Cascate di vetro che ricordano fontane, tra bagliori iridescenti e design avanguardistico: protagonista del Fuorisalone 2017 è l’inedita partnership tra Miyake e Tokujin Yoshioka, che dà vita ad una installazione iconica, che impreziosisce il nuovo flagship del brand, sito in via Bagutta, nel cuore di Milano. Lo spazio, disegnato dallo stesso Yoshioka ed inaugurato nel marzo scorso, diviene sede della suggestiva “Fountain – Glass Table”, installazione realizzata in collaborazione con Glas Italia: tripudio di vetro, declinato in una serie di tavoli, brillanti come fontane, creati dalla sinergia tra gli artigiani dell’isola di Murano e le tecnologie industriali. Un design in bilico tra passato e presente, tra tradizione ed innovazione, per un gioiello avanguardistico, che coniuga le antiche tecniche dei mastri vetrai a suggestioni high-tech nelle forme tridimensionali assunte dal disco in vetro, che conferiscono struttura alla massa vitrea. Un processo elaborato che crea silhouette inedite, ed è espressione di prodotti artigianali, diversi l’uno dall’altro. La complessa installazione realizzata da Yoshioka racchiude in sé allegorie e simbolismi pregni di suggestioni: ad essere idealmente rappresentato è lo scorrere dell’acqua che rinasce sotto forma di fontana, assumendo connotazioni che solo la natura incontrollata può creare. Un ritorno primigenio alle origini, in un suggestivo panta rei in cui l’acqua diviene protagonista di suggestive increspature e bagliori che conferiscono infinite forme alla luce naturale, il cui scintillio viene proiettato all’interno dello spazio.
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L’aurora boreale illumina la passerella di Issey Miyake
Sfumature siderali e caleidoscopici giochi cromatici sfilano sulla passerella di Issey Miyake: Yoshiyuki Miyamae volge lo sguardo al cielo e sceglie di ispirarsi ai colori dell’aurora boreale per la collezione autunno/inverno 2017-18 del brand. Il risultato è una fantasia cromatica dal grande impatto scenografico, che impreziosisce ogni outfit, in un crogiolo di affascinanti effetti visivi: le luci del Nord proiettano infatti inediti virtuosismi cromatici, su tessuti declinati in colori incandescenti, come le scale dei blu e del violetto, del rosso, del verde e dell’arancio. Un arcobaleno che impreziosisce tute, capispalla in texture techno ed outfit in blocchi cromatici, che sembrano quasi prendere vita: fluttuanti, i colori appaiono quasi in movimento, in un appassionante gioco visivo che trasforma la luce e ne modifica l’aspetto. Ecco che lane grezze provenienti dalle isole Shetland vengono toccate dalla luce del Nord, che realizza mirabolanti effetti, per combinazioni sempre nuove. Pathos ed emozione sfilano sulla passerella parigina di Miyake, da sempre maestro nell’elaborare un’estetica minimale ma ad effetto: ora grande dinamismo ed energia caratterizza i tessuti stampati, che danno vita a spettacolari giochi optical. Largo a dress dalle silhouette rilassate e dall’effetto froissé pervasi da nuance degradé a contrasto con le calzamaglie indossate dalle mannequin, che si alternano a giacche con cappuccio da indossare con pantaloni ampi e casacche dalle note sportswear. A metà tra una creatura misteriosa e un folletto della notte, la donna Miyake sfoggia cappotti e mantelle con cappuccio, da indossare sopra pantaloni: satin e materiali grezzi si alternano, come i patchwork cromatici, che conferiscono ad ogni uscita un’aura sognante ed eterea. Non mancano pigiami palazzo oversize dalle stampe al neon e dagli effetti trompe l’oeil.
La foresta digitalizzata di Issey Miyake
I colori della foresta fungono da ispirazione prevalente per la collezione AI2017-18 di Issey Miyake: tripudio di pattern sperimentali che ricordano una fitta vegetazione impreziosisce capispalla e camicie. Un’intricata trama tessuta dal genio di Miyake per una collezione in bilico tra innovazione ed eleganza classica. Pioniere dal 1980 di uno stile universalmente conosciuto e di silhouette iconiche che nel corso degli anni sono state copiate da tanti, Miyake ha sfilato per la prima volta alla Paris Fashion Week nel lontano 1985: da allora le sue linee concettuali e il suo stile unico si sono imposti all’attenzione mondiale. La sua ultima collezione, disegnata da Yusuke Takahashi, riflette una sensibilità moderna e dinamica, che predilige funzionalità e comfort per linee destrutturate e capispalla evergreen. Largo a cappotti in nylon e taffetà, che vengono ripresi dagli archivi storici della maison: in particolare è la collezione AI1983 a fungere da ispirazione alle stampe che si alternano ora sulla passerella, protagoniste assolute per la prossima stagione invernale. Sfila un uomo atletico e moderno, che predilige la scelta di capi comodi e pratici, sposando la funzionalità come cifra stilistica. Largo a cappotti abbottonati sul collo caratterizzati da spalle oversize; i pantaloni sono techno, intrisi di note sportswear. Take a walk on the wild side, sembra essere il mood prevalente nella sfilata, tra stampe in colori pop che raffigurano foreste e piante tropicali. Non manca un tocco urban nei dettagli da trekking e nelle silhouette. La palette cromatica indugia nei toni del blu, del marrone e del nero, tra nylon e jacquard in poliestere di lana. Non manca ardita sperimentazione, tra suggestioni militari e dettagli sporty. La foresta di Miyake è digitalizzata, tra caleidoscopici grafismi ed ardite geometrie veniamo proiettati in un universo parallelo in cui la natura e la metropoli sembrano fondersi indissolubilmente.
