Night Light Holiday Collection è la nuova collezione make-up Giorgio Armani Beauty.
La luce è il punto focale di questa edizione che si ispira alla tecnica del light painting utilizzata dai fotografi per creare effetti chiaroscurali che bilanciano le zone d’ombra e la luce, ottimizzando la resa fotografica.
Colori caldi, vibranti. Tonalità gold che disegnano l’incarnato catturando la luminosità e donando un aspetto più sano e una pelle più giovane.
Una collezione completa che si compone di svariati prodotti, tutti in grado di lavorare sinergicamente per un risultato impeccabile.
Ecco come è stata concepita la collezione Night Light Holiday Collection:
– Holiday Palette. Una limited edition perfetta per creare un ottimo smokey eyes. Contiene 10 ombretti e 4 fard (prezzo consigliato 127,00 euro);
– Crema nuda. Una crema colorata che riflette la luce ed idrata e tonifica la pelle. Corregge il tono dell’epidermide e regala un aspetta sano e luminoso all’incarnato (prezzo consigliato 108,00 euro).
– Giorgio Armani Ecstasy Laquer. E’ un piacevole lipgloss morbido, resistente e facile da applicare. Segue le tonalità dell’incarnato fino a toccare toni come il cioccolato (prezzo consigliato 34,00 euro).
La sua palette è variopinta:
– 202 Nude Light – iridescent beige;
– 203 Amber Night – iridescent brown;
– 204 Night Shadow – dark brown;
– 507 Night Light – dusty pink;
– 508 Night Glow – warm pink;
– 509 Bright Night – red-based pink.
La collezione potrà essere acquistata negli stores di Harrods, Nordstrom, Saks Fifth Avenue e nelle profumerie multimarca selezionate.
Può un rossetto rosso cambiare il mondo? Certo che sì. Lo ha sempre creduto Elizabeth Arden, al secolo Florence Nightingale Graham, che a colpi di make up ha cambiato non solo il beauty case ma anche la vita di tutte le donne. Ricorre in questi giorni l’anniversario della morte dell’imprenditrice canadese che ha mostrato per la prima volta al mondo il potere di una donna che indossa un rossetto rosso fuoco.
La sua storia comincia in Ontario, Canada, dove nasce nel 1878. A 24 anni Florence decide di lasciare la scuola per infermiere di Toronto per dedicarsi alla bellezza delle donne. A New York inizia a lavorare per un’estetista e nel 1909 fonda il marchio Elizabeth Arden. Il nome le viene suggerito da un’amica, in onore di una poesia di Alfred Tennyson: nasce così il brand che rivoluzionerà per sempre il beauty case femminile. I primi prodotti creati da Florence/Elizabeth Arden sono una crema per il viso chiamata Venetian Cream Amoretta ed una corrispondente lozione, la Arden Skin Tonic che ottengono un grande successo. Nel 1910 viene aperta per la prima volta la Red Door, logo della maison. Una porta dello stesso colore di un rossetto rosso, e allo stesso modo capace di schiudere un mondo di bellezza e femminilità. Elizabeth Arden è la prima a proporre l’idea del total look: rossetto, blush e smalto abbinati con l’eleganza che ancora distingue il brand. Ma anche fondotinta, creme, lozioni, prodotti per il make up occhi. Un intero beauty case di strumenti pensati per esaltare la naturale bellezza di ogni donna, anche in trincea. Durante la seconda guerra mondiale, è la stessa Elizabeth Arden a ideare un rossetto che si abbini alle uniformi delle donne nelle forze armate. Forse un rossetto rosso, un ottimo make up occhi e un beauty case fornito non fanno vincere una guerra, ma sono sempre ottimi alleati.
Allarme in casa Rai: le scorte di cosmetici sarebbero in esaurimento. Le forniture di trucco e make up sarebbero infatti bloccate, e gli ordini fermi da tre mesi. A denunciare la situazione il sindacato autonomo Snater, attraverso il segretario nazionale Piero Pellegrino. “Se non si trova subito una soluzione il risultato sarà che ospiti di fama mondiale, giornalisti e politici di turno andranno in onda senza un velo di cerone, proprio come mamma li ha fatti. Chi invece ci rimetterà davvero la faccia saranno i professionisti del trucco Rai”: queste le dichiarazioni rilasciate da Pellegrino a Repubblica.
