Curve generose, sguardo vispo e ironia: queste sono le caratteristiche che hanno reso Katy Perry un’icona di stile, oltre che una delle cantanti più popolari degli ultimi anni.
La sua bellezza, a metà tra una pin-up anni Cinquanta e una rocker dall’anima dark, ha impressionato il colosso svedese H&M, che ha annunciato, già lo scorso luglio, la scelta dell’artista californiana come testimonial per la campagna natalizia del 2015.
Un singolo registrato appositamente, Every Day is A Holiday, sarà la colonna sonora realizzata da Katy Perry per il Natale che si avvicina: il lookbook della collezione natalizia di H&M vede foto giocose, in cui la cantante posa come una Santa Claus in gonnella, tra giganteschi canditi e alberi di Natale. Il video pubblicitario che presenterà la collezione verrà diffuso il 23 novembre. Intanto possiamo goderci le foto in anteprima.
All’anagrafe Katheryn Elizabeth Hudson, 31 anni ed uno stuolo di follower sui principali social network, a partire da Twitter, dove Katy Perry detiene il primato dell’account più seguito al mondo, con 77,5 milioni di follower; video accattivanti e ironici e dischi che restano in testa alle classifiche per anni e anni. Appena eletta da Forbes la star più pagata del 2015, Katy Perry è una vera e propria miniera d’oro.
Dopo il successo della collezione Balmain per H&M, in vendita dallo scorso 5 novembre, il brand svedese si accinge a presentare i capi dell’esclusiva collezione natalizia. Pullover con stampe cartoon, gonne a balze e capi ironici saranno i protagonisti assoluti, come ci mostrano le foto in anteprima, con i primi modelli indossati da Katy Perry.
Sarà un Natale all’insegna della solidarietà per il brand, che ha dichiarato che il 5 per cento del ricavato delle vendite della collezione natalizia sarà devoluto all’UNICEF, per aiutare i bambini della Birmania. Un motivo in più per non perdere l’esclusiva collezione, che sarà in vendita tra pochi giorni.
Ogni anno il brand Svedese H&M collabora con un grande designer per creare una limited capsule collection; ed ora è il momento di Balmain.
Un’altra mossa geniale per H&M, una unanime corsa folle per avere almeno un capo della collezione.
Il 5 novembre c’è stato il lancio nei negozi di tutto il mondo; tra le fortunate c’ero anch’io ad assistere all’evento pre-shopping la sera prima del lancio, il 4 novembre – ma nemmeno in quell’occasione era così semplice acquistare un capo.
La follia è dilagata il 5 novembre, il sito di H&M era fuori uso per la numerosa affluenza di utenti per lo shop online, file interminabili davanti ai negozi molte ore prima dell’apertura. La richiesta per la collezione è davvero infinita.
H&M ha cercato di dare una possibilità a tutti di acquistare ed ha diviso le persone in gruppi, fuori dagli shop. Ogni gruppo aveva a disposizione un tempo limitato (10min.) dentro il negozio per la scelta dei capi, dopodichérifornivano tutta la collezionee facevano entrare il prossimo gruppo. Ciascun cliente poteva comprare solo un pezzo per ogni modello, ma ovviamente i capi non erano mai abbastanza per soddisfare tutti, insomma sold out nello stesso giorno!
Fremevo anch’io dalla voglia di vedere la collezione e di indossarla: bellissima! Superando ogni aspettativa, è stato difficile fare una scelta perché mi piacevano tutti gli outfit 😀
Riuscite ad indovinare alla fine per cosa ho optato?…
I am sure it hasn’t gone unnoticed….Balmain for H&M…
Every year the Swedish brand H&M collaborates with a big designer to create a limited capsule collection..this year it was Balmain…
Another genius strike for H&M…it was a serious run for the pieces.Everybody had to have a piece..
The 5th of november it hit the stores.I was one of the lucky ones that was able to attend the pre shopping event the evening before the launch ,the 4th of november.
