Gucci sceglie una speciale limited edition per omaggiare otto fra le città più dinamiche al mondo.
La It bag della maison, tale Dionysus, è stata oggetto di rivisitazione per omologarsi allo spirito cosmopolita delle città prescelte.
Se la tracolla dedicata a Milano è già disponibile nel flaghsip store Gucci in via Montenapoleone, solo a partire da gennaio 2016, potremmo ammirare (e perché no, collezionare) la Dionysus City Bags destinata ai centri di Roma, Tokyo, Dubai, Shangai, Parigi, Londra e New York.
Accomunate dalla speciale chiusura con motivo a doppia testa di Tigre, ognuna di queste tracolle si “vestirà” di fogge inedite.
La borsa dedicata a Londra, presenterà una decorazione a serpente e delle rose, mentre quella disegnata per la città meneghina, vanta due farfalle dai colori sfavillanti, corolle di timide margherite e un cuore, in perfetto mood romantic-chic. Allure metropolitano per la Dionysus newyorkese con fiocco impreziosito da labbra ricamate; ambientazione faunistica per la tracolla pensata per Dubai, con libellule e stelle marine.
Particolare dettaglio è affidato al patch interno della borsa sulla quale sono state ricamate un’ape e il nome della città assegnata. Ad ognuna di queste è stato affiancato un colore: verde acqua per Roma, arancione scuro per Milano, bianco per Parigi, rosso per Shangai, verde per Dubai, rosa per Tokyo, bouganville per New York, blu per Londra e bordeaux per Hong Kong.
Bulgari investe sull’artigianato italiano costruendo a Valenza Po, la più grande Manifattura di gioielleria d’Europa.
Il progetto prevede la costruzione ex novo di uno stabilimento realizzato in vetro e il recupero di un edificio già esistente: la Cascina dell’Orefice, sede del primo insediamento orafo di Valenza situato nei pressi del centro Expo Piemonte.
Siglato da Open Project (studio di architettura bolognese), il nuovo contenitore di idee e progetti, sorgerà su una superficie di circa 14000 metri quadrati e sarà eretto su tre livelli. Particolare attenzione agli aspetti ambientali sono stati riservati in fase progettuale, rispettando tutti i criteri di sostenibilità e conformità secondo il sistema di certificazione ambientale internazionale Leed (Leadership in Energy & Environmental Design).
Jean-Christophe Babin, presidente e amministratore delegato della maison di lusso italiana, spiega così il progetto: «La nuova Manifattura è una tappa storica nell’evoluzione dell’azienda: l’obiettivo è incrementare la nostra produzione a livello globale, per continuare a crescereanche in futuro».
Grandi aspettative per la nuova avventura del marchio romano che, in controtendenza con lo stallo economico/produttivo in Italia, prevede di assumere 300 figure professionali che si affiancheranno alle 400 già in attività presso l’azienda. All’interno della Manifattura, verranno prodotti gioielli di medio-alta gamma e pelletteria luxury: collezioni destinate alle trecento boutiques del marchio sparse per il globo.
Tra gli obiettivi del gruppo Bulgari, anche l’avviamento a partire del 2016 di Bvlgari Academy : un istituto di Alta Formazione all’interno del sito che permetterà di formare tecnicamente sia studenti che stagisti che intendono ricoprire i ruoli di orafi, incassatori, lucidatori e pulitori all’interno dell’azienda e non solo.
È una prova d’amore che ha dell’incredibile quella affrontata dal magnate Joseph Lau per sigillare il forte legame con la figlia Josephine.
Quale ardua impresa ha dovuto affrontare il sessantaquattrenne di Hong Kong? Semplice, dedicare il “Luna Blu”: un diamante da 12,03 carati, proveniente da una miniera in Sudafrica e costato una cifra non proprio irrisoria di ben 48,5 milioni di dollari.
Battuto all’asta il 12 novembre scorso, il “Luna Blu” sarebbe secondo David Bennett (responsabile della divisione internazionale di Sotheby’s) il diamante e il gioiello più costoso di sempre.
Ribattezzato successivamente “Luna Blu Josephine” ( il diamante che somiglia appunto ad una Luna Blu) è stato oggetto di studio per ben cinque mesi , analizzato da un team di esperti e forgiato da un’artista per ben tre mesi.
La pietra preziosa, incastonata in un anello d’oro non è altro che l’ultimo acquisto del padre per omaggiare la figlia al settimo anno di vita.