Il make up non è un dettaglio di poco conto, tantomeno in un’azienda che da anni porta nelle case degli italiani personaggi famosi, ma anche giornalisti e professionisti, che certamente traggono benefici di natura estetica dalla professionalità dei truccatori e visagisti Rai. Ma ora tutto questo sarebbe divenuto incerto. Pare infatti che le ultime scorte di fondotinta, cipria, mascara e make up sarebbero quasi finite.
Alla base dell’incresciosa situazione vi sarebbero i tagli imposti dalla nuova dirigenza Rai. Si sarebbe infatti cercato di risparmiare a scapito però della qualità dei prodotti. La situazione è tale che i truccatori dell’azienda sono stati costretti a correre ai ripari acquistando i cosmetici di tasca propria, esponendosi in questo modo anche ad eventuali rischi. Viale Mazzini conferma: pare che il blocco sia dovuto alle nuove norme sulla trasparenza degli appalti sulle forniture. Intanto arrivano rassicurazioni: si sta infatti cercando una soluzione d’emergenza per garantire lo svolgimento dei palinsesti almeno fino all’estate. Successivamente si cercherà di trovare dei rimedi definitivi.
Sono sicurissima che molte di voi saranno andate dal parrucchiere ieri, o dall’estetista, o da Sephora, per ravvivare il colore ai capelli o per darci un taglio netto (non solo alla chioma, ma pure all’anno che sta per terminare), per sistemare le sopracciglia incolte, per acquistare un rossetto rosso da baci appassionati. Non lo avete ancora fatto? Brave! Approfitterete della mia cronistoria a spasso fra le acconciature e i look dell’ultimo secolo e deciderete così se essere, per il prossimo party di Capodanno, una vaporosa e truccatissima donna eighties style o una moderna Jean Harlow platinata! Questa prima parte è dedicata al periodo che va dal 1900 agli anni ’40 (la prossima settimana saprete il resto, quindi leggete attentamente e attendete ansiosamente!).
Dunque, tanto per cominciare, apprendo che durante il primo decennio del 1900 le donne della buona borghesia portavano anelli ai capezzoli (per procurarsi un effetto eccitante da sfregamento, che distraeva il corpo soffocato nel busto da tutte le sue pene). Mi direte che non c’entra nulla con i trucchi e belletti… esatto, è una curiosità che vi ho fornito e che molto stride con l’aspetto di quel decennio: le fanciulle da marito insieme alla pelle diafana, con annesse venuzze violacee accentuate dal trucco, il vitino, e il profumo alla lavanda, portavano capelli ondulati, morbidamente raccolti, con aggiunta di toupet, se necessario: la parola d’ordine era INNOCENZA!
Poi venne la guerra e i mariti al fronte dovevano essere assolutamente certi che le loro donne avessero un comportamento retto e ineccepibile, che non si curassero delle inutili civetterie, che apparissero pulite e compite. Fortunatamente la guerra volse al termine e sul finire del 1920 la donna da virtuosa divenne pericolosa e ambigua. Accorciò i capelli, per portarli alla maschietta, mise del kajalintorno agli occhi, truccò di rosso intenso la bocca, “esotizzò” il suo aspetto, per divenire una femme fatale dal gusto orientale.
E giungiamo ai gloriosi anni ’20, siore e siori, e questo periodo è tra i miei più amati! Ormai i capelli alla maschietta erano un must, e nonostante gli uomini non condividessero, le signore imponevano il nuovo taglio burlandosi di loro con candide bugie (“caro, ho bruciato i capelli con la lampada a olio!”). E poi occhi bistrati, viso molto truccato, cipria in gran quantità, fard tamponato anche in pubblico: atteggiamento sconveniente, ma irresistibilmente chic! E poi lui, il rimmel (resistente all’acqua, peraltro). Fu creato nel 1921 da Elizabeth Arden, la professionista della bellezza (nonostante Helena Rubinstein ne rivendicasse l’invenzione), che volle tutte con ciglia lunghissime per sguardi ammaliatori. E infine, Coco Chanel, colei che inventò il tubino nero, introdusse l’uso del jersey e dei pantaloni, amava i gioielli purché fossero tassativamente finti, ebbene ruppe con il passato ancora una volta, quando dimostrò che “abbronzata è bello”! Se ne andava al mare a Biarritz e si faceva baciare dal sole: solo i poveri non potevano permetterselo, per cui avere la pelle colorata divenne cool nonché UPPER CLASS!
Gli anni ’30 si potrebbe sintetizzare con questa frase: “La bellezza non è un dono, è abitudine”. Ad affermarla fu Germane Monteil, che nel 1935 fondò la sua casa cosmetica e convertì le sue clienti alla filosofia del “benessere”: il trucco non era sufficiente, da solo, a fornire un bell’aspetto, bisognava applicare sul viso creme da giorno e da notte, seguire un’alimentazione sana, praticare sport. Più in generale, in questo periodo, la donna doveva essere magra ma non efebica, femminile pur non impiegando strati di trucco (come si era usato precedentemente), abbronzata, naturale, curata. I capelli si allungarono almeno fino al mento, morbide onde incorniciano il viso. Le donne comuni guardavano alle dive del cinema, al loro incarnato perfetto, alle loro sopracciglia dall’arcata minuziosamente disegnata, ai loro soffici capelli biondissimi.
Bene, siamo arrivati ai ’40 e io sono felice di annunciarvi che ormai il trucco è per le donne come il tabacco per gli uomini: INDISPENSABILE. C’è una guerra in corso? E allora, che le fanciulle tutte siano piacevoli, curate, dall’aspetto accogliente e femminile. E attenzione, non è più il caso di apparire provocanti e frivole, gli uomini esigono per le loro fidanzate e mogli un’immagine matura e sensuale, in altre parole rassicurante.
Naturalmente non era facile reperire cosmetici in Europa, a differenza che in America, dove Elizabeth Arden ideò per le donne lavoratrici la BUSY WOMAN’S BEAUTY BOX, dove ci trovavi la cipria, il rossetto, lo specchietto, la crema detergente, insomma tutti quei prodotti con cui potevi “restaurarti” in ogni situazione. Le europee dovettero accontentarsi del lucido per stivali che usarono come rimmel o della crema da scarpe per colorare le sopracciglia. Scaltre queste ragazze!
E le chiome, in mancanza di un parrucchiere che non sempre ci si poteva permettere, venivano raccolte in quello che fu battezzato come “elmo”: i capelli erano portati tutti sù ed elegantemente fasciati attorno al capo. Una sorta di moderno grande “cocco”. In alternativa, si ricorreva allo chignon, nodo attorcigliato sulla nuca inventato dal parrucchiere Guillaume nel 1944 per Balenciaga (lo li porto spesso così, mi fanno sentire una ballerina metropolitana!). Altrimenti si ricorreva al turbante, per nascondere sotto a stoffe fantasiose i capelli non sempre curati.
Tutto questo non interessava ovviamente le stelle del cinema, che esibivano capelli lunghi, sciolti e ondulati. Queste venivano spesso imitate dalle donne “comuni”, con la conseguenza che in qualche fabbrica bellica non di rado i capelli di alcune si impigliassero nei macchinari. Chi bella voleva apparire, i capelli nelle macchine doveva infilare!
Bene, mie care bambole, siamo giunte al termine di questa prima parte dedicata alla bellezza e all’immagine del nostro ultimo glorioso secolo. Io ora prendo il phon e la mia spazzola per le onde e m’ingegno per assomigliare a una star del cinema hollywoodiano (e naturalmente vi aggiornerò sui risultati!).
La rivoluzione curvy passa anche per un brand del calibro di Christian Louboutin: la celebre maison delle scarpe più ambite da ogni donna sceglie come testimonial della sua linea di rossetti una modella curvy.
Lei è Clémentine Desseaux e il suo nome è destinato ad entrare nella storia: è la prima volta in assoluto che un brand di lusso si affida ad una modella curvy per pubblicizzare i propri prodotti. Una svolta epocale che sfida i canoni estetici vigenti.
Labbra carnose ed efelidi, la bella Clémentine veste una taglia 48. Un volto perfetto dalla grande sensualità, e uno charme da ragazza della porta accanto. Camaleontica come solo le grandi modelle riescono ad essere, la giovane top model curvy è originaria della Francia ed ha 27 anni.
Il brand fondato nel 1992 sceglie la bellezza di Clementine Desseaux per rappresentare la nuova linea di make-up: un segnale forte, che testimonia come le regole della bellezza stiano cambiando. La modella ha dichiarato quanto le sue morbide curve e le lentiggini all’inizio della sua carriera l’abbiano penalizzata e ha auspicato l’avvento di una nuova estetica che possa mettere fine ai pregiudizi.
