Pulizia e minimalismo sfilano sulla passerella di Jackie JS Lee, che si ispira ad un mood infantile: a chi non è capitato da bambino di attingere al guardaroba dei grandi, incespicando sulle scarpe con tacco della mamma o trovandosi quasi smarrito dentro i tailleur di molte taglie più grandi? Questo è il leitmotiv della collezione autunno/inverno 2017-2018 di J. JS Lee, che gioca con volumi oversize e proporzioni inedite, quasi sbilanciate e deformate, in un irresistibile e caleidoscopico effetto visivo. La designer anche stavolta mixa mirabilmente suggestioni mannish ad aggraziata femminilità: sapienti note sartoriali dal piglio business si uniscono all delicatezza di dettagli, come i fiocchi che cingono la vita di alcune giacche e cappottini ladylike doppiopetto in mohair o lana, che ricordano certi capi indossati da bambine. Le camicie sartoriali hanno maniche extra lunghe, con polsini maxi dal piglio teatrale. Pregiato knitwear si alterna a gonne a vita alta impreziosite da mini cinture ad enfatizzare il punto vita: cinturine spiccano anche su pantaloni. Giocosa ed ironica la collezione riporta la moda al suo lato più ludico e ad una voglia di sperimentare, specialmente con le proporzioni. Nostalgica e glamour la sfilata celebra il lato più infantile di ognuno di noi, andando a sbirciare nell’album dei nostri ricordi. La designer, originaria di Seoul, si è diplomata nel 2007 presso la prestigiosa Central Saint Martin: dopo due anni di lavoro da Kisa London, Jackie JS Lee è tornata alla Saint Martin per frequentare un master, ultimando il suo percorso formativo nel 2010: da subito la stilista ha ottenuto l’attenzione della stampa e dei buyer, ricevendo anche l’Harrods Award. Le sue collezioni sono caratterizzate da note sartoriali e proporzioni androgine, pensate per una donna moderna.