Solo qualche giorno prima, il milionario cinese aveva acquistato un diamante rosa (il Dolce Josephine) di 16,8 carati per un valore commerciale di 28,5 milioni di dollari aggiudicato durante un’ asta indetta da Christie’s.
Ma Josephine può contare su un altro gioiello, forse il più emblematico della sua vita, il “Stella di Josephine”: un diamante blu, regalatole il giorno della sua nascita nel 2009. Il suo valore? Solo (e per un semplice modo di dire) 9,5 milioni di euro.
Il vintage oggi rappresenta più che una semplice tendenza, ma una nuova branca della moda, che piace e affascina: sempre più numerosi sono i curiosi mentre è cresciuto in modo esponenziale il numero di appassionati di moda e design vintage.
Internet si adegua, offrendo un’ampia scelta, in base al budget ma anche al decennio prediletto. In rete nell’ultimo decennio si è assistito ad un vero e proprio boom di siti di moda vintage: tantissime sono infatti le boutique specializzate nella vendita di capi autentici risalenti al passato. Ora grazie alla Rete è possibile acquistare da tutto il mondo, in modalità e tempi assai rapidi.
Per chi vuole curiosare tra i capi messi in vendita dalle boutique di tutto il mondo specializzate in moda vintage, Etsy è il sito che fa per voi: il portale propone un’ampia scelta di capi ed accessori autentici vintage, archiviati in base al decennio e alle tendenze. Un sito che permette di fare acquisti intelligenti, con una vastissima scelta tra autentiche chicche per veri vintage-addicted. Su Etsy trovate praticamente di tutto, dall’hatinator identico a quelli sfoggiati da Kate Middleton a capi risalenti a primi del Novecento o addirittura all’Ottocento. E se tantissime sono le proposte a basso prezzo, non mancano i capi firmati, dal prezzo proibitivo, come i bellissimi caftani di Thea Porter, amati da celebrities del calibro di Kate Moss.
L’americano ModCloth è un altro portale per nostalgici del gusto retrò: non capi autentici vintage ma rivisitazioni riuscite, per uno stile bon ton a basso costo. Il sito propone abbigliamento ed accessori anche per la casa, dal gusto delicato che profuma di antico: deliziosi i mini cardigan a pois e l’abbigliamento per la casa. Col cambio euro/dollaro favorevole lo shopping è ancora più divertente.
In una rassegna di siti vintage impossibile non citare 1stdibs: benvenuti nel tempio del lusso, qui si respira stile allo stato puro, declinato in ogni sua forma, dall’abbigliamento agli accessori agli oggetti d’antiquariato fino all’arredo per la casa. Gallerie d’arte mettono in vendita i propri pezzi esclusivi, mentre boutique di lusso propongono una vastissima scelta di capi vintage. Fashioniste, avvisate: sedetevi prima di passare in rassegna le preziose creazioni messe in vendita. Da Christian Dior a Madame Grès, da Paul Poiret a Chanel fino alle immancabili Birkin di Hermès: in questo portale per autentici gourmet dello stile sembra non mancare veramente nulla. Splendido alla vista, meno per le finanze. Ma cosa non si fa per lo stile.
Asos Market Place è l’angolo vintage del colosso ASOS e riserva sempre sorprese gradite: una selezione dei capi più interessanti delle boutique online di tutto il mondo, per uno stile easy dai prezzi contenuti. Le tante proposte strizzano l’occhio in particolare agli anni Ottanta e Novanta, per suggestioni grunge oggi quantomai attuali.
Vaunte è il sito dell’elite della moda: una rassegna esclusiva dei pezzi tratti dai guardaroba di addetti ai lavori. Stylist, designer, editor, PR delle maison più famose, creativi di moda ed esperte vintage di gran gusto vi prendono per mano portandovi alla scoperta dei loro armadi, ovviamente invidiabili. Di base a New York, Vaunte accetta solo soci. Per uno stile elitario.
Da Shop.Hers si inizia creando il proprio identikit in base alla taglia e ai brand prediletti: trovare il proprio soul mate in fatto di stile è facile in questo sito che mette in contatto persone dai gusti simili. Brand del calibro di Alexander Wang, Norma Kamali, Emilio Pucci, Dolce & Gabbana, Hervé Léger, venduti a basso costo, mentre vere e proprie vetrine si aprono sulle borse Chanel e sulla mitica Birkin di Hermès. Imperdibile.
Se amate gli anni Cinquanta e lo stile Rockabilly, Collectif è il sito che fa per voi. Con sede a Londra, il sito propone una vasta gamma di modelli ispirati agli indimenticabili Fifties. Gonne a ruota, suggestioni da pin up e una vastissima selezione di accessori, per un gusto impeccabile e sofisticato.
