Questioni di famiglia o questioni di Stato? Sembra non esserci una gran differenza per Donald Trump. Il Presidente degli Stati Uniti ha attaccato su twitter la catena di centri commerciali Nordstrom, rea di aver interrotto il contratto per la vendita del brand di Ivanka Trump. La decisione di Nordstrom è stata resa pubblica lo scorso 3 febbraio e a papà Donald non è piaciuta. Sul suo profilo privato @therealDonaldTrump, il magnate ha scritto «Mia figlia Ivanka è stata trattata così ingiustamente da Nordstrom. È una grande persona, che mi spinge sempre a fare la cosa giusta! Terribile!». La cosa però che gli americani hanno trovato “terribile” è stato il retweet del messaggio sul profilo istituzionale del Presidente, @POTUS.
Si tratta dell’ennesimo conflitto di interessi per Donald Trump, che in un mese di Presidenza ha mescolato più volte il pubblico e il privato, gli interessi degli Stati Uniti e quelli della sua famiglia. Hanno già fatto discutere il suo rifiuto di cedere l’impero finanziario ai figli, l’idea di affittare parti della Trump Tower agli uffici del Pentagono e infine la denuncia a un tabloid britannico che, scrivendo gossip su Melania Trump, avrebbe rovinato «l’opportunità unica nella vita» di fare milioni di dollari con il proprio profilo da First Lady. La Casa Bianca, però, difende il presidente: «ci sono chiaramente tentativi per minare la reputazione (di Ivanka, ndr.) sulla base delle questioni e delle politiche del padre» ha dichiarato il portavoce Sean Spicer, secondo il quale Donald Trump ha tutti i diritti di difendere la sua famiglia tramite i social istituzionali. Intanto Nordstrom risponde alle accuse. «Nello scorso anno, e in particolare nella prima metà del 2016, le vendite del brand sono calate fortemente al punto che non è un buon affare per noi continuare con la linea, per ora» hanno dichiarato dall’azienda. Il sospetto che la questione Nordstrom-Trump abbia delle radici politiche, però, non è infondato: la campagna “grabyourwallet”, lanciata su twitter, prevederebbe proprio il boicottaggio di tutti i prodotti di aziende della famiglia Trump.
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Ivanka Trump: addio alla moda
Cambiamenti in casa Trump: Ivanka Trump, la figlia del neo presidente degli Stati Uniti d’America, Donald Trump, ha deciso di lasciare la fashion house che porta il suo nome, controllata dalla Trump Organization. Una decisione che si è resa necessaria dati i crescenti impegni politici della giovane Ivanka, che è stata costretta a rinunciare alla sua carica managerial-creativa all’interno del board dell’azienda paterna, dove ricopriva dal 2005 il ruolo di executive vice president of development & acquisitions. Cessa così ogni rischio di dar vita a possibili conflitti di interesse, data la nomina del padre alla Casa Bianca.
Bionda e procace, la splendida Ivanka Trump (all’anagrafe Ivanka Marie Trump), è nata a New York il 30 ottobre 1981. Imprenditrice, modella e personaggio televisivo ma anche socialite e protagonista del jet-set internazionale, la giovane è figlia del 45º Presidente degli Stati Uniti Donald Trump e dell’ex-modella Ivana Trump.
Dopo aver frequentato la The Chapin School a New York, Ivanka si è diplomata al Choate Rosemary Hall a Wallingford, Connecticut. Successivamente si iscrive alla Georgetown University, che però frequenta solo per un biennio, prima di trasferirsi alla Wharton School of Business della University of Pennsylvania, dove si laurea cum laude in economia nel 2004.
Volto splendido e curve sinuose, Ivanka viene ben presto notata dal fashion system, che la vuole come modella: già nel 1997 la giovane diviene ragazza copertina per il magazine Seventeen. Successivamente Ivanka ottiene numerosissime cover, da Forbes, Golf Magazine, Avenue Magazine, Elle Mexico, fino ad Harper’s Bazaar, Page Six e Philadelphia Style. La giovane sfila per Versace e Thierry Mugler e presta il volto alle campagne pubblicitarie di Tommy Hilfiger e Jeans Sassoon. Il suo fisico prorompente viene inoltre immortalato da Sports Illustrated.