But even there you were lucky if you would get your hands on a piece..
It was pure madness worldwide the 5th…H&M website was down for hours and the lines in front of the store went on forever..Some people have been waiting for hours ..The demand was incredible….
H&M tried to give everyone a chance and would divide people in groups…every group group got a limited amount of time(10min)inside the store,then they would refill the collection and let the next group in and everyone was only allowed one item per model so that everyone would get a chance to get their hands on a piece…..Which seems pretty fair to me..But still the pieces were not enough, it was sold out everywhere within a day..
I have to say it is an absolutely gorgeous collection and I couldn’t waitto see and wear it…I had a hard time to decide what to pick, because I liked too many pieces obviously,hahahha…
L’inverno è ormai alle porte ma difendersi dal freddo non è mai stato tanto fashion: tantissime sono le proposte di capispalla morbidi e caldi, direttamente dalle passerelle Autunno/Inverno 2015-2016.
I fashion trend sono tantissimi e variegati: dal poncho, protagonista assoluto delle collezioni ispirate ai Seventies, come Burberry Prorsum e Chloé, ai cappotti fino ai piumini. Le tendenze ci propongono cappotti morbidi e avvolgenti, che variano dalla linea cocoon all’eleganza del modello a vestaglia, per un mood sofisticato: la palette cromatica spazia dai colori pastello, come il rosa baby e l’azzurro, fino a colori più accesi e alle stampe.
Fendi propone cappotti in un candido bianco e piumini imbottiti dalle proporzioni oversize. Mood Eighties e colori fluo per Moschino, che propone piumini imbottiti che ricordano lo stile dei mitici Paninari. Colori pastello per i cappotti proposti da Dolce & Gabbana, Giorgio Armani, Marni e Prada. Colori shocking sono invece i protagonisti assoluti dei capispalla proposti da Versace, Fausto Puglisi e Rochas.
Fendi
Philosophy by Lorenzo Serafini
Balenciaga
Gucci
Moschino
Fendi
Fendi
Chloé
Marco de Vincenzo
Antonio Marras
Stella Jean
Dolce & Gabbana
Fausto Puglisi
Versace
Prada
Fay
Chanel
Stella Jean
Au Jour Le Jour
N.21
Balmain
Miu Miu
Sportmax
Etro
Marni
Gucci
Sportmax
Giorgio Armani
Aquilano Rimondi
Rochas
Burberry Prorsum
Burberry Prorsum
Chloé
Chloé
Stampe e arabeschi hanno caratterizzato le sfilate di Antonio Marras e Stella Jean. Immancabile il tweed sulla passerella di Chanel, riproposto anche da Miu Miu, per cappottini austeri dalle linee bon ton. Stampe e dettagli artistici visti da N°21, Marco De Vincenzo e Etro. La mantella torna alla ribalta nelle collezioni Autunno/Inverno 2015-2016: dal candore della lana bianca proposta da Philosophy by Lorenzo Serafini alle proposte in stampa floreale viste da Burberry Prorsum. Cappotti dal taglio sartoriale hanno sfilato da Aquilano Rimondi e Fay, che propone anche un animalier chic. Con queste proposte moda il freddo non fa più paura.
Se ne andava quattro anni fa una delle più famose icone di stile del Novecento. Musa storica di Yves Saint Laurent e protagonista indiscussa della moda dagli anni Sessanta in poi, Loulou de la Falaise è stata l’icona fashion più famosa dagli anni Sessanta ai giorni nostri.
Musa per antonomasia della Rive Gauche di monsieur Yves, incarnò la quintessenza dello stile bohémien divenendo a sua volta una brillante designer di gioielli. All’anagrafe Louise Vava Lucia Henriette le Bailly de la Falaise, Loulou nacque in Inghilterra il 4 maggio 1948 dalla modella anglo-irlandese Maxime Birley, amata da Cecil Beaton, e dal marchese Alain de La Falaise, grande intellettuale.
Battezzata con il profumo Shoking di Elsa Schiaparelli anziché con l’acqua benedetta, come lei stessa dichiarò, Loulou ebbe un’infanzia travagliata: le numerose relazioni extraconiugali della madre portarono i genitori al divorzio e quest’ultima perse la custodia dei due figli, Loulou e Alexis, che furono affidati a delle case famiglia.
Nelle vene di Loulou scorreva sangue inglese, irlandese e francese: ribelle per natura, la piccola venne espulsa da ben tre scuole, in Sussex, a Gstaad e a New York. Ma è nella Grande Mela che inizia per la giovane una carriera che la porterà a divenire una delle maggiori icone di stile mai esistite. Le sue gambe chilometriche e il suo charme androgino incantano la celebre editor Diana Vreeland che la ingaggia come modella facendola ritrarre da nomi del calibro di Richard Avedon e Irving Penn. Tuttavia la personalità scoppiettante della giovane le rende presto odioso il lavoro di modella: Loulou ha troppo da dire per amare quella professione fatta di pura immagine. La giovane vola quindi alla volta di Londra, dove inizia a lavorare per Queen Magazine. Ad appena 18 anni convola a nozze con l’aristocratico irlandese esperto di storia dell’arte Desmond FitzGerald, da cui divorzierà nel 1970.
Nella cornice di Carnaby Street nel 1968, anno passato alla storia, sarebbe avvenuto secondo le fonti più attendibili il primo incontro tra Loulou de la Falaise e Yves Saint Laurent. Erano gli anni della Swinging London, e da lì in poi prese il via la più grande rivoluzione culturale del Novecento. “Più eri giovane e più autorità avevi, nella Londra di allora”, affermò più avanti l’icona di stile, ricordando quel periodo della sua vita.
Incoraggiato dal partner storico Pierre Bergé, Saint Laurent aveva iniziato a disegnare collezioni di prêt-à-porter e aveva da poco aperto la sua mitica boutique sulla Rive Gauche, seguita da un’altra boutique, inaugurata a Londra nel 1969. In quest’ultima impresa il couturier era appoggiato da Betty Catroux e da Loulou, entrambe sue modelle e muse. All’epoca Loulou aveva 21 anni e già un divorzio alle spalle.
Il suo stile rappresenta la quintessenza del boho-chic, con una predilezione per accessori vintage e gioielli etnici. Innamoratosi del suo charme, Yves la vuole al suo fianco a Parigi. Il ruolo che Loulou dovrà ricoprire è indefinito: è così che in breve l’icona di stile si ritrova a disegnare gli accessori e gioielli per le collezioni della celebre maison. Il suo look androgino avrebbe ispirato la collezione di Yves Saint Laurent del 1966, con protagonista il celebre smoking. Il genio creativo del couturier carpì a lungo ispirazioni dal guardaroba eclettico ed originale di Loulou. “Una settimana era una novella Desdemona in velluto porpora e corona di fiori e la settimana dopo era una Marlene Dietrich”: con queste parole monsieur Yves descriveva lo stile dell’amica. Un’amicizia che segnò per sempre le loro vite: sarà Yves a disegnare per Loulou l’abito da sposa per il suo secondo matrimonio con Thadée Klossowski de Rola, figlio del celebre pittore Balthus, celebrato nel 1977 con una cerimonia indiana organizzata dallo stesso couturier nella cornice di Chalet des île del bois de Boulogne, poco distante da Parigi. Loulou appariva raggiante in un turbante di piume, lunghe collane folk e pantofoline stile indiano. Dal matrimonio nacque la figlia Anna. Più che una musa, termine che l’icona non perse mai occasione di bistrattare apertamente, Loulou de la Falaise fu per oltre quarant’anni spalla destra e intima amica di Yves Saint Laurent.
