“Come Falene” è il titolo della collezione di prêt-à-porter Autunno/Inverno 2017-2018 presentata da Greta Boldini ad Altaroma. Sontuosa eleganza in bilico tra contemporaneità e suggestioni anni Quaranta caratterizzano una collezione iconica, che celebra la crescita stilistica del giovane brand, disegnato da Alexander Flagella: accettazione, perdono e redenzione divengono le parole chiave attorno alle quali si sviluppa la sfilata. La donna che calca la passerella ricorda una falena, mantide enigmatica e sospesa in una dimensione onirica, in cui si avverte il peso incombente di note belliche. In un crogiolo di libere associazioni si erge lo stile di Greta Boldini, che trae ispirazione dall’arte di Van Eyck e di George Grosz. Lo stile Forties sembra dominare, in una collezione che si snoda tra echi nostalgici e dettagli maschili. Flagella rivisita intramontabili classici del guardaroba, come la giacca Barbour in tela anti pioggia, che si indossa ora con gonne in seta plissettata e lunghi abiti alla caviglia in ciniglia e velluto prezioso. Una combattente la donna Greta Boldini, che percorre sicura la passerella di una sfilata velata da una vena di spiritualità. Tripudio di sete plissé per lunghi abiti che scoprono le caviglie: i capispalla sono rubati al guardaroba maschile. Domina il rigore di costruzioni tipicamente anni Quaranta, per un’eleganza sobria ma che non lesina in suggestioni couture. Largo ad ardite sovrapposizioni ed inediti coup-de-theatre: tripudio di lana bouclé e cashmere pregiato, seguito a ruota da viscose, tulle ricamati, organze preziose, crepe de chine e pizzo. Suggestioni Art Déco nei dettagli in vetro nero e cristalli, lusso nelle pellicce di visone, volpe e mongolia, che danno vita a caleidoscopici giochi insieme al mohair in pelliccia e alle spugne misto lana-cotone. Calda e drammatica la palette cromatica, che indugia nei toni dell’antracite, del chianti, del muschio, del phard e del glicine, fino ad aprirsi alle scale dei grigi e dei rosa violenti. I gioielli sono firmati da Iosselliani e le borse da Cecchi de Rossi. Alexander Flagella è la mente creativa dietro Greta Boldini: il giovane, classe 1984, si è laureato presso il Polimoda di Firenze. Il brand si ispira ad un’estetica bifronte, che guarda da un lato alla bellezza di una diva senza tempo come Greta Garbo e dall’altro allo charme imperituro delle donne ritratte da Giovanni Boldini.
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Nativa. Il viaggio onirico di Greta Boldini
Elegante, sofisticata ed incredibilmente garbata: Nativa, la collezione appena proposta dalla griffe Greta Boldini durante l’ultima edizione di Altaroma 2016, è un viaggio onirico atto a trasfigurare i lavori letterari del poeta-scrittore Dylan Thomas in un viaggio atemporale che stuzzica vista e sentimento.
Ecco, che vividi si fanno i toni dell’amata terra del Galles, sofferta durante le lunghe e gelide notti invernali, e che si veste, oltremodo, di colori forti e visivamente avvolgenti, appena il sole la sfiora, disincantandone l’immane bellezza.
La sua fonte d’ispirazione concreta, è legata prettamente all’arte, che sia figurativa o letteraria. Un studio certosino nelle origini dei Nativi d’America, popolo a cui viene dedicata la collezione primavera/estate 2017; ed è così, che l’estro creativo dell’artista Graham Sutherland e la sua l’opera “Western Hills”, s’insinuano nel progetto creativo del designer Alexander Flagella.
Capi raffinati, dalla silhouette attraente. La femminilità della donna Greta Boldini, si accentua con abiti leggeri movimentati da fitti plissé. Il lusso, in Nativa, viene scandito dall’utilizzo di materie prime di altissima qualità come i pizzi macramè, il satin, il georgette, il cady di viscosa, il cotone panama, il tutte e jacquard di cotone. L’alta sartorialità e allo stesso modo, la complessità della collezione, si arguisce dall’utilizzo delle piume di marabout, gallo e faraone che compartecipano alla voluttuosità della collezione assieme agli effetti 3D ricavati da ricami con paillettes di madre perlate e bacchette di puro vetro.
Stampe floreali (onnipresenti nei nelle collezioni del marchio Greta Boldini), sono state abbinate abilmente a geometrismi elaborati con intarsi di nastri, passamanerie e frange.
La palette di colori, è variopinta e viene scandita dai toni del bordeaux, grigio chiaro, rosa delicato, verde mente, corallo, blu cobalto e nero.
Per gli accessori, eleganti pochettes, si intervallano a borse con manici intrecciati “Cactus”. A completare, guanti in tulle e i gioielli firmati Voodoo Jewels.
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AltaRoma: Greta Boldini presenta “Indecent Beauty”
Eleganza senza tempo e cura nei dettagli allo stremo maniacale: il marchio Greta Boldini fondato dai designer Alexander Flagella e Michela Musco riveste di un’aurea misteriosa una donna che incarna l’idea di bellezza senza tempo.
Presentata durante l’ultima edizione di AltaRoma il 30 gennaio scorso, “Indecent Beauty” racconta il duplice volto di una femmina in grado di vestire i panni della gioventù ma anche di presentarsi agli altri in tutta la sua naturale eleganza.
La leggerezza degli abiti che fluttuano leggeri nell’aria appaiono come accordi di violino sublimi, elevati in volo da raffinati uccelli che disegnano i capi assieme a coloratissime corolle.
Le opere di Costantin Brâncuși, primitive e spigolose, tracciano una cornice geometrica ai capi, coadiuvata dalla presenza del plissé che rafforza i ricami rigorosi progettati dal duo di stilisti.
Accurata la scelta dei tessuti che si fanno nobili sia di giorno, con angore ricamate e tweed strutturati, che di sera, con crêpe de Chine e georgette di seta pura. Attento studio riservato alla selezione dei cristalli bianchi, neri e muschio che disegnano eccelsi fiori in 3D su abiti baby e da grand soirée e su maglioni.
La palette di colori sospinge la collezione all’interno di una poliedrica immaginazione, colma di varianti come elementi faunistici e bucolici.
Greta Boldini dedica questa collezione ad una donna libera e sognante che pone come unico obiettivo la ricerca della bellezza assoluta.