Oggi ricorre la quinta Giornata del Fiocchetto Lilla contro i disturbi alimentari, istituita da Stefano Tavilla, presidente dell’associazione Mi nutro di vita, in seguito alla morte della figlia. Giulia aveva appena 17 anni quando, il 15 marzo 2011, il suo cuore ha smesso di battere. Prima l’anoressia, poi la bulimia: il suo fragile fisico da ragazzina non ha retto. Stefano Tavilla ha fondato l’associazione e istituito la Giornata nazionale dei disturbi alimentari affinché altri genitori non provino il suo stesso straziante dolore. Ma la strada è tutta in salita.
Anoressia nervosa, bulimia nervosa, disturbo da alimentazione incontrollata o binge-eating disorder sono sempre più diffusi e un numero elevatissimo di casi riguarda bambini di 8-10 anni. Così è sempre più importante imparare a riconoscere i sintomi il prima possibile e ad affrontare con pazienza e determinazione quelle che sono vere e proprie malattie multifattoriali. L’ossessione per l’aspetto fisico e la magrezza a volte è evidente fin dalla tenera età. “Incontriamo bambine che sono già ossessionate dalla propria immagine fisica – racconta in un’intervista la neuropsichiatra Valeria Zanna, specializzata in disturbi del comportamento alimentare infantile – si guardano continuamente allo specchio, si vedono grasse e hanno paura di ingrassare ancora di più“. Ma a volte riconoscere i segnali è più difficile, soprattutto perché raramente una ragazza o un ragazzo in età preadolescenziale ammetterà di soffrire di anoressia o bulimia. Bisogna che i genitori stiano attenti ad ogni piccolo dettaglio: quando un bambino tende ad evitare completamente un’intera categoria di alimenti può sembrare che non ci sia niente di strano, ma sta gettando le basi per un grave squilibrio nutrizionale. Quando un’adolescente moltiplica le occasioni per pranzare fuori (dicendo di essere stata invitata da un’amica, o portando un panino che poi magari non mangerà), può essere un modo per sfuggire al controllo dei genitori a tavola. Spesso però le famiglie si sentono impotenti di fronte a disturbi che non sanno riconoscere o che, una volta riconosciuti, sono già così gravi da rendere difficile un intervento.
Il Ministero della Salute è attualmente impegnato nella stesura delle Linee di Indirizzo per la riabilitazione nutrizionale in ambito dei disturbi alimentari, per venire incontro ai malati e alle loro famiglie e far sì che sempre più spesso si possa guarire. La Giornata del Fiocchetto Lilla contro i disturbi alimentari e le iniziative organizzate oggi sono quindi un’occasione per conoscere meglio l’anoressia, la bulimia e gli altri dca, per ascoltare le testimonianze di chi ne è uscito e per scoprire insieme come supportare i malati nel processo di guarigione.