Look of the day – lo stile vittoriano

Sulle passerelle, da due anni a questa parte, è tornato di moda lo stile vittoriano.

Pizzi, merletti, balze, fiocchi, ricami, intarsi – tutto il romanticismo eccentrico dell’arte vittoriana.

Dalla pittura alla fotografia, dalla letteratura alla moda, l’epoca vittoriana ha un’eco che arriva fino ai giorni nostri.

Dante Gabriel Rossetti, pittore e poeta britannico, fu tra i fondatori del movimento preraffaellita, dove le opere si mescolano in scene simboliste e romantiche, fatte di donne dalle lunghe e ondose chiome (come volevano le regole dell’epoca che proibiva alle fanciulle di tagliarsi i capelli e di scioglierli solo nell’intimità del letto coniugale).

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A sea spell – Dante Gabriel Rossetti -1877


Evelyn Nesbit fu la prima donna di fine 800 comparsa in una fotografia con i capelli sciolti e non coperti dal cappellino che si richiedeva all’epoca – usanza ancora in voga nella famiglia reale di Inghilterra durante le presentazioni ufficiali.

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Evelyn Nesbit


La fortunata letteratura e fotografia vittoriana di Lewis Carroll rivelò tutta la sua filosofia personale, centrata su un’ideale di bellezza puro, incontaminato, di perfezione morale estetica e fisica; per questo motivo i soggetti dei suoi ritratti erano prevalentemente bambine. La sua prediletta fu Alice Liddell, musa ispiratrice de “Alice ne paese delle meraviglie“.

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Uno dei ritratti fotografici di Lewis Carroll


Gli abiti del periodo vittoriano sono lunghi, coprono le caviglie, sono carichi di ricami e bianco candido così come lo deve essere la pelle delle donne, mai baciata dal sole (l’abbronzatura è destinata ai braccianti, ai lavoratori della terra, quindi alla popolazione povera).

Per rendere più moderno l’outfit si sdrammatizza con dei cuissard in vernice nera – dettaglio rock –  o con fiocchi morbidi al collo così come propone Philosophy alla Milano Fashion Week per la collezione Autunno Inverno 2016/17.



La donna guerriera di Mario Dice alla Milano Fashion Week 2016

MARIO DICE COLLEZIONE AUTUNNO/INVERNO 2016/17

 

Da sempre la forza, la combattività, la tenacia, sono associate – per ragioni fisiche – al sesso maschile.

Esiste però in Giappone un gruppo di donne ammesse a partecipare alla guerra accanto ai loro uomini – è la storica leggenda del ROUSHI-GUN.

Mario Dice si rifà a questo genere di donna, presentando per la collezione autunno/inverno 2016/17 una linea grintosa con dettagli japan e maschili, a partire dal reggicalze da uomo, apparso in passerella nel 2009 tra le proposte di John Galliano.

sx Mario Dice – dx John Galliano 2009


 

Sovrapposizioni di forme e tessuti danno vita ad un gioco di origami, incroci, trame a effetto tridimensionale che richiamano la tradizione e il mistero del magico continente.

Stampe effetto tattoo indelebili sui long dress e sugli abiti da cocktail, come segno di riconoscimento di una donna che non teme le sofferenze e i pregiudizi tra i sessi – combattiva fino in fondo la donna Mario Dice sfila con sicurezza sia in pantaloni che nella leggerezza della seta e dei pizzi ricamati.

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giochi di origami alla sfilata Mario Dice


 

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tridimensionalità per gli abiti della collezione fw 16/17


 

I colori sono decisi e variano dal blu al rosso, dal giada al nero intenso. Una collezione che sfodera tutta la forza di volontà di Mario Dice – La forza di volontà che attraversa anche le rocce (proverbio giapponese).

 

Guarda qui la collezione autunno/inverno 2016/17 di Mario Dice: 

Tra le favole di Luisa Beccaria – sfilata autunno inverno 16/17

Luisa Beccaria alla Milano Fashion Week – collezione F/W 2016/17 

So fairy tails la sfilata di Luisa Beccaria Autunno Inverno 2016/17 – tanto da ricordare l’ultimo film di Mattero GarroneIl racconto dei racconti” presentato al Festival del Cinema di Cannes lo scorso anno.

Abiti immersi nei luoghi magici e immaginari, dove prendono forma regine e principesse e fate, nelle foreste incantate e fiorite proprio come i tessuti di questa collezione donna F/W 16/17.

Il reale e l’irreale mescolano le carte dando vita a cappotti maxi in velluto che sembrano vestaglie; dai rimandi vittoriani i corsetti e le camicie in chiffon; il velluto si impreziosisce di ricami e viene lavorato a sangallo.

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dipinto di Jean Étienne Liotard – abito Luisa Beccaria


L’atmosfera è leggera e candida come la palette colori, un omaggio all’arte europea tra Settecento e Ottocento: da Jean-Étienne Liotard, pittore svizzero a Francesco Hayez, italiano, massimo esponente della corrente romantica.

I toni intensi del turchese e del petrolio, i verde e rosa pastello, l’avorio e i bagliori metallici, dipingono una collezione eterea, di una eleganza nobile ma scevra dell’altezzosità aristocratica.

La donna Luisa Beccaria è bon ton, discreta, sofisticata e veste la notte così come il giorno, intoccabile e irreale come un quadro da ammirare.

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sx un dipinto di Jean Étienne Liotard – dx abito Luisa Beccaria


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sx Luisa Beccaria – dx Jean Étienne Liotard


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abito Luisa Beccaria – dipinto di Elisabeth Louise Vigée Le Brun


Guarda qui l’intera collezione autunno inverno 16/17 di Luisa Beccaria: