La girl band del marchio è pronta a influenzare lo stile mondiale.
Ad accogliere il pubblico di Alessandra Facchinetti sono 15 forti icone testimonial, tra cui Tea Falco, Lizzy Jagger e Julia Restoin Roitfeld. A ritrarre il loro lato più agguerrito, invece, è l’altrettanto poliedrica fotografa Sonia Sieff.
In qualità di operatrici della creatività esse sono musiciste, performer e attrici unite dal fil rouge dell’individualismo impegnato.
Accompagnate dalla chitarra, amica degli sfoghi emotivi, rappresentano le leader e le fedeli groupie di sé stesse. Biker patch, t-shirt come seconda pelle e camicie annodate con massima naturalezza, presenti in collezione, sono in grado di accompagnare la poliedricità femminile in ogni momento della giornata.
Alle stampe e agli intarsi floreali su seta e pelle, simbolicamente identificabili nei capisaldi della proposta creativa della Facchinetti, si affiancano dischi lp, chitarre, spartiti e note musicali.
Il classico gommino Tod’s si plasma al mood della collezione arricchendosi con borchie, cristalli e ricami e, passo dopo passo, inaugura il nuovo logo con la doppia T in acciaio.
Lo stesso è presente nelle borse, tutte aspiranti “It Bags”.
L’ampia scelta tra le varianti proposte, la maggior parte con tracolla chitarra intercambiabile, degna dei migliori rocker, proclama il suono del brand assolutamente innovativo, rivoluzionario e estraneo ai restanti trend della prossima stagione.
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Speciale Fashion Week: Aigner Primavera/Estate 2016
la donna della casa di moda tedesca, per la prossima stagione, si perde in incontaminate acque oceaniche.
E’ la fauna sottomarina a colpire l’estro di Christian Beck, designer di Aigner che, per la Primavera Estate 2016, decide di far emergere la sua moderna sirena dalle acque dell’Oceano.
Il più affascinante dei mondi diventa ispirazione per capi dalle linee pulite che rivelano la sensualità delle curve del corpo. Senza disdegnare il tocco mascolino degli ampi pantaloni “baggy” in pelle indossati con crop top raffiguranti gli immaginari marini.
L’accostamento dei tessuti, come il ricco jacquard con l’evanescente tulle, crea un’ allure contemporaneamente sofisticata.
La palette cromatica riflette perfettamente il mood della collezione: tre tipi di light blu incontrano i rosa e i coralli più strong mixandosi perfettamente con le cromie naturali, come il bianco, il grigio e il marrone.
Non possono mancare le borse, uno dei core business della Maison che presta particolare attenzione all’artigianalità e alla cura dei dettagli.
Lineari e dal design essenziale, esse sono arricchite da elementi decorativi come l’oro e le pietre lunari. Queste ultime le ritroviamo anche sui gioielli abbinate alla madreperla, connubio perfetto per illuminare il fondale marino in cui si muove superbamente la regina del mare firmata Aigner.
Speciale Fashion Week: Gucci Primavera/Estate 2016
Il rivoluzionario Alessandro Michele e il suo onirico elogio alla tenerezza per Gucci.
Il bing bang generato dalla fusione della cultura personale con le suggestioni emotive, l’excursus professionale e la forte carica sentimentale guida nuovamente Alessandro Michele nella produzione di una collezione caleidoscopica.
Il designer ci invita all’esplorazione fornendo una mappa, che può aver ritrovato tranquillamente al mercato delle pulci di Ouen, munita di una particolarità.
E’, infatti, quella pubblicata nel 1654 da Madeleine de Scudéry: la Carte de Tendre.
Attraverso parole e feticci scopriamo che si tratta di una topografia mobile dei desideri.
Ogni oggetto che accompagna il vissuto diventa riferimento estetico per il designer intento a imprimere lo stesso nella collettività.
Moderne e moderni Marco Polo visitano l’Oriente e l’Occidente in una macchina del tempo che sfida i secoli; dove i broccati si fondono alle sete ricamate con paillettes, la pelle punk è dipinta a mano e le divise bon ton hanno dettagli sporty.
