Lusso accessibile: un’espressione che è percepita quasi come un ossimoro, perché lusso significa esclusività. Così sembra pensare la maggior parte degli intervistati per uno studio di Exane BNP Paribas sulla percezione dei grandi marchi del fashion system. La convinzione diffusa è che il rapporto tra prezzo ed esclusività del prodotto sia l’equazione vincente nel mondo della moda e del lusso. Più alto è il prezzo di un prodotto, più sarà difficile acquistarlo e di conseguenza possederlo significherà appartenere a un’élite. “Il prezzo di entrata (bottom quintile average price) è di vitale importanza per le dimensioni e la redditività dei marchi di lusso, che hanno nel contempo la loro ragion d’essere nel dare una percezione di esclusività. Un brand che appare troppo accessibile può facilmente diventare vittima del suo stesso successo e perdere desiderabilità“, spiega Exane. Ma qual è veramente la visione che i clienti hanno delle maison del lusso?
Il broker che ha condotto la ricerca ha scoperto dati interessanti: comprare una borsa Louis Vuitton è considerato un acquisto di lusso, perché la casa di moda francese è percepita come più cara di quanto non sia. Al polo opposto si trova il brand italiano Brunello Cucinelli: i pregiati maglioncini in cashmere sono più cari di quanto appaiano al potenziale cliente. Un fenomeno complesso, in cui entra in gioco il rapporto tra il prestigio del brand e il suo prezzo di entrata. “Minore è il prezzo di entrata, migliore è il rapporto di esclusività percepita rispetto al prezzo – spiega Exane – Questo fa bene ad esempio ai brand che hanno una forte presenza nel business dei cosmetici, come Chanel e Dior“. Case di moda di lusso che propongono però prodotti accessibili, come appunto quelli per make up, mantenendo un’aura di esclusività intorno al marchio. “Louis Vuitton ha il miglior rapporto esclusività percepita/prezzo di entrata” conclude lo studio di Exane BNP Paribas. Acquistare una borsa Louis Vuitton, quindi, appare come un investimento migliore di un maglioncino in cashmere di Brunello Cucinelli, indipendentemente da quale sia il prezzo reale dei due prodotti.
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Il gruppo LVMH punta gli occhi su Pinarello
LVMH pronta ad acquisire Pinarello?
Parrebbe proprio di si. Il gruppo leader mondiale del lusso che ingloba marchi come Louis Vuitton, Céline, Loewe, Fendi, Givenchy, Dior, Guerlain, Acqua di Parma, Dom Pérignon, Belvedere e Moët & Chandon (solo per citarni alcuni ) e che ha chiuso il 2015 con 35,7 miliardi di euro e che conta 125.000 dipendenti worldwide, starebbe pensando di acquisire l’azienda conosciuta anche come “Ferrari delle bici”.
Pinarello è una solida realtà del treviggiano, fondata da Giovanni Pinarello (noto ciclista professionista degli anni ’50) nel 1953. Come da tradizione è il figlio Fausto a tenere, oggi, le redini della società.
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L’azienda, che immette in media sul mercato 40.000 pezzi tra bici e telai l’anno per un fatturato annuo di più di 50 milioni di euro, è specializzata in biciclette di lusso.
Il modello PRINCE carbon (investito del titolo di Best Bike of the World) e la DOGMA 60.01 (la bici più titolata al mondo che ha vinto due Tour de France, il Campionato del Mondo e la classifica UCI per TEAM), sono i modelli di punta del marchio.
Una bici firmata dall’azienda ha un costo che oscilla tra i 10mila e i 12mila euro.
A commentare la notizia, il sindaco di Treviso, Giovanni Manildo: ” La Pinarello è un’eccellenza mondiale, non sono sorpreso che abbia attirato le attenzioni di uno dei gruppi mondiali più famosi, è qualcosa che deve inorgoglire la nostra città ed essere di vanto per la famiglia Pinarello e per quanto ha saputo creare nella sua lunga storia”.
J12-XS: il nuovo orologio da polso di Chanel
L’iconico orologio da polso J12 di Chanel è stato rivisitato nella foggia ed oggi è rock più che mai.
Il J12-XS riflette nei suoi 9 millimetri, tutto l’anima del direttore creativo della maison, Karl Lagerfeld.
Non a caso, la versione in edizione limitata di 150 pezzi del nuovo gioiello di maison Chanel, può essere montato su un guanto nero, simile a quello indossato dal Kaiser della moda.


