Occhi da gatta, fisico scultoreo e volto incantevole. Lo charme innato risuona in quel nome italiano, che, dagli anni Novanta ad oggi, si è impresso indelebilmente nella storia della moda. Linda Evangelista, camaleontica diva del fashion biz, spegne oggi cinquantuno candeline. «Non mi alzo dal letto per meno di 10 mila dollari al giorno»: come non ricordare la sua celebre affermazione, marchio di fabbrica di un fenomeno destinato a cambiare per sempre il corso della moda.
Le chiamavano supermodelle: lei, Naomi, Claudia, Cindy, Christy. Niente a che vedere con le anonime mannequin che fino a quel momento avevano calcato le passerelle: ora le modelle divenivano vere e proprie icone. Capricciose, autentiche dive, idolatrate e venerate fino ai giorni nostri.
Nelle vene di Linda Evangelista scorre sangue italiano: nata a St. Catharines, in Ontario, il 10 maggio 1965, i suoi genitori sono due immigrati italiani originari di Pignataro Interamna, in provincia di Frosinone. Linda ha sempre avuto le idee chiare: a soli dodici anni sfoggiava impressionante consapevolezza, dichiarando risolutamente che l’unico lavoro che avrebbe mai fatto in vita sua sarebbe stato la modella. Nel 1978 vince il concorso di Miss Teen Niagara: la perfezione di quel volto non passa inosservata. Un talent scout la nota immediatamente. È un attimo e la ritroviamo sulla cover di Vogue.
Innumerevoli le campagne pubblicitarie, da Chanel a Calvin Klein, da Dolce & Gabbana a Versace, da Valentino a Yves Saint Laurent e Dior. Compare nel video Freedom, di George Micheal, che immortala la celebrità di Linda e delle colleghe top, Naomi Campbell, Cindy Crawford, Christy Turlington e Tatjana Patitz. Insieme a Naomi Campbell e Christy Turlington forma il trinity: sono loro le tre top model che dominano il fashion biz per tutto il corso degli anni Novanta. Nessuna ha incarnato meglio di lei quel decennio. Anni in cui la moda rappresentava ancora un sogno, un’utopica ribellione in nome della bellezza. E le supermodelle erano lì, perfette ambasciatrici del cambiamento, ammalianti valchirie che ancora oggi non trovano eredi.
Linda Evangelista conquista innumerevoli cover, da Vogue Paris a Vogue America, da Cosmopolitan ad Harper’s Bazaar. Nel 1984 diviene il volto di Nina Ricci e Guy Laroche. Nel 1987 sposa Gerald Marie, direttore dell’agenzia Elite: con lui si trasferisce a New York e poi a Parigi. Nel 1989 diviene il volto storico di Versace. Nello stesso anno viene inserita da People nella lista delle 50 donne più belle del mondo.
SFOGLIA LA GALLERY:
- Foto di Arthur Elgort
- Linda Evangelista
- Uno scatto degli anni Novanta
- Linda Evangelista in Versace, foto Richard Avedon, 1993
- Linda Evangelista, foto di Patrick Demarchelier, 1989
- Linda Evangelista, foto di Francesco Scavullo
- Foto Patrick Demarchelier, 1989
- Foto Rocco Laspata e Charles Decaro
- Linda Evangelista, foto di Steven Meisel, Vogue, giugno 1987
- In Chanel, foto di Irving Penn, Vogue, 1990
- In passerella per John Galliano per Christian Dior
- In Lanvin, foto Irving Penn, Vogue 1990
- In Yves Saint Laurent, foto Irving Penn, Vogue, 1990
- Foto di David Sims, 1996
- Foto di Steven Meisel, Vogue, 1993
- Foto di Daniele Iango, 2012
- Linda Evangelista per Revlon, 1998
- Su Vogue, 1987
- In Emilio Pucci per Vogue America, maggio 1990, foto di Irving Penn
- Foto di Steven Meisel, 1992
- Vogur US, maggio 2002
- In passerella per Donna Karan, A/I 1994
- Elle, 1989, foto Gilles Bensimon
- Foto di Steven Meisel
- Foto di Steven Meisel
- Per Versace, foto di Herb Ritts
- In Emilio Pucci, Vogue US, maggio 1990, foto Irving Penn
- In passerella per John Galliano, P/E 1995
- Foto di Rocco Laspata e Charles Decaro
- New York, 1990
- Versace, ottobre 1991, foto Patrick Demarchelier
- Vogue Italia, 1988, foto Peter Lindbergh
- Foto di Peter Lindbergh, Vogue, novembre 1989
- Foto di Marc Hispard, Vogue, maggio 1991
- Foto di Arthur Elgort, 1987
- Per Moschino, AI 2014
- Foto di Peter Lindbergh, Vogue America, settembre 1989
- Vogue America, settembre 1989, foto Peter Lindbergh
Linda Evangelista nel corso della sua sfavillante carriera ha cambiato tantissimi look: dal caschetto cortissimo, stile tomboy, la ritroviamo bionda, poi rossa, infine nuovamente castana. Tra i tanti brand che se la contendono, diventa testimonial di Donna Karan e Revlon, Jil Sander ed Estée Laurer. La sua vita privata domina sui tabloid: dopo il divorzio da Gerald Marie la top model si fidanza con l’attore Kyle MacLachlan, relazione che durerà per quattro anni. Intanto si aggiudica il Fashion Award. Alla fine degli anni Novanta Linda ha un nuovo amore, con il portiere della nazionale francese Fabien Barthez. La stampa impazzisce e specula anche sul dramma che colpisce la modella, che perde al sesto mese di gravidanza il bambino che aspettava dal compagno.
Musa di Steven Meisel, Linda Evagelista ha posato per i più grandi fotografi del mondo, da Irving Penn a Richard Avedon, da Patrick Demarchelier a Peter Lindbergh. Dopo una relazione con l’industriale Ugo Brachetti Peretti, si è aggiudicata il Grand Prix Marie Claire Fashion Award come modella dell’anno. Nel 2005 si è legata sentimentalmente a Paolo Barilla. Dopo aver posato per Vogue America alla veneranda età di 41 anni, ha ammesso di essere ricorsa al botox per mantenersi giovane. Nell’ottobre 2006 è nato a New York il suo primo figlio, Augustin James, avuto dall’imprenditore francese François-Henri Pinault. Nel 2007 è tornata sulle passerelle per Christian Dior ed è diventata testimonial L’Oréal.
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