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Tony Cairoli: “Il titolo è ancora aperto, ma spero di non ingessare il braccio”

Lo ha definito come il weekend più difficile da quando corre. Un Gran Premio d’Italia tutto in salita per Tony Cairoli, cha ha dovuto fare i conti con una doppia frattura rimediata il sabato nelle qualifiche a causa di una caduta. In seguito è stato costretto a stringere i denti la domenica in gara, conquistando un tredicesimo posto che tiene più che mai aperta la lotta al titolo. Nel GP che ha visto il francese Romain Febvre vincitore, Max Nagl, leader della classifica iridata, non è riuscito ad andare oltre la settima piazza, guadagnando solo undici punti sul siciliano.

 

Quanto è stato impegnativo correre in queste condizioni?

 

“Tantissimo. Mi sono sottoposto ad una seduta di crioterapia prima della gara, dove ti immergono in una cella con azoto liquido a -140°, perché sentivo molto dolore al braccio, infatti facevo gran fatica a guidare. Inoltre mi hanno drenato più volte l’arto per far venire a meno il male. Proprio per questo ho aspettato fino all’ultimo per decidere se prendere parte o meno a Gara 2”.

 

E’ stato un Gran Premio amaro, però negli occhi di tutti rimane la grinta dimostrata in Gara1.

 

“Ho cercato di dare il massimo fin dall’inizio. Ringrazio il pubblico di casa perché mi ha sostenuto come sempre in maniera esemplare. Speravo di vincere o quantomeno arrivare sul podio alla vigilia del weekend, però è già stato tanto aver perso soli 11 punti da Nagl. Ci riproverò senza dubbio il prossimo anno”.

 

In Gara 2 possiamo dire che sei stato un eroe solo per il fatto di essere partito?

 

“Grazie (sorride). In Gara 2 ho aspettato fino all’ultimo minuto per decidere se partire o meno. Alla fine mi sono fatto coraggio e sono salito in sella alla moto. Ho cercato di evitare ogni minimo rischio e contatto in partenza, così come durante la corsa. Avevo un solo obiettivo, arrivare sul podio”.

 

Adesso Max Nagl ti precede di 30 lunghezze in campionato. I giochi sono ancora aperti?

 

“Sì, mancano ancora diverse gare e tutto può accadere. Servirà limitare nuovi passi falsi e tornare alla vittoria il prima possibile. Sinceramente non avrei mai pensato di accusare un distacco così minimo dal tedesco”.

 

Si torna subito in pista tra sette giorni per il Gran Premio di Germania. Quanto sarà difficile rimettersi subito in forma?

 

“Adesso andrò in Belgio per farmi visitare dal dottor Tom Claes. Spero non sia nulla di grave, ma soprattutto spero di non dover ingessare il braccio. Sarebbe sicuramente un problema”.