BEAUTY – Caitlyn Jenner. Una moderna Beauty Icon

BEAUTY – Nell’ultima settimana di Giugno, le grandi capitali come Milano, Londra, Istanbul e New York si tingono di arcobaleno, per ricordare che la diversità sessuale è un dono e non una vergogna. Migliaglia di persone sfilano per testimoniare con orgoglio la propria diversita’ sessuale, il “Gay Pride”. Inoltre, si celebra anche il 28 Giugno, data simbolo del movimento di liberazione sessuale, nato negli anni 60′

In questo articolo vi parlero’ di Caitlyn Jenner, moderna Beauty Icon che ha acceso i riflettori sulla Teoria del Gender . Teoria che che negherebbe l’esistenza delle differenze sessuali, sostenendo che maschio e femmina altro non sono che delle “costruzioni sociali”. Se le differenze sessuali non esistono e se il sesso è irrilevante il diritto sara’ uguale per tutti.



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Bio
Caitlyn Jenner (28/Ottobre/1976), precedentemente noto come William Bruce , fu un atleta di fama internazionale: medaglia d’oro e pluri vincitore che ha stabilito un record mondiale nel decathlon alle Olimpiadi estive 1976. Dopo tre matrimoni (l’ultimo con Kris Kardashian, ndr.) e sei figli, nel 2015 Bruce Jenner annuncio’ in un noto reality televisivo di essersi sempre sentito donna: da qui inizio’ il suo doloroso ma desiderato percorso di transizione,che hanno fatto lui l’attuale Caitlyn.


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Transizione al gender
L’Olimpico ha dichiarato che l’esperienza emotiva di parlare ai suoi figli circa la transizione, e’ stato lo step piu’ difficile da affrontare. Sua madre, cosi come altri membri della famiglia, ha affermato di essere orgogliosa di Caitlyn e di quanto sia stata coraggiosa a dichiarare la verita’ sulla sua identità.


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Prima apparizione come Cait @ Pride 2015
Al Gay Pride Parade 2015, Cait ha fatto la sua prima apparizione in pubblico, in un hotel di New York, dichiarando di non essere mai stata cosi felice. L’evento si e’ svolto dopo la storica sentenza della Corte Suprema degli Stati Uniti, che ha reso legale in tutto il Paese i matrimoni tra persone dello stesso sesso, in nome dell’uguaglianza!
Dopo poco appare sulla copertina di Vanity Fair, preannunciando il lancio della serie televisiva I’am Cait, a lei dedicata.


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Reality star : I AM CAIT
Prima di essere ufficialmente Caitlyn, era noto come il patriarca Kardashian, Bruce Jenner. Per tale ragione, il suo personal make-up artist Kip, ha voluto assicurarsi che la storia della sua transizione non venisse del tutto oscurata da un drammatico make-up. Il look scelto e’ completamente flawless con labbra glossy. Il risultato? Una donna Elegante dallo stile molto Femminile.


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About her makeup:
Come Cait ha dichiarato – Tra l’altro , non ho mai avuto un make-up artist. Mi sono sempre occupata del make -up da sola, fino a quando ho iniziato a girare questo spettacolo, perché, come si sa la televisione ti impone certi canoni di bellezza, ed e’ questo che il pubblico e’ felice di guardare.
Caitlyn è chiaramente una fan dei look delle sue famose figliastre. Ha trovato ispirazione in molti capi indossati da Kim Kardashian, ed ha anche ammesso di aver fatto irruzione negli armadi sia di Kim sia dell’ex moglie Kris Jenner. Incredibile, ma divertente!!
Le guance e le labbra di Cait sono evidenziate dall’effetto glow/sbrobe: Kip ha dichiarato che la Jenner possiede degli zigomi incredibili, che non necessitano modellamento.


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Il brand di cosmetica, Mac cosmetics, le ha dedicato una collezione limitata a sostegno delle organizzazioni e dei programmi dedicati al miglioramento della vita dei transgender.


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La sua battaglia, il suo messaggio
Quando abbiamo iniziato le riprese I Am Cait , sapevo che il mondo intero sarebbe stato a guardare. Per la prima volta nella mia vita, non volevo che la gente parlasse del mio make-up, ma del mio messaggio! – ‘ spiega.
Caitlyn ha sfruttato e sfrutta la sua celebrità per inviare al mondo un messaggio di tolleranza e rispetto verso il prossimo. La sua battaglia e’ quella di abbattere le barriere della paura del diverso, del pregiudizio e dell’omofobia. Accettare le persone per quel che sono e’ il primo passo verso la liberta’ e la pace.




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Trans Model: la prima agenzia di moda “transgender”

Si chiama “Trans Model” ed è la prima agenzia di moda dedicata a modelle e modelli trans.

Fondata un anno fa a  New York, dalla modella thailandese Peche Di, oggi annovera ben 19  modelli: 10 uomini e 9 donne.

Peche Di, è una bellissima modella trans dalla carnagione olivastra e dai lunghi capelli lucenti. Per anni, ha dovuto faticare duramente pur di essere ingaggiata per qualche campagna pubblicitaria, anche la meno influente. Il percorso di Peche è stato duro e i ricordi, di certo, sono non poco dolorosi: “In passato mi ricordo di essere stata assunta da una azienda di bevande, ma dopo un foto-shooting, quando scoprirono che ero transgender, mi licenziarono su due piedi. Mi pagarono, ma rifiutarono la mia identità“.

