movimento che richiama una natura incontaminata e ovattata, la collezione Alberta Ferretti Autunno/Inverno 2016/17 sfila trionfante alla Milano Moda Donna.
E’ un défilé dove si incontrano i grandi autori della pittura, da Dante Gabriel Rossetti a John Everett Millais, il sigillo di quanto cultura e arte siano fondamentali per scrivere nel dizionario della moda il nome, in eterno, di una grande rappresentante del genere: Alberta Ferretti.
Guarda qui tutta la collezione Autunno/Inverno 16/17 Alberta Ferretti:
Uno dei cantautori più famosi della storia cita: “C’è una crepa in ogni cosa. E’ da lì che entra la luce.”
Si tratta di Leonard Cohen, che esalta l’imperfezione come forma di bellezza.
Imperfetta anche la collezione Cividini F/W 2016/17, che calca il concetto con un mood minimale, scarno, ma non privo di dettagli.
In un periodo storico dove il prototipo di bellezza non vuole più modelle magre ma curvy, anche la moda stravolge i suoi canoni: niente più abiti fascianti, no a sexy trasparenze, via libera alla comodità, alla morbidezza, all’antico scopo del vestirsi, che è quello di coprirsi.
Copertura a strati per la collezione Cividini Autunno Inverno 2016/17, sovrapposizioni di capi e tessuti diversi, il maschile si mescola al femminile, gli accessori si riducono ai minimi termini e diventano indispensabili.
Le frivolezze sono bandite, rimane l’essenza!
Guarda qui la collezione Autunno Inverno 16/17 di Cividini: