Educata e sobria la collezione AI2017 E.Tautz, che ha sfilato nell’ambito della London Fashion Week dedicata al Menswear. Patrick Grant si perde in suggestioni Eighties per una collezione ricca di stimoli sempre nuovi. Proporzioni generose e giacche quadrate si alternano sul défilé: sfila un uomo educato e perbene, che non ha bisogno di eccentricità per attirare l’attenzione.
Si intitola Scarecrows, la collezione disegnata da Patrick Grant: lo stilista si ispira prevalentemente all’universo fotografico di Peter Mitchell: il fotografo, nato a Manchester nel 1943, ha immortalato per decenni la brughiera dello Yorkshire, con i suoi spaventapasseri e i suoi colori iconici. Non mancano citazioni Eighties, come i look che rimandano a Judd Nelson nel celebre film di John Hughes “The Breakfast Club” o ancora quelli che ricordano Richard E. Grant in “Withnail and I”. Tripudio di flanella, tweed, denim e velluto a coste.
Uno stile che inneggia al più iconico British style senza però perdersi in alcun eco nostalgico del passato: improntato alla contemporaneità, l’uomo Tautz sfila in abiti in tweed e tartan, tra languidi cappotti più simili ad accappatoi e quadretti vichy dalle suggestioni Eighties. Grant esplora il lato country dello stile, tra capispalla pesanti dal piglio grunge, che si uniscono alla sublime eleganza di un gentiluomo di campagna. Sofisticato e dandy, l’uomo Tautz affronta la vita dall’alto dei suoi valori, anche estetici, che si fondano su tradizioni mai passate in disuso.
La palette cromatica punta ai toni scuri, come mostarda, oliva, rosso scuro e grigio, tra tocchi di blu e indaco. Proporzioni over dominano la sfilata, specie nei pantaloni. Suggestioni workwear nel denim d’ordinanza, sapientemente alternato a tessuti e materiali pregiati. Una collezione ricca di charme, che ripropone i pezzi cult del brand, fondato ad Oxford Street nel lontano 1867 da Edward Tautz. Tautz, già sarto alla corte di Edoardo VII, inventò uno stile altamente riconoscibile che vantava tra i suoi ammiratori più illustri anche Winston Churchill.