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Prima di entrare nell’azienda di famiglia, Ivanka Trump ha lavorato per Forest City Enterprises e ha creato una linea di gioielli, fondando il brand che porta il suo nome. In seguito la sua attività ha incluso anche una linea di scarpe e borse fino all’abbigliamento. Nel 2004 l’esordio televisivo: insieme al fratello Donald jr. Ivanka partecipa come giudice al reality The Apprentice, prodotto e presentato dal padre Donald e trasmesso dalla NBC. Madre di tre bambini, nati dal matrimonio con Jared Kushner, ora la figlia del Presidente è balzata nuovamente agli onori delle cronache ed è uno dei personaggi più chiacchierati del momento.
Donald Trump, in un video commenti sessisti anche alla figlia Ivanka
Il secondo dibattito Trump – Clinton che si è svolto stanotte non poteva cominciare sotto una luce più nefasta per il magnate della finanza. Donald Trump ha partecipato al confronto con la sua rivale alla carica presidenziale, Hillary Clinton, nel pieno della bufera scatenata da un video della Cnn di venerdì. Si tratta di un audio rubato al tycoon nel 2005, mentre si stava recando sul set di uno show insieme al conduttore televisivo Billy Bush. Ancora insulti alle donne e commenti sessisti da parte di Donald Trump, colti dal microfono acceso del conduttore. A pochi mesi dal suo terzo matrimonio con Melania Trump, l’uomo dichiarava di aver provato a portare a letto una donna sposata. «Quando sei una star le donne te lo lasciano fare» dichiara nel video, riferendosi ad apprezzamenti pesanti, palpeggiamenti e rapporti sessuali.
Ma cosa ha detto Trump nell’ennesimo video che ha indignato l’America e il mondo intero? «Ho tentato di sc*****a, era sposata. Ci ho provato come si fa con una prostituta, ma non ce l’ho fatta». Trump ha dedicato frasi sessiste anche alla compagna del conduttore, l’attrice Arianne Zucker, facendo apprezzamenti sul suo fondoschiena. Perfino Ivanka Trump, allora ventiquattrenne, ha avuto la sua dose di commenti poco lusinghieri. «Va bene se chiamano Ivanka un pezzo di f***» ha detto, aggiungendo che se non fosse stata sua figlia ci avrebbe provato e anche con lei perché non si pone limiti di età. A poche ore dal dibattito Trump – Clinton questo video, pubblicato dalla Cnn e poi diffuso da tutti i media, ha provocato un’incontenibile bufera su Donald Trump e sulla sua candidatura. I suoi stessi compagni di partito auspicano un suo ritiro, a partire dal suo vice Mike Pence che si è dichiarato offeso dai commenti sessisti in quanto marito e padre. Il Presidente uscente Obama ha commentato il video semplicemente con l’espressione «cose inquietanti» e la rivale Hillary Clinton ha chiesto in un tweet che le donne americane lo fermino. Anche un personaggio dello spettacolo come Robert de Niro ha girato un video in cui dichiara «È un cane, un maiale, a me piacerebbe prenderlo a pugni». Perfino la moglie del magnate, Melania Trump, si è vista costretta a commentare l’accaduto. «Le parole di mio marito sono inaccettabili ed offensive. Non rappresentano l’uomo che conosco – ha dichiarato la moglie di Trump, aggiungendo – Spero che la gente accetti le sue scuse, come ho fatto io».
Cosa ha detto Trump di tutto questo trambusto? «Erano chiacchere da spogliatoio. Bill Clinton mi ha detto cose molto peggiori, giocando a golf. Comunque mi scuso se qualcuno si è offeso» – ha dichiarato in un tweet. Per poi aggiungere «Vogliono farmi fuori, ma io non mi ritiro».