Alberta Ferretti, il ritorno alla semplicità – collezione SS 2018

MILANO FASHION WEEK – COLLEZIONE SS 2018 DI ALBERTA FERRETTI


C’è bisogno di leggerezza, in un periodo in cui Trump allarma il mondo intero di una possibile distruzione della Corea del Nord, c’è bisogno di eleganza, quando si sentono capi di Stato e di Governo insultarsi con espressioni senza precedenti rispetto ai loro precursori. Questo lo si evince anche da quello che ha sfilato in passerella durante la fashion week milanese.

Una su tutte, Alberta Ferretti, che nelle passate collezioni ha messo in scena le pomposità fine ‘800, tra velluti porpora e i grandi manti principeschi, colorando gli abiti delle sfumature veneziane o dei giardini di Giverny tanto cari a Monet, per la collezione Primavera Estate 2018 elimina gli imbellettamenti, niente pizzi o merletti, velluti o maquillage, Alberta Ferretti ci fa dono della semplicità.

Quella del “less is more“, ma carica di luce e di quel fulgore femmineo che la donna Alberta Ferretti sa rappresentare a pieno titolo. E allora la brillantezza del quarzo rosa, quella fiammante del corallo, e quella regale del bronzo, si materializzano in abiti dalla forma pulita ed essenziale, da silhouette lineari ma con volumi inaspettati.


Le scollature sul dorso sono totali, le piume e le paillettes creano un gioco di movimento che segue l’ondeggiare del corpo ad ogni passo, ogni ricamo ci ricorda quanto Alberta Ferretti ama le donne e quanto desidera accontentare il loro desiderio di bellezza.


Nella più pura semplicità, si crea il movimento, grazie ai preziosi ricami e all’effetto dégradé delle paillettes, gli abiti si fanno fluttuosi come le onde, quelle che decantava Virginia Woolf, nell’attesa dell’arresa.





Liquidi e ritmici, come la parola della scrittrice britannica, gli abiti in lurex, declinati nei delicati colori pastello; non mancano chiffon e trasparenze, seta e nylon e la sera il dress code si sdrammatizza con un giubbotto in suède o un parka leggero.



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JF London crea una linea couture ispirata all’Antico Egitto – collezione FW 17/18

In che modo riconosciamo un artista? Dallo stile. Questo fenomeno oscuro che si cerca per una vita e alle volte nemmeno si trova. Ma una volta “appreso”, be’ è quello forse il passo per il successo.
Joshua Fenu, designer di JF London, uno stile ce l’ha ed è più che riconoscibile, potremmo additare una sua creazione tra cento, perché i metallizzati anni ’80, la versatilità di Michael Jackson, la sontuosità dell’oro nell’Antico Egitto, sono onnipresenti nelle sue collezioni.

Per la stagione autunno/inverno 2017/18 , Joshua Fenu decide di lanciare una linea couture chiamata “By Fenu“, dedicata alla pomposità faraonica ed in particolar modo ispirata al singolo “Remember the time” di Michael Jackson, passato alla storia anche per gli effetti speciali del video musicale e per i costumi.

sandalo in pelle di serpente dorata JF LONDON


La linea By Fenu, è curata nei minimi dettagli e impiega materiali di altissima qualità; il sandalo CLEO è realizzato con pelle di serpente dorata su una base rosso vino che ne esalta la luminosità;

la linea couture By Fenu si ispira all’Antico Egitto

 

sx Liz Taylor nei panni di Cleopatra – dx sandalo in perle, strass e pietre preziose By Fenu


HASINA e FEMI arricchite  di perline, pietre preziose  e strass, ricordano le complicate acconciature di Cleopatra, regina d’Egitto, che nella cultura dei secoli ha affascinato pittori, scrittori, registi che hanno contribuito ad accrescerne la leggenda di seduttrice e ammaliatrice di uomini.

sx Liz Taylor in “Cleopatra” – dx sandalo con maxi fiocco dorato JF LONDON


Non manca lo stampo Joshua Fenu nella collezione autunno/inverno 2017/18 JF LONDON, dove i volumi si fanno big size, le tinte sgargianti, i sandali si arricchiscono di elementi ultra femminili come i fiocchi, le paillettes, gli swarovski rossi e le eco pellicce.

La calzatura JF LONDON non è solo una scarpa, ma racconta una storia, un periodo, una cultura, i colori e le atmosfere, come una piccola opera d’arte da indossare.

Guarda qui la collezione JF LONDON:



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Byblos tra Rothko e Noland – collezione autunno/inverno 17/18

Noi siamo quello che vediamo, e creiamo quello che la nostra memoria ha immagazzinato.
Succede anche senza una reale consapevolezza, perché la “stanza” della memoria è grande e onnipresente; è quello che è successo probabilmente a Manuel Facchini, designer di Byblos.
Una giornata al museo forse, uno studio sull’arte, fatto sta che l’astrattismo di Mark Rothko ha influenzato la nuova collezione autunno/inverno 2017/18 di Byblos.

sx opera di Rothko – dx Byblos FW 17/18
sx Byblos FW 17/18 – dx opera di Rothko

L’espressionismo astratto di Rothko si fa largo sui maxi volumi dei parka, sulle pellicce in mohair, sulle gonne plissettate con grandi slanci di colore e cromie identici ai quadri del pittore. Amico e collega del pittore statunitense, Adolph Gottlieb, influenzato dalla psicologia junghiana, studia la legge dei simboli e dei miti e da’ luce a tele dove la forma circolare e serpeggiante è protagonista. La stessa tecnica la ritroviamo sugli abiti Byblos dalla grafica moderna e di grande impatto visivo, esaltati dalla trasparenza e dalla luminosità della seta con inserti in poliestere.

sx opera di Gottlieb – dx dettaglio abito Byblos

Geometrie e straordinari effetti ottici nella collezione autunno-inverno 2017/18 di Byblos, rimando al massimo esponente del gruppo artistico dei Color field, Kenneth Noland.
Alla continua ricerca della vibrazione ottica, il pittore compie una serie di studi combinando sapientemente colori e forme che catturano l’occhio dando l’impressione di muoversi; gli stessi cerchi sono riportati sui voile degli abiti Byblos, così come l’intersezione di linee rette e parallele le si ritrovano sui long coat dal gusto anticonformista, frizzante, decisamente originale.

sx abito Byblos con cerchi – dx opera di Kenneth Noland
sx Byblos FW 17/18 – dx opera Kenneth Noland

Guarda qui l’intera collezione BYBLOS Fall Winter 17/18:

 

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Milano Fashion Week, lo stile minimal di Salvatore Ferragamo

Quella dell’autunno inverno 2017-18, presentata alla Milano Fashion Week, è la seconda collezione firmata da Fulvio Rigoni per Salvatore Ferragamo. Il designer sceglie di rielaborare l’heritage della casa di moda fiorentina in chiave contemporanea, sperimentando con tessuti e lavorazioni ma mantenendo uno stile minimal. “Dinamica, sensuale, confortevole e lussuosa“, così Rigoni definisce la sfilata Ferragamo. L’intenzione è chiara fin dal primo look in passerella: un blazer avvitato in pelle color tortora su un semplice dolcevita e una gonna di seta dalla linea dritta ton sur ton. I colori neutri sono spezzati dalla borsa viola e dalle scarpe con platform, creazioni di Paul Andrew, direttore artistico del footwear Ferragamo.


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La collezione Salvatore Ferragamo autunno inverno 2017-18 si basa su silhouette allungate e un rigoroso stile minimal fatto di tagli precisi e monocolore. Alle pencil skirt e ai tubini si alternano abiti sottoveste e pantaloni skinny. Le uniche concessioni a volumi più scenografici sono negli ampi e scultorei colli di cappotti in pelliccia e duvet senza maniche. Man mano che la sfilata prosegue, la collezione Ferragamo si concede stampe animalier e colori pastello: azzurro polvere, verde acqua e rosa pallido fanno capolino sulla passerella della Milano Fashion Week, insieme ai più audaci arancio, viola e magenta. Design elegante e silhouette sofisticate sono stati i protagonisti una sfilata che è stata giudicata da qualcuno troppo fredda. A movimentarla gli accessori, punto forte della griffe. Lunghi e raffinati guanti in pelle, stivaletti con tacco scultura e bracciali di pelliccia, senza dimenticare ovviamente le splendide borse Ferragamo. Pochette e voluminose handbag dalle linee pulite hanno mostrato ancora una volta la maestria della maison fiorentina nel settore della pelletteria.  Lo stile minimal di Ferragamo non colpisce per stravaganza, ma è sicuramente uno dei più raffinati esponenti del made in Italy che ha sfilato alla Milano Fashion Week.


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Moda anni ’40 per Bottega Veneta alla Milano Fashion Week

Per la sfilata autunno inverno 2017-18 di Bottega Veneta, Tomas Maier ha scelto per la seconda volta la formula co-ed che unisce in un’unica passerella moda donna e moda uomo. Le silhouette femminili rievocano il glamour della moda anni ’40, mentre i look maschili sono sobri e misurati, con qualche tocco dandy qua e là. Ad attirare l’attenzione del pubblico sono gli outfit della moda donna, raffinatissimi e glamour. Dietro le quinte della sfilata, Maier spiega il processo creativo dietro questa collezione: «È come se la silhouette fosse stata disegnata con una linea precisa a partire dalle spalle, come fosse il tratto di una matita». Gli abiti hanno linee definite, spalline over e maniche a sbuffo, con eleganti cinte a sottolineare il punto vita.


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Il focus è sulle spalle: sottolineate da elaborati ricami, inserti di pelliccia e applicazioni di cristalli, sono le vere protagoniste di questa collezione autunno inverno 2017-18 firmata Bottega Veneta. Nonostante Maier preferisca non parlare di moda anni ’40, il riferimento estetico a quel decennio è abbastanza evidente. Tubini strizzati in vita, elegantissime pencil skirt e ampie mantelle creano uno stile raffinato, il cui culmine arriva in chiusura di sfilata, con lunghi abiti da sera a colonna da diva anni ’40. La moda uomo presenta invece linee asciutte, tagli precisi e dettagli da dandy come i papillon e i piccoli foulard al collo. Le proposte di borse Bottega Veneta 2017 sono ampie handbag per lui e preziose pochette per lei, che confermano la maestria del brand nel campo della pelletteria. Tra gli accessori, spiccano le scarpe allacciate sulla caviglia con dettagli furry. Nel complesso, la sfilata Bottega Veneta autunno inverno 2017-18 risulta una delle più raffinate di questa stagione alla Milano Fashion Week, forse un po’ penalizzata dal mix di moda donna e moda uomo che risultano tra loro poco omogenee. Una cosa su cui Tomas Maier dovrà lavorare per le prossime stagioni.


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Fashion Week: Situationist è lo special guest al White Show Milano

Da diversi anni protagonista della fashion week, il White Show Milano sceglie per ogni edizione uno special guest da far sfilare alla settimana della moda di Milano. Per le sfilate di febbraio 2017, il salone della moda insieme alla Camera Nazionale della Moda Italiana ha scelto il brand georgiano Situationist. Fondato nel 2015 da Irakli Rusadze, Situationist presenta una moda donna in cui lo stile underground è reinterpretato in silhouette femminili, con uno spiccato patriottismo e l’utilizzo di materie prime naturali. Alla fashion week di Milano, Irakli Rusadze ha portato la sua moda donna autunno inverno 2017-18 ispirata alle forti figure femminili della sua infanzia. Le donne georgiane che, come spiega il fondatore del brand, «ogni giorno hanno affrontato le difficoltà di vivere in una nazione post sovietica» vengono celebrate attraverso look di carattere che «non sono focalizzati sul corpo, ma vogliono mostrare la forma della personalità».


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Sulla passerella di Situationist si passa da forme e volumi over di completi e cappotti dal taglio netto ad aderenti jumpsuit in pelle, lana e neoprene. I tailleur maschili si indossano a pelle, i volumi over sono alleggeriti da un sapiente cut out e i tagli più basici sono riequilibrati da minigonne, spacchi e altissimi stivali cuissardes che fanno emergere la femminilità di queste donne forti e indipendenti. Nella collezione autunno inverno 2017-18, l’amore per la patria è espresso da Situationist attraverso il simbolo della Madre Georgia, al contempo segnale patriottico e omaggio alla forza femminile. D’altra parte il brand di Irakli Rusadze è diventato famoso proprio per una serie di t-shirt con la stampa della bandiera georgiana indossate, tra l’altro, da Bella Hadid. Alla Milano Fashion Week, Situationist conquista il pubblico con una moda donna dalla forte personalità e capi il cui processo creativo, dal disegno alla produzione, si svolge in Georgia sotto la sapiente guida del giovane designer.


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Vionnet sfila per la prima volta alla Milano Fashion Week

La location è estremamente raffinata, la colonna sonora curata nei minimi dettagli, la collezione elegantissima ed eterea: la prima volta di Vionnet alla Milano Fashion Week è un successo su tutti i fronti. Goga Ashkenazi, direttore creativo della maison francese, ha scelto la Casa degli Atellani per presentare la collezione autunno inverno 2017-18, ispirata agli uccelli del Paradiso e alla Nuova Guinea. La sfilata si apre con diversi look nude, in lievissimo chiffon, seta e crêpe plissé con dettagli rosa, azzurri e verdi che ricordano il piumaggio della paradisea. Intano in sottofondo un delizioso cinguettio trasporta gli ospiti nell’atmosfera naturale e onirica che Vionnet ha voluto ricreare nel vigneto che nel 1498 ospitò Leonardo da Vinci.


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La collezione è classica e sofisticata, fatta di abiti lunghi e leggeri per moderne dee della natura, ma include anche look più contemporanei in denim e shearling. I jeans si aprono in ampie zampe d’elefante sul fondo, i completi fluidi in seta assumono un tocco sporty grazie alle bande laterali in verde acido e rosa shocking, pullover e minidress a righe luccicano di paillettes colorate. Nell’intera collezione autunno inverno 2017-18, Goga Ashkenazi omaggia Madeleine Vionnet con l’uso sapiente del suo famoso plissé, dei complessi drappeggi alleggeriti da tessuti impalpabili e soprattutto con il taglio di sbieco, inventato dalla stilista francese negli anni ’20 e ’30 e presente nei lunghi abiti o appena accennato sui completi dalla linea rilassata. Nei look da giorno per il prossimo autunno inverno, l’uccello del Paradiso ricompare in una citazione colta, con illustrazioni dall’Enciclopedia Britannica del XIX secolo stampate su raffinati completi pigiama e long dress. La sera, invece, è dedicata a lunghi abiti in seta e tulle con trasparenze e spacchi strategici. La parola d’ordine della sfilata Vionnet è eleganza, distribuita su tutta la collezione autunno inverno 2017-18 che ha conquistato la Milano Fashion Week.


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Milano Fashion Week, la collezione Giamba AI17-18

Giambattista Valli ha scelto una presentazione alla Milano Fashion Week, invece di una vera e propria sfilata, per la sua seconda linea Giamba. Fresche e spiritose, le collezioni Giamba sono rivolte a un pubblico più giovane rispetto alla linea principale, ma lo stilista italiano mette la stessa passione nel creare i romantici outfit di entrambe le sue linee e di Moncler Gamme Rouge. Considerato uno dei più raffinati e talentuosi designer italiani di oggi, Valli ha mostrato alla stampa la collezione per il prossimo autunno inverno all’interno di un palazzo nobiliare, cornice perfetta per i look Giamba.


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La presentazione alla Milano Fashion Week esprime il romanticismo e la maestria di Giambattista Valli, arrivando a superare le precedenti collezioni Giamba con linee e design decisamente più maturi. Abiti fluttuanti, tessuti lievi e colori pastello sono la sua firma, ma stavolta Valli ha fatto il passo successivo. La prima novità introdotta nella collezione autunno inverno 2017-18 sono le lunghe frange di pelliccia che ricoprono giacche e cappotti, interrompendo il filone romantico con incursioni nel rock. Maniche a palloncino e pantaloni di pelle, pellicce rosa confetto e abitini bon ton a trapezio si alternano in una moda donna ironica e moderna. Le stampe riproducono fiori e farfalle, ma ricami di occhi e catene compaiono qua e là sui look più audaci. Le silhouette degli abiti più corti e dei voluminosi capispalla ricordano la moda anni ’60 e si alternano a lunghi abiti dai casti colletti da collegiale. Trasparenze ad arte sottolineano le linee fluide degli abiti da sera e un prezioso jaquard riveste i look più stravaganti. Bomber bordati di pelliccia si abbinano a microdress per silhouette dal forte carattere contemporaneo. Tra vintage e modernità, romanticismo e trasgressione, Giambattista Valli convince anche con la sua seconda linea, confermandosi uno dei più talentuosi esponenti del made in Italy nel mondo.


Look anni 90 per Diesel alla Milano Fashion Week

La moda anni 90 ha offerto ad Andreas Melbostad, direttore creativo di Diesel Black Gold, lo spunto per imprimere al brand uno stile completamente nuovo per la prossima stagione. «Ho pensato ai miei anni da studente a Londra – ha dichiarato il designer nel backstage – quando mi ero appena diplomato alla Royal Academy of Arts, a metà degli anni ’90. Era un periodo di energia pura, essenziale, catturata da fotografi come Juergen Teller e Wolfgang Tillmans e da i-D magazine, di cui ero grande fan». La collezione autunno inverno 2017-18 che Diesel ha presentato alla Milano Fashion Week incanala quell’energia in silhouette allungate, outfit anni ’90 e uno stile romantico-grunge.


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Per la prima volta Diesel Black Gold esplora uno stile diverso da quello a cui il brand ci ha abituati, immergendo la sfilata in un’atmosfera nostalgica ma allo stesso tempo energica. Tutti i look anni ’90 in passerella sottolineano il desiderio di un ritorno al passato, con le lunghe maxigonne chiuse da bottoncini o zip, gli abiti in maglia, i pullover a collo alto. L’uso sapiente di pelle, denim, lana e montone crea look che guardano alla moda ’90s aggiungendovi un tocco contemporaneo. L’estetica di Diesel Black Gold suggerisce una miscela di maschile e femminile: gli abiti fluidi che chiudono la sfilata sono stampati a fantasie da cravatta, le stratificazioni di shearling, suede e seta creano il giusto mix tra texture fluide e spesse. «Nella mia visione – spiega ancora Melbostad dietro le quinte della sfilata Dieselho sempre cercato di dare alle donne un senso di empowerment, protezione e sostegno». Le ragazze che sfilano sulla sua passerella, alla Milano Fashion Week, non potrebbero essere più sicure di sé: avvolte in look anni ’90, indossano mocassini in suede e sneakers che danno ai loro passi l’andatura determinata di chi sa cosa vuole. E conquistano il proprio potere con grazia ed energia.