Al ritiro di Saint Laurent, nel 2002, dopo oltre trent’anni trascorsi a disegnare accessori e gioielli per le sue collezioni, Loulou lanciò la propria linea di abbigliamento, che comprendeva prêt-à-porter, gioielli e accessori. Dettagli di stile per veri intenditori, nelle sue collezioni si trovava il migliore tweed inglese; i pantaloni ricordavano la linea di quelli usati dai marinai francesi, mentre completavano il look sofisticate bluse di seta e cappotti profilati di pelliccia. La sua è una clientela di élite, innamorata in primis del suo stile, che Loulou riesce magistralmente a traferire ai suoi gioielli. Loulou de la Falaise disegnò anche porcellane e vasi per Asiatides e gioielli per la boutique di Yves Saint Laurent ubicata nei Giardini di Majorelle a Marrakech, e aprì due negozi a Parigi, uno dei quali fu progettato dal fratello Alexis. Celebre il suo appartamento parigino e la sua casa in Normandia, arredati con gusto boho-chic. Lo charme parigino dell’icona di stile è stato celebrato nel libro Loulou de la Falaise (Ed. Rizzoli Usa), corredato da oltre 400 fotografie di nomi come Helmut Newton e Richard Avedon, Steven Meisel e Bettina Rheims. La designer si è spenta il 5 novembre 2011, ad appena 63 anni, nell’ospedale di Gisors, in Francia, a causa di un male incurabile. Tenuta segreta fino all’ultimo, la malattia ha posto fine prematuramente alla vita della più famosa icona della moda degli anni Settanta. Uno stile indimenticabile, che ancora oggi rivive nella Rive Gauche.
Influencer, icona di stile internazionale e it girl tra le più amate, Linda Tol è uno dei nomi più famosi del fashion biz. I suoi look boyish l’hanno sdoganata in poco tempo fino a renderla una delle fashion icon più copiate.
Nata ad Amsterdam e recentemente trasferitasi a Milano, capelli biondo cenere e viso perfetto, lei si definisce trendwatcher, osservatrice delle tendenze. Una carriera sfolgorante nella moda iniziata nel 2008 come PR, per poi divenire buyer e stylist.
I suoi look androgini e dalle suggestioni pop hanno fatto il resto: lo stile di Linda Tol vanta un respiro internazionale e la sua personalità dirompente ha incuriosito i media olandesi ed internazionali, che in appena tre anni ne hanno fatta una delle più influenti protagoniste dello streetstyle.
Apparsa su magazine del calibro di Vogue, Harper’s Bazaar, Elle, Marie Claire, Glamour e Grazia, nel 2013 Linda Tol ha lanciato la propria piattaforma LindaTol.com.
I believe in pink è la frase con cui la bionda icona di stile dà il benvenuto ai visitatori del suo sito. Quasi a dire, il Vangelo secondo Linda: design-addicted, la trendwatcher si professa dipendente dal cioccolato e dalle borse firmate. Un amore incontrastato per maison del calibro di Chanel, il suo stile è futurista con sfumature pop e suggestioni nordiche. Un inedito ma quantomai riuscito connubio che mixa le tipiche note scandinave allo charme che si respira nelle capitali della moda, da Milano a Parigi. Linda Tol è una cittadina del mondo e il suo passaporto è lo stile, che le scorre nelle vene.
Impressionante fotogenia, labbra colorate e outfit sempre interessanti: lo styling per Linda Tol è qualcosa di innato. L’essenzialità dello stile scandinavo si sposa a sfumature stile Pop Art: un amore viscerale per il colore, anche nelle cromie più audaci e fluo, per uno stile in cui si respira un melting pot culturale.
Moda come arte, per la trendsetter, amante del mix&match. Il suo stile non lesina suggestioni grunge nei colori, dal make up al colore dei capelli. Blu e rosa predominano in una palette cromatica che abbraccia tutti i colori dell’arcobaleno in mise che sembrano trarre ispirazione dai libri di arte e design. Capispalla oversize per suggestioni Eighties e Nineties: qualunque capo indossi, diventa subito di tendenza.