 

Peche Di by Adriel Gonzalez
Peche Di by Adriel Gonzalez

 

 

Includere i modelli trans nella moda, ora è la sua missione. la volontà di combattere per i propri diritti e di debellare la parola “diverso” dal fashion biz, l’ha resa un porto sicuro per le giovani leve della moda, allontanate perché non in linea con le richieste del mercato.

Brand commerciali come Budweiser (comunemente conosciuta come Bud) e Smirnoff, si sono rivolte all’agenzia per assoldare nuovi volti da impiegare nelle loro campagne pubblicitarie.

Ci assumono proprio perché possiamo offrire un nuovo elemento alla loro marca, alla loro immagine. Perché siamo autentiche e autentici“, ha dichiarato Peche Di.

Il mondo della moda, pare si stia aprendo al mondo gender. Tra i modelli più quotati del momento non possono non essere citati il bellissimo Laith Ashley De La Cruz, che ha appena conquistato la copertina di Attitude, Lea T (musa di Riccardo Tisci) e Andrej Pejic.

 

 

 

Fonte cover Hadriel Gonzalez

 

Daniel: il bimbo transgender che a tre anni ha deciso di diventare donna

È un gran vociferare. Un tabù. Un argomento ancora troppo caldo che insinua, molto spesso, insidie e giudizi velenosi.

Il mondo transgender è sempre più spesso sotto accusa perché il  “diverso”, spesso fa paura per chi è poco incline ad aprire la mente al mondo esterno.

La storia di Daniel, un bambino nato sette anni fa, a Strathspey, in Scozia, potrebbe essere da monito a tutti coloro che sono lontani dal coming out per paura di non essere compresi o, peggio ancora, giudicati ed emarginati dalla società.

Daniel, ha deciso per la sua vita. Daniel ha capito a soli tre anni, che il corpo in cui era costretto a vivere non gli apparteneva.

 

Daniel McFayden oggi si fa chiamare Danni ed è felice del suo cambiamento
Il piccolo Daniel oggi ha sette anni ed ha scelto di chiamarsi Danni

 

 

Appoggiato dalla madre Kerry McFadyen ha intrapreso un percorso tutto in ascesa, divenendo il primo bambino transgender che l’opinione pubblica europea sia mai venuta a conoscenza.

Tutto ebbe inizio un giorno, in un bagno qualunque di una cittadina qualsiasi. Daniel, gioca con il suo pene, prende un paio di forbici e cerca di reciderlo. La madre, preoccupata, analizza il comportamento del figlio e comprende che il gesto è legato ad un malessere interiore.

Quando uno specialista conferma che Daniel soffre di disforia di genere, i genitori assecondano la natura del figlio ed intraprendono una serie di cure mediche, a base di ormoni e farmaci che gli permetteranno di posticipare la sua pubertà  e che gli consentiranno, raggiunti i diciotto anni, di poter finalmente sottoporsi all’intervento chirurgico che lo renderà una donna.

Intanto, anche la scuola si è mobilitata in suo favore installando, nell’edificio, bagni completamente unisex per rendere il suo cambiamento, il meno traumatico possibile.

 

 

 

Fonte cover ilmessaggero.it

 

 

Eva Robin’s, la video intervista esclusiva (versione integrale)

C’era una volta una bellissima peccatrice che attirava l’attenzione dei media. Il suo nome è Eva Robin’s, si esibiva nelle ville dei politici, nei salotti colti degli artisti, invitata dagli “illuminati” e dai curiosi, e mostrava la sua verità sessuale: il pene. Il pene su un corpo di donna.

Sulle copertine, tra la sinuosità dei seni naturali (Eva inizia a prendere ormoni femminili all’età di 14 anni) e la sfacciataggine di un pene, si crea un personaggio. E mi sembra cosa molto superflua rispetto a quello che vedo oggi, qui, nella sua casa.

Siamo nel centro di Bologna, ultimo piano di un palazzo. Per le scale, pile di libri e oggetti d’arte. Entrando troviamo la Cina, l’Africa e la Francia tra gli scaffali e i mobili, un boudoir dalle tende chiuse e dalla luce soffusa, un ambiente che obbliga al silenzio.

Tutto sembra avvolto da mistero, le porcellane cinesi ricoperte da collane in turchese, le statue rivolte verso le finestre, gli angoli accesi dalle piccole luci natalizie, il bambin Gesù sotto una lampada giallastra – tanti ammennicoli che ricordano un luogo di preghiera. Eppure Eva Robin’s è atea.

Il sorriso si posa sulle sue labbra come una falena stanca. Il personaggio è scomparso, o meglio, ogni tanto viene fuori timido con qualche smorfia, qualche battuta sarcastica; ma quel coraggio, forse a volte un poco incosciente, di una Eva ventenne, non c’è più.

Lontana dai proiettori, Eva Robin’s si dedica al teatro, che l’ha aiutata a scacciare i fantasmi. E’ bellissima, conserva il fisico di una ragazzina e una sensualità innata, le finte ciglia vibrano, la voce è calda, docile, in sottofondo c’è il Requiem di Mozart.


(leggi tutto su “Eva Robin’s si mette a nudo“)

Qui la video intervista in versione integrale:


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VIDEO INTERVISTA ESCLUSIVA AD EVA ROBIN’S


Nella suo piccolo boudoir in pieno centro di Bologna, Eva Robin’s  si racconta in un’intervista, dopo anni di silenzio.


I suoi amori, i dolori che l’hanno fortificata, la passione e il lavoro che da sempre la lega al teatro e il tempo che passa. Una Robin’s cambiata ma che conserva, sempre, quel fascino magnetico che impone all’ascolto.


Qui l’intervista ad Eva Robin’s ed il servizio fotografico.