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Sfilate Milano 2017, le farfalle di Francesco Scognamiglio

Alle sfilate di Milano 2017 la leggerezza e la maestria di Francesco Scognamiglio hanno incantato il parterre di ospiti. Lo stilista campano sceglie un fenomeno naturale come fonte di ispirazione per il suo autunno inverno 2017-18: l’intera collezione ruota infatti intorno alla metamorfosi del bruco in farfalla. Stampe coloratissime ma delicate, design sensuale e un certo tocco rock sono stati i protagonisti della sfilata di Francesco Scognamiglio. L’estetica eterea e romantica delle farfalle percorre ogni look, dalle stampe iridescenti ai cut-out che imitano le ali, fino ai capispalla in pelliccia di kidassia che ricordano il bozzolo in cui i lepidotteri si chiudono prima di compiere la loro metamorfosi.


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Le suggestioni estetiche che Francesco Scognamiglio inserisce nella sua sfilata a Milano derivano dal fascino della natura interpretato con piglio sensuale e un tocco rock. La stampa digitale che esplora vari colori, dal nero al blu, dal rosso al verde, è sottolineata dall’applicazione di piccole borchie su bluse e biker jacket. Le gonne ricche di volant imitano il battito d’ali di una farfalla e le avvolgenti pellicce evocano un moderno bozzolo. Bellissimi gli abiti da sera che chiudono la sfilata di Francesco Scognamiglio: lunghi e fluttuanti veli d’organza che con il loro movimento ricordano l’eterea leggerezza delle farfalle. Il tutto unito a dettagli sexy che rendono contemporanea la sfilata autunno inverno 2017-18 che il designer ha presentato alla Milano Fashion Week. Gli stivali sono altissimi cuissardes seconda-pelle in colori a contrasto, il taglio degli abiti e i cortissimi minidress mettono in risalto le gambe e sensuali trasparenze irrompono negli impalpabili abiti da sera. Francesco Scognamiglio porta in passerella la sua idea di donna romantica ed eterea, sexy e rock. E già si ipotizza un suo approdo da Cavalli dopo l’uscita di Peter Dundas: sicuramente i due stilisti hanno in comune il talento nell’accostare modernità e romanticismo.


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Palm Angels, un nuovo brand da tenere d’occhio da Milano Moda Uomo

La Milano Fashion Week porta sempre con sé nomi noti e grandi griffe, ma anche nuovi brand da tenere d’occhio. È il caso di Palm Angels, fondato nel 2014 dall’ex direttore artistico di Moncler Francesco Ragazzi, che ha debuttato sulle passerelle di Milano Moda Uomo con la sfilata autunno inverno 2017-18. Ragazzi ha avviato Palm Angels come un progetto fotografico: tra il 2011 e il 2013 ha scattato splendide immagini in bianco, nero e oro del sole californiano, con protagonisti i ragazzi e le ragazze che vivono la vita da skater a Los Angeles. Dopo aver pubblicato un libro con lo stesso nome, Palm Angels è diventato anche un brand che trasforma l’ispirazione dell’assolata Sunset Boulevard in un moda uomo e donna street-luxury.


La storia che fa da sfondo alla sfilata di Milano Moda Uomo è quella di un uomo che decide di lasciare il proprio lavoro a Wall Street insieme a giacca e cravatta per abbandonarsi al sogno californiano. Si rende però conto che la sua rabbia verso le istituzioni e le multinazionali non è stata cancellata dal suo nuovo pigro stile di vita. Così le due anime si fondono: quella del banchiere e quella dello skater, per una moda uomo e donna dall’aspetto ibrido. I cappotti gessati si indossano su felpe col cappuccio, le giacche a due bottoni su pantaloni sportivi e jeans flare, i pantaloni da ufficio con striminziti top mimetici. In soli due anni, Francesco Ragazzi è riuscito non solo a sfilare alla Milano Fashion Week, ma anche a rendere Palm Angels un brand di culto. La felpa Rainbow indossata dall’attore e blogger australiano Troye Sivan ha avuto un tale successo sui social che all’inizio della sfilata, in due minuti, sono state distribuite 200 felpe gratuite con il nuovo logo del brand. Sicuramente sentiremo ancora parlare di Palm Angels e dei suoi skater boys.


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