Nel 2013 Linda Tol è diventata contributor di Metro e dell’edizione olandese di Glamour. Nel 2014 la bionda icona fashion ha firmato un contratto con L’Oréal Paris. Il suo amore per l’Italia l’ha portata in poco tempo a divenire una delle maggiori influencer del Paese in fatto di stile, guadagnandosi una collaborazione con Glamour Italia e con molti altri magazine internazionali, innamorati del suo stile e della sua professionalità. Un’icona capace di portarci nel futuro con uno stile cosmopolita e accattivante.
L’architetto della moda in mostra al Phoenix Art Museum in Arizona, dal 4 novembre al 6 marzo 2016.
Dopo il successo in Italia, l’appuntamento con la mostra dedicata alla camicia bianca di Ferré si rinnova in America con la prima tappa in Arizona.
Per Gianfranco Ferré la camicia era come un complesso architettonico: rette e volumi creavano incredibili giochi non prescindibili tra loro – tecnica, innovazione e creatività rappresentavano un lavoro laborioso che portava a gioielli sartoriali.
“Direi che buona parte del mio iter creativo si spiega alla luce del mio background e della mia formazione come architetto. Per me la moda è poesia, intuito, fantasia, ma è anche metodo e atteggiamento progettuale che si fonda sulla concezione dell’abito come risultato di un intervento programmato e consapevole sulle forme.”
Il designer italiano, laureatosi in Architettura presso il Politecnico di Milano nel 1969, attraverso questa esplicita affermazione, spiegò ai media la chiave del suo successo.
La camicia bianca, simbolo della maison, divenne la naturale trasfigurazione del suo sapere: i tagli del tutto inaspettati, minimal, destrutturati, furono accattivati con tessuti nobili volti ad esaltarne la foggia.
Ed è proprio per omaggiare l’invenzione del couturier italiano, che al Phoenix Art Museum in Arizona, dal 4 novembre al 6 marzo, verranno esposte sue ventisette camicie bianche create durante i vent’ anni di attività dello stilista.
All’interno dell’esposizione, per altro, verranno presentati al pubblico una serie di bozzetti recanti la sua sigla, alcune installazioni multimediali che proietteranno le sfilate della maison dal 1978 al 2007 e il catalogo “La camicia bianca secondo me. Gianfranco Ferré” con direzione artistica e foto di Luca Stoppini, edito da Skira.
Anche se siamo già a Novembre, il tempo per fortuna resiste ancora, non lamentiamoci 😉
Pero’ ho sempre un problema: non so mai cosa indossare.
Perché durante il giorno, quando c’e il sole, si sta bene – ma appena il sole cala, diventa freddino.
Allora verrebbe voglia di optare per un cappotto invernale, ma no, farebbe troppo caldo, e invece con solo una giacca farebbe troppo freddo.
La soluzione potrebbe essere vestirsi a strati: togliere e aggiungere a proprio piacimento. Ma non sempre è la più confortevole – quella migliore in assoluto è la scelta del poncho! Elegante, caldo e comodo allo stesso tempo.
Portabile con un look casual durante il giorno o con un look più elegante di sera… sta bene su tutto!
E quando inizierà l’inverno più rigido, si puo’ usare sopra il cappotto o giacca di pelle, o usarlo come sciarpa gigante.
La varietà è immensa oggi – sarà difficile fare una scelta. Io ho optato per questo stupendo poncho animalier di Burberry, per dare un tocco di colore ed una nota piccante al mio outfit !
Love B
ENGLISH VERSION
Although we are already in November, the weather is still holding up, and of course no complaints here.
But, I don’t know about you, I am kinda having a hard time figuring out what to wear.
‘Cause during the day with the sun it is nice and warm but as soon as you get out of the sun it gets kind of chilly.
A winter coat is still too warm and a jacket too cold.
Now an option could be layers, just take off or add according to the temperature.
But that is not always the most comfortable option or most flattering….a better one is the poncho.
Because you still look elegant and are warm and comfy at the same time.
You can wear it with a casual day look or with a more elegant evening look…and it’s all ok.
And when it really does get colder you can throw it on top of your coat or leather jacket, or just use it as a huge scarf.
The variety is huge nowadays and it will be hard to make a choice. I of course opted for this gorgeous animalier one from Burberry for a bit more color and spice.
Il vintage oggi rappresenta più che una semplice tendenza, ma una nuova branca della moda, che piace e affascina: sempre più numerosi sono i curiosi mentre è cresciuto in modo esponenziale il numero di appassionati di moda e design vintage.
Internet si adegua, offrendo un’ampia scelta, in base al budget ma anche al decennio prediletto. In rete nell’ultimo decennio si è assistito ad un vero e proprio boom di siti di moda vintage: tantissime sono infatti le boutique specializzate nella vendita di capi autentici risalenti al passato. Ora grazie alla Rete è possibile acquistare da tutto il mondo, in modalità e tempi assai rapidi.
Per chi vuole curiosare tra i capi messi in vendita dalle boutique di tutto il mondo specializzate in moda vintage, Etsy è il sito che fa per voi: il portale propone un’ampia scelta di capi ed accessori autentici vintage, archiviati in base al decennio e alle tendenze. Un sito che permette di fare acquisti intelligenti, con una vastissima scelta tra autentiche chicche per veri vintage-addicted. Su Etsy trovate praticamente di tutto, dall’hatinator identico a quelli sfoggiati da Kate Middleton a capi risalenti a primi del Novecento o addirittura all’Ottocento. E se tantissime sono le proposte a basso prezzo, non mancano i capi firmati, dal prezzo proibitivo, come i bellissimi caftani di Thea Porter, amati da celebrities del calibro di Kate Moss.
L’americano ModCloth è un altro portale per nostalgici del gusto retrò: non capi autentici vintage ma rivisitazioni riuscite, per uno stile bon ton a basso costo. Il sito propone abbigliamento ed accessori anche per la casa, dal gusto delicato che profuma di antico: deliziosi i mini cardigan a pois e l’abbigliamento per la casa. Col cambio euro/dollaro favorevole lo shopping è ancora più divertente.
In una rassegna di siti vintage impossibile non citare 1stdibs: benvenuti nel tempio del lusso, qui si respira stile allo stato puro, declinato in ogni sua forma, dall’abbigliamento agli accessori agli oggetti d’antiquariato fino all’arredo per la casa. Gallerie d’arte mettono in vendita i propri pezzi esclusivi, mentre boutique di lusso propongono una vastissima scelta di capi vintage. Fashioniste, avvisate: sedetevi prima di passare in rassegna le preziose creazioni messe in vendita. Da Christian Dior a Madame Grès, da Paul Poiret a Chanel fino alle immancabili Birkin di Hermès: in questo portale per autentici gourmet dello stile sembra non mancare veramente nulla. Splendido alla vista, meno per le finanze. Ma cosa non si fa per lo stile.
Asos Market Place è l’angolo vintage del colosso ASOS e riserva sempre sorprese gradite: una selezione dei capi più interessanti delle boutique online di tutto il mondo, per uno stile easy dai prezzi contenuti. Le tante proposte strizzano l’occhio in particolare agli anni Ottanta e Novanta, per suggestioni grunge oggi quantomai attuali.
Vaunte è il sito dell’elite della moda: una rassegna esclusiva dei pezzi tratti dai guardaroba di addetti ai lavori. Stylist, designer, editor, PR delle maison più famose, creativi di moda ed esperte vintage di gran gusto vi prendono per mano portandovi alla scoperta dei loro armadi, ovviamente invidiabili. Di base a New York, Vaunte accetta solo soci. Per uno stile elitario.
Da Shop.Hers si inizia creando il proprio identikit in base alla taglia e ai brand prediletti: trovare il proprio soul mate in fatto di stile è facile in questo sito che mette in contatto persone dai gusti simili. Brand del calibro di Alexander Wang, Norma Kamali, Emilio Pucci, Dolce & Gabbana, Hervé Léger, venduti a basso costo, mentre vere e proprie vetrine si aprono sulle borse Chanel e sulla mitica Birkin di Hermès. Imperdibile.
