A Mercanteinfiera la bellezza italiana conquista buyer internazionali e nuove generazioni, il salone chiude con 55 mila presenze

Si è chiuso il salone che tornerà dall’11 al 19 ottobre

L’edizione di Mercanteinfiera Primavera è stato affollato da 55 mila presenze e seimila buyer internazionali, che si conferma come evento di riferimento, nazionale e internazionale, nel mondo del collezionismo. Grande successo di pubblico anche per Automotoretrò, accompagnato da un ricco e partecipato programma di talk, che ha visto la presenza di ospiti quali Paolo Barilla e Tonino Lamborghini.

I 40mila metri quadrati della fiera hanno offerto al pubblico e agli addetti ai lavori un ampio ventaglio di proposte di alta qualità, spaziando dall’arte, al modernariato e al vintage.

Un viaggio nella grande bellezza, tra preziosi tesori del passato come un rarissimo bracciale persiano dell’XI secolo, mobili art déco, quadri di grandi artisti come Giorgio de Chirico e oggetti di design firmati da Gaetano Pesce, Tobia Scarpa e Ico Parisi. Un’esperienza arricchita dalle mostre collaterali The King: 90 anni dal mito di Elvis, Pinocchio: un viaggio illustrato e Apre e chiude: La chiave attraverso i secoli, accompagnate da un vivace programma di talk.

Mercanteinfiera si conferma un’enciclopedia di curiosità e rarità: dal jukebox HF 100 di Fonzie, iconico personaggio di Happy Days, al portagioielli che il presidente della Paramount Adolf Zukor regalò a Marlene Dietrich, fino alla ciotola in argento sbalzato donata da Edoardo Alberto, Principe del Galles, al suo dentista di Sandringham.

I compratori internazionali hanno ribadito il loro grande interesse per il modernariato e il design italiano, investendo non solo su autori affermati ma anche su nomi emergenti o meno noti. Resta naturalmente alto l’apprezzamento per l’antiquariato e la pittura italiane. Tra le tendenze da segnalare, la passione dei buyer nordamericani e dei Paesi del Golfo per i lampadari in vetro di Murano, confermando come Mercanteinfiera sia sempre più la casa della grande tradizione artigianale del Made in Italy.

La grande bellezza del nostro Paese, che si esprime attraverso l’arte, il design, la moda e il modernariato, continua a conquistare i cuori dei buyer internazionali, che trovano a Mercanteinfiera, edizione dopo edizione, una proposta che cresce sia per varietà che per qualità” afferma la Brand Manager Ilaria Dazzi.

Aumenta inoltre l’interesse del pubblico più giovane verso la fiera, testimoniato dalla nutrita presenza di content creator e influencer, che rappresentano un canale narrativo sempre più rilevante per Mercanteinfiera. “Vogliamo continuare ad ampliare la presenza dei giovani lavorando su progetti e iniziative già dalla prossima edizione autunnale, affinché possano sentire Mercanteinfiera come la loro casa” conclude Ilaria Dazzi.

“MoRe Spaces”, al Palazzo Pigorini di Parma si viaggia attraverso le opere mai realizzate

Sperimentazione: è questa la parola chiave di Mercanteinfiera OFF 2015, il fuorisalone della cultura, ideato da Fiere di Parma e dal Comune di Parma che sarà aperto aperto al pubblico fino al 31 ottobre con MoRe Spaces una mostra d’avanguardia dedicata alle opere “incompiute” di artisti internazionali, patrimonio del Museo digitale MoRE.

 

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Una mostra ad ingresso gratuito ubicata a Palazzo Pigorini che ospiterà oltre 30 progetti  mai realizzati. I curatori di questo spazio – Elisabetta Modena, Marco Scotti, Valentina Rossi e Anna Zinelli – attraverso le opere in esposizione, hanno voluto interrogarsi sul significato e sulle potenzialità dell’esporre progetti mai portati a termine, composti di materiali eterogenei, presentati in forme differenti.

 

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MoRE, infatti,raccoglie, conserva ed espone progetti di artisti del XX e XXI secolo non realizzati per motivazioni tecniche, logistiche, ideologiche, economiche, morali o etiche, oppure semplicemente utopici o impossibili. Il tutto però rigorosamente “on line”. Un museo dalla doppia identità: non solo inedita realtà digitale ma serbatoio democratico che nobilita, grazie ad una fruizione illimitata (nel tempo e nello spazio) progetti “incompiuti” aprendo così ulteriori spazi di indagine e dibattito sul sistema d’arte contemporanea.

 

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A Palazzo Pigorini si potranno così ammirare i progetti “incompiuti” di: Valerio Berruti, Davide Bertocchi, David Casini, CRASH! (Scott King & Matthew Worley), Matthew Darbyshire, Jeremy Deller, Regina José Galindo, Goldschmied & Chiari, Franco Guerzoni & Luigi Ghirri, Ugo La Pietra, Claudia Losi, Eva Marisaldi, Jonathan Monk, Liliana Moro, Giovanni Ozzola, Cesare Pietroiusti, Luigi Presicce, Paolo Scheggi, Lorenzo Scotto di Luzio, Luca Trevisani, Massimo Uberti, Luca Vitone, Erwin Wurm & Coop Himmelb(l)au.

 

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Per l’occasione saranno inoltre  presentate due nuove acquisizioni: il progetto di Sissi per la fiere londinese Frieze Art Fair, e un progetto di arte pubblica di Flavio Favelli: la “porta” che avrebbe dovuto essere realizzata presso l’aeroporto di Malpensa.

 

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