La moda è un oggetto culturale, non è solo mercato e marketing.
Lo afferma “Dreamers“, l’evento moda che si tiene dal 5 al 9 ottobre al Museo Ettore Fico di Torino nel quale è possibile esplorare la moda contemporanea attraverso esperienze di moda, vendita e conoscenza.
Rinnovare la moda non è un compito semplice, i protagonisti di questo progetto sono infatti coloro che possono attuare il concetto di innovazione, ovvero maestri, giovani talenti, pensatori, imprenditori e artisti.
Dreamers prevede inoltre una pluralità di contenuti che vede l’intreccio tra moda, arte, cinema e musica.
Tema di questa edizione è l’Imaginarium, cioè “quel variegato mondo visuale, formale e materico alla base di ogni linguaggio progettuale. Moodboard, archivio personale che, attraverso il montaggio di immagini e materiali eterogenei, dà vita alla creazione di una collezione, un marchio, un’opera, un racconto. Un luogo dove l’autore mette in scena un mondo speciale“, così come cita la descrizione dell’evento.
Già dalle 11:30 della mattina del 7 ottobre Stefania Ricci, direttore del Museo Salvatore Ferragamo, della Fondazione Ferragamo e ideatrice della mostra Tra Arte e Moda in scena a Firenze, pone un dialogo sui processi creativi che portano a un progetto di moda o a un’opera d’arte.
A seguire, dalle 14:30 alle 16:30, il Workshop “Piccoli sogni di carta” a cura della paper artist Caterina Crepax, con la quale si prende in considerazione il potere di riciclo della carta. Con essa, la possibilità di realizzare un gioiello o un accessorio come una borsetta o una stola.
Dalle 17:00 alle 19:00 con Silvia Bisconti, Benedetta Bruzziches, Maria De Ambrogio, designers in dialogo con Stefano Micelli, docente di Economia e gestione delle imprese – Università Ca’ Foscari di Venezia, si tiene l’incontro “La rivoluzione della moda nella moda“, con il quale esplorare la rapidissima evoluzione del modo di pensare, scegliere e acquistare che stravolge inevitabilmente i meccanismi della produzione.
Dalle 19:00 alle 21:00 si tiene, infine, l’evento “il rock è teatro: David Bowie tra scene e costumi” con lo scrittore Luca Scarlini. Si tratta di un percorso visivo che vede i look del genio della musica.
Dal mattino dell’8, 11:00 – 13:00, è possibile partecipare al workshop “Costruire atmosfere” con Serena Campelli, consulente di immagine e ricerca tessile e ideatrice del brand Diderot Maison.
Dalle 11:30 alle 13:30, quasi contemporaneamente al primo, si tiene il workshop “Esperienze tattili di Juta” con Carlotta Sadino, ideatrice del brand Atelier Carlotta Sadino.
Dalle 15:00 alle 17:00, invece, si tiene l’evento “Comunicare la moda oggi: prodotto, social media, autocelebrazione“, con Andrea Batilla, direttore di Vix e CEO di Italiana Marchi. Il percorso vede la nascita tradizionale dei brand e il loro sviluppo e crescita attraverso l’incremento e l’utilizzo dei social media.
Dalle 15:00 alle 17:30, il workshop “Unici e inimitabili Kimono” con Miroglio S.p.A. e TheColorSoup.
Dalle 15:30 alle 17:30, il workshop “Tanto di cappello” con Adriana Delfino, stilista con gli allievi del laboratorio Fashion&Design di ArtEnfant, in collaborazione con Lo Scarabeo Edizioni.
Dalle 17:00 alle 19:00, l’evento “Anna Piaggi. Lavorare con gli abiti come i pittori con tubetti di colore” con Alina Marazzi, regista, e Claudia Botta, docente di Costume per lo spettacolo – Accademia di Belle Arti di Bologna in dialogo con Salvo Bitonti, direttore Accademia Albertina di Belle Arti di Torino. L’evento esplora l’anima artistica della giornalista Anna Piaggi.
Dalle 19:00 alle 21:00, l’evento rock “L’ultima rivoluzione rock” con Luca De Gennaro, manager tv, giornalista, disc jockey.
Infine, dalle 20:30 alle 22:30, ancora una celebrazione alla giornalista Anna Piaggi con la visione del film “Anna Piaggi. Una visionaria della moda di Alina Marazzi” durante il quale intervengono la regista Alina Marazzi e Stefano Piaggi, presidente Associazione Culturale Anna Piaggi.
Il 9 ottobre si apre con il workshop “Forme possibili” con Paola Cappelletti_ MILLEMODI e Alessandra Ochetti_DUEPIGRECOERRE che si tiene dalle 11:00 alle 13:00.
Dalle 11:30 alle 12:30, l’evento “Moda è/o costume?” con Antonella Giannone, docente di Storia, teoria e sociologia della moda – Weißensee Kunsthochschule di Berlino in dialogo con Giulia Crivelli, giornalista ‘Il Sole 24 Ore’.
Dalle 15:30 alle 17:30, l’evento “La nascita di un cappello” con il designer Reinhard Plank.
Dalle 15:30 – 17:30, il workshop “Visibilidee” con Area Educativa MEF – Museo Ettore Fico nell’ambito di F@Mu – Giornata Nazionale delle Famiglie al Museo.
Dalle 17:30 alle 18:30, l’evento “Lettere a Yves” con Pino Ammendola, attore, adattamento scenico Roberto Piana, che rielabora le lettere a Yves Saint Laurent di Pierre Bergé.
Infine, dalle 19:00 alle 22:00, l’evento “Zero femminile: Amy Winehouse, Lady Gaga e Beyoncè” con Carolina Di Domenico, speaker e conduttrice TV in dialogo con Annarita Masullo, manager musicale, nel quale tema decisivo è la svolta femminile in fattore musicale.
Tag: innovazione
Milano Moda Uomo: Pellami raffinati e grintosi per l’uomo Orciani
Equilibrio perfetto tra artigianalità e stile futuristico per la collezione A/I 2016 di Orciani
Mood contemporaneo misto a un’artigianalità senza tempo per Orciani, che firma la collezione uomo autunno/inverno 2016/17.
Un gioco di contrasti e stili che nel suo insieme riesce però ad avere un suo equilibrio, una collezione anticonformista, eclettica, classico sì, ma senza perdere il suo essere sofisticato, e che schiaccia anche l’occhio all’innovazione.
Le borse sono all’altezza dei trend del momento e si dividono in diverse tipologie: Norway, perfetta combinazione tra pelle e morbida lana; lo Zaino, completa e arricchisce gli outfit del guardaroba maschile in perfetto stile “genderless”; la linea Soft è per un uomo che vive immerso nella metropoli, tra casa e ufficio; Outland è per un uomo che gioca con contrasti glam e rock; Japan è una micro linea perfetta per il viaggio, il tempo libero e il lavoro, che abbina una tracolla con forma trapezoidale a una tote bag.
Le cinture sposano essenzialità, artigianalità e glam; bombate o elasticizzate, fine pellame, lavorazione minuziosa, aspetto dal sapore England o used, borchie, grappe metalliche, incisioni.
Intrecci, volumi che si fondono a segni grafici, trame in pelle e colori che giocano sulla creatività e lo stile tipico di Orciani.
La linea Worker in Soft si trasforma e perde la sua rigidità per far posto alla morbidezza, ai colori e alla grinta.
La linea si completa con la piccola pelletteria fatta di sacche morbide e zaini trasformisti, capispalla e bracciali.