Edith Piaf, la bellezza della musica che nasce dalla tragedia

Un corpo minuto, quasi curvo ed una voce disperata e dolce che ci ha regalato le più belle canzoni di sempre: stiamo parlando di Edith Piaf.

No, niente di niente!
No, non rimpiango niente!
Né il bene né tutto il male che m’hai fatto, non fa differenza per me
.

Non si sceglie un destino così crudele, carico di morti e sofferenze, disgrazie e malattie.
Edith Piaf è un mito della musica forse anche per questo, perché è riuscita a cantare il suo dolore.

Partorita sotto le luci di un lampione, che presto diventerà il faro della sua brillante carriera, nasce da madre italiana, cantante nelle fiere di paese e da padre contorsionista che la porterà ad esibirsi per le strade; cresce con la nonna paterna che gestiva un bordello in Normandia. A 15 anni decide di vivere la sua vita ed insieme all’amica Simone Berteaut si esibisce per i parchi e le taverne.

Viene scoperta a 20 anni dall’impresario Louis Leplée e, dopo un’audizione al “Le Gerny’s”, cabaret vicino agli Champs Elysées,  debutterà nel 1935 sotto lo pseudonimo La Môme Piaf.

Edith Piaf
Edith Piaf


Il suo sarà un lutto nazionale.

E’ il 14 ottobre 1963 e ai funerali c’era così tanta folla che la polizia non riuscì a trattenerla tutta: chi si arrampicava per i cancelli, chi camminava sulle tombe per vedere Edith un’ultima volta, Edith era una di loro, i parigini l’amavano follemente.  Marlene Dietrich, quando la sentì cantare per la prima volta, si avvicino’ a lei e le disse: “E’ molto che manco da Parigi, ma questa sera, sentendoti cantare, mi hai permesso di viaggiare e non posso che ringraziarti“.

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Edith Piaf e Marlene Dietrich


Edith Piaf ci lascia a soli 47 anni, una vita  bruciata in fretta e del resto lo aveva scritto lei stessa: “Se non canto, muoio
E’ il 1960, Edith è malata e ha i giorni contati – il suo medico glielo dice: “O smetti di cantare o muori”.

Durante un’intervista le chiederanno: “Se dovesse smettere di cantare cosa succederebbe?” E lei risponderà “Sto per dire una cosa orribile, ma credo che mi ucciderei”.

Edith Piaf bambina
Edith Piaf bambina


L’inizio della depressione avviene dopo una grave perdita: muore Marcel Cerdan, pugile campione dei pesi medi, il suo grande amore, l’amore che non avrebbe mai potuto avere perché sposato e con figli. Lei un giorno lo chiamerà implorandolo “Prendi l’aereo, se prenderai la nave avrò il tempo di morire, mi manchi troppo.
Quell’aereo precipiterà, causando il più grande dolore per Piaf, da cui non si riprenderà mai, cadde in una grave depressione, che mista ai dolori fisici di un’artrite appena nata, gli renderà l’esistenza un inferno.

Edith Piaf and Marcel Cerdan
Edith Piaf e Marcel Cerdan


Ventiquattr’ore dopo la morte di Marcel, in nero come sempre, elegante ma senza ostentare ricchezze, imbottita di roba chimica per restare in piedi, Edith annunciò al pubblico del Versailles, il locale notturno francese di New York: “Stasera canto per Marcel Cerdan, per lui soltanto”. Cantò l’Hymne à l’amour, il suo inno privato: Se un giorno la vita /ti strapperà a me,/sta’ lontano da me.. /Se tu muori/ allontanati da me./Poco mi importa/ se tu mi ami/perché anch’io morirò,/ avremo per noi l’eternità,/nell’azzurro/ di tutta l’immensità,/nel cielo senza più problemi. Non lo finì, crollò priva di sensi.

Edith Piaf ragazza
Edith Piaf ragazza


La malattia le irrigidisce il corpo deformando piedi, le splendide mani che tutti hanno elogiato e viso – per sopportare il dolore s’imbottisce di pillole in dosi massicce e presto si spargerà la voce che la Piaf fa uso di droghe. Inizia un travaglio di coma epatici, convalescenze, pillole e  interventi al fegato.

Incontra Theo Sarapo che sposerà il 9 ottobre 1962, lui ha 26 anni e lei 46. La mattina del matrimonio riflette “Non posso sposarlo, sarei ridicola, cosa penserà la gente della differenza di età?” Ma quell’amore così diverso le darà la forza e sarà la sua rinascita, solo per qualche tempo, perché esattamente un anno e un giorno dopo, Edith Piaf morirà.

Theo Sarapo ed Edith Piaf
Theo Sarapo ed Edith Piaf


“La morte è l’inizio di qualcosa” Edith Piaf