Cresce l’attesa per la sfilata della collezione Chanel Métiers d’Art, che sarà presentata domani nella suggestiva location degli studios di Cinecittà, a Roma.
Un omaggio all’Italia, patria del cinema d’autore: la location scelta da monsieur Karl Lagerfeld per presentare la nuova collezione non è casuale. Qui verrà infatti presentato, insieme alla sfilata, anche il nuovo cortometraggio diretto da kaiser Karl, dedicato alla vita di Coco Chanel.
Once and forever vede tra le protagoniste Kristen Stewart e Géraldine Chaplin, che interpretano due attrici chiamate a misurarsi col ruolo dell’indomabile Gabrielle, che cambiò per sempre il corso della moda.
I celebri studios di Cinecittà, che hanno visto nascere capolavori indiscussi del cinema italiano, dal Realismo ai kolossal storici, si aprono per omaggiare il genio creativo di Lagerfeld. Il nuovo corto è stato girato con una tecnica particolare, che vede continui flashback e flashforward. E se già le prime foto del backstage avevano emozionato, il trailer, appena uscito, non è da meno: splendidi i costumi indossati dalle due protagoniste, l’atmosfera Roarin’ Twenties e la grinta sfoderata dalla Stewart. Impressionante la somiglianza di Géraldine Chaplin con la mitica Coco.
L’infallibile estetica del genio di Lagerfeld sforna un altro piccolo capolavoro stilistico. Ora occhi puntati sulla sfilata di domani sera. Roma sarà più che mai caput mundi.
Il tanto atteso sequel del’ironico film cult sulla moda è uscito. Nei cinema da febbraio 2016.
Se i termini “Le tigre”, “Magnum”, “Blue steel” vi suonano sconosciuti, beh, probabilmente non avete visto il film più ironico sul mondo della moda, Zoolander, pioniere di queste “duck-face” molto attuali adesso che viviamo nell’era dei selfie con lo smartphone.
Ben Stiller e Owen Wilson, gli attori protagonisti del cult-movie, hanno annunciato il sequel tanto atteso lo scorso marzo, durante la settimana della moda di Parigi, facendo un’apparizione speciale durante il fashion show di Valentino.
Ben Stiller ha lanciato il trailer qualche giorno fa sul suo account Facebook dicendo: “Il trailer di Zoolander 2 è pronto! Ci sono voluti solo 14 anni “.
Il film è stato girato in gran parte a Roma (si può vedere anche il quartier generale di Fendi nel trailer).
Fanno apparizioni speciali Justin Bieber e Kanye West, mentre Karl Lagerfeld ha rifiutato l’offerta di apparire. Alcune altre celebrità di moda top secret si sono unite al cast.
PETA e gli attivisti LGBT hanno lanciato petizioni di boicottaggio del film: il primo per l’abuso di pellicce in esso, i secondi per il ritratto caricaturale di un modello transessuale.
A noi non resta che attenderlo nelle sale!
IL TRAILER DI ZOOLANDER 2:
ENGLISH VERSION
YOUTH CULTURE – ZOOLANDER 2 trailer is Out. The long awaited sequel of the ironic cult fashion movie is out. In theatres on february 2016.
If terms like “Le tigre”, “Magnum”, “Blue steel” sounds unfamiliar to you, well, you probably have’t seen the most ironic movie about fashion world, Zoolander, pioneer of those duck faces so actual by now that we live in a selfie-smartphone era.
Ben Stiller and Owen Wilson, the lead actors of the cult-movie, announced the long-awaited sequel last march, during Paris Fashion week, making a special appearence at Valentino fashion show.
Ben Stiller launched the trailer a few days ago on his Facebook account saying “Zoolander 2 trailer is up! Only took 14 years”.
The movie was shot mostly in Rome (you can recognize also Fendi Head Quarter in the trailer).
Special appareances by Justin Bieber and Kanye West, while Karl Lagerfeld turned down the offer to appear.
Some others top secret fashion celebrities have joined the cast, though.
Peta and LGBT activists have launched petitions to boycott the movie: the former for furs abuse in it, the latter for the cartoonist portray of a transexual model.
Sfilerà il primo dicembre nella cornice di Cinecittà la collezione Métiers d’Art di Chanel 2015/16 intitolata Paris-Rome. Le due capitali saranno unite dallo charme della storica maison francese: Roma è la location scelta da Karl Lagerfeld per presentare la sfilata, negli storici studios di Cinecittà.
Inoltre, sempre nella medesima sede, sarà presentato l’ultimo cortometraggio girato da Lagerfeld e dedicato alla vita di mademoiselle Coco: protagonista è Kristen Stewart, nei panni di Gabrielle Chanel. Nel corto spicca Géraldine Chaplin: l’attrice, alla sua quarta interpretazione della couturiere che ha rivoluzionato i canoni della moda, sarà con la Stewart protagonista di “Once and forever” -questo il titolo del corto.
Nel cast del film anche Jérémie Elkaïm, François Marthouret, Amanda Harlech, Jamie Bochert, Jake Davies, Baptiste Giabiconi e Laura Brown. Kristen Stewart è un nome molto caro a Lagerfeld, che l’ha scelta come volto della collezione occhiali Primavera/Estate 2015 e ora come testimonial della campagna pubblicitaria Métiers d’Art.
L’attrice statunitense, classe 1990, divenuta celebre per il suo ruolo di Bella nella celebre saga Twilight, si trova molto a suo agio nei panni di Coco Chanel, almeno a giudicare dalle prime foto del backstage, appena diffuse: tatuata quanto basta, in un inedito ma quantomai riuscito mix di elementi contemporanei e tocchi vintage, lo stile ribelle sfoggiato dalla Stewart ben si sposa con la personalità esplosiva di Gabrielle Coco Chanel, la cui vita ricca di ostacoli, disfatte e vittorie, ha incantato generazioni di fashion victims. Il corto prevede scene di backstage che si alternano alla narrazione, in un gioco di epifanie. Imperdibile l’appuntamento del primo dicembre a Roma.
Tornano gli editoriali moda di D-Art, mirati a creare una vera enciclopedia visiva per imprimere nella mente dei lettori la storia della Moda e dell’Arte.
A seguito dell’ultimo progetto, ispirato alla carriera di Marina Abramovicqui e, in occasione del finissage della mostra Mademoiselle Privè, dedicata a Coco Chanel, svoltasi a Londra, D-Art riunisce un team di professionisti per ripercorrere la sua storia tra le stanze della Maison omonima, sita in Rue Cambon a Parigi.
Pochi giorni fa si è chiusa la mostra che, per i pochissimi giorni di apertura, ha registrato un boom di presenze presso la Saatchi Gallery di King’s Road.
Con un particolare focus sull’Haute Couture, le riedizioni delle creazioni di altissima gioielleria “Bijoux de diamants” e il tributo all’intramontabile Chanel n.5, l’esposizione ha svelato i segreti più intimi della vita di Mademoiselle Coco rievocandone i tratti irriverenti a cui Karl Lagerfeld, il direttore creativo, si è più volte ispirato.
Un percorso fatto di codici, simboli e icone, come la camelia, il matelassè, le perle, la petite robe noir, lo stile garçonne, l’orientalismo e l’iconico tailleur, che ritroviamo anche nell’editoriale esclusivo, scattato a Villa e Palazzo Aminta, sul Lago Maggiore.
Location scelta appositamente dopo aver analizzato l’archivio fotografico atto a documentare la Chanel nella sua quotidianità. Tale materiale è servito anche come linea guida per gli scatti fotografici e il posing della modella interprete.
Forte è l’interesse della testata nel proseguire con tale sezione creativa e informativa, nella speranza di colpire il cuore del pubblico affezionato e i nuovi estimatori.
Uno sguardo tagliente e grandi occhi azzurri brillano su un viso dai lineamenti particolarissimi e su una figura longilinea: se esiste lo charme, lei ne ha da vendere.
Controversa, amata ed odiata in egual misura, venerata dai creativi di moda e detestata da molti altri, Carine Roitfeld nel fashion biz è un’autorità indiscussa, da più di un ventennio a questa parte.
La celebre ex direttrice di Vogue Paris, la Bibbia della moda, è una figura centrale della moda contemporanea: icona snob per antonomasia, ex modella, parigina doc, Carine Roitfeld è nata il 19 settembre 1954.
Figlia di un produttore cinematografico trasferitosi a Parigi, appena diciottenne l’atletica Carine viene notata per le strade della capitale francese da un fotografo britannico, e inizia a lavorare come modella. Segue un impiego come scrittrice e stilista per l’edizione francese di Elle.
Open-minded e ribelle nella vita privata come sul lavoro, la fashion editor instaura una lunga relazione, mai sfociata in un matrimonio, con Christian Restoin: il rapporto dura più di trent’anni e vede la nascita di due figli, Julia Restoin Roitfeld, nata nel 1980, e Vladimir Restoin Roitfeld, nato nel 1984. La figlia Julia nel 1990 viene fotografata da Mario Testino per Vogue Bambini.
Carine Roitfeld e Mario Testino iniziano una frequente collaborazione, firmando alcuni tra i servizi più famosi di Vogue America e Vogue Parigi. Intanto la Roitfeld inizia un fruttuoso sodalizio artistico anche con Tom Ford quando quest’ultimo è alla direzione creativa di Gucci e di Yves Saint-Laurent. Nel 2001 si concretizza per lei il sogno di qualsiasi fashion editor: il direttore di Condé Nast Jonathan Newhouse le offre la direzione di Vogue Paris. È la consacrazione ufficiale a guru della moda.
Gli shooting e le campagne pubblicitarie da lei curati a volte sortiscono l’effetto di vere e proprie bombe mediatiche, cui seguono talvolta infinite polemiche: un esempio è lo shoot in cui la fashion editor si schiera apertamente a favore delle pellicce, con una Raquel Zimmermann che mostra il dito medio agli ambientalisti, in una lussuosa mise in pelliccia. Un’eleganza sofisticata immediatamente riconoscibile nei lavori firmati Carine Roitfeld, che mostrano donne come dive: personalissimo il suo styling, che esalta la femminilità più autentica.
Nel 2006 alcune indiscrezioni la vogliono alla guida di Harper’s Bazaar, al posto di Glenda Bailey, ma nulla accade fino al 2010. Il 17 dicembre di quell’anno, dopo dieci anni alla direzione di Vogue France, Carine Roitfeld rassegna le proprie dimissioni a seguito delle polemiche suscitate da un suo shooting con protagoniste bambine, che ammiccano in pose ritenute troppo provocanti, considerata l’età. Il suo posto alla direzione del celebre magazine viene preso da Emmanuelle Alt, già redattrice moda sotto la direzione della stessa Roitfeld. Carine Roitfeld torna quindi a lavorare freelance, collaborando alle campagne Autunno/Inverno 2011 e Primavera/Estate 2012 di Chanel. Nello stesso anno esce il suo libro Irreverent, edito da Rizzoli.
Ultimamente si parla fa tanto di ladylike: lo stile di Carine Roitfeld rispecchia in pieno questa definizione. Sobria ma sempre stilosa, la stylist predilige pencil skirts e camicie, per una femminilità discreta e un’eleganza minimale. Nero passepartout nei suoi outfit, ricercati ma minimal-chic. Perfetta nelle sue mise a tubino, come anche negli outfit più eccentrici, che non scadono mai in banale esibizionismo. Cappotti voluminosi e pellicce a pelo lungo si mixano a gonne discrete ma sexy che valorizzano la sua figura esile in modo gentile. Uno stile molto francese: “Avere cattivo gusto in modo elegante” è la sua massima in fatto di eleganza. Musa iconica di se stessa, vera e propria diva del fashion biz, la giornalista non lesina in capi ed accessori di pelle, pellicce (con buona pace degli animalisti!) e tacchi a stiletto. Lei stessa definisce il suo stile borghese ma con un tocco rock’n’roll.
Ora la signora dello charme parigino ha fondato CR Fashion Book, un magazine semestrale che porta le iniziali del suo nome, quel CR tanto caro ai lettori di Vogue, con cui era solita firmare i suoi editoriali. La rivista, prestigiosa e dalla linea editoriale estremamente sofisticata, ha aperto i battenti a settembre 2012. Acclamata nel front row delle sfilate più importanti, reduce da una collaborazione con la catena giapponese Uniqlo, per cui ha firmato una collezione, lo stile Roitfeld è assolutamente da copiare.
Il meglio dello streetstyle alla Parigi fashion week
Con lo sfavillio e lo sfarzo delle tanto attese sfilate di Parigi, si chiude il mese dedicato alla moda, che ha visto le collezioni della primavera – estate 2016.
Tante le sorprese in passerella, a partire dalla maison Chanel dove l’aeroporto diventa sfondo e luogo in cui donne perfettamente habillé si imbarcano verso una destinazione comune: l’eleganza. Karl Lagerfeld non finisce mai di stupire, districandosi tra passato, presente e futuro. Intramontabile.
Leggerezza e profumo di fiori e fiabe da Ungaro, che con Fausto Puglisi alla guida ci fa rivivere una donna “principessa” in chiave moderna, dallo stile bohémienne con accenti futuristici; mentre con Miu Miu il boyish style e una femminilità retrò ci portano tra gli armadi dei nostri compagni, mariti, fiancés.
Tante le icone del fashion biz presenti alla Parigi Fashion Week: Candela Novembre, Chiara Ferragni, Anna Dello Russo, Gilda Ambrosio, Giovanna Battaglia e tante altre che noi di D-ART abbiamo fotografo per voi in questo speciale:
La compagnia è Chanel Airlines, il check-in dell’aeroporto Cambon vi aspetta per voli che hanno una destinazione comune: l’eleganza. E se è firmata Chanel, il viaggio si preannuncia come un successo indimenticabile.
La collezione ChanelPrimavera/Estate 2016 decolla su un Grand Palais trasformato per l’occasione in un aeroporto immaginario, curato nei minimi dettagli, dai gate ai voli in partenza. Una viaggiatrice chic cosmopolita e sempre pronta a partire, col trolley in mano, è la donna immaginata da Lagerfeld per la prossima Primavera/Estate.
All’imbarco le viaggiatrici sono pregate di presentarsi con l’impeccabile tailleur tipico della celebre maison francese.
Anche chi è già nell’olimpo del fashion biz deve saper districarsi in una società come quella attuale, fatta di post e foto condivise sui social network. Lagerfeld si dimostra geniale interprete dei tempi, scendendo dalla torre d’avorio creata dall’inossidabile mademoiselle Gabrielle Coco: un atto di grande modernità ma anche una immensa responsabilità per il designer, che si impegna ad accompagnare a braccetto la maison più rappresentativa della moda francese nell’era digitale.
La collezione mostra diversi richiami al digitale: dettagli 3D, tailleur ologrammati e inediti giochi di colore optical su sete plissettate e bouclé d’ordinanza. Il classico tailleur pantaloni ora si reinventa in inediti zigzag, mentre numerosi sono i capi in PVC e i top metallici, per una sfilata all’insegna della modernità.
La donna Chanel diventa una ragazzina in berretto da baseball che viaggia in giro per il mondo alla scoperta di se stessa. Belle le nuove borse con il caratteristico logo della maison, i trolley da viaggio sono di lusso. Tanto colore, occhiali fosforescenti, foulard passepartout, forse unico richiamo al passato glorioso, insieme al glamour evergreen dei tailleur preziosi, su cui spiccano fiocchi bon ton e l’immancabile camelia, per citazioni classiche che tanto piacerebbero a Coco. Lily RoseDepp e Cara Delevingne, musa di Lagerfeld, irrompono nella passerella a fine sfilata, abbracciando lo stilista.
Pringle of Scotland festeggia 200 anni di stile e sceglie tra i suoi testimonial la modella più blasonata e iconica del Regno Unito: Stella Tennant.
La campagna pubblicitaria per l’A/I 2015-2016 vede ritratti numerosi artisti, tra cui Robert Montgomery e David Shrigley e l’attore Luke Treadway. Le personalità più importanti del Regno Unito omaggiano il celebre brand e non poteva mancare la celebre top model, qui ritratta in scatti di di notevole intensità ad opera di Albert Watson. Mood intimista e drammaticità per celebrare i 200 anni dalla nascita del brand, con una adv in cui le trame delle textures provenienti dall’isola di Skye vengono esaltate dalla fotografia di Watson e dall’interpretazione degli artisti ritratti.
Stella Tennant, classe 1970, nasce in una famiglia aristocratica: la top model è infatti nipote diretta di Andrew Cavendish, undicesimo duca del Devonshire, e di Deborah Mitford. I genitori della modella sono l’onorevole Tobias William Tennant e Lady Emma Cavendish.
Un fisico androgino e un volto dai lineamenti marcati si uniscono al portamento aristocratico e ad uno spirito ribelle: Stella è già pronta ad intraprendere una sfolgorante carriera nella moda. Quando la ragazza ha 23 anni ed è ancora una studentessa di scultura presso la Winchester School of Art viene notata da Plum Sykes, giornalista di Vogue UK, il quale la presenta al celebre fotografo Steven Meisel. L’immagine da lady dell’upper class inglese viene stravolta quando la modella si presenta con un piercing al naso che le conferisce un tocco punk-rock: l’insolito connubio, very British, fa sì che la modella si imponga all’attenzione del fashion biz. Nel settembre del 1993 Stella Tennant ottiene la sua prima cover per l’edizione canadese di Flare. Seguono i magazine più prestigiosi al mondo, a partire da Vogue, che la vede protagonista delle edizioni britannica, italiana e francese, fino ad Harper’s Bazaar e Numéro.
Nel 1994 avviene il debutto della modella sulle passerelle e due anni più tardi la sua apparizione in un minuscolo bikini durante la sfilata di Chanel desta scalpore. La Tennant calca le passerelle più importanti, da Alexander McQueen ad Anna Sui, Calvin Klein, Alberta Ferretti, Chanel, Anna Molinari, Christian Dior, Dolce & Gabbana, Donna Karan, Fendi, Gianfranco Ferré, Gianni Versace, Helmut Lang, Givenchy, Valentino, Gucci, solo per citarne alcuni.
Musa di Karl Lagerfeld, è stata testimonial di Burberry, Chanel, Christian Dior. Collocata dall’emittente statunitense Channel 5 al ventisettesimo posto tra le migliori supermodelle del mondo, Stella Tennant nel 1999 ha sposato il fotografo francese David Lasnet, dal quale ha avuto quattro figli.
Una bellezza particolare, ora celebrata da Pringle of Scotland in una campagna pubblicitaria suggestiva ed emozionante.
Spegne oggi 35 candeline Mariacarla Boscono, una delle più famose top model italiane degli ultimi anni. Sguardo profondo, lunghi capelli scuri e fisico androgino, la top model ha già all’attivo una lunga carriera costellata di successi internazionali.
Nata a Roma il 20 settembre 1980, Mariacarla nella sua infanzia viaggia moltissimo a causa del lavoro del padre. Prima della sua nascita i genitori vivevano in Thailandia e in America, prima a Providence e poi a Key West, Florida. Mariacarla inizia a frequentare la scuola negli States, salvo poi rientrare in Italia per volontà dei genitori, che pensano sia opportuno che la bambina torni a casa. Ma questo dura poco: quando Mariacarla ha appena 9 anni la famiglia si trasferisce in Kenya, tra Malindi e Mombasa. La top model ricorda questo come il periodo più fantastico della sua vita.
Influenzata dalla cultura americana e da quella africana, poliglotta e cittadina del mondo, Mariacarla a diciassette anni viene notata da un fotografo amico di famiglia, durante una cena. La madre è favorevole ad una carriera della figlia nella moda ma la ragazza preferisce terminare prima gli studi. La scelta si rivela saggia e nonappena conseguita la maturità la futura top model vola a New York City, dove firma immediatamente un contratto con la DNA Model Management.
Gli occhi scuri, il viso affilato e drammatico, lo sguardo intenso: in breve la Boscono diventa la modella prediletta da Karl Lagerfeld ed una diva a livello internazionale. Regina delle passerelle, contesa dai brand più prestigiosi, Mariacarla Boscono ottiene numerose cover di Vogue e prende il posto di Kate Moss come testimonial di Hennes & Mauritz.
Musa di Riccardo Tisci per Givenchy, amata dai più famosi fotografi al mondo, Mariacarla è una delle top model più famose al mondo: in pochissimi anni diventa il volto di Chanel, Blumarine, Etro, Moschino, Yves Saint Laurent, Alessandro Dell’Acqua, Marc Jacobs, Dolce & Gabbana, Roberto Cavalli, Salvatore Ferragamo, solo per citarne alcuni. Inserita nel 2005 da Forbes nella classifica delle modelle più pagate al mondo, tre anni dopo diventa testimonial di Emilio Pucci, Hermès, Moschino e John Galliano.
Divisa tra Roma e New York -sua seconda patria- la modella ha all’attivo anche tre edizioni del calendario Pirelli, precisamente l’edizione del 2003, 2004 e 2009, scattata dal grande Peter Beard e ambientata nell’Africa che l’ha vista crescere. Inserita da Vogue Paris tra le 30 modelle del 2000, l’espressività del volto della supermodella non lascia indifferenti: nel 2006 Mariacarla ha debuttato come attrice teatrale con uno spettacolo di Jean Genet presso il Lee Strasberg Theatre Institute di New York. Sposata con l’imprenditore italiano Andreas Patti, dal quale ha avuto una figlia, Marialucas, Mariacarla Boscono è una delle italiane più famose all’estero. Una bellezza decisamente interessante.
È la modella più cosmopolita ed intellettuale nonché madrina del prossimo Festival del Cinema di Venezia: Elisa Sednaoui è una delle top model più affascinanti degli ultimi tempi.
Classe 1987, un’infanzia trascorsa in Egitto, Elisa è una vera cittadina del mondo: numerosissimi i viaggi, che, dopo una breve parentesi italiana, la portano a Parigi e infine a New York. La brillante carriera nella moda inizia dopo il conseguimento del diploma di maturità: nel 2008 debutta sulle passerelle newyorkesi di Dolce & Gabbana.
Definita nel 2010 rising star della moda da vogue.it, appare nelle campagne pubblicitarie di Emilio Pucci, Diane von Fürstenberg e Moschino. Bellezza aristocratica, la top model italo-egiziana fa il pieno di cover su magazine prestigiosi quali L’Officiel e Vogue.
Elisa Sednaoui ha due calendari Pirelli al suo attivo: l’edizione firmata Karl Lagerfeld, nel 2011, e quella del 2013. Inoltre Elisa ha già preso parte a diversi film e ha ricevuto critiche entusiastiche anche per le sue interpretazioni da attrice.
Madre del piccolo Jack, avuto da Alexander Dellal, la modella è stata scelta come madrina della 72esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, che si terrà dal 2 al 12 settembre 2015.
Lo stile della top model rispecchia perfettamente la sua anima bohémien: lunghi abiti svolazzanti si mixano ad un tocco rock per uno stile moderno e giovane. Coroncine sui capelli, lunghe gonnellone gipsy e ankle boots, la top model sfoggia spesso un look boho-chic. Perfetta sulla cover di The Edit nel giugno del 2014 in un lungo caftano prezioso, Elisa Sednaoui ha lo charme delle dive di una volta. Un volto interessante come pochi e un gusto particolare nel vestire ne hanno fatta una vera icona di stile.
Spegne 58 candeline Inès de la Fressange. Iconica musa di Karl Lagerfeld, volto storico di Chanel per tutti gli anni Ottanta, Inès Marie Laetitia Églantine Isabelle de Seignard de la Fressange nasce a Gassin l’11 agosto del 1957, figlia del marchese André de Seignard de la Fressange e della modella argentina Cecilia Sánchez Cirez. Aristocratica eleganza, Inès incarna la quintessenza dell’allure parigina.
Tra le più famose mannequin al mondo, adorata da Karl Lagerfeld, discendente di una famiglia dell’antica nobiltà francese imparentata con i celebri banchieri Lazard, Inès dal 1980 al 1989 lavora in esclusiva per Chanel, in un sodalizio storico con Lagerfeld. I rumours sostengono che l’armonia tra i due si sia rotta in seguito alla decisione della modella di accettare di prestare il proprio volto come Marianna della Repubblica Francese, decisione che sarebbe stata sgradita allo snob Lagerfeld, che riteneva questo un simbolo di provincialismo.
Nel 1990 Inès sposa l’imprenditore italiano Luigi D’Urso, da cui ha due figlie. Rimasta vedova nel 2006, dopo ha lavorato come designer e consulente per Jean-Paul Gaultier e come ambasciatrice per Roger Vivier, mette su un suo atelier al numero 24 di rue de Grenelle, nella celebre Rive Gauche di Parigi: qui vende le sue creazioni come anche opere di amici o di persone conosciute durante i suoi viaggi. I suoi capi -biancheria da notte e costumi da bagno, in primis– rivelano una delicata eleganza di ispirazione provenzale.
La modella, sottile e splendida anche in pantaloni a sigaretta e mocassini, si è dichiarata fortemente contraria alla chirurgia plastica. Emblema di un minimalismo chic dal gusto fortemente francese, è ancora oggi una donna bellissima e affascinante. Che dire, très chic.