Rusty Zipper è la più grande vetrina online di capi vintage originali: una selezione vastissima, suddivisa per decennio, dagli anni Quaranta agli anni Ottanta, per abiti, capispalla, accessori e quant’altro. Il sogno di qualsiasi vintage addicted.
Nasty Gal è uno dei portali vintage più amati: nato come vintage shop, nel 2006, si è poi ampliato, grazie ad un incredibile successo, fino a vendere nuovi brand, tra cui Edelman e Jeffrey Campbell. Proposte sfiziose per capi da sogno. Da non perdere.
Unique Vintage è il luogo ideale per collezionisti ed amanti di moda vintage, dagli anni Trenta ai Cinquanta. Un tripudio di gonne a ruota, pois, quadretti vichy e stampe animalier, per una selezione interessante e un occhio di riguardo per le taglie curvy. Bellissime le proposte di costumi da bagno firmati Esther Williams. Per pin up contemporanee.
Serà fine silk
Made in Italy for you – la collezione in edizione limitata “this is not a tie”
Serà fine silk, antiche sete da cravatteria danno vita a preziosi nuovi accessori: sciarpe e pochette. Serà fine silk, brand emergente di accessori di lusso da uomo – tra cui sciarpe, pochette e cravatte – realizzati a mano in seta, appositamente prodotti in un piccolo laboratorio artigiano italiano incentra il proprio business sulla migliore seta italiana, quella dell’area di Como.
Dalla passione viscerale della creatrice di Serà fine silk, Francesca Serafin, nascono delle collezioni dedicate all’italianità e al desiderio di far vivere o rivivere una piccola esperienza italiana ogni volta che si indossa un suo accessorio. Ogni prodotto è realizzato in Italia in numero limitato, con antiche sete rifinite rigorosamente a mano e caratterizzato per materiali di alta qualità, stampe dai colori accesi e dai motivi raffinati.
La prima collezione era dedicata ai vini italiani, filone che viene ripreso anche per la fw15 con due nuovi modelli ispirati ad abbinamenti cromatici e olfatti connessi a vini italiani.
Per la FW15Serà fine silk ha studiato una collezione in edizione limitata di sciarpe e pochette realizzate con tessuti vintage da cravatteria chiamata appunto “this is not a tie”.
Il concetto è modulato sulla creatività degli italiani e sulla loro abilità di reinventare personalizzando, e così un’antica stoffa da cravatta può diventare una sofisticata sciarpa o una pochette. La particolarità di questa collezione non è data solamente dall’idea sottostante e dalla pregiata seta di Como utilizzata, ma anche dalla versatilità.
Ogni sciarpa è infatti costituita da 4 pannelli differenti, associati in modo da creare un lato più estroso – realizzato con fantasie più grandi e colorate – ed un altro più sobrio – caratterizzato da fantasie piccole e classiche – consentendo alla sciarpa di poter essere utilizzata in ogni occasione e di poter assumere colorazioni diverse con la complicità del vento. I loro nomi sono ispirati ad alberi italiani, ai loro colori e profumi per evocare emozioni legate alla natura.
Le pochette vengono poi declinate nelle fantasie delle sciarpe con gli orli realizzati rigorosamente a mano, così come le cravatte, dalla lavorazione tricot, presentano dettagli in seta stampata.
L’etichetta recita “Made in Italy for you”, poiché la cura per i dettagli ed il desiderio di unicità emerge non solo dalla scelta di tessuti ricercati e dalle finiture a mano, ma anche dalla presenza di una piccola guida disegnata a mano che illustra 6 diverse piegature possibili, accuratamente riposte in una scatola blu fatta a mano, chiusa da un nastro di velluto e da un sigillo a cera lacca.
Le collezioni, nonostante abbiano un marcato taglio maschile, strizzano l’occhio anche a lei. Le pochette, infatti, possono diventare accessori per capelli o raffinati bracciali, così come le sciarpe possono essere utilizzate da una donna alla ricerca di un abbinamento inusuale o da una ragazza che decida di prenderla dall’armadio del fidanzato.
Tra le icone fashion contemporanee è la numero uno, la più affascinante e la più ammirata. Immancabile presenza nei front row delle sfilate, blogger e it girl, Miroslava Mikheeva Duma, detta Mira, è nata il 10 marzo 1985 a Surgut, nella ricca regione del Tyumen, in Siberia. Figlia di un senatore, nel 2008 si laurea in International Business and Business Administration presso il Moscow State Institute of International Relations (MGIMO).
In pochissimi anni Miroslava Duma si impone come icona di stile, autorevole trendsetter e fashion editor. Amatissima dai suoi followers su Instagram, per la sua bellezza minuta e la creatività dei suoi outfit si è imposta all’attenzione dei media a livello internazionale.
La sua carriera è iniziata come quella di quasi tutti i blogger, postando le foto dei suoi outfit su siti come The Sartorialist. La svolta si profila quando viene scelta come Special Projects Editor di Harper’s Bazaar: entra così nel giornalismo di moda dalla porta principale. Lavora poi come scrittrice contributor freelance per Vogue, Tatler, Forbes, Glamour Russia e OK Magazine.
Nel 2011 fonda Buro 24/7, una piattaforma online che tratta di arte, architettura, cinema, moda, lifestyle, musica e stile. Buro 24/7 viene definito dalla stessa giornalista come “un ufficio informazioni aperto 24 ore al giorno, sette giorni su sette”. La piattaforma dal lancio è cresciuta fino a contare undici Paesi, tra cui Australia, Azerbaijan, Europa centrale, Kazakistan, Malesia, Medio Oriente, Mongolia, Russia, Singapore e Ucraina.
Brillante investitrice, Miroslava Duma è stata ambasciatrice per la collezione di gioielleria di Chanel ispirata al design del 1932 e ha lavorato per Louis Vuitton per il lancio di una campagna intitolata “Small is Beautiful” per celebrare la nuova linea di mini borse.
Definita dal Financial Times“una forza dell’industria del fashion”, lodata da Vogue per le sue doti di brillante imprenditrice, per Fashion Diva Design lei è “la It Girl”. Icona dello streetstyle, il suo stile è sfarzoso e sofisticato: l’opulenza tipicamente sovietica si mixa brillantemente al misterioso charme siberiano. Largo a colbacchi di pelliccia, stampe optical, accessori importanti, per un mood barocco ed eclettico. Ma lo stile di Mira Duma non lesina elementi bon ton, evidenti nella sua predilezione per cappottini ladylike e colori pastello, nelle camicie con fiocco e nelle gonne. Outfit studiati con precisione certosina: il segreto dell’eleganza di Mira Duma è la capacità di osare, mixando capi extra lusso come le borse Hermès ad elementi low cost. La fashion editor è sposata con il magnate Aleksey Mikheev, dal quale ha avuto due figli, George nato nel 2010 e Anna nata nel 2014. Una icona che ci riserverà ancora molte sorprese.
New York è sempre stata fonte di grande ispirazione e città-calamita, a partire dall’attore e regista Steve Buscemi che ci rimase come volontario vigile del fuoco dopo gli attentati dell’11 settembre a Frank Sinatra che ne cantava le melodiche storie.
E’ con un tocco metropolitano, stile New York ma sempre legato alla toscanità, che la collezione The Bridge si ispira per la stagione Primavera-Estate 2016.
“ Visitare questa città è per me fonte di stimolo creativo indiscusso. La sfida è stata poi quella di esprimere questa vitalità effervescente in una collezione di accessori che fossero moderni, eleganti e trasversali” – dichiara Eduardo Wongvalle, direttore artistico del brand.
Borse che ricordano sempre il tema del viaggio, per chi ama spostarsi alla ricerca di novità e di un’avventura. L’uomo e la Donna The Bridge sono creativi, visionari, cercatori e non intendono rinunciare allo stile e al gusto oltre che alla praticità. E’ con questa attitudine che la collezione Primavera-Estate 2016 si compone di borse leggere, dei migliori pellami, un pellame pieno fiore, un vitello lavorato per un effetto “a stampa d’elefante”. Le venature risultano enfatizzate da uno speciale trattamento del colore che conferisce un aspetto vissuto.
Cura meticolosa per le cuciture ed i dettagli, eseguiti secondo la tradizione toscana della selleria, novità assoluta la forma squadrata dell’intera linea e la nuance French blu che aggiunge quel tocco “glam” e contemporaneo.
Tribeca è il nome dato da Eduardo Wongvalle, direttore artistico The Bridge, alla nuova collezione uomo per la Primavera-Estate 2016.
Una collezione che rispecchia sempre l’animo del marchio, dal design leggero e dinamico, libero da accessori inutili ed abile a ridefinire il concetto di lusso funzionale.
Guarda la collezione Uomo Primavera-Estate 2016 The Bridge: