Material Immaterial: la mostra evento del Fuorisalone compie 20 anni

Material Immaterial –la mostra-evento organizzata nell’ambito del Fuorisalone da Interni- ha compiuto vent’anni. Una manifestazione che non smette di ottenere proseliti, che ha festeggiato il ventesimo compleanno con il tema Material-Immaterial: l’immateriale, l’idea diviene protagonista assoluta di installazioni sperimentali di architettura e design. Il focus è ora sul processo di creazione, che trasforma le idee astratte in nozioni concrete e materiali. La manifestazione, nata nel 1997, anno dopo anno si è allargata fino a toccare diversi punti nevralgici della città: l’Università degli Studi di Milano è la sede istituzionale dell’evento, che per il quarto anno consecutivo si presenta anche all’Orto botanico di Brera (fino al 15 aprile) e per la prima volta sceglie come location la suggestiva cornice del palazzo secentesco dell’ex Seminario arcivescovile, in corso Venezia 11. Tanti i quartieri milanesi coinvolti, in un appuntamento considerato ormai tappa obbligata durante il Salone del Mobile. Cortili segreti, appartamenti privati, palazzi abitualmente chiusi e loft allestiti divengono location in cui trionfa il design contemporaneo. La manifestazione ha anche il merito di mettere in contatto creatori e produttori, in un dialogo prolifico, che pone l’accento sui grandi nomi del design e dell’architettura accanto a realtà emergenti, concretizzando le loro visioni. I luoghi prescelti assumono nuova personalità, in una trasformazione inedita che conferisce loro nuova vita. Tantissimi gli incontri organizzati in un programma ricchissimo: dai concerti ai dibattiti fino alle performance, tante sono state le occasioni di dialogo, in uno degli eventi più attesi del Fuorisalone.

A dx “Intrecci di luce” di Caterina Tosoni, a sx “La finestra” di Ermenegildo Pannocchia – Orto botanico di Brera . (Foto di Laura Tasso)
A dx “Intrecci di luce” di Caterina Tosoni, a sx “La finestra” di Ermenegildo Pannocchia – Orto botanico di Brera . (Foto di Laura Tasso)


To Good To Waste” di Benedetta Tagliabue (EMBT), AHEC (American Hardwood Export Council) e Benchmark – Università degli studi di Milano
To Good To Waste” di Benedetta Tagliabue (EMBT), AHEC (American Hardwood Export Council) e Benchmark – Università degli studi di Milano


L'nstallazione sonora “Sonic Pendulum” by Yuri Suzuki – ex Seminario Arcivescovile di Milano. (Foto di Marco Mancini)
L’installazione sonora “Sonic Pendulum” by Yuri Suzuki – ex Seminario Arcivescovile di Milano. (Foto di Marco Mancini)

Hands on Design al Fuorisalone 2017

Protagonista assoluto del Fuorisalone 2017 è Hands on Design: artigianato e design si uniscono in un sincretismo inedito tra culture diverse e tradizioni antiche. Nata dalla coppia Kaori Shiina e Riccardo Nardi, Hands on Design si è contraddistinta nell’ambito della Milano Design Week: proprio nell’ambito dell’edizione 2017 del Fuorisalone sono state presentate le collezioni nello showroom di via Rossini 3 a Milano. In bilico tra tradizioni millenarie e antichi saperi tramandati di generazione in generazione, è stato celebrato l’incontro tra le antiche maestranze italiane e giapponesi con una ventina di designer, autorevoli protagonisti di collezioni affascinanti, che spaziano su diversi campi, dall’illuminazione al tableware. Tradizione ed innovazione, passato e design avanguardistico si uniscono in un progetto affascinante, che celebra un incontro tra culture diverse. Largo ad oggetti dal design futurista che riprendono suggestioni orientali, come le scenografiche sculture in alabastro illuminato, frutto dell’incontro tra l’artigiano Luppichini e i designer Setsu&Shinobu Ito che firmano inoltre, insieme a Massimo Barbierato, Roberto Sironi e Terence Coton, anche una linea di vasi in legno tornito scaturiti dall’abilità al tornio di Lorenzo Franceschinis. Charme millenario nella collezione di coltelli Kintoki, prodotti nelle officine di Banshu Hamano, nella regione giapponese di Banshu, su disegno di Giulio Iacchetti. Una vera e propria chicca è il coltellino da tasca al femminile, progettato da Studio Irvine e prodotto con tecniche di lavorazione vecchie di generazioni. Hands on Design si è svolta dal 4 al 9 aprile.