Se amate gli anni Cinquanta e lo stile Rockabilly, Collectif è il sito che fa per voi. Con sede a Londra, il sito propone una vasta gamma di modelli ispirati agli indimenticabili Fifties. Gonne a ruota, suggestioni da pin up e una vastissima selezione di accessori, per un gusto impeccabile e sofisticato.
Rusty Zipper è la più grande vetrina online di capi vintage originali: una selezione vastissima, suddivisa per decennio, dagli anni Quaranta agli anni Ottanta, per abiti, capispalla, accessori e quant’altro. Il sogno di qualsiasi vintage addicted.
Nasty Gal è uno dei portali vintage più amati: nato come vintage shop, nel 2006, si è poi ampliato, grazie ad un incredibile successo, fino a vendere nuovi brand, tra cui Edelman e Jeffrey Campbell. Proposte sfiziose per capi da sogno. Da non perdere.
Unique Vintage è il luogo ideale per collezionisti ed amanti di moda vintage, dagli anni Trenta ai Cinquanta. Un tripudio di gonne a ruota, pois, quadretti vichy e stampe animalier, per una selezione interessante e un occhio di riguardo per le taglie curvy. Bellissime le proposte di costumi da bagno firmati Esther Williams. Per pin up contemporanee.
Cinture rigide segnano il punto vita, per capi dai dettagli in oro e dalle spalline importanti: lo stile army-chic tipico di Olivier Rousteing c’è tutto, nella collezione disegnata in esclusiva per H&M.
Suggestioni glam anni Settanta in una collezione che unisce mirabilmente dettagli luxury a grande portabilità. Un lusso che diviene alla portata di tutti, per capi dall’appeal sofisticato.
Jumpsuit in velluto, giacche dal taglio sartoriale, pantaloni morbidi e intarsi d’oro per decorazioni che impreziosiscono i capi più semplici. La collezione Balmain per H&M sarà disponibile dal prossimo 5 novembre in tutti gli stores del brand low-cost svedese e sul sito internet.
Tante le celebrities protagoniste della sfilata evento che ha avuto luogo a New York: le top model del momento, ambasciatrici della collezione, Gigi Hadid, Kendall Jenner, Jourdan Dunn, hanno calcato la passerella prima di lasciarsi immortalare in pose stile Charlie’s Angels, in linea con il mood della collezione. Inoltre modelle del calibro di Karlie Kloss e Alessandra Ambrosio si sono alternate sulla passerella.
Nel front row spicca una splendida Diane Kruger, mentre lo show si è concluso con l’esibizione di uno dei gruppi cult degli anni Novanta, i Backstreet Boys. È iniziato il conto alla rovescia per acquistare finalmente la collezione. E intanto l’hashtagHMBalmaination è già virale.
Lunghi capelli biondi, un volto perfetto dalle labbra carnose e un fisico statuario, dalle curve mozzafiato. Gigi Hadid è stata appena scelta come nuovo Angelo dalla celebre maison di intimo Victoria’s Secret.
La top model, classe 1995, è oggi tra le modelle più richieste: nata a Los Angeles, nelle sue vene scorre sangue misto: la bella Gigi è figlia dell’operatore immobiliare palestinese Mohammed Hadid e dell’ex modella olandese Yolanda Foster. Inedito mix che rende la bellezza della modella ancora più particolare.
Sorella di Bella Hadid, anche lei top model del momento, la bionda Gigi è apparsa sull’ultima edizione del Calendario Pirelli, in cui è ritratta strizzata in un body in latex super sexy.
Protagonista indiscussa delle ultime fashion week, la sua bellezza esplosiva è stata recentemente al centro di numerose polemiche: incredibile ma vero, Gigi Hadid è stata apostrofata come troppo formosa per le passerelle, almeno a detta dei suoi (pochi) detrattori. Non la pensa invece così Victoria’s Secret: il colosso americano dell’underwear ha infatti ingaggiato la splendida modella come nuovo angelo. Ad Edward Razek, il creative director e producer dello show Victoria’s Secret, sono bastati pochi minuti per capire che quel fisico atletico ma dotato di curve sensualissime era perfetto per il brand.
Considerato l’evento mediatico per eccellenza, la sfilata di Victoria’s Secret ha visto protagoniste le donne più belle del mondo: da Adriana Lima a Doutzen Kroes, da Candice Swanepoel ad Alessandra Ambrosio. Con un video diffuso in rete dallo stesso brand e divenuto già virale, la ventenne Gigi annuncia entusiasta il nuovo contratto.
Protagonista dell’ultimo video di Calvin Harris, che la valorizza in tutto il suo splendore, già cover girl di Sports Illustrated e volto di Guess e Maybelline New York, la top model statunitense si appresta ora a divenire la protagonista più attesa della sfilata di Victoria’s Secret, che si terrà il prossimo 8 dicembre a New York, con ospiti del calibro di Rihanna e Selena Gomez. Della serie, evviva le curve.
È la notte più spaventosa di tutto l’anno: Halloween sta per arrivare, con tutte le sua tradizioni e il suo mistero. “Trick-or-treating” è il motto con cui i bambini vanno di porta in porta: dolcetto o scherzetto è la parola chiave, ma le mise indossate sono da brivido.
Il dress-code della serata prevede tutto il necessario per riuscire in un unico scopo: spaventare. E la moda si comporta di conseguenza, proponendo una vasta gamma di modelli, per essere le più ammirate della serata.
Largo a suggestioni gothic, tra abiti lunghi o bodycon dress voluttuosi e sexy: nero passepartout, ma anche tutta la palette cromatica del prugna, del borgogna e del blu notte, tra pizzi e velluti: per delle novelle streghe ad alto tasso di seduzione.
E grazie allo shopping online vestirsi con stile ed originalità è ormai alla portata di tutti: tantissime sono le proposte dei siti web più famosi, anche a costi contenuti, per uno stile accessibile ed originale.
Da ASOS c’è solo l’imbarazzo della scelta, tra bodycon dress raffiguranti mostri e scheletri e maxi dress dall’appeal sofisticato. Si procede con il nuovo trend di stagione, le felpe: coloratissime, le scritte stampate inneggiano alle streghe, per la serata più spaventosa di tutto l’anno. Largo a pelle e velluto, per capi dalle suggestioni vagamente fetish: body mozzafiato e pencil skirts che valorizzano le curve, o ancora maxi gonne dagli spacchi audaci. Capi low-cost ma dal grande impatto scenografico, per un moodscary.
Pizzo nero protagonista assoluto, per trasparenze hot o tubini ad alto potenziale erotico: perché in fondo essere sexy non guasta, neanche ad Halloween. Effetto vedo-non vedo su maxi dress e tubini con scollatura bardot. Immancabili gli accessori, come le maschere, must have della serata, o le scarpe, meglio se cuissardes stringati, per un look sofisticato dagli accenni boudoir.
La regola d’oro per Halloween è fondamentalmente una: osare. E tante sono le celebrities che hanno preso in parola questa massima, a partire dall’immancabile icona di stile Kate Moss: la top model è un’habitué delle feste di Halloween, e le sue mise sono sempre riuscite, come quella stile Morticia Adams. Anche la splendida Adriana Lima ci ha regalato degli outfit originalissimi, come la sua interpretazione della sposa cadavere. Halloween tra tutte le festività è quella con il maggiore impatto sulla moda e lo stile: già negli anni Cinquanta le dive più famose si agghindavano da streghe per shooting e campagne pubblicitarie. Indimenticabile Ava Gardner a cavallo di una scopa, o Veronica Lake versione strega. Una tradizione che non smette di affascinare.