Lo Spazio Sanremo di Milano ha ospitato venti opere su tela a tecnica mista, sculture ed installazioni multimediali di Mariano Franzetti artista argentino che ora vive in Italia. Lo scopo della mostra è stato quello di creare un rapporto tra la sua patria e la nostra e dal successo che ha riscosso il messaggio è arrivato!
Il titolo della mostra “Choripan”, un preparato gastronomico di origine argentina costituito da due fette di pane che contengono chorizo accompagnato da salse, rappresenta qui l’unione, il concetto universale di condivisione sul piano dei valori umani. Mariano durante l’intervista illustra la sua idea di come interpreta questo alimento e lo vede come l’unico elemento che unisce in quanto è mangiato da tutti indistintamente che siano borghesi o individui della favela. Alcune sue opere sono collegate all’Expo e trattano il tema della nutrizione essendo l’Argentina uno dei più grandi esportatori di prodotti agricoli del mondo.
Entrando nello spazio espositivo sembra di essere atterrati nella “sua” terra grazie all’ambientazione e all’originalissima idea di esporre le opere secondo un percorso bifronte. Esso si struttura in due dimensioni differenti: una parte folkloristica un po’ pop dove esce il lato ironico e stravagante dell’artista che comunica attraverso questo canale e una paesaggistica ricca di colori dove si ammirano deserti aridi, paesaggi suggestivi, una pampa sconfinata e spettacolari salares – resti salini di antichi laghi. Si è davanti a una terra dura e difficile, ma anche intrigante e dispensatrice di profonde emozioni.
Colpisce ancora la sua ricerca dei materiali inusuali. Un esempio è l’opera “Mano larga”, una scultura che raffigura due mani unite e rimanda al messaggio di condivisione, essa è stata realizzata utilizzando un tipo di argilla molto particolare raccolta dove il fiume fa una curva durante un viaggio in Umbria. Dopo la cottura questa argilla prende un colore insolito che affascina ed incuriosisce.
Franzetti mi ha accompagnata in questo viaggio artistico e concettuale dove tutte le sue opere hanno una storia da raccontare. Vi invito a continuare questa esplorazione su
Il 3 settembre 2015 alle 15,00 apre al pubblico presso lo Spazio Sanremo | 5Vie a Milano la mostra Choripan con 20 opere, di cui la maggior parte inedite, realizzate da Mariano Franzetti, a cura di Elisa Ajelli.
Il percorso espositivo propone ai visitatori una visione molto personale dell’autore sui temi dell’Expo relativi alla nutrizione e allo stretto rapporto tra il popolo italiano e argentino, in considerazione del fatto che più della metà delle
persone residenti in Argentina ha origini italiane. Di questa comunione di origini
l’artista Mariano Franzetti è testimone e interprete ideale, avendo vissuto tra Italia e Argentina, stabilendosi poi a Milano, città che ospita l’Esposizione Universale.
Il significato di nutrizione nelle opere dell’autore assume un senso molto lato,
riferendosi anche alla rinascita culturale dell’Argentina dopo le note vicissitudini
socio-economiche e alla stretta similitudine del proprio percorso culturale, pur se con qualche decennio di ritardo, con un’analoga evoluzione del nostro paese.
La nutrizione cui fa riferimento l’artista parte certamente dal fatto che l’Argentina è uno dei più grandi esportatori di prodotti agricoli e zootecnici nel mondo. L’autore tuttavia non prescinde dalla necessità dell’essere umano di alimentare la propria esistenza oltre i bisogni primari: la comunanza di valori, la condivisione dei momenti salienti del quotidiano (come nella serie di opere Iconoclast) ma anche il bisogno di riscatto costituito dall’identificazione con i supereroi contemporanei, che siano essi rappresentati da esponenti del mondo dello sport, dal macho decadente o dagli sgargianti piatti tipici delle tradizioni di entrambi i paesi (da qui il titolo della mostra: Choripan è un piatto tipico argentino consumato per strada) imprescindibili nei luoghi comuni presenti nel quotidiano di ogni argentino o italiano, ritratti con ironia, enfasi e stile neopop nelle opere della serie Groncho.
Oltre ad opere pittoriche, l’esposizione consta di sculture e installazioni multimediali che propongono una similitudine tra la storia mediatica italiana e argentina e conferiscono, attraverso un’efficace simultaneità, un adeguato parallelismo tra tradizione e modernità espressiva.
La mostra vuole essere una riflessione ora ironica, ora poetica, circa il tentativo
dell’essere umano di trovare nuove strade di affermazione attraverso la condivisione e la coltivazione dei rapporti umani. Queste tematiche non sfuggono all’occhio apparentemente beffardo dell’artista, in realtà profondamente attento e sensibile ai mutamenti socio-culturali dei popoli di cui la sua vita rappresenta una sintesi ineffabile e la ricerca stilistica di un nuovo umanesimo contemporaneo.
La mostra gode del sostegno del Consolato dell’Argentina, della Direzione del padiglione Argentina presso EXPO, di Expoincittà, e dell’Associazione 5Vie di Milano che tutela e promuove la zona più antica della città attraverso la promozione di eventi culturali e artistici.
Info:
• Dal 3 settembre al 20 settembre 2015
• Apertura al pubblico: 3 settembre dalle 15
• Spazio Sanremo | 5Vie, via Fosse Ardeatine (angolo via Zecca Vecchia) Milano
• Preview per la stampa: 3 settembre dalle 12 alle 15
• A cura di Elisa Ajelli
• Orari: dal lunedi al venerdi 10-19 | sabato e domenica 15-18
• Cocktail e presentazione catalogo 15 settembre dalle 18,30 (su invito)
• Enti sostenitori: Consolato dell’Argentina, Direzione del padiglione Argentina presso EXPO, Expoincittà, Associazione 5Vie Milano.
• Relazioni con la stampa: s2bpress Milano
Il 3 settembre 2015 alle 15,00 apre al pubblico presso lo Spazio Sanremo | 5Vie a Milano la mostra Choripan con 20 opere, di cui la maggior parte inedite, realizzate da Mariano Franzetti, a cura di Elisa Ajelli.
Il percorso espositivo propone ai visitatori una visione molto personale dell’autore sui temi dell’Exporelativi alla nutrizione e allo stretto rapporto tra il popolo italiano e argentino, in considerazione del fatto che più della metà delle persone residenti in Argentina ha origini italiane.
Di questa comunione di origini l’artista Mariano Franzetti è testimone e interprete ideale, avendo vissuto tra Italia e Argentina, stabilendosi poi a Milano, città che ospita l’Esposizione Universale.
Il significato di nutrizione nelle opere dell’autore assume un senso molto lato, riferendosi anche alla rinascita culturale dell’Argentina dopo le note vicissitudini socio-economiche e alla stretta similitudine del proprio percorso culturale, pur se con qualche decennio di ritardo, con un’analoga evoluzione del nostro paese.
La nutrizione cui fa riferimento l’artista parte certamente dal fatto che l’Argentina è uno dei più grandi esportatori di prodotti agricoli e zootecnici nel mondo. L’autore tuttavia non prescinde dalla necessità dell’essere umano di alimentare la propria esistenza oltre i bisogni primari: la comunanza di valori, la condivisione dei momenti salienti del quotidiano (come nella serie di opere Iconoclast) ma anche il bisogno di riscatto costituito dall’identificazione con i supereroi contemporanei, che siano essi rappresentati da esponenti del mondo dello sport, dal macho decadente o dagli sgargianti piatti tipici delle tradizioni di entrambi i paesi (da qui il titolo della mostra: Choripan è un piatto tipico argentino consumato per strada) imprescindibili nei luoghi comuni presenti nel quotidiano di ogni argentino o italiano, ritratti con ironia, enfasi e stile neopop nelle opere della serie Groncho.
Oltre ad opere pittoriche, l’esposizione consta di sculture e installazioni multimediali che propongono una similitudine tra la storia mediatica italiana e argentina e conferiscono, attraverso un’efficace simultaneità, un adeguato parallelismo tra tradizione e modernità espressiva.
La mostra vuole essere una riflessione ora ironica, ora poetica, circa il tentativo dell’essere umano di trovare nuove strade di affermazione attraverso la condivisione e la coltivazione dei rapporti umani.
Queste tematiche non sfuggono all’occhio apparentemente beffardo dell’artista, in realtà profondamente attento e sensibile ai mutamenti socio-culturali dei popoli di cui la sua vita rappresenta una sintesi ineffabile e la ricerca stilistica di un nuovo umanesimo contemporaneo.
La mostra gode del sostegno del Consolato dell’Argentina, della Direzione del padiglione Argentina presso EXPO, di Expoincittà, e dell’Associazione 5Vie di Milano che tutela e promuove la zona più antica della città attraverso la promozione di eventi culturali e artistici.
Info:
• Dal 3 settembre al 20 settembre 2015
• Apertura al pubblico: 3 settembre dalle 15
• Spazio Sanremo | 5Vie, via Fosse Ardeatine (angolo via Zecca Vecchia) Milano
• Preview per la stampa: 3 settembre dalle 12 alle 15
• A cura di Elisa Ajelli
• Orari: dal lunedi al venerdi 10-19 | sabato e domenica 15-18
• Cocktail e presentazione catalogo 15 settembre dalle 18,30 (su invito)
• Enti sostenitori: Consolato dell’Argentina, Direzione del padiglione Argentina presso EXPO, Expoincittà, Associazione 5Vie Milano.
• Relazioni con la stampa: s2bpress Milano
Mariano Franzetti
Mariano Franzetti nasce in Argentina, a Rafaela, nel 1978, abbandona gli studi di architettura, iniziati a Cordoba, per trasferirsi a Buenos Aires e dedicarsi completamente alla sua passione, la pittura, che coltivava fin da piccolo studiando i pittori rinascimentali e l’arte in generale. Sperimenta in maniera autonoma diverse tecniche, catturando le immagini dalla realtà che viveva nel quartiere di San Telmo. Inizia a vendere i suoi primi quadri agli ospiti del piccolo albergo dove alloggiava, per mantenersi e continuare ad esercitare la sua pittura senza mai abbandonare il sogno di trasferirsi in Italia. Migra in Italia nelle Marche nel 2004 ed inizia subito a lavorare come artista in collaborazione con un laboratorio di architettura ed interior design.
Dal 2005 realizza mostre personali e collettive, tra cui alcune importanti a livello istituzionale, in Italia, a Buenos Aires, in Grecia e in altri paesi europei. Vince numerosi premi d’arte e riconoscimenti internazionali, scrivono di lui alcuni tra i più noti critici, storici ed esponenti del mondo artistico. Nel 2010 approda a Milano con un’esposizione al Salone Internazionale del Mobile-Design Week e la sua creatività versatile viene notata nel campo della moda e del design con i quali realizza progetti in qualità direttore artistico, fashion consultant e scenografo: i suoi lavori sono pubblicati costantemente da testate come Vogue International, NakedButSafe-New York ed altre.
Attualmente vive ed opera tra le Marche, Milano e Buenos Aires.