Glamour in chiave artigianale in passerella da Fendi: Karl Lagerfeld riporta il brand al suo Heritage originario con una collezione sofisticata e ricca di charme. Grafismi e pattern geometrici impreziosiscono pellicce e fur coat, insieme al crochet e al tricot, sdoganato in chiave invernale per trafori che creano mirabolanti giochi su maglie e top: l’autunno/inverno 2017-2018 di Fendi, protagonista della Milano Moda Donna, vede anche il revival del logo della maison appartenente al gruppo Lvmh. Un sigillo rosso marchia ogni outfit, in un tripudio di pattern originali ed inediti. Fortemente improntata alla realtà, la collezione strizza l’occhio alla contemporaneità, ripudiando fiabe e delikatessen di vario tipo: l’approccio di Lagerfeld è di tipo meramente funzionale, per una moda chic e pratica, perfetta per affrontare la metropoli con un’eleganza effortlessy. L’ispirazione deriva da un volume consultato da kaiser Karl incentrato sulla xilografia viennese, tecnica che ha ispirato molte delle lavorazioni presenti nella collezione: ricordano i pavimenti di Roma alcune delle geometrie trasfigurate sui cappotti, tra intarsi artigianali e trafori iconici che impreziosiscono pellicce e cappotti Chevron con maniche in visone, ma anche casacche e gonne. Il logo torna in veste di sigillo, a marchiare le martingale dei cappotti e la nuova it bag di stagione, la Run away, che si preannuncia già come must have indiscusso del prossimo inverno. Ogni outfit è accompagnato da cuissards aggressivi declinati in rosso fuoco. In passerella sfila una diva contemporanea incarnata da top del calibro di Kendall Jenner e Bella Hadid. Largo a pantaloni maschili, che si alternano ad abitini e tailleur in check e principe di Galles, profilati di pelliccia. Charme evergreen in una collezione che coniuga brillantemente note rétro a suggestioni contemporanee.
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Moda uomo 2017 Fendi: lettering e colori fluo
La moda uomo autunno inverno 2017-18 di Fendi si è rivelata una delle sfilate più colorate della Milano Fashion Week, attraversata da tonalità fluo e da un intenso ottimismo come da una scarica elettrica. Silvia Venturini Fendi riporta in auge il logo ben in vista, insieme a parole che sono inviti ma che possono diventare anche hashtag di un’eclettica comunità virtuale. Think, Try, Trust Fendi, Fantastic sono le formule magiche che aprono al mondo della gioia e dell’ottimismo griffato. Stampate o ricamate su t-shirt, headband e beanies, dominano la collezione di moda uomo per la prossima stagione. L’elettricità scorre anche attraverso i colori, vivaci e fluorescenti accostati a tonalità più neutre. L’arancio acido si sposa al verde militare, l’azzurro al rosso aranciato, mentre rosa salmone e blu elettrico convivono in stampe audaci. La grande abbondanza di materiali tecnici viene smorzata dalle immancabili pellicce Fendi: cappotti multicolore o dettagli come i colletti e il rivestimento delle borse. Una grande attenzione è dedicata anche agli accessori, che mescolano il maschile e il femminile con risultati a volte eccessivi. Pantofole di pelo e borse dalle linee girly si alternano a zainetti in tessuti tecnici e loafer con calzini incorporati.
La moda uomo che Fendi ha proposto per l’autunno inverno 2017-18 gioca con i colori, gli echi dalla moda anni ’80 e ’90 e i messaggi da lanciare a un mondo forse troppo cupo, che necessita di speranza e buone vibrazioni. L’ispirazione per questa collezione arriva dalla lettura di Ernest Heingway e delle sue strategie positive, da tentare prima di lasciarsi sopraffare dalla negatività. «Voglio essere ottimista, ho bisogno di esserlo – ha dichiarato Silvia Veturini Fendi – Sono parole semplici, parole universali come amare, ascoltare, provare. Le stavo leggendo e pensavo che è così facile se segui queste regole universali». Altre suggestioni arrivano da un personaggio della soap opera britannica EastEnders, per una sfilata pop e caleidoscopica.
Your 7 Ways to Rome: il libro di Fendi dedicato a Roma
Fendi omaggia Roma con “Your 7 ways to Rome”, una guida glamour alla Città Eterna. La maison fondata a Roma nel 1925 celebra la bellezza della Capitale con una guida che ne svela i luoghi più iconici.
Moda, arte, parchi e molto altro: la guida contiene una cartina di Roma, una serie di sticker e pagine per annotare commenti e ricordi di viaggio. Il volume è composto da sette capitoli, un omaggio ai sette colli: “Introduction – The magic of Rome”, “A stroll through art and history”, “Barefoot in the park”, “Shopping”, “A taste of Rome”, “Body and soul” e “Your own personal Rome”.
Precede ogni capitoli un’antologia di brani musicali, perfetta colonna sonora per visite e passeggiate nei luoghi che hanno reso Roma una delle capitali europee più visitate. Non poteva certo mancare il glamour e la moda: gli esperti della maison hanno steso una lista degli indirizzi dello shopping e dei luoghi da visitare, come ristoranti e locali alla moda. La guida, edita da Rizzoli, è disponibile in italiano e in inglese in tutte le boutique Fendi dalla fine del 2016. Un regalo chic per il Natale 2016.
Fendi: il trionfo del rococò
Trionfa il rococò nella collezione primavera/estate 2017 di Fendi.
Kaiser Karl Lagerfeld non limita il suo estro creativo e crea una linea di impareggiabile bellezza.
La sua generosità artistica, sempre vivida e incontrovertibile, affina le sua concretezza nel rococò con abiti lussureggianti e ricchi di dettagli.
Decori opulenti, note bucoliche, righe: lo sfarzo sfila in passerella grazie alla maison romana. Fiocchi leziosi e allusioni alla ricchezza dell’epoca con tonalità gold che colorano long dress e capispalla.
Leggerezza assoluta ed eterea per gli abiti romantici declinati nelle nuances pastello come la carta da zucchero e il cipria. Corolle sofisticate disegnano tutta la lunghezza dei capi: spolverini, gonne ed abiti: tutto è assolutamente prezioso come una tela.
Il buon gusto di kaiser Karl gioca su proporzioni, pattern e fastosità: una sensualità nascosta per fanciulle romantiche, pure.
Giocano un ruolo decisivo, gli accessori. Le It bag della griffe si vestono di perfetti e leziosi petali, di giocosi pompon e incantevoli charms.
Fonte immagini vogue.com
Fendi. “The Artisans of Dreams” racconta 90 anni di storia
“The Artisans of Dreams” è l’esposizione di maison Fendi che racconta la storia della casa di moda fondata a Roma, nel 1925, da Edoardo Fendi e Adele Casagrande.
Novanta anni di successi, uniti alla tradizione ed al savoir-faire. Nove sale (Roma, Prelude, Labyrinth, Obsession, Library, Essentials, Craftsmanship, Experience e Dream), all’interno del Palazzo della Civiltà a Roma, ospitano cimeli di straordinaria valenza storica.
Sono le pellicce, le vere protagoniste della mostra, capi lussuosi portati alla ribalta dall’incomparabile estro creativo di Karl Lagerfeld, direttore creativo della linea dal 1946.
Una storia lunga quasi un secolo, viene raccontata dal video”Fendi: Hands make Beauty” che documenta le attività nei laboratori, mostrando le abilità lavorative degli artigiani che a loro volta illustrano tutte le fasi di lavorazione di un capo in pelliccia.
La mostra, sarà visitabile entro il 29 ottobre 2016, dal lunedì al sabato dalle 10,00 alle 20,00.
Fonte cover ad.vfnetwork
Francesca Richiardi. Artigianalità, evoluzione e avanguardia
Classe 1993, la romana Francesca Richiardi è la prima designer italiana ad aver vinto il concorso LVMH Graduate Prize, indetto dal gruppo LVMH.
Dopo gli studi superiori linguistici, frequenta il Corso triennale del Diploma Accademico di 1° livello in Costume e Moda, presso Accademia di Costume e Moda di Roma.
La carriera professionale di Francesca è in forte ascesa. Finalista, nel 2015, alla XXV° edizione del concorso Riccione Moda Italia, l’anno successivo viene selezionata da Vogue Italia/Vogue Talents in collaborazione con Lineapelle, creando una collezione di stivali in pelle e pelliccia.
Nel gennaio 2016, in occasione di Altaroma, presenta la collezione “Overture au sauvage” e a maggio dello stesso anno, inizio lo stage nell’Ufficio Pellicceria di Fendi come junior designer.
I tuoi primi passi nel mondo della moda.
La moda è sempre stata il mio ossigeno naturale, ci sono nata. Ho passato la mia infanzia accanto a mia madre (d’altronde come tutti i bambini), con la differenza che mentre gli altri giocavano al parco, i miei giochi erano le pelli, le pellicce, gli abiti del piccolo laboratorio di mia mamma. Ho assorbito tutto di quegli anni; è stata un’ infanzia meravigliosa e senza di essa probabilmente non sarei arrivata a questo piccolo grande traguardo.
Il tuo mentore.
Il mio mentore più grande è stata sicuramente mia madre con il suo lavoro, il suo gusto e la sua passione che mi ha trasmesso fin da piccola, credendo in ogni mia scelta. Vivendo la mia infanzia nel suo laboratorio di pelle e pellicceria, ho assimilato tutto e Accademia di Costume e Moda di Roma, mi ha dato la forza e la spinta giusta per rendere tangibile le mie idee e i miei sogni.
La tua fonte d’ispirazione.
Non potrei definire con certezza una fonte d’ispirazione: l’ispirazione viene, ti travolge e devi essere in grado di prenderla finché è “calda” e farti travolgere da essa. Non è mai un concetto matematico, è naturale. Per la mia collezione “Overture ou sauvage” ho raccontato me stessa, la mia storia e il mio IO più profondo, è una continua metamorfosi ed evoluzione.
Sei la prima designer italiana ad aver vinto il concorso LVMH Graduate Prize indetto dal gruppo LVMH: quali obiettivi ti sei imposta, dopo la vittoria?
Potrei iniziare con il dire che è stata una vittoria del tutto inaspettata, mi ha travolto completamente. Sono sincera: il mio obiettivo più grande, dopo aver presentato la mia collezione durante AltaRoma a Gennaio 2016, era quella di essere apprezzata da una grande azienda e presentando un progetto di pellicceria, è facile immaginare quale fosse la posizione che ho sempre desiderato in Maison FENDI; una volta ottenuta, è stata la vittoria più grande prima di vincere LVMH Graduate Prize.
Ora sto vivendo il mio sogno,quello che desideravo davvero; ora voglio solo vivere questo momento, assimilare il più possibile e vivere aspettando cosa mi porterà il futuro.
La tua creatività in tre aggettivi.
Artigianalità . Evoluzione . Avanguardia.
Il tuo presente.
Sarò ripetitiva, ma sto vivendo un sogno. Lavorare nella Maison Fendi è un’occasione unica; stare accanto a persone che hanno fatto la storia della moda è un opportunità unica, il mio obiettivo è assimilare la loro esperienza, la loro storia, con la speranza di lasciare anche io qualcosa in loro.
I tuoi sogni.
L’esperienza del lavoro, della conoscenza vera e della tradizione, perché senza essa non c’è evoluzione.
Il tuo futuro.
Sono una persona che vive il momento, l’attimo e si fa travolgere totalmente giorno per giorno. Non mi aspetto mai niente perché nulla è scontato, ma senza sogni non si vive. Spero che il futuro mi porti alla realizzazione di me stessa nel lavoro e nella vita.
Photo courtesy Press Office
Fendi festeggia 90 anni di moda a Fontana di Trevi
Tutto ebbe inizio nel 1918, quando Adele Casagrande aprì un laboratorio di pellicceria. L’unione con Edoardo Fendi, fece mutare il nome dell’azienda. Nasce così, la storia di una grande casa di moda.
Un susseguirsi di successi, esportano la maison romana oltre confine nazionale. E’ il periodo a cavallo tra gli anni ’30 e gli anni ’40 quando gli accessori producono un boom di richieste.
Quando nel 1946, i fondatori avvertono la necessità di ritirarsi, sono gli eredi a prendere le redini dell’azienda che potranno servirsi del supporto di Karl Lagerfeld qualche anno più tardi.
“Legends and Fairy Tales“, la sfilata evento che si è tenuta a Roma, è stata l’occasione per celebrare i fasti di una grande maison.
La Fontana di Trevi (da poco restaurata da Fendi), ha accolto meravigliosamente gli invitati (200) per festeggiare il 90° anniversario dall’apertura, nel 1926, della prima boutique in via del Plebiscito a Roma.
Tra i volti celebri pronti ad applaudire ed ammirare la collezione curata da Karl Lagerfeld, c’erano Carla, Alda ed Anna (tre delle mitiche cinque sorelle Fendi), Bernard e Alexander Arnault (CEO di Lvmh), Silvia Venturini Fendi, Dario Franceschini (ministro del Turismo e dei Beni Culturali), Luca Cordero di Montezemolo e le attrici Kate Hudson, Ornella Muti, Ginevra Elkann e Gong Li.
La passerella in plexiglass fatta montare nella fontana progettata da Nicola Salvi nel 1732, lascia sospese le modelle che ancheggiano sicure indossando abiti di alta sartoria. I capi raccontano storie fantastiche, desunte dalle fiabe dell’estremo Nord di primi 900 raccolte in “East of the Sun and West of the Moon”, considerato dai collezionisti un gioiello di art nouveau interpretato da Karl Lagerfeld su abiti e pellicce.
Il vello della lince, confeziona una pelliccia dal valore commerciale di un milione di euro; mentre circa 1200 ore di lavoro, hanno tenute impegnate le sarte nei laboratori per poter confezionare il cappotto in breitschwanz bianco in visone, ricami in mohir e pizzo.
Il gioco di luce che riflette nell’acqua, amplifica la bellezza delle giacche bucoliche così come gli abiti, decorati con fantastiche corolle in pelliccia per un mirabile effetto 3D.
Dall’ henturage di Lagerfeld sono trapelate le prime indiscrezioni sulla collezione: “Abbiamo lavorato sulla leggerezza, chiedendoci come usare la pelliccia nel modo più leggero possibile e cercando di dissacrare i capisaldi della pellicceria”.
A celebrare i fasti di maison Fendi, una mostra in programma al Palazzo della Civiltà italiana fino al 29 ottobre e il libro “Fendi Roma” di 272 pagine con oltre 300 illustrazioni, dedicato alla storia del marchio romano.
Fonte cover corriere.it
Fonte immagine WWD
L’estate funny dell’uomo Fendi
I colori, provengono dalla terra ma l’elemento principale, è l’acqua. Questa è la collezione uomo primavera/estate 2017 che Fendi ha presentato a Milano.
Protagoniste indiscusse, sono le righe, che irrompono su polo, pantaloni dal taglio sartoriale e sui capispalla.
Il profilo dell’uomo disegnato da Silvia Venturini Fendi, che si ispira a Pablo Picasso, si lascia, talvolta, sorprendere dagli eccessi.
La piscina o meglio ancora il mare, è l’habitat naturale dell’uomo Fendi per la prossima spring/summer 2017, che obbliga ad indossare ciabatte e giubbini in spugna. L’accappatoio, diventa un capo formale, elegantemente profilato in pelle color marrone.
Pantaloni leggeri e fluidi, nelle tonalità safari, regalano un allure sofisticato alla collezione mentre, gli shorts in seta, donano freschezza al defilé.
Raffinati giubbotti in pelle intarsiata, vengono accostati ad un ‘eccentrica pelliccia verde fluo creando “un perfetto equilibrio fra normalità e complessità, tra regole e trasgressione“, così come ha dichiarato Venturini Fendi.
Fonte immagini Facebook account ufficiale Fendi
Dietrofront di Fendi contro il Roma Pride 2016
Divieto assoluto per promuovere il Roma Pride attraverso il Colosseo Quadrato? Fendi fa un passo indietro e spiega l’equivoco.
La casa di moda romana, solo qualche giorno fa, aveva lamentato l’utilizzo improprio di Palazzo della Civiltà (di cui è legalmente licenziataria) nella campagna “Chi non si accontenta lotta“, a sostegno della manifestazione del Roma Pride 2016 che si tiene nella capitale italiana dal 3 al 12 giugno, con una grande parata che si terrà l’ 11 giugno.
Una missiva recapitata al Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli (dedicato ad uno dei fondatori del movimento omosessuale italiano), fatta pervenire dai legali della maison, invitando gli organizzatori a ritirare le locandine, in un primo momento aveva lasciato l’amaro in bocca; la reazione, però, non si era fatta attendere: ” Il Colosseo Quadrato è simbolo della città, valore del Pride riconosciuto internazionalmente: non ritireremo campagna. […] Non è possibile immaginare, che una società che opera sul mercato e che ha tra i suoi clienti anche le persone LGBTQI si senta danneggiata dall’indiretto collegamento con la nostra manifestazione organizzata da una storica associazione che fonda il suo lavoro al servizio dei diritti civili sul volontariato dei propri soci ed attivisti e che in passato ha collaborato con Fendi per la Giornata mondiale di lotta all’Aids. […] Non ritireremo la campagna del Roma Pride – avevano dichiarato increduli ma convinti della loro battaglia – ma continueremo a invitare tutti alla grande parata anche perché il Colosseo Quadrato per i romani non sarà mai privato ma un simbolo della città“.
Di fatti, il polverone sollevato da questo accadimento, rischiava di danneggiare l’immagine della griffe e per tale motivo, la brusca frenata e una retromarcia riparatoria, è stata necessaria.
Una nota congiunta di maison Fendi circolo Mario Mieli e Roma Pride, ha spiegato la posizione del marchio nei confronti della manifestazione, per buona pace di tutti coloro che in questi giorni avevano gridato allo scandalo: “Da sempre per FENDI la valorizzazione delle diversità professionali, culturali e di genere è parte integrante della cultura della società, la quale in nessuna attività, interna o esterna, discrimina in base all’orientamento sessuale, identità di genere, razza, colore, sesso, religione, opinioni politiche, nazionalità, origini sociali, etnia, invalidità, età, stato civile o altra condizione personale. L’ambizione e la volontà di FENDI sono sempre state quelle di creare team di lavoro eterogenei che riflettano e rispettino le diversità, ritenendole un’importante fonte di arricchimento culturale”.
Insomma, tornato il sereno tra maison Fendi e circolo Mario Mieli, ora il Roma Pride 2016 può continuare nella manifestazione a favore di gay, transgender, lesbiche, queer e di tutti coloro che credono fortemente alla liberta sessuale e non, dell’individuo.
Fonte cover splashclub
Fendi festeggia i suoi 90 anni con una sfilata Haute Fourrure a Roma
L’appuntamento è per il 7 luglio 2016 in occasione del 90° anniversario dalla nascita della maison romana Fendi.
La sfilata Haute Fourrure che si terrà nella città capitolina, sarà un omaggio ai successi della maison che aprì il suo primo atelier di pellicceria e un laboratorio di pelletteria, in via del Plebiscito a Roma, nel 1926.
Grandi successi coronati da un design italiano riconoscibile in tutto il mondo. Il lusso che si manifesta attraverso la sartorialità dei capi e l’uso della pelliccia: l’icona assoluta della maison.
Fendi rappresenta un colosso del fashion system e questo lo si deve anche al grande apporto creativo di kaiser Karl Lagerfeld che, da più di mezzo secolo, mette a disposizione tutto il suo eclettismo per il marchio romano. Virtuosismo portato ai massimi livelli da Lagerfeld che, servendosi delle mani laboriose degli artigiani, crea capi in pelliccia difficili da imitare.
“Questo evento rappresenta l’occasione unica per esprimere le nostre radici, l’audace creatività e la più elevata artigianalità che da sempre ci contraddistinguono nella pellicceria”, ha dichiarato Pietro Beccari, Presidente e amministratore delegato di Fendi. “Roma è un luogo magico e rappresenta perfettamente i valori di Fendi, la sua tradizione e la sua storia, con uno sguardo rivolto sempre al futuro”.
Per la cover fonte forums.thefashionspot.com
Lagrange12: anche Torino avrà il suo multistore di lusso
Il baricentro della moda sembra si stia spostando sempre più a nord del nostro Paese o, se non altro, nell’ambito dello shopping d’élite.
Nei prossimi mesi, infatti, nascerà a Torino e più precisamente in via Lagrange 12, il multistore di lusso che ospiterà le maison di moda più griffate al mondo e che promette una concorrenza spietata ai magazzini dello shopping più visitati al mondo come La Rinascente di Milano, Harrods di Londra e la Galeries Lafayette di Parigi.
Lagrange12 (questo è il nome dello store che aprirà i battenti all’interno di un palazzo storico del ‘600), si estenderà per ben 1200 metri quadri ed ospiterà maison di lusso come : Dior, Stella McCartney, Givenchy, Bottega Veneta, Balmain, Saint Laurent, Fendi, Alexander McQueen, Balenciaga, Chloé, Celine, Loewe, Burberry, Salvatore Ferragamo, René Caovilla, Bulgari ed altri.
La shopping experience continueranno, in seguito, all’interno degli appartamenti (nove in totale) arredati in stile neoclassico che sorgeranno sopra la boutique per un totale di 3500 mq di struttura occupata.
Il progetto, che porta la firma di due gruppi leader nel settore, Building e Pininfarina , si aggiunge alle già presenti meraviglie del capoluogo piemontese e si prefigge l’ obiettivo ambizioso di far confluire più visitatori nei meandri della città.
Piero Boffa, amministratore delegato del gruppo Building, ha così commentato il progetto: “In questo intervento abbiamo voluto valorizzare la capacità tutta torinese di trattare il contemporaneo, che crea meravigliose fusioni tra parti storiche e moderne, rispettando la natura di pregio dei luoghi e arricchendola con incursioni artistiche innovative.”
Orgoglio nelle parole di Paolo Pininfarina, Presidente del Gruppo Pininfarina, che così ha presentato il progetto alla stampa: “Le nostre radici torinesi e il forte legame con il territorio ci hanno guidato a entrare nella squadra che realizzerà questo progetto straordinario. Lagrange12, grazie alla combinazione unica di un’elegante architettura storica e di un interior design raffinato e innovativo, si candida a diventare un nuovo emblema della Torino di domani, affiancandosi ad altre icone del design create da Pininfarina per la città, come la Torcia Olimpica di Torino 2006, il Braciere Olimpico innalzato accanto allo Stadio Olimpico e gli interni dello Juventus Stadium.”
Per conoscere l’evoluzione del progetto, visitate il sito www.lagrange12.it
Fonte Immagine lagrange12.it