Lampada Fuwas, designer Setsu&Shinobu Ito, artigiano Luppichini
Lampada Fuwas, designer Setsu&Shinobu Ito, artigiano Luppichini


Collezione Anni, designer Massimo Barbierato, artigiano Lorenzo Franceschinis
Collezione Anni, designer Massimo Barbierato, artigiano Lorenzo Franceschinis


Kintoki Knives, design Giulio Iacchetti, artigiano Banshu Hamono
Kintoki Knives, design Giulio Iacchetti, artigiano Banshu Hamono



(Foto Copertina: Dondolino set, design Setsu&Shinobu Ito, artigiano Maruyoshi Kosaka)

Mindcraft17: l’artigianato danese in mostra al Fuorisalone 2017

Si è conclusa ieri Mindcraft17, mostra organizzata nell’ambito della Milano Design Week 2017, che intende celebrare l’artigianato danese. Un percorso suggestivo che offre spunti inediti sulla produzione danese, incentrando il percorso tematico sul tempo. L’esposizione, organizzata dalla Danish Arts Foundation, illustra i diversi momenti della giornata, esplorandone i rituali e le reciproche influenze sul processo creativo. Il design scandinavo diviene protagonista assoluto nella suggestiva location scelta per l’esposizione, la Basilica di San Simpliciano: qui sono state esposte le opere e le installazioni di diciotto designer danesi coinvolti nel progetto.

“La Danish Arts Foundation conta molto sull’impatto della mostra durante la Milan Design Week. MINDCRAFT rappresenta il meglio del Design danese ed è una grande opportunità di visibilità per tutti i partecipanti. Henrik Vibskov ha selezionato alcuni tra i migliori artigiani e designer danesi dal grande potenziale”, così ha commentato Astrid Krogh, presidente del Danish Arts Foundation’s Committee for Crafts and Design Project Funding.

Lo scorrere del tempo, silenzioso testimone delle nostre giornate e protagonista immemore dei nostri ricordi, dalla quotidianità alle occasioni speciali, diviene protagonista assoluto ed ispiratore di un progetto sperimentale che celebra la creatività danese: tante le ispirazioni alla base delle singole installazioni presentate, dal living alla cucina, fino al decor e agli arredi. Mindcraft17 si conferma una autentica fucina di talenti, crocevia di artisti che condividono la medesima estetica, pur presentando un’ampia varietà di progetti, ciascuno caratterizzato dalla forte valenza artistica e poetica.

Tante le discipline toccate, dalla grafica alla ceramica, dall’arredamento alla moda, fino ai tessuti e al vetro. L’artigianato scandinavo viene celebrato con tutta la sua progettualità avanguardistica in uno degli eventi più interessanti del Fuorisalone 2017.

Spinning Time Machine di Isabel Berglund
Spinning Time Machine di Isabel Berglund

Starting All Over Again di Marianne Eriksen Scott Hansen
Starting All Over Again di Marianne Eriksen Scott Hansen


Lunch Recipes di Christina Schou Christensen
Lunch Recipes di Christina Schou Christensen



Foto cover: Five Part Black Twill Collection di Tobias Møhl
Photo credit per le immagini: MINDCRAFT /jeppegudmundsen.com