Nello show, che viene definito un “Atlante delle emozioni”, ritroviamo i codici della collezione Autunno/Inverno: il plissè stropicciato, il pizzo, le pellicce grafiche e la particolare attenzione/ossessione per gli accessori. Ancora una volta il designer conduce lo spettatore negli archivi storici di Gucci e nel suo personale scrigno dei gioielli; fuori dai bauli e dalle casseforti ogni dettaglio conclama la sua aura di intramontabilità.
Come nel Diciassettesimo secolo la Carte declamava l’universo emozionale delle donne così Michele invita le sue muse a esplorarlo, avendo cura dei propri sentimenti e della vivacità intellettiva che alimenta il presente e rammenta il vissuto.
Speciale Fashion Week: Byblos Primavera/Estate 2016
La donna della prossima stagione prende lezioni di botanica in Oriente.
Gli spazi verdi e l’unicità delle piante presenti nei giardini botanici orientali, tra costruzioni architettoniche che sfidano l’infinito, sono le ispirazioni che giungono dalla collezione Primavera/Estate 2016 di Byblos.
Così l’esotismo si fonde alla geometrie per dar vita a una techno-giungla che esplode sui tessuti stampati ad alta definizione.
La città dove vive l’eclettica donna della Maison è Singapore. Vivida e in movimento si diverte a giocare con i motivi floreali che talvolta tendono a scomparire grazie all’effetto trompe l’oeil.
Lo stesso che ritroviamo nei plissè ventagliati che svelano, così, un percorso che fa fondere la grafica e la materia.
Cromaticamente esplosiva, i colori si intonano di volta in volta alla vegetazione illustrata e alle scelte geometriche, amalgamandosi perfettamente con il bianco e il nero.
Un biglietto di sola andata per provare, oniricamente, le emozioni delle esploratrici metropolitane di nuova generazione.
Speciale Fashion Week: Costume National Primavera/Estate 2016
E’ il cinema italiano a ispirare la dark lady di Ennio Capasa.
La contemporaneità tinta di nero, misteriosamente drammatica, guida l’interprete della collezione di Costume National.
Una sfilata che prende il via con l’installazione visiva e riflessiva di Riccardo Previdi “Maha Mantra”. A comporre l’opera immagini e tracce audio ricercate attraverso i social e gli stock online, talvolta prive di autore. Il loro scopo è quello di far capire agli ospiti come, molto spesso, ciò che condividiamo non evoca più un’esperienza, bensì è atto unicamente a riempire il display di uno smartphone, di un tablet o il desktop di un computer.
L’avventura di Antonioni e A bigger splash di Guadagnino sono le suggestioni, provenienti dal grande schermo, che guidano Capasa.
Il rock cardine della Maison si fonde con la morbida sensualità delle luci soffuse e dei chiaroscuri contrastati.
La fluidità asimmetrica e i tagli maschili dei look proposti svelano tessuti altamente ricercati, come la stampa glitter gessata su doppio canvas in viscosa e il denim nero giapponese.
Il flash rosso spezza le monocromie del bianco e nero che, però, celano a sorpresa un’anima silver.
Hollywood non è mai stata così vicina ed ecco come la borsa Black, in crosta nera con attacco in metallo, insieme ai sandali con tacco a spillo e agli occhiali da sole over, completa l’aura da vera diva del noir.
Speciale Fashion Week: Anteprima Primavera/Estate 2016
L’evanescente aria tropicale per moderne veneri metropolitane.
L’impalpabilità unita al profumo della leggera brezza dei Tropici accompagna la viaggiatrice che non vuole fronzoli, ma solo l’eleganza discreta, di Anteprima.
Sovrappone, estraendoli dal suo bagaglio, gonne plissè delicatamente stampate, lineari top in differenti lunghezze e versatili parka, da indossare “all day long”.
Il rombo diventa leitmotiv dell’intera collezione, tanto da essere mostrato sulle calze in nylon indossate con sandali dall’allure semplice ma audace.
Le geometrie strutturali sono evidenti anche nelle righe che svelano la palette cromatica nei freddi toni del bianco, light blue e giallo.
Un’ esploratrice che risplende di luce propria senza costrizioni, pronta per altri viaggi a caccia di nuove texture.
Speciale Fashion Week: I’M Marras Primavera/Estate 2016
Un almanacco per le vacanze da vivere surfando.
Meglio delle onde del Pacifico, quelle incontaminate che circondano l’isola sarda sono le preferite di Antonio Marras che, per la prossima primavera/estate di I’M Marras , immagina le donne come moderne Betty Heldreich. E’, infatti, la pioniera del surf femminile, classe 1913, la sua nuova icona. Tra abiti, grambiuli, gonne, tute e pantaloni, rigorosamente over, vive in una roulotte ereditata dalla zia e balla fino a notte fonda sulla spiaggia. E per il giorno via libera a lunghezze mini e costumi rigorosamente anni ’50.
Le stampe si ispirano alla flora del Pacifico e si arricchiscono di righe e di quadri su cotone, denim, voile e tulle.
E’ una groupie che ondeggia in un caleidoscopico mondo di colori fluorescenti ma non disdegna il tradizionale bianco e nero.
Grazie ai dischi ereditati dalla mamma ascolta le Bangles e le Cleopatras, che accompagnano ogni passo del defilè.
Speciale Fashion Week: Simonetta Ravizza Primavera/Estate 2016
Esigenza estetica e funzionalità a servizio della femminilità che ama coccolarsi in movimento.
Un po’ Audrey Hepburn in Colazione da Tiffany, un po’ suadente ospite di un hotel a 5 stelle, la donna della prossima Primavera/Estate di Simonetta Ravizza vive elegantemente rilassata.
Globe trotter cosmopolita ama riproporre i capi per la loro multifunzionalità e accessoriarsi di mule ultrapiatte in antilope abbinate a mascherine da notte.
Ancora una volta il brand ampia la propria visione progettuale con capi in seta da mixare con il core business della pelliccia e della pelle.
Lo styling la fa da padrone ed ecco, quindi, il gioco di sovrapposizioni che vede i lunghi chemisier dalla silhouette pulita accompagnare pellicce effetto vestaglia, in 20 diverse gradazioni.
E’ la palette arcobaleno, che si concede i toni naturali come il terra, il peonia e l’arancio, a chiudere la sfilata. Le modelle, infatti, si dispongono una accanto all’altra indossando capispalla nelle differenti cromie di Xiangao.
Icone moderne che si concedono il lusso del comfort.
Speciale Fashion Week: Genny Primavera/Estate 2016
L’Art Deco incontra la disco anni ’80 per una sfilata nel segno dell’etica.
A inaugurare la settimana della moda milanese è Genny che coglie l’occasione per lanciare un messaggio nel segno della sostenibilità e della responsabilità sociale .
Il fashion show, infatti, si apre con uno short movie in cui il direttore creativo del brand, Sara Cavazza Facchini, evidenza il rispetto per i lavoratori dell’azienda e il basso impatto ambientale dei prodotti.
La donna della Primavera/Estate 2016 vive gli anni Venti ma sbarca nel glamour degli anni Ottanta. L’Art Deco è riconoscibile attraverso la geometricità delle stampe ispirate alle opere di Sonia Delaunay mentre il richiamo allo Studio54 è tangibile nella fluidità degli abiti, corti e lunghi, dalla silhouette impalpabile. La palette cromatica gioca sui toni del bianco e dell’oro e esplode con un’unica nota di colore acceso: il verde smeraldo.
La brand identity è riconoscibile soprattutto nell’ utilizzo dei ricami di castoni e nella proposta del tessuto “cellophane” che ritroviamo anche nelle clutch e nelle calzature.
Uno show perfettamente in sincronia con l’heritage del marchio arricchito di un significato che non può certo passare inosservato.