Alla base di ogni trucco occhi: gli ombretti neutri. Quelli che stanno bene con tutto, quelli che danno un’aria più sveglia, quelli che creano ombre e punti luce, quelli che si adattano ad ogni tipo di carnagione, quelli che senza, non si può stare.
Ogni brand che si rispetti ne ha creata almeno una. Non solo servono a farci risparmiare (immaginate il prezzo totale di ogni singola cialda), ma l’accostamento predisposto dei colori aiuta ad abbinarli tra loro.
Nelle palette neutre si trova l’indispensabile: dai neutri neutralissimi ai neri e metallizzati per look più intensi. Qui una selezione delle più valide per qualità, scrivenza e tonalità.
-SHU UEMURA, 16 shades of nude. € 81 circa
Sedici colori basici dai diversi finish: opaco, metallico, perlato. Tutti molto adatti sia al trucco quotidiano che a quello serale. Il pennellino doppio aiuta a raggiungere qualsiasi punto dell’occhio. La parte piccola è ottima per rima inferiore, angolo interno e per disegnare una piega molto intensa; quella più grande è l’ideale per sfumature e palpebra mobile. Il prezzo non è dei più bassi, ma la qualità e la compattezza delle polveri valgono fino all’ultimo centesimo.
-TOO FACED, SEMI-SWEET CHOCOLATE BAR. € 45,00
Irresistibile. Dal nome, al packaging, fino al delizioso profumo di cioccolato. 16 nuances ricche di antiossidanti e vera polvere di cacao – letteralmente da mangiare con gli occhi. Tonalità adatte a tutte, ogni singola cialdina è morbida e facilmente sfumabile. Permette di creare look smokey molto dettagliati e duraturi grazie alla grana fine e la setosità elevata. Decisamente invitante.
-BURBERRY COMPLETE EYE PALETTE –02 MOCHA. € 51,00
Basica ed essenziale. Quattro colori indispensabili per il classico contouring dell’occhio o per un intenso smokey eye. Un chiaro come base e come illuminante per angolo interno ed arcata sopracciliare; due intermedi modulabili per enfatizzare la piega e creare ombre; uno scuro per super definizione. La composizione degli ombretti include siliconi setosi che mantengono alto il livello di idratazione e vivo il colore. Il packaging lussuoso completa il quadro.
-URBAN DECAY, NAKED 3. € 49,90
Si distingue dalle altre palette neutre grazie all’orientamento sui toni del rosa. Nuances più calde rispetto alle classiche palette neutre, ma ugualmente adatte a chiunque. Le prime cialde di rosa più chiari sono state pensate come vera e propria base: non sono colori molto scriventi, lasciano solo un leggero velo per uniformare e illuminare la palpebra o per fungere da colore di transizione fra le varie sfumature. Proseguendo alle cialde successive si trovano prodotti molto pigmentati e setosi, ottimi per realizzare diversi tipi di look. Insomma dando luce alla terza delle palette “Naked”, Urban Decay rimane tra i marchi più potenti in campo “neutri”.
Sentire parlare di “Contouring” è ormai all’ordine del giorno. Ma la parola “Strobing” vi è nuova?
Altro non è che una sorta di contouring al contrario: anche questa tecnica mira a definire i volumi del viso sfruttando la luce anziché le ombre.
Per ottenere il massimo della lucentezza si sceglie un primer con particelle illuminanti da distribuire sull’intera superficie del viso così da renderlo radioso.
In alternativa ai correttori pastosi o in stick è bene utilizzare quelli più idratanti in penna o con applicatore. L’effetto finale infatti non deve essere opaco e spento, ma lucido e quasi “sudato”. Meglio quindi un prodotto liquido. La cipria è da tamponarsi solo su eventuali imperfezioni, altrimenti opacizzerà immediatamente ciò che si è appena creato.
– Mac, primer Strobe cream 30 ml € 10,00
– Clinique, correttore Line Smoothing 02 Light € 23,60
– Mac, primer Strobe cream 30 ml € 10,00
– Clinique, correttore Line Smoothing 02 Light € 23,60
Lo step successivo è quello che fa la differenza.
Si applica l’illuminante nei punti in cui la luce cade naturalmente sul viso:
Zigomi
Arcata sopracciliare
Naso
Arco di Cupido (quella fossetta sul labbro superiore)
Mento
Esistono diverse tipologie di illuminanti:
Quelli in polvere, da sfumare con un pennello a ventaglio: meglio scegliere quelli perlati e non quelli con glitter molto evidenti. Seguono poi quelli in crema/stick da picchiettare con le dita o con una spugnetta morbida, e per finire quelli liquidi da applicare tamponando con un pennello piatto da fondotinta.
Chi ha carnagioni molto pallide dovrebbe optare per colori iridiscenti sui beige o rosa piuttosto chiari; alle pelli medie si addicono le sfumature dei pesca, rosa e champagne, mentre per le pelli olivastre e scure via libera ai toni più intensi fino ad arrivare al bronzo.
1- Elf, Illuminante cotto- Blush Gems € 4,95
2- Too Faced, Candleligt Glow Duo € 27,00
3- Dior, Diorskin Ultra-simmering face powder 001-002 € 52 circa
4- NYX, Born to glow Liquid illuminator 01 Sun beam € 7 circa
5- Benefit Cosmetics, Girl meets pearl € 33,90
Una sola nota: discrezione. L’illuminante è un prodotto da usare con parsimonia, deve essere un tocco glamour, non un eccesso. Specialmente di giorno, meglio non lasciarsi prendere la mano: il suo unico difetto è quello di mettere in evidenza i pori!
Emblema della raffinatezza. Icona di stile. Trend setter.
Negli anni Olivia Palermo ha spesso modificato il suo look pur mantenendo un’impronta incredibilmente chic ma allo stesso tempo disinvolta e sbarazzina.
I suoi classici? Capelli extra lucenti, riga centrale, morbide ed impeccabili onde. Leggero smokey sui toni del marrone, blush aranciato, nude lips.
Per quanto riguarda i capelli, il lob (long bob, ovvero il caschetto lungo) curato alla perfezione è caratteristica principale del suo look.
Olivia alterna poche ma valide varianti che contraddistinguono il suo stile minimal chic: lisci come la seta, beach waves, code basse e rigorose, pettinature bohémien, trecce e raccolti sapientemente spettinati.
Impossibile non notare, inoltre, che rispetto al castano naturale i suoi lineamenti risultano più dolci e femminili se riscaldati dalla nuova tendenza del bronde (quella via di mezzo tra brown-castano e blonde-biondo).
Per capelli perfetti:
PH LABORATORIES Argan and Keratin elixir 165ml € 33,50 NUME Lustrum set arricciacapelli intercambiabile in tormalina € 228 circa GOLDWELL trattamento Dual Senses Rich Repair 200ml € 13
Per il make up look:
E’ importante creare una base fresca ed uniforme, definita da un leggero contouring a base di solo blush color pesca. Per le uscite serali ok anche ad una spolverata di illuminante sugli zigomi per enfatizzarne i volumi.
Olivia focalizza l’attenzione sullo sguardo: godendo del privilegio di ampie palpebre, in base all’occasione opta per eyeliner ad ispirazione anni ’70, smokey eyes sui toni neutri e lunghe ciglia infoltite da mascara volumizzanti.
Le labbra, ad eccezione di occasioni poco numerose, sono contornate e riempite da colori nude che le danno quell’allure sobria e sofisticata.
In seguito ad una collaborazione passata, il marchio Ciaté London le ha recentemente riaffidato la carica di direttrice creativa per una nuova capsule collection.
È così nata una gamma tutta firmata Olivia di pezzi must-have ispirata ai suoi beauty passepartout:
– Palette di 9 colori altamente performanti in nuances semplici e particolari, dai carne ai verdoni ai borgogna. Adatte a tutte. € 49 circa
– Matite occhi morbide sfumabili in nero e viola scuro € 21 circa
– Duo blush+bronzer in due varianti per carnagioni chiare o scure € 35 circa
– 4 rossetti opachi ma cremosi ed idratanti in tonalità carne/beige/rosato e rosso scuro € 26 circa
– Smalti in tonalità classiche come il nude e il rosso scarlatto e colori nuovi come il corallo o un intensissimo blu notte per l’autunno € 23 circa
Si acquistano sul sito del marchio Ciaté London e sono già andati in sold out più volte…
“Vuoi darmi la borsetta, tesoro? Lettere del genere non si possono leggere senza rossetto!” (Cit. dal film Colazione da Tiffany) – questo è l’atteggiamento che ogni donna dovrebbe avere. Rosso intenso sulle labbra e tutto si può affrontare.
Non è in realtà così semplice.
C’è un rosso per tutte, così come anche un nude, un rosa, un mattone ed un pesca.
Bisogna imparare, però, a riconoscere le gradazioni più adatte a carnagione e chioma.
Tutte possono indossare tutto, non ci sono divieti tassativi, ma è consigliabile optare per le sfumature che meglio si prestano a far risaltare i propri colori.
La regola generale prevede che le MORE si valorizzino con colori CALDI contenenti pigmenti aranciati, mentre le BIONDE dovranno optare per tonalità più FREDDE contenenti pigmenti blu. Le ROSSE possono godere del fatto di poter giocare con TUTTI i colori pur privilegiando i toni caldi.
E chi si è fatta travolgere dai TREND di shatush/balayage/degradé? Osservate bene il colore ed in particolare le radici, anche se non più classificabili in una macro-categoria distinguerete più o meno la tendenza al caldo o al freddo.
Lo stesso principio vale per le carnagioni. Valutate il vostro tono (pelle chiara/media/scura) ed il vostro sottotono (caldo/freddo/neutro). Quest’ultimo si definisce in base a molti fattori: ad esempio le pelli che si scottano al sole, che presentano vene tendenti al verde, con capelli e peli biondi/rossi e occhi dalle venature dorate hanno un sottotono CALDO; quelle che invece si abbronzano anche senza protezione solare, che presentano vene tendenti al viola, con capelli e peli scuri e occhi dai colori molto freddi o molto scuri hanno un sottotono FREDDO. Se vi ritrovate in una via di mezzo potreste avere un sottotono NEUTRO.
Un altro metodo di definizione è il confronto con gioielli color oro o argento. Se risulta esserci più armonia con il primo il sottotono sarà caldo, in caso contrario sarà freddo.
Scelto il colore del caso, è bene tenere a mente alcuni consigli per garantirne la durata: per prima cosa levigate con uno scrub ed idratate le labbra. Dopo qualche minuto contornatele e coloratele interamente con una MATITA dello stesso tono del rossetto o del colore delle labbra. Solo a questo punto si può procedere con l’applicazione, meglio se con un PENNELLINO per evitare di eccedere col prodotto creando smorzature. (consiglio Estēe Lauder pennello labbra nr.35 € 26,00)
Un trucco per far apparire i denti più bianchi anche quando si indossano colori caldi: applicare del gloss azzurro che andrà a raffreddare dando otticamente l’impressione di luminosità al sorriso.
Tocco finale: appoggiate una velina sulle labbra e con un pennello Kabuki tamponate su di essa della CIPRIA per fissare ed opacizzare.
Sperimentate ed abituatevi al rossetto. Esistono colori per qualsiasi umore e per qualsiasi occasione. Diventerà un nuovo accessorio al pari di orecchini, anelli e bracciali. Trovate il vostro preferito e lasciate che diventi la vostra firma.
L’elemento chiave del make up è proprio quello che nella maniera più assoluta non deve farsi notare: il fondotinta. Obiettivo: pelle quanto più possibile perfetta, vellutata ed omogenea.
Ed allo stesso tempo, qui la difficoltà, naturale.
È inoltre uno di quei prodotti che bisogna costantemente cambiare per potersi adeguare alle esigenze della pelle col passare delle stagioni, delle fasi ormonali e del livello di abbronzatura/pallore.
Si classifica quindi tra le scelte più ardue in campo cosmesi, ma alcuni di essi sembrano contenere della magia nelle loro formulazioni. Magia e tecnologia.
1.Make Up Forever rilancia il successo del fondotinta HD creandone un upgrade in Ultra HD (€ 39,50), ancora più performante e long lasting. Si applica con un pennello piatto dal centro del viso verso l’esterno. Tamponato inoltre sulle imperfezioni garantisce una coprenza totale senza richiedere l’utilizzo di correttori. L’effetto finale è sorprendente: crea una sorta di velo di luce sul viso, dal finish naturalissimo.
2. Ingredienti golosi e miracolosi quelli che danno leggerezza al nuovo “Born This Way” di Too Faced (€ 36,00): acqua di cocco, rosa alpina e acido ialuronico conferiscono al viso un aspetto così sano e giovane da far sembrare di essere appunto “nate così”. Oltre che un ottimo risultato estetico, regala un vero e proprio trattamento alla pelle rimpolpandone le riserve d’acqua, illuminandola ed ammorbidendola.
3.YSL Touche Éclat (€ 42,50) uniforma e conferisce luminosità grazie all’assenza di polveri opacizzanti. Ombre, rossori e imperfezioni svaniscono in un solo gesto. Si applica con i polpastrelli per un effetto dewy extra naturale o con un pennello kabuki piatto per maggior coprenza e densità.
4. Contro gli inestetismi di pelle a tendenza acneica o grassa c’è il nuovo Blemish Remedy (€ 29,50) di Bare Minerals che garantisce copertura totale senza creare effetti polverosi. Disponibile in 6 tonalità, la sua formulazione in polvere minerale include corteccia di pioppo e tea tree che accelera la disinfiammazione delle imperfezioni. Eccezionalmente funzionale ed incredibilmente impalpabile.
5.Urban Decay ha invece progettato uno tra i più leggeri fondotinta di sempre: Naked Skin (€ 35,90). Si presenta in ben 15 tonalità diverse, impossibile quindi non trovare il colore perfetto. Dal finish semi-mat , ha un fattore coprenza maggiore rispetto ai suoi simili e uniforma nascondendo discromie ed imperfezioni per un incarnato delicatamente omogeneo.
La scelta del fondotinta non deve limitarsi alla sola corrispondenza colore/incarnato. È importante capire quali siano le caratteristiche della pelle in quel determinato momento, e di conseguenza orientarsi verso la texture, la coprenza ed il finish più adatti:
PELLE GRASSA: è bene utilizzare fondotinta in polvere compatta per garantire assorbenza nel corso della giornata.
PELLE SECCA: preferire fondotinta in crema con formulazione idratante in modo da non favorire desquamazione o anti-estetiche crosticine.
PELLE MISTA:fondotinta liquido o mousse leggera.
PELLE NORMALE:fondotinta minerale o qualsiasi altra tipologia a seconda delle preferenze.
Dopo la collezione di smalti lanciata lo scorso anno, sta per arrivare il rossetto firmato Christian Louboutin. Beauty blogger in fermento da quando è uscita la notizia: il prossimo settembre arriva in profumeria la rivoluzione Louboutin.
La linea di rossetti firmata dallo stilista francese è composta da 36 sfumature in tre differenti texture, dai nomi altamente evocativi: Silky Satin, Velvet Matte e Sheer Voile. A sua volta Silky Satin consta di venti nuances che conferiscono alle labbra una finitura satinata e brillantezza, Velvet Matte è composta di 9 colori opachi e Sheer Voile consta di 9 tonalità.
Design fetish, con astucci neri e dorati rigorosamente a forma di stiletto, Louboutin non rinuncia allo charme che contraddistingue la maison.
Da anni leader indiscusso nel mercato delle calzature, la scarpa dalla suola rossa simbolo della maison, è ormai entrata nell’immaginario collettivo. Oggetto di culto, la suola rossa è stata rivendicata anche in un contenzioso legale contro chi voleva contraffarla ed imitarla.
Scarpe dall’appeal sensuale e femminile, tantissime sono le celebrities che indossano creazioni Christian Louboutin, da Sarah Jessica Parker a Lady Gaga, da Monica Bellucci a Madonna, da Dita von Teese e Blake Lively, alla quale Christian Louboutin ha dedicato una collezione, nel 2010.
Nato a Parigi il 7 gennaio 1964, lo stilista calzaturiero francese ha iniziato la sua carriera all’età di sedici anni, creando le prime scarpe per alcune scuole di danza. Poi assunto da Folies Bergerès, lavorò come freelance per Chanel, Maud Frison e Yves Saint Laurent. Nel 1988 iniziò una collaborazione con Roger Vivier, fino ad inaugurare la sua prima boutique a Parigi nel 1992.
La decisione di entrare nel mercato del make up di lusso è stata presa nel maggio 2012, quando il brand francese è entrato in partnership con Batallure Beauty per la creazione di Christian Louboutin Beauté.