LaDoubleJ Housewives: un pop up store per la Milano Design Week

Stampe iconiche, patchwork vibranti e caleidoscopici mix & match, in un tripudio di colore e brio: lo stile di JJ Martin continua a raccogliere proseliti. Dopo una lunga carriera nell’editoria, la giornalista americana torna al vintage, suo primo grande amore, collezionando una serie di pezzi, tra moda, accessori e gioielli: è nata così l’avventura di LaDoubleJ, e-shop aperto due anni fa, che si è trasformato poi in uno dei negozi più amati dai fashionisti di ogni parte del mondo, meta obbligata dello shopping milanese. Ora, in occasione della Milano Design Week, JJ Martin sforna un progetto nuovo di zecca, che apre al decor e all’arredamento per la casa e la tavola: si intitola LaDoubleJ Housewives il pop up store in Piazza Arcole 4 a Milano, dove la giornalista lascia libero sfogo alla sua creatività, cimentandosi in una nuova avventura, stavolta nell’interior design. Ecco che vasi di ceramica realizzati nell’Adriatico si mixano a posate del servizio Hermes, ricevuto in dono per il suo matrimonio, in uno stile eclettico che sdogana un nuovo lusso contemporaneo: il progetto LaDoubleJ Housewives si preannuncia già come un successo, un altro dei tanti messi a punto dalla vulcanica Martin. Una tavolata in cui lo stile che ha reso iconico il brand LaDoubleJ rivive, in una collezione esclusiva, composta da piatti, piattini, tovaglie, tovaglioli e tovagliette all’americana, più altri oggetti di design per apparecchiare: ogni pezzo esclusivo è realizzato in collaborazione con Bitossi Home e Mascioni. Armonia e design caratterizzano lo stile della collezione, in cui i singoli pezzi divengono complementari, in un gioco cromatico dal forte impatto visivo. Una chicca da non perdere per arredare con gusto la vostra tavola.

Constancy and Change alla Triennale di Milano

L’arte della ceramica coreana è al centro della mostra “Constancy and Change”, alla Triennale di Milano, in occasione del Salone del Mobile e del Fuorisalone 2017. La mostra, inaugurata lo scorso 4 aprile, chiude oggi 9 aprile 2017. Korean Craft and Design Foundation presenta sedici artisti, considerati i padri moderni dell’antica arte della ceramica coreana: il focus della mostra è la duplice natura della ceramica coreana, nel significato della sua estetica primordiale, in bilico tra serenità e dinamismo. Una mostra suggestiva e ricca di spunti inediti, che riflettono la cultura coreana e l’antica arte della ceramica, in un panta rei in cui il passato incontra il presente. “La mostra punta a raccontare l’autenticità della ceramica coreana in tutte le sue forme e presenta soprattutto oggetti tipici della nostra tradizione. Una tradizione antica che nelle sue interpretazioni più moderne continua ancora oggi e questa in Triennale ne dà esempio. Il focus quest’anno è il contrasto tra serenità e dinamismo, espresse nella forma dell’oggetto che è spesso semplice e la decorazione delle superfici invece dinamica e più elaborata”, così ha commentato Hyeyoung Cho, curatrice della mostra. Tra i protagonisti il maestro Kwangsu Seo e i suoi grandi vasi in porcellana di luna, Kwangyul Yoo e la tradizione tramandata nei suoi celadon verde giada, il padre della ceramica coreana Sangho Shin e HunChung Lee, famoso anche per la fabbricazione di mobili in ceramica. Si preannuncia un incontro tra passato e presente per sviluppare l’artigianato del futuro, progetti contemporanei che non perdono il contatto con le origini stilistiche da cui nascono. L’antica arte della ceramica coreana diviene pretesto per un affascinante excursus su una cultura diversa e su tradizioni millenarie.

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Lardini e Baumondi al Fuorisalone 2017

E’ il Salone del Mobile 2017 l’evento scelto da Lardini per ospitare James the Gentlemen’s Assistant, nuovo complemento d’arredo realizzato dalla designer tedesca Beata Baumgartner, fondatrice del brand Baumondi: durante la Milano Design Week Lardini ospiterà James nelle vetrine del suo flagship store di via Gesù. Una reinterpretazione in chiave contemporanea del “servomuto” è stata realizzata per i due brand, Lardini e Gabriele Pasini: un’estetica timeless si unisce al design avanguardistico, con una personalizzazione iconica, realizzata attraverso la scelta di materiali che rispecchiano l’identità dei due marchi di abbigliamento maschile, dando vita a “pezzi unici”. James the Gentlemen’s Assistant è un servomuto pensato per l’uomo contemporaneo. Un complemento d’arredo funzionale, disegnato per diventare oggetto di design. Accattivante e pratico, James è il fiore all’occhiello di Baumondi, azienda leader nel design. Un complemento d’arredo pensato per essere pratico, non certo per restare relegato nell’angolo buio di una cabina armadio: con un’altezza di 1,83 mt e con ripiani regolabili sull’anima di alluminio, James incarna l’eccellenza del design contemporaneo, pensato per aiutare il gentiluomo contemporaneo a vestirsi. Un omaggio alla raffinatezza senza tempo, James incarna l’epitomo dello stile. Il suo design dalle linee timeless si unisce alla scelta di materiali d’avanguardia, per un prodotto di lusso, pensato per la contemporaneità.

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L’installazione di Deborah Milano al Fuorisalone 2017

Deborah Milano è protagonista del Fuorisalone 2017 con l’installazione Skin Case: in collaborazione con White In The City, Deborah Milano partecipa al FuoriSalone 2017 con l’iconica installazione “SKIN CASE. Seconda pelle. Dal Bianco al Nudo”. White In The City è un progetto che coinvolge alcune delle più prestigiose location di Milano –Accademia di Belle Arti di Brera, Pinacoteca di Brera, Palazzo Cusani, l’ex chiesa di San Carpoforo e Class Editori Space– alla scoperta di un itinerario unico che racconta il Bianco in tutte le sue sfaccettature cromatiche e simboliche. “SKIN CASE. Seconda pelle. Dal Bianco al Nudo” è l’installazione progettata dallo Studio Mamo che ospiterà Deborah Milano e sarà presente a Palazzo Cusani dal 4 al 9 aprile. All’interno dell’opera, si inserisce la linea Formula Pura di Deborah Milano, caratterizzata da prodotti altamente performanti grazie alle formule avanzate che garantiscono le stesse performance di un prodotto cosmetico tradizionale e dall’assenza di parabeni, siliconi volatili, olio minerale, petrolato e fragranze, che minimizzano il rischio di allergie rendendo questi prodotti adatti per essere ben tollerati anche dai soggetti sensibili. La texture leggera dei prodotti Formula Pura diventa protagonista all’interno di Skin Case, mettendosi a disposizione dei visitatori nella creazione di una personale interpretazione del concetto di nudo che verrà impressa su una color card posta all’interno dello spazio. L’installazione diviene una sorta di palcoscenico entro cui ricreare la propria seconda pelle. Una tenda circolare, alla stregua di un sipario, avvolge il visitatore, portandolo all’interno di una grande trousse, che contiene gli strumenti per realizzare la tavolozza di nuance. Si va dal white al nudo, che rappresenta nel linguaggio cosmetico l’assenza di colore come raggiungimento del colore naturale della propria pelle. Come un rito quotidiano, la Seconda Pelle è una sorta di cover invisibile fatta di passaggi che trasformano la materia da liquida in polvere. In un gioco ton sur ton veniamo proiettati attraverso texture iconiche, tra traslucenze, superfici matte e satin.

“Quando ci hanno chiesto cosa ci facesse venire in mente il bianco, abbiamo subito pensato da un lato al senso di leggerezza della carta di riso, dall’altro alle donne orientali, che fanno di tutto per proteggere la propria pelle perché rimanga pura e bianca”, ha dichiarato Lorena D’Ilio, Art Director e Partner di Studio Mamo. “Abbiamo immaginato la nostra stanza come un luogo privato dove prendersi del tempo per se stessi. Come noi donne quando ci rifugiamo e cominciamo a guardarci allo specchio, a vedere cosa c’è che non va e nello stesso tempo ci prepariamo a un nuovo giorno, in un rito che ogni volta è diverso. Ho pensato a Formula Pura di Deborah Milano perché è un modo innovativo e accessibile di avvicinarsi a un’idea più naturale di bellezza, mettendo in risalto un concetto che diventa un’aspirazione, un obiettivo: la ricerca della purezza”.

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Nakuna: la mostra realizzata dalla Aalto University per il Fuorisalone 2017

Suggestiva ed affascinante la mostra Nakuna, presentata alla Milano Design Week 2017 dalla Aalto University School of Arts, Design and Architecture: nell’anniversario dei 100 anni di indipendenza della Finlandia, la Aalto University onora le sue origini presentando una mostra iconica, per celebrare lo storico anniversario. La foresta, topos centrale nell’identità finlandese, diviene protagonista di Nakuna, mostra ideata dagli studenti del Dipartimento di Design della celebre università: la foresta finlandese viene esplorata in un percorso tematico che ne rivisita le connessioni ancestrali con la vita. Vissuta come un buen retiro spirituale o indagata nelle sue connotazioni legate alla vita concreta, la foresta viene celebrata in un viaggio fotografico che ne celebra la potente proprietà visiva e le infinite suggestioni. Un percorso tematico che si snoda attraverso tre installazioni: Ikkuna (dal finlandese, Finestra), Laavu (Rifugio) e Manifesto: lo spettatore viene coinvolto in un viaggio sensoriale attraverso lo sviluppo storico della Finlandia ed i suoi valori profondi che ne caratterizzano l’identità e il patrimonio culturale. La mostra espone i valori fondamentali della cosiddetta “finlandesità”, incoraggiando le persone ad assumere una mentalità aperta e ad essere onesti. Inoltre viene celebrato il contatto primigenio con la natura, e vengono al contempo esplorate tematiche estremamente attuali come il clima, l’origine, la sicurezza, il benessere, l’energia e le nuove tecnologie. Un’esperienza sensoriale affascinante che permette di pensare in senso critico anche a tematiche come l’abitare del domani.

Zegna presenta Zegna’s Toyz

Zegna sceglie la Milano Design Week 2017 per presentare Zegna’s Toyz, un’esclusiva collezione di accessori maschili, travel games e oggetti di design. Ermenegildo Zegna ospita un evento esclusivo nella cornice del global store di Via Monte Napoleone, per lanciare Zegna’s Toyz, collezione di accessori maschili, travel games e oggetti di design realizzati in Pelle Tessuta, pregiato materiale ottenuto dalla tessitura di sottilissime strisce di nappa al posto del filato. Crafting Modernity è il nome dell’evento organizzato per presentare la collezione, caratterizzata da un innovativo metodo di produzione sviluppato dai maestri artigiani: suggestiva ed affascinante, la collezione si distingue per la capacità di coniugare magistralmente tradizione e modernità, reinterpretando in chiave iconica tessuti preziosi. Zegna’s Toyz sarà disponibile nei più importanti punti vendita Ermenegildo Zegna del mondo a partire da metà autunno con il progetto speciale Holiday Gift Collection, una serie esclusiva di prodotti per la casa, il viaggio e l’intrattenimento, tutti realizzati in Pelle Tessuta. Gli articoli sono dedicati all’uomo moderno e pensati per tre diversi momenti della giornata. “Essential” è una collezione di piccola pelletteria dedicata alla vita professionale e comprende, tra gli altri, uno svuota tasche, un porta biglietti da visita e una custodia porta occhiali. “Toys” è una selezione di giochi da viaggio, per il tempo libero e l’intrattenimento, che comprende il domino, il porta carte da gioco e il game cube. “Technological” propone una serie di accessori multimediali quali cuffie, auricolari e altoparlanti, realizzati in collaborazione con Master & Dynamic. Completa la collezione Zegna’s Toyz una lussuosa borsa realizzata e disegnata da Matteo Thun & Ermenegildo Zegna per Wallpaper Handmade, che comprende un kit completo per la cura delle scarpe e dei capi. Inoltre Ermenegildo Zegna ha scelto il Salone del Mobile per presentare un prototipo della poltrona Linea A di Poltrona Frau disegnata dall’architetto americano Peter Marino nel 2007 e, in via sperimentale, proposta per l’occasione in Pelle Tessuta.

Missoni e Jannelli&Volpi al Fuorisalone 2017

Protagonista del Fuorisalone 2017 è la collaborazione tra Missoni e Jannelli&Volpi: una partnership esclusiva che ha dato vita ad un’esclusiva collezione di carte da parati e rivestimenti murali. La biancheria Missoni si incontra con il design nel progetto denominato Wallcoverings01 Missoni Home, presentato al Fuorisalone: una carta da parati esclusiva realizzata in collaborazione con Jannelli&Volpi, presentata con un’installazione speciale presso lo showroom di Missoni in via Solferino. Occhi puntati su Take it easy, scultura che vede la carta da parati riprendere l’immagine fotografica di un punto maglia, scelto ed usato esclusivamente per questa installazione e disegnato da Ottavio Missoni nell’estate del 1969. Un pezzo cult per gli amanti dello storico brand di moda, che si arricchisce ora di spunti inediti che strizzano l’occhio ad un design avanguardistico. «Si ha la sensazione di essere avvolti e catturati nel profondo della maglia. La carta da parati ha il potere di trasportarti e crea atmosfera: ti può portare altrove, anche se sei a casa», ha spiegato il direttore creativo della maison Angela Missoni. La collaborazione con Jannelli&Volpi non è tuttavia l’unico tassello dell’edizione 2017 del Fuorisalone, che vede MissoniHome collaborare anche con Richard Ginori per il vaso Bolla, che rientra in una esclusiva collezione di lampade da tavolo che sintetizzano lo stile cromatico e grafico distintivo della griffe e il design della Manifattura Ginori. Inoltre Missoni è al centro anche del 50esimo anniversario di Kartell: il brand ha scelto di festeggiare chiedendo alle firme più illustri del design e della moda, tra cui missoni, di realizzare alcuni pezzi d’autore, rielaborando l’estetica del contenitore disegnato da Anna Castelli Ferrieri. «Sono cresciuta negli anni 60 e sono sempre stata esposta al design e all’architettura. L’immagine dei Componibili Kartell è ben presente nella mia memoria: è l’unico pezzo della mia camera che mi ha seguito nei vari traslochi, dalla camera che avevo da bambina fino a quella che ho adesso, è sicuramente uno dei primi pezzi su cui si è formato il mio gusto per il design», ha commentato Angela Missoni.

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Bradley Theodore con Moleskine al Fuorisalone 2017

Cosa succede se il taccuino nero, oggetto di culto nato per raccogliere pensieri e schizzi quando siamo in viaggio, incontra lo zaino? Ce lo spiega Moleskine, protagonista del Fuorisalone 2017 con una collezione iconica: lo zaino Classic si arricchisce delle immagini dello streetartist newyorkese Bradley Theodore, in una collezione presentata alla Milano Design Week di BASE Milano dedicata al Design Nomade. Come le pagine di un taccuino, lo zaino Moleskine decorato dal writer Bradley Theodore si arricchisce di colori inediti e vibranti. Angoli arrotondati e base semirigida caratterizzano il nuovo zaino Classic, elegante ma solido, pensato per adattarsi a tutte le situazioni. Moleskine è presente negli spazi di BASE Milano con M-Box, un’installazione incentrata sul principale elemento d’innovazione delle borse Collezione Classic ideate dal designer Giulio Iacchetti: novità assoluta è la shell, una base protettiva che permette alla borsa di stare in piedi quando posata a terra, proteggendola. Suggestioni nomadi si incontrano con un design accattivante, in una performance live che, attraverso video e schizzi, racconta il processo che ha portato alla progettazione della borsa e della sua base. Altri video mostrano l’artista newyorkese Bradley Theodore all’opera nella customizzazione dello zaino. La performance di personalizzazione prosegue in digitale: in BASE, al Moleskine Café e nei Moleskine Store di Piazza Gae Aulenti, via Dante e corso Buenos Aires il pubblico può personalizzare in prima persona, seppur solo virtualmente, la borsa Moleskine Classic, disegnando un proprio pattern attraverso il nuovo Smart Writing Set Moleskine (il sistema per il trasferimento di contenuti da carta a digitale) e condividerlo sui social. Le borse personalizzate virtualmente dal pubblico diventano una GIF inviata ai partecipanti via email e scorrono su display negli spazi di BASE Milano. Negli stessi tre Moleskine Store di Via Dante, Piazza Gae Aulenti e Corso Buenos Aires vengono esposti zaini Classic personalizzati da Bradley Theodore.