La notizia arriva dall’America e ha già prodotto innumerevoli critiche: la trentenne Holly Brockwell (questo è il nome della protagonista) ha chiesto ed ottenuto dopo anni di rigetto, di poter essere sterilizzata perché non propensa a procreare eredi.
La stessa Brockwell ha così spiegato tale decisione: “Non odio i bambini; semplicemente non li voglio. Avete presente quando incontrate un meraviglioso cane di qualcuno ma non pensereste mai di prenderlo con voi? È la stessa sensazione”.
La giornalista, sembra sicura della sua conclusione e si dice fiera per aver ottenuto il nulla osta da parte del sistema sanitario americano per questo intervento che le permetterà di avere una vita sessuale attiva senza correre il rischio di andare incontro ad una gravidanza indesiderata e di conseguenza, ad un aborto.
La notizia non è passata inosservata sul web e le critiche feroci le sono cadute addosso come chiodi dal cielo. Nel XXI secolo, la società non legittima la scelta di una donna che decide sul proprio futuro, ma giustifica la decisione di un uomo che ricorre alla vasectomia: “Se fossi stata un uomo, probabilmente avrei fatto la vasectomia anni fa. Gli uomini non sono oggetto di commenti presuntuosi, occhiate compassionevoli e domande inopportune. Per la società è più facile pensare che un uomo non voglia diventare papà piuttosto che accettare l’idea che una donna non voglia essere mamma”, ha spiegato la giovane donna.
Notizie di questo genere, peraltro, collassano definitivamente la solidarietà tra donne perché, come sostiene Holly, le critiche più feroci sono giunte proprio da loro.
In Italia, come si legge sul sito del Ministero della Salute, “La sua regolamentazione giuridica non è ancora definitiva” , ciò non significa che questo metodo contraccettivo di cui la reversibilità non è garantita, non possa essere applicato su richiesta dalle donne, all’interno dei presidi ospedalieri. Ad oggi, tale intervento viene applicato nei maggiori dei casi, per preservare la vita delle pazienti.