Issey Miyake apre il primo store a Milano
Sbarca a Milano Issey Miyake, con il primo store monomarca: il primo flagship store del brand giapponese dovrebbe aprire in Italia nel 2017. La città scelta è Milano, precisamente la prestigiosa location di Palazzo Reina, sito in via Bagutta 12, nel quadrilatero della moda.
Lo storico Palazzo, costruito tra il 1826 e il 1831 dalla famiglia Reina e passato nelle mani del Comune di Milano nel 1921, è stato successivamente acquistato, lo scorso 2014, da una società immobiliare che si è occupata del restauro dell’immobile che diventerà la sede del primo store italiano della maison Miyake. Il progetto di interior dello store sarà curato da Tokujin Yoshioka e l’apertura è prevista per febbraio 2017.
“La vocazione internazionale e la sua reputazione indiscussa nel design hanno reso Milano una scelta naturale per il nostro primo flagship store in Italia. Siamo lieti di inaugurare questo bellissimo spazio”. Il progetto di interior sarà curato da Tokujin Yoshioka e l’apertura prevista per febbraio 2017″, così si è espresso Masakatsu Nagatani, presidente di Issey Miyake.
Lo stilista giapponese, classe 1938, ha sfilato per la prima volta nel 1971 a New York. Le sue collezioni, dalle suggestioni avanguardistiche e minimali, non smettono di raccogliere proseliti in tutto il mondo e la scelta di aprire un nuovo store monomarca nella cornice del quadrilatero della moda milanese appare quantomai importante per il ruolo da sempre svolto nel fashion biz dalla città di Milano, considerata una delle Capitali della moda.
(In copertina outfit della sfilata P/E 2017 Issey Miyake. Foto tratta da Fashionisers).
Issey Miyake gioca con l’etno-sporty
La collezione primavera/estate 2017 di Issey Myake appena proposta a Parigi è profondamente essenziale arricchita, in alcuni, casi da tagli geometrici che conferiscono al progetto creativo, movimento visivo.
Il designer Youshiyuki Miyamae affonda la sua ispirazione nell’universo sporty che vibra grazie ad accenni etnici.
I tagli che scorrono lungo i capi, sono l’incipit di un défilé composto prettamente da colori effervescenti. Il color block viene evidenziato da accostamenti cromatici riuscitissimi che conferiscono alla linea un allure fresca e giovanile.
In passerella si sono avvicendati capi minimalisti decorati da triangoli e trench ordinari.
Un tocco di creatività si evince dai capi elaborati con la tecnica 3D Steam Stretch che permettono alla collezione di elevarsi evitando così di incappare nella banalità.
La foggia degli abiti rimane sinuosa, spesso leggermente abbondante. Si intercorrono, allo stesso modo, lunghezze midi e maxi.
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Fonte cover Madame le Figaro
Fonte immagini vogue.com
Issey Miyake omaggia Ikko Tanaka con una capsule collection
Issey Miyake unisce il suo estro creativo alla visione estetica del genio del design Ikko Tanaka, creando una capsule collection che dimostra la sempre più stretta connessione tra design e fashion.
Il Giappone ripercorre un viaggio a ritroso e si rivela in tutto il suo splendore, nel presente.
Tanaka e Miyake rappresentano l’anima colorata e attiva di un’isola baciata dal sole, dove l’arte è frutto di un’ immaginazione eccelsa. Quello dello stilista, appare un omaggio ad un grande artista conosciuto negli anni sessanta, nato nel 1930 e scomparso nel 2002. Ikko Tanaka, non lasciò che le influenze di varie correnti artistiche, attecchissero la sua personale visione dell’arte.
Colore, luce e sintetismo puro, nascono come conseguenza di una vita radicata nel rapporto con la natura e che si riproduce, nelle opere, in funzione a valori estetici universali.
Seguendo l’estro creativo del grande maestro, Issey Miyake crea una collezione di pezzi unici, mantenendo vivida la sua concezione artistica. Nihon Buyo (1981), The 200th anniversary of Sharaku (1995), e Variation of Bold Symbols (1992) sono le stampe di Ikko Tanaka utilizzate dal fashion designer che, con un effetto tridimensionale, prendono vita su abiti con maniche a kimono, borse, top e hakama: tipico pantalone giapponese dalla linea abbondante.
Fonte cover plainmagazine.com