Il modello J12-XS si compone, come anticipato prima, da diverse varianti. Classico se indossato singolarmente, prezioso su un bracciale profilato di diamanti (per questo modello la cifra da pagare è di 55 mila euro per il basso e 110 mila euro per quello alto). L’anello con quadrante di diamanti ha un valore commerciale di 35 mila euro. Tutte le varianti sono accomunate dal quadrante in ceramica.
La celebre maison dalla doppia C, si è affidata ad ateliers esterni per la produzioni di questo orologio di lusso. Il guantiere Causse ha realizzato i guanti mentre il brodeur Lesage, i ricami dei bracciali manchette, ricchi di pietre luxury che imitano le pelli di alligatore, galuchat e pitone.
Fonte cover nuyou
Dior à Versailles, la nuova collezione di Dior Joaillerie
Victoire de Castellane per la sua nuova collezione di alta gioielleria, si è ispirata alla sontuosità della Reggia di Versailles.
L’opulenza della collezione Dior à Versailles, prende spunto dal lusso di questa magnifica residenza; i suoi dettagli, i suoi decori, hanno stimolato l’estro creativo della Direttrice Artistica di Dior Joaillerie, che ha partorito una collezione di gioielli lussureggianti, eleganti e fastosi.
“Ho immaginato una Versailles di notte– ha dichiarato Victoire de Castellane – interni illuminati da candele che fanno scintillare le pietre” spiega. “Le donne sono adorne di gioielli e nel silenzio sembra quasi di sentire l’argenteria che risuona contro i piatti”.

Di fatti, il diamante a goccia di una collana, ricorda il pendente di un cristallo del lampadario e un fiocco, in stile rococò, sembra stato estratto da un mobile antico.
Meravigliosi appaiono, dunque, tutti gli elementi decorativi all’interno della struttura che hanno ispirato la designer. Candelabri, cornici a specchio, il cordone di una tenda: la ricchezza di Dior à Versailles, ha il richiamo di un passato esageratamente ricco.
Diamanti taglio rosa, briolette e baguette, dialogano assieme per creare una collezione dal sapore retrò ma fortemente contemporanea.
Per la realizzazione di questa collezione, è stato necessario il supporto dei più grandi laboratori parigini di alta gioielleria che hanno reso possibile la creazione di un gioiello che ha in sé, diverse tecniche di taglio o di incastonatura.
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Per maggiori informazioni www.dior.com
Fonte immagini buro247
Prada sbarca su Mytheresa.com e Net-a-porter
Anche Prada, sbarca su Mytheresa.com e Net-a-porter.
Parte proprio oggi, 15 luglio 2016, la rivoluzione della maison milanese che affida i propri prodotti a due colossi dell’e-commerce, Mytheresa.com e Net-a-porter, con lo scopo di incrementare le vendite raggiungendo una fascia più estesa di clientela.
La vetrina del sito inglese Net-a-porter, focalizza l’attenzione sulla collezione autunno/inverno 16-17 della griffe, offrendo una florida selezione di capi e accessori.
Il colosso tedesco Mytheresa.com ha evidenziato il nuovo ingresso, con un video di presentazione che vede protagonista la bellissima Alexa Chung che interpreta, a sua volta, la collezione ready-to-wear autunno inverno 16-17, composta da sofisticate trame jacquard di fil dorati, cappotti in Principe di Galles e gonne ampie decorate con stampe dell’artista Christophe Chemin.
Fonte cover celebnfashion247
Louis Vuitton. Marc Newson sigla una collezione di valigie
Marc Newson, il designer industriale tra i più ricercati a livello internazionale, sigla per maison Louis Vuitton una nuova collezione di valigie.
Moderno, leggero e lussuoso: il trolley di Newson per Louis Vuitton raccoglie tutto il savoir-faire della maison, da sempre legata al piacere del viaggio.
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Declinata nelle versioni in tela Monogram, Monogram Eclipse pelle Taiga ed Epi e Damier Graphite ed ancora nei formati cabina e Mini, la valigia presenta ruote silenziose, una discreta ed essenziale chiusura e una maniglia esterna che permette di recuperare lo spazio interno rendendo completamente piatto il lato posteriore.
La “marcia” in più per questo trolley, è rappresentato dal servizio dedicato ai clienti con l’app esclusiva LV Pass che permette di conoscere in tempo reale, i migliori indirizzi presenti sulla Louis Vuitton city Guide, di ricevere assistenza post acquisto ed altre utilissime informazioni.
Il prezzo di questa raffinata valigia oscilla tra i 1800,00 euro ai 4000,00 euro.
Della Valle: in casa Tod’s lo stilista non serve più
La dichiarazione è forte, e sembra destinata inevitabilmente ad aprire orizzonti nuovi ed inusitati nel fashion biz. In casa Tod’s, dopo l’addio di Alessandra Facchinetti, il direttore creativo sembra ormai una figura destinata a scomparire. Ridimensionata la sua importanza, lo stilista sarebbe quindi considerato oggi non essenziale ai fini della messa a punto delle nuove collezioni. A dirlo è Diego Della Valle, patron del gruppo marchigiano. Così l’imprenditore si è espresso durante il Luxury Summit organizzato dal Il Sole 24 Ore.
La dichiarazione intendeva commentare l’addio della stilista Alessandra Facchinetti, che all’inizio del mese corrente ha abbandonato dopo tre anni la direzione creativa di Tod’s. Ma Della Valle non ha mezze misure nel proferire parole dalla portata storica, che hanno profondamente sconvolto il mondo fashion e che gettano scenari inquietanti sul futuro della moda: “Lo stilista, a noi, nel senso classico, non serve più perché credo sia diventato, tranne in alcuni casi, un po’ un rallentatore dei progetti”, ha affermato Della Valle, annunciando nuovi progetti di sviluppo previsti per il mese di giugno.
“Il fatto di andare ogni mese nei negozi è già un’antitesi. Lo stilista se è bravo è un pensatore, ha bisogno dei tempi, ha le sue comprensibili incertezze, vuole rifare le cose, tutto questo non è più contemplato nella velocità che noi oggi dobbiamo avere nelle aziende”, ha poi aggiunto. “Se voi osservate i nuovi stilisti, di stile praticamente non sanno niente, sono fenomeni tra pr e socialite. Mai avrete visto un marchio di rilevanza mondiale senza lo stilista. E qualche volta, quando è capitato, è stato un dramma. Oggi si avverte che il mercato si orienta da un’altra parte”.
Se da una parte viene quindi rinnegata la figura stessa del direttore creativo, che, secondo Della Valle, oggi sarebbe reo di rallentare la velocità e i tempi di produzione, tuttavia mancherebbe a tutt’oggi una reale strategia per modernizzare il brand e renderlo capace di tenere il passo in una società in cui la velocità sembra essere diventata condicio sine qua non. A suo dire Tod’s non aderirà infatti alla filosofia del “see now-buy now” che oggi domina il mercato della moda: le collezioni del celebre brand italiano non verranno quindi messe in vendita subito dopo la loro presentazione. Un approccio che risulta quasi antitetico alle dichiarazioni circa la figura del direttore creativo del brand. Della Valle ha inoltre auspicato razionalità e buon senso come base su cui sviluppare le nuove strategie aziendali che saranno messe a punto entro qualche settimana. Resta da chiedersi se si possa considerare valido un simile approccio, e se dovremo quindi aspettarci l’avvento di una nuova era per la moda, intrisa di qualunquismo e rea di non aver dato il giusto valore alla creatività del singolo, un’era in cui la stessa figura dello stilista sarà drammaticamente soppiantata dalla spersonalizzazione e dalla meccanizzazione dominanti nelle logiche di mercato.
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Maison Christian Dior presenta il nuovo lusso con la Nano Lady Dior
Ormai è tendenza nelle Maison di lusso: rivisitare le borse iconiche in versione Nano.
A lanciare questa moda, Louis Vuitton, che trasformò le iconiche Speedy e Noe in misure più ridotte, seguite poi da altri modelli come Pallas, Turenne e Alma, proposte sia in pelle che in tela Monogram.
Questa attitudine è stata riconfermata da un altro marchio francese, che ha rimpicciolito il modello di punta della casa: la Lady Dior.
Dior, ha appunto reinventato la borsa emblematica della Maison. Nata nel 1994 con nome in codice <<Chouchou>>, solo nel 1996 viene ribattezzata Lady Dior per omaggiare la sofisticata eleganza della principessa Lady Diana.
Negli anni è stata vestita di magnifici effetti sparklings, decorata con grafismi leggiadri, confezionata in pelle di agnello, in alligatore (patinato o satinato), in pitone e infine in Galuchat.
L’obiettivo di Dior è quello di accattivare anche una fetta di mercato inusuale per il marchio. Diversamente da quanto proposto da Louis Vuitton, la borsa in miniatura è stata progettata per le piccine che si affacciano per la prima moda nel fashion che conta.
La versione Nano, non ha nulla a che invidiare con la sorella maggiore. La borsa, presenta il motivo “Cannage” e le quattro lettere del Charm che compongono il nome Dior sono rivestite in pelle.
La palette scelta si declina nelle tonalità pastello: argento sfavillante, rosso tulipano, blu acquatico e rosa scintillante.
A noi un dubbio rimane: siamo sicure che questo lusso in miniatura non verrà indossato anche dalle fashion addict più adulte?
I migliori siti di moda vintage
Il vintage oggi rappresenta più che una semplice tendenza, ma una nuova branca della moda, che piace e affascina: sempre più numerosi sono i curiosi mentre è cresciuto in modo esponenziale il numero di appassionati di moda e design vintage.
Internet si adegua, offrendo un’ampia scelta, in base al budget ma anche al decennio prediletto. In rete nell’ultimo decennio si è assistito ad un vero e proprio boom di siti di moda vintage: tantissime sono infatti le boutique specializzate nella vendita di capi autentici risalenti al passato. Ora grazie alla Rete è possibile acquistare da tutto il mondo, in modalità e tempi assai rapidi.
Per chi vuole curiosare tra i capi messi in vendita dalle boutique di tutto il mondo specializzate in moda vintage, Etsy è il sito che fa per voi: il portale propone un’ampia scelta di capi ed accessori autentici vintage, archiviati in base al decennio e alle tendenze. Un sito che permette di fare acquisti intelligenti, con una vastissima scelta tra autentiche chicche per veri vintage-addicted. Su Etsy trovate praticamente di tutto, dall’hatinator identico a quelli sfoggiati da Kate Middleton a capi risalenti a primi del Novecento o addirittura all’Ottocento. E se tantissime sono le proposte a basso prezzo, non mancano i capi firmati, dal prezzo proibitivo, come i bellissimi caftani di Thea Porter, amati da celebrities del calibro di Kate Moss.
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L’americano ModCloth è un altro portale per nostalgici del gusto retrò: non capi autentici vintage ma rivisitazioni riuscite, per uno stile bon ton a basso costo. Il sito propone abbigliamento ed accessori anche per la casa, dal gusto delicato che profuma di antico: deliziosi i mini cardigan a pois e l’abbigliamento per la casa. Col cambio euro/dollaro favorevole lo shopping è ancora più divertente.
In una rassegna di siti vintage impossibile non citare 1stdibs: benvenuti nel tempio del lusso, qui si respira stile allo stato puro, declinato in ogni sua forma, dall’abbigliamento agli accessori agli oggetti d’antiquariato fino all’arredo per la casa. Gallerie d’arte mettono in vendita i propri pezzi esclusivi, mentre boutique di lusso propongono una vastissima scelta di capi vintage. Fashioniste, avvisate: sedetevi prima di passare in rassegna le preziose creazioni messe in vendita. Da Christian Dior a Madame Grès, da Paul Poiret a Chanel fino alle immancabili Birkin di Hermès: in questo portale per autentici gourmet dello stile sembra non mancare veramente nulla. Splendido alla vista, meno per le finanze. Ma cosa non si fa per lo stile.
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Asos Market Place è l’angolo vintage del colosso ASOS e riserva sempre sorprese gradite: una selezione dei capi più interessanti delle boutique online di tutto il mondo, per uno stile easy dai prezzi contenuti. Le tante proposte strizzano l’occhio in particolare agli anni Ottanta e Novanta, per suggestioni grunge oggi quantomai attuali.
Vaunte è il sito dell’elite della moda: una rassegna esclusiva dei pezzi tratti dai guardaroba di addetti ai lavori. Stylist, designer, editor, PR delle maison più famose, creativi di moda ed esperte vintage di gran gusto vi prendono per mano portandovi alla scoperta dei loro armadi, ovviamente invidiabili. Di base a New York, Vaunte accetta solo soci. Per uno stile elitario.
Da Shop.Hers si inizia creando il proprio identikit in base alla taglia e ai brand prediletti: trovare il proprio soul mate in fatto di stile è facile in questo sito che mette in contatto persone dai gusti simili. Brand del calibro di Alexander Wang, Norma Kamali, Emilio Pucci, Dolce & Gabbana, Hervé Léger, venduti a basso costo, mentre vere e proprie vetrine si aprono sulle borse Chanel e sulla mitica Birkin di Hermès. Imperdibile.
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
Se amate gli anni Cinquanta e lo stile Rockabilly, Collectif è il sito che fa per voi. Con sede a Londra, il sito propone una vasta gamma di modelli ispirati agli indimenticabili Fifties. Gonne a ruota, suggestioni da pin up e una vastissima selezione di accessori, per un gusto impeccabile e sofisticato.
Rusty Zipper è la più grande vetrina online di capi vintage originali: una selezione vastissima, suddivisa per decennio, dagli anni Quaranta agli anni Ottanta, per abiti, capispalla, accessori e quant’altro. Il sogno di qualsiasi vintage addicted.
Nasty Gal è uno dei portali vintage più amati: nato come vintage shop, nel 2006, si è poi ampliato, grazie ad un incredibile successo, fino a vendere nuovi brand, tra cui Edelman e Jeffrey Campbell. Proposte sfiziose per capi da sogno. Da non perdere.
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Unique Vintage è il luogo ideale per collezionisti ed amanti di moda vintage, dagli anni Trenta ai Cinquanta. Un tripudio di gonne a ruota, pois, quadretti vichy e stampe animalier, per una selezione interessante e un occhio di riguardo per le taglie curvy. Bellissime le proposte di costumi da bagno firmati Esther Williams. Per pin up contemporanee.
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I 4 negozi vintage più vantaggiosi di Milano
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I negozi vintage della capitale italiana dello stile si adeguano alle tendenze mondiali offrendo allettanti servizi per i propri clienti. Ecco, dunque, in esclusiva per D-Art, le quattro migliori boutique dell’usato selezionato presenti in città e non solo.
Il vintage è da sempre una parabola altalenante, vi sono i cultori e coloro che acquistano il second hand perchè spinti dall’ultimo trend. Milano è una città che da anni ospita tali categorie di acquirenti, residenti e non. E’ un mercato, quello della seconda mano, in continua evoluzione e è per questo che i negozi di ultima generazione e quelli storici hanno cercato di adeguarsi ai concorrenti sparsi nelle strade di tutto il mondo.
Ecco le quattro realtà che, nel 2015, possono vantare idee al passo con i tempi.
1. Aperto meno di due anni fa, Bivio pullula di clienti a ogni ora del giorno. Il motivo? La sua innovativa formula di shopping ha risolto i problemi di spazio di molti cittadini . Lo store, infatti, compra da privati che hanno armadi straripanti. Si tratta di una formula che da sempre esiste negli Stati Uniti e che in Italia consente di percepire il 30% del prezzo di vendita in contanti o il 50% in buono acquisto.
I capi e gli accessori, tutti sapientemente selezionati ai fini di una variegata proposta, vengono rimessi in vendita a prezzi decisamente vantaggiosi.
Per scoprire i giorni e le ore delle campagne acquisti basta consultare costantemente il sito e non aspettare altro che trarre vantaggi economici dal proprio guardaroba.

2. Dall’eclettismo a portata di tasche di Bivio alla storicità di Cavalli e Nastri. Conosciuto da sempre per l’accuratezza delle proprie selezioni, dagli anni ’20 a oggi, il negozio, nelle sue 3 sedi, funge anche da archivio per gli appassionati e gli addetti del settore.
La ricerca che lo contraddistingue viene effettuata nei vari angoli del globo e ogni location milanese dell’attività ha la sua particolarità. Nel negozio di Brera si possono trovare le scelte degli ultimi 50 anni come l’altissima sartorialità delle Sorelle Fontana e Balenciaga affiancate ai recuperi creativi dei designer emergenti.
In Via Mora 12 e 3 si trovano rispettivamente ciò che possiamo definire collezionismo, vale a dire selezioni dalla fine dell’800 agli anni ’70, le idee per l’uomo e gli oggetti di modernariato.
Anche Cavalli e Nastri, forte della sua selettività acquista da privati. I propri esperti ricevono su appuntamento oppure si recano direttamente a casa dell’interessato.

3. Nel panorama cittadino del vintage, che resta comunque variegato e più o meno innovativo, vantando innumerevoli esponenti, si sta facendo strada Sine Modus.
Uno spazio nato nel 2012 come contenitore di capi senza tempo aggiornati secondo le attuali tendenze. Per le due titolari le fedeli alleate sono la macchina da cucire e tanta pazienza utili per ridar vita all’usato selezionato rendendolo contemporaneo.
Da negozio vintage e di recupero all’utilizzo delle stoffe, ricercate in tutta la Penisola, per la realizzazione di turbanti in varie fogge.
Proprio smontando gli abiti presenti in magazzino, Sine Modus ha iniziato a produrre copricapi divenuti ben presto feticcio di molte appassionate, tanto da essere eletti come simbolo del brand. Prodotti in una prestigiosa modisteria sono rivenduti nello store di Via Sirtori e anche online, dove il brand ha un’intensa attività social offrendo spunti e consigli per tutte le donne alla ricerca dello stile quotidiano.

4. E’ proprio sul web che opera la boutique Ricerca di Arezzo, (e Milano) un piccolo paradiso nel centro della città toscana, che ha ramificato la propria realtà su varie piattaforme. La signora Rita Cantarelli, con il suo savoir faire, vi porterà alla scoperta degli accessori di nicchia più esclusivi e sarà disponibile nel reperimento delle borse che avete sempre desiderato, come le 2.55 di Chanel, la Kelly di Hermès e le Louis Vuitton limited edition. Nel caso di Ricerca è disponibile il servizio di conto vendita. Stanche dei vostri accessori di lusso? In poco tempo la signora Cantarelli provvederà a venderli garantendovi un’ottima provvigione.

La moda e il riciclo diventano, quindi, carburante economico per un Paese che non ha mai smesso di reinventarsi, dando vita a dinamiche realtà che dal capoluogo meneghino faranno di sicuro breccia nel cuore dell’intera popolazione.
Il lusso “Made in Italy” firmato Serà fine silk
Serà fine silk
Made in Italy for you – la collezione in edizione limitata “this is not a tie”
Serà fine silk, antiche sete da cravatteria danno vita a preziosi nuovi accessori: sciarpe e pochette.
Serà fine silk, brand emergente di accessori di lusso da uomo – tra cui sciarpe, pochette e cravatte – realizzati a mano in seta, appositamente prodotti in un piccolo laboratorio artigiano italiano incentra il proprio business sulla migliore seta italiana, quella dell’area di Como.
Dalla passione viscerale della creatrice di Serà fine silk, Francesca Serafin, nascono delle collezioni dedicate all’italianità e al desiderio di far vivere o rivivere una piccola esperienza italiana ogni volta che si indossa un suo accessorio.
Ogni prodotto è realizzato in Italia in numero limitato, con antiche sete rifinite rigorosamente a mano e caratterizzato per materiali di alta qualità, stampe dai colori accesi e dai motivi raffinati.
La prima collezione era dedicata ai vini italiani, filone che viene ripreso anche per la fw15 con due nuovi modelli ispirati ad abbinamenti cromatici e olfatti connessi a vini italiani.
Per la FW15 Serà fine silk ha studiato una collezione in edizione limitata di sciarpe e pochette realizzate con tessuti vintage da cravatteria chiamata appunto “this is not a tie”.
Il concetto è modulato sulla creatività degli italiani e sulla loro abilità di reinventare personalizzando, e così un’antica stoffa da cravatta può diventare una sofisticata sciarpa o una pochette. La particolarità di questa collezione non è data solamente dall’idea sottostante e dalla pregiata seta di Como utilizzata, ma anche dalla versatilità.
Ogni sciarpa è infatti costituita da 4 pannelli differenti, associati in modo da creare un lato più estroso – realizzato con fantasie più grandi e colorate – ed un altro più sobrio – caratterizzato da fantasie piccole e classiche – consentendo alla sciarpa di poter essere utilizzata in ogni occasione e di poter assumere colorazioni diverse con la complicità del vento. I loro nomi sono ispirati ad alberi italiani, ai loro colori e profumi per evocare emozioni legate alla natura.
Le pochette vengono poi declinate nelle fantasie delle sciarpe con gli orli realizzati rigorosamente a mano, così come le cravatte, dalla lavorazione tricot, presentano dettagli in seta stampata.
L’etichetta recita “Made in Italy for you”, poiché la cura per i dettagli ed il desiderio di unicità emerge non solo dalla scelta di tessuti ricercati e dalle finiture a mano, ma anche dalla presenza di una piccola guida disegnata a mano che illustra 6 diverse piegature possibili, accuratamente riposte in una scatola blu fatta a mano, chiusa da un nastro di velluto e da un sigillo a cera lacca.
Le collezioni, nonostante abbiano un marcato taglio maschile, strizzano l’occhio anche a lei. Le pochette, infatti, possono diventare accessori per capelli o raffinati bracciali, così come le sciarpe possono essere utilizzate da una donna alla ricerca di un abbinamento inusuale o da una ragazza che decida di prenderla dall’